Il principale obbiettivo del nostro porgetto è stato quello di creare una articolazione complessa tra spazi interni ed esterni in maniera tale da creare un flusso ininterotto di attività e situazioni che permettessero di avere un costante afflusso di persone nell’area a tutte le ore del giorno. Le sistemazioni esterne si caratterizzano per uno sbancamento che ci permette di modellare, con i detriti asportati, un rilievo sul fronte nord del lotto in modo da separare la zona centrale adibitata a luogo espositivo dai rumori del traffico veicolare. La parte sud del lotto mantiene una quota pari a quella del piano di campagna e su questo piano insistono le tracce dei binari del treno che formano percorsi misti di alberature e sedute e nelle quali abbiano mantenuto le piante esistenti sul lato ovest della stazione centrale e su via della libertà marcata da bellisimi platani. Alla scala urbana il principale obiettivo del nostro intervento è quello di recuperare e migliorare gli elemti di pregio che abbiamo individuato con l’unica discrezionalità dovuta ai fattori di prossimità con la pista ciclabile di progetto e con gli accessi principali al centro storico. Questa scelta è dovuta per cercare di contrastare la tendenza alla conservazione di “tutto” preferendogli la conservazione di “ciò che ci serve”. Per queste ragioni saranno oggetto di recupero le mura storiche e gli edifici solo se prossimi alla pista ciclabile (o agli accessi storici previsti dal progetto). I motivi che ci spingono a puntare sull’idea di rinforzare un nuovo asse di sviluppo che integri vecchio e nuovo e sia il più possibile libero dalle automobili secondo noi può generare un impennata nella qualità della vita. La mobilità a piedi o in bicicletta possono riattivare le nostre relazione con l’ambiente e farci uscire dalle automobili. In altri luoghi le infrastrutture dolci, cioè caratterizzate da una bassa velocità e vicinanza che beni ad elevato pregio ambientale sono conosciute come Green Way. Sul piano della mobilità veicolare le migliorie che proponiamo sono volte a ridurre le carreggiate in modo da rendere meno pericoloso l’attraversamento pedonale così da avvicinare aree a nostro avviso troppo distanti. Non sono stati apportati cambiamenti nei sensi di marcia fatta eccezione per il tratto di Viale Libertà tra Via delle scuole elementari e Via Monsignore Liva dove pensiamo sia meglio circolare a senso unico. Altri restringimenti di carreggiata saranno fatti in corrispondenza delle strade che accedono al centro storico. Facendo ciò si usano gli spazi sottratti al traffico veicolare a giovamento di quello pedonale. La pista ciclabile di progetto funzionerà da connettore tra le maggiori polarità che proponiamo nell’area da riqualificare, cercando d’integrare i diversi servizi che su questa insistono. Inoltre è stato previsto un servizio navetta per i giorni in cui si prevede una maggiore affluenza in città che prevede lo spostamento dal parcheggio degli autobus nella nuova stazione ferroviaria a Piazza Diaz. La pista ciclopedonale che partendo dalla nuova stazione ferroviaria arriva fino al centro di Cividale qui scende sotto il piano di campagna per raggiungere l’accesso della struttura ipogea che ospita le funzioni museali permanenti e temporanee nonchè una sala congressi e servizi accessori come bagni, caffetteria e libreria. Questo vano sotto il piano di campagna è un addizione all’edificio originale della stazione ferroviaria con il quale e connesso tramite l’ala est della stazione. Tra gli elementi che caratterizzano una continuità del nostro progetto con i fattori identirari del luogo sono, per le sistemazioni esterne i binari, mentre è stata una nostra prerogativa quella di mantere tutto il corpo centrale della ex-stazione per fare una operazione di conservazione delle architetture del passato che a nostro avviso possono essere valide ancora oggi. Le migliorie che la riqualificazione si propone di apportare all’arredo urbano sono improntate alla scelta di materiali durevoli. La scelta di una continuità di materiali con quelli già utilizzati in passato è da noi vivamente auspicata. La manutenzione prevista per il progetto che vi presentiamo è quella ordinaria e straordinaria di un qualsiasi manufatto architettonico, per quel che riguarda la sistemazione del verde saranno fatte da parte delle aziende o cooperative che si stabiliranno all’interno dello stabile, stesso discorso vale per l’allestimento degli spazi temporanei interni ed esterni.
© federigo luzzi . Published on August 09, 2013.
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