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Concorso di idee per la riqualificazione dell'area posta in corrispondenza dell'ingresso del centro abitato di Monno - Massimo Foti

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RELAZIONE DI PROGETTO.

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Obiettivo. La finalità dell’idea progettuale risiede nel proporre una nuova porta d’ingresso per Monno capace di stimolare al primo impatto “curiosità per il luogo”, trasmettendo un senso di “calorosa accoglienza”.

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Forma. Questi concetti vengono declinati, sotto l’aspetto formale, in azioni progettuali tendenti a superare il rigore stereometrico degli spazi, in cui si rischia di scoprire tutto alla prima occhiata, per introdurre una maggiore plasticità dei luoghi che ne determini una visione episodica, garantendo un costante piacere del fruire dovuto contemporaneamente, all’armonia dell’insieme ed alla cura del dettaglio. Pertanto, si è scelto di ricorre all’ausilio di più spazi, posti all’interno di elementi architettonici caratterizzanti che fanno uso della morbidezza delle forme ardite, che risultano ben delineati e facilmente identificabili in cui sono organizzate le varie funzioni. In questo senso, il corpo grigio, dalle caratteristiche innovative, poggia su un corpo bianco, di più tradizionale fattura. La composizione vuole rispettare il naturale declivio del versante montano su cui si erge il paese. Così il corpo grigio risulta più arretrato e digradante rispetto al massimo ingombro sfruttabile; scelta che comunque non penalizza di molto la massima capienza di stalli per il parcheggio. Ciò consente di organizzare degli spazi verdi che rendono l’ inserimento dell’opera architettonica più consona ad un contesto ambientale di elevato pregio paesaggistico. A tale scopo e in considerazione del transito annuale dell’importante gara ciclistica, il manufatto presenta numerosi punti dai quali affacciarsi.

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Funzione. Il corpo di fabbrica, strutturato su tre livelli, presenta un piano interrato, posto alla quota di progetto (+ 0,00) corrispondente a quota (+ 1054,90 s.l.m.), che ospita 20 box auto ad uso privato, serviti da una corsia interna di m 5,50 alla quale si accede mediante una lieve rampa da via Roma. L’autorimessa viene pensata provvista di cancello automatico scorrevole al fine di creare una maggiore sicurezza e per evitare il verificarsi di soste “selvagge” da parte di soggetti non autorizzati. Il piano terra si attesta a quota (+ 2,70) e presenta una parte a verde a quota (+ 3,50) posta allo stesso livello ed in corrispondenza dell’incrocio tra via Roma e via Valtellina. In questo livello è possibile realizzare 17 stalli di parcheggio di cui uno per disabili, posto in adiacenza alla rampa con pendenza dell’ 8% che consente di raggiungere l’incrocio. Il piano primo, posto a quota (+ 5,40), rappresenta il livello di accesso al parcheggio pubblico. L’ingresso è localizzato su via Valtellina e consente di raggiungere 13 stalli per parcheggio, di cui uno per disabili. In prossimità dell’ingresso è localizzata la rampa con pendenza non superiore al 20%, percorribile a senso unico in discesa, che porta al piano inferiore dove insiste il varco di uscita su via Roma. Il flusso di marcia consente quindi di poter circolare in entrambe i piani, nell’ attesa di rintracciare lo stallo di parcheggio libero. Al piano primo trova posto anche un centro civico con angolo bar e servizi igienici che vuole rappresentare una nuova centralità in cui i cittadini possano incontrarsi tra loro e con i forestieri. Il sistema di pedaggio per la sosta, non viene in questa fase approfondito ma risultano attuabili più soluzioni come, ad esempio, l’installazione di sbarre elettriche azionabili con l’acquisto di ticket da apposita colonnina, oppure, molto più semplicemente, si consiglia ingresso e circolazione libera con pedaggio a pagamento tramite l’acquisto in punti autorizzati, come il bar, dell’apposito contrassegno. Si vuole inoltre suggerire l’installazione di un’ opera artistica da assegnare possibilmente anche ad un giovane del comprensorio, nell’area a verde racchiusa nel tornante stradale. Anche la pensilina installata nella fermata del bus viene pensata per caratterizzare con una forma fluida, lo sfondo regolare costituito dal graticciato metallico che vuole riqualificare il muro di sostegno in cemento armato.

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Materiali e Soluzioni Tecnologiche. Muovendo da quanto già descritto nell’obiettivo del presente lavoro, si vuole conciliare armoniosamente l’esistente col “nuovo” per valorizzare la tradizione, non disdegnando il maggiore richiamo che l’innovazione può fornire. La struttura di base viene prevista in cemento armato collaborante con profili d’acciaio, ciò allo scopo di realizzare un opera consistente dove le necessità lo impongono e flessibile e fruibile negli spazi. Le stesse sono rifinite con intonaco tradizionale su cui apporre soluzioni ignifughe necessarie per garantire una buona sicurezza contro gli incendi. La struttura grigia di copertura è pensata in pannelli metallici dello stesso materiale dei brise soleil/frangivento che caratterizzano le chiusure verticali. Le pavimentazioni carrabili vengono realizzate in battuto di cemento con rete elettrosaldata allo scopo di conferire resistenza e durabilità al materiale. Gli elementi murari in pietra locale vengono mantenuti ed integrati al nuovo, garantendo, così la valorizzazione di materiali e tecniche locali. Il muro in cemento armato che cinge il tornante, rappresentando un elemento di degrado, viene riqualificato con l’ausilio di una trama composta fa fasce orizzontali in lamierino bianco e da fasce oblique in lamierino grigio assicurato mediante bullonatura.

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Sistemazioni Esterne. Si è ritenuto, pur non conoscendo le dinamiche che hanno portato all’attuale configurazione dell’incrocio stradale, di operare una rimodulazione che appare più semplice ed ordinata e garantisce le medesime funzioni della precedente. Il ridisegno complessivo dello stesso ha consentito di aumentare l’area a verde da sistemare con la posa di prato su cui impiantare perimetralmente una siepe. Gli spazi verdi che lo consentano, potranno essere caratterizzati da specie arboree coerenti con l’ambiente circostante. Il marciapiede che lambisce la struttura viene allargato fino a 1,20 m perché, data la lieve pendenza, verrà utilizzato per il collegamento pedonale tra i due livelli di parcheggi pubblici.

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