Il principio insediativo e una attenta conoscenza delle normative in vigore, hanno permesso di comprendere i luoghi, sul quale si è cercato di carpire l’identità dello stesso al fine di armonizzare l’intervento proposto nel rispetto del contesto esistente. Di seguito una attenta riflessione sul rapporto tra l’edificio e il contesto urbano esistente, ci hanno portato a decifrare lo spazio e i rapporti fra gli edifici presenti, rapporti che oggi non risultano contaminati e contaminanti in quanto nessuno mai si era posto l’obbiettivo di salvaguardare il patrimonio ambientale e la natura dei luoghi. Quindi l’oggetto architettonico che si vuole proporre, sia per la sua posizione che per la sua natura, vuole riorganizzare gli spazi limitrofi e valorizzare il suo contesto. Infatti la posizione del fabbricato oggetto della riqualificazione risulta essere importante in quanto trovasi tra la periferia ed il centro urbano storico. L’intervento si propone i seguenti obbiettivi: _rapporto con il contesto urbano; _rapporto con il paesaggio esistente; _riorganizzazione spaziale in funzione della nuova destinazione; _implementazione dell’energia proveniente da fonti rinnovabili; _qualità dei materiali e successiva manutenzione. Dalla verifica dei luoghi si è subito capito che l’edificio da riqualificare è stato realizzato senza un’attenta verifica dei rapporti dimensionali con il paesaggio, prova ne è la sua posizione in rapporto col costruito. Agendo sull’area di pertinenza e sulla nuova destinazione il progetto tende al “risanamento” dei luoghi attraverso la realizzazione di un edificio semplice che con l’ausilio della sua corteccia in lamiera stirata di corten appare potentemente autoreferenziale rispetto agli altri edifici esistenti limitrofi misurandoli con il contesto e valorizzandoli di conseguenza.
© Corrado Conte . Published on August 02, 2013.
La rampa che si stacca dalla piazza potentemente verso il primo livello, fa comprendere subito le due funzioni principali dell’edificio: -quella pubblica al piano terra, dove sono stati collocati una banca, un bar-ristorante nonché i posti auto attinenti all’attività dell’intero edificio; -quella privata al primo e secondo livello dove trovano allocazione gli uffici, una sala conferenza e due sale riunioni. L’ingresso alla struttura terziaria avviene: -dall’esterno, tramite la rampa principale della piazza; -dal parcheggio, direttamente dal corpo scala o dalla rampa interna che permette di raggiungere lo spazio esterno al primo livello. Lo spazio esterno al primo livello nasce dalla demolizione della porzione di edificio che si addossava al terrapieno, dando la possibilità di avere tutti gli ambienti direttamente prospicienti l’esterno, facendo in modo che tutti gli ambienti acquisiscono medesimo valore.
© Corrado Conte . Published on August 02, 2013.
Dalla demolizione rimangono escluse le opere di contenimento che affiorano con forza e lasciati a vista si contrappongono potentemente all’edificio progettato interamente con facciata continua di vetro, addossata all’ ossatura esistente, resa visibile. La struttura affiora dentro l’edificio rendendo leggibile il miracolo della percezione dell’ossatura portante, “come un corpo umano, dove le ossa, i tendini, generano il calore di esso”. L’ingresso progettato nella parte posteriore dell’edificio obbliga il fruitore a percorrere lo spazio interno facendo scoprire nuovi scenari, i pali diventano la facciata interna dell’involucro. “L’edificio perdendo tutto ciò che lo rendeva adeguato a rispondere a dei compiti legati alla sua funzione, diventa una rovina nel contesto urbano suggerendo nuovi orientamenti, caricandosi di valori aggiunti, nuovi destini, che assumendo i connotati di quella forma si caricano di nuovi significati, nuovi valori, nuovi usi.” L’attività lavorativa all’interno della struttura si separa dal caos cittadino dovuto al flusso veicolare presente a valle dell’intervento; tale separazione urbana, già presente di fatto con la piazza pedonale, avviene tramite la realizzazione della facciata principale in lamiera stirata di corten, che avvolgendo tutto il perimetro esterno dell’edificio rende l’immobile omogeneo da tutte le viste cittadine, dandogli riconoscibilità medesime da qualsiasi posizione.
La facciata principale si apre solo verso la piazza al piano terra creando l’unica espansione visiva dell’edificio verso l’esterno; la pavimentazione della piazza conquista gli spazi esterni dell’edificio dilatando la piazza verso il locale ristorante e la banca, uniche attività presenti al piano terra; tale scelta fa si che i luoghi vengano fruiti durante tutta la giornata e non solo negli orari di lavoro. Al fine di rendere l’opera eco-sostenibile si è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 60 Kw, la realizzazione di pannelli solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, nonché il recupero dell’acqua piovana per la riutilizzazione dell’acqua nei wc dei servizi igienici, ed eventuali pulizie.