L’idea progettuale per l’installazione nasce da un concetto di associazione di pensieri: per antonomasia l’energia viene collegata ad una lampadina e così la lampadina diventa l’involucro, il contenitore al cui interno collocare la Volvo V60. La forma non convenzionale e atipica per uno stand di questo genere ha anche lo scopo di creare qualcosa di nuovo, di attirare i visitatori proiettandoli e spingendoli all’interno, verso il vero protagonista: l’automobile. La sensazione di attrazione è aumentata poi dalla scelta dei materiali che rendono l’installazione trasparente, lasciando intravedere l’interno ed allo stesso tempo permettono di immaginare la Volvo V60 nei diversi contesti in cui lo stand sarà inserito.
© Noemi Maria Carretto . Published on June 06, 2013.
Il bulbo di vetro è stato tagliato a metà per ottenere una parte lineare da appoggiare a terra, su una base studiata e progettata appositamente; la forma curvilinea permette di avere una visibilità quasi a 360°, se si esclude quella che nella lampadina è la base a vite e che, nel progetto, diventa l’unico ingresso dell’installazione.
© Noemi Maria Carretto . Published on June 06, 2013.
La copertura impermeabile risulta essere fissa, mentre le pareti laterali sono mobili ed apribili: a seconda delle esigenze, soprattutto durante il periodo estivo quando potrebbe essere necessario un ricircolo dell’aria, si potrà così avere un’installazione formata quasi esclusivamente dalla base e dal tetto. Gli arredi presenti all’interno sono molto semplici, realizzati su misura e si compongono di un desk alto, quattro sedute che vanno perfettamente ad incastrarsi sotto il tavolo (questa scelta è mirata a limitare il consumo dello spazio quando questi non servono), dei porta brochures informativi; la forma è curvilinea, con angoli smussati, proprio a richiamare la linea morbida della lampadina.
© Noemi Maria Carretto . Published on June 06, 2013.
La tecnologia studiata per questa installazione è sostenibile ed impiega materiali riciclati, riciclabili e leggeri. I pannelli che vengono utilizzati sia per la copertura che per le parti laterali sono delle lastre compatte a base co- poliestere, caratterizzate da trasparenza essendo incolori, resistenza agli urti, protezione ai raggi ultravioletti (buona soluzione quindi per schermare i raggi solari durante l’esposizione in esterni), leggerezza, facilità di lavorazione e curvabili (quindi adattabili alla forma tondeggiante della lampadina), resistenza agli agenti atmosferici, difficilmente infiammabili. La pedana è realizzata in pannelli di cartone eco-compatibili e riciclabili al 100%, al cui interno è presente un’anima a nido d’ape in cartone riciclato, rivestito con una copertina in cartoncino ricilato per migliorarne la finitura. Risulta quindi molto leggero, ma allo stesso tempo robusto ed ignifugo, avendo la caratteristica di essere resistente al calore. L’installazione appare leggera per i materiali utilizzati e di semplice montaggio – smontaggio: una struttura in alluminio realizzata sulla forma di una mezza lampadina e dotata di guaine, permette di unire tra di loro delle lastre in plexiglas trasparenti ed adatte agli esterni; il tutto viene poi collegato alla pedana, sempre sagomata per rispettare l’idea di base. Quest’ultima è realizzata incastrando pannelli di cartone alveolare tra di loro ed è rialzata rispetto ai vari piani su cui verrà appoggiata tramite dei dischi metallici, evitando che l’umidità possa creare danni. La pavimentazione è costituita da lastre di cartone ondulato riciclato e riciclabile, resistente a pressione d ignifugo. L’ingresso appare come la vite della lampadina essendo realizzato con una struttura metallica ondulata. Le luci sono inserite a pavimento, sul perimetro esterno della pedana in modo da non contrastare o creare aggetti con la struttura in plexiglas.
© Noemi Maria Carretto . Published on June 06, 2013.
© Noemi Maria Carretto . Published on June 06, 2013.
© Noemi Maria Carretto . Published on June 06, 2013.