La proposta progettuale assume il vuoto stesso come luogo possibile della trasformazione fisica di una parte di tessuto, imprescindibilmente legata al nuovo grado di complessità e funzionamento de lquadro urbano complessivo. La sua condizione odierna di debolezza e negatività diventano l’aspetto essenziale per una possibile riconfigurazione dello spazio fisico globale, che ritrova proprio nello spazio aperto un potenziale punto d’appoggio della sua futura organizzazione. Il vuoto come pretesto progettuale dunque; la sua riqualificazione avviene attraverso il riconoscimento della sua contrapposizione rispetto allo spazio pieno, del quale reinterpreta il significato nei punti di massima interrelazione e interferenza.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
Si ritiene efficace la logica di specializzazione funzionale dello spazio e ritenendo importante la disposizione delle funzioni collettive principali della città lungo la via Roma, la proposta progettuale dispone gli spazi pubblici immediatamente a ridosso della Via Roma, sul lato sud, in modo da funzionare da elemento d’unione fra edificio comunale e oratorio e da baricentro fra le due funioni, assumendo come specializzaizone funzionale il ruolo di piazza del mercato. Uno spazio unico, parallelo alla via Roma, che si estende fra le vie Femi e Matteotti. Questo consente il facile riconoscimento della sua specificità e unicità e per differrenza il migliore riconoscimento della parti urbane ai margini che invece assumeranno funzione semipubblica e residenziale.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
Al centro della nuova piazza del mercato si trova il nuovo Urban Center della città di Spinea, ricavato nella parte di fabbricato vincolato dove ad oggi ha sede la scuola d’infanzia. Questo edificio diventa il fulcro dello spazio pubblico nonché il luogo di accesso principale per chi arriva in automobile: si trovano infatti qui gli ingressi dai nuovi parcheggi pubblici interrati.Le nuove edificazioni poste a bordo della piazza del mercato sono distinte funzionalmente per livello: al piano terra commerciale, al piano primo terziario, al piano secondo e terzo residenza. Questo consente di posizionare sulla piastra della nuova piazza attività commerciali di supporto allo spazio pubblico che ne aumentino la possibilità di fruizione da parte del cittadino.Il prolungamento a ovest della via Fermi fino alla via Matteotti consente di ritagliare a sud dell’area di progetto un nuovo lotto con destinazione preminentemene funzionale, ad eccezione delle attività commerciali che si insedieranno al piano terreno in modo da dare continuità a sud allo spazio pubblico della piazza Marconi. Secondo la logica della forte connotazione funzionale dello spazio aperto, si prevede il prolungamento dell’attuale sagrato della Chiesa di San Vito e Modesto oltre la via cattaneo in modo da costituire un’entità autonoma definita dall’edificato esistente posto a nord di via Roma e fronteggiante la facciata della chiesa.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
All’idea di forte specificazione funzionale degli spazi, si affianca quella di delimitazione e riconoscimento degli stessi attraverso la costruzione dei loro bordi: si configura così un sistema di recinti che, in continuità con quanto già in essere nel tessuto urbano, permette la configurazione di spazi multipli attigui uno all’altro ma individuati dalla loro perimetrazione fisico. In questo modo la piazza del mercato è delineata da un portico che la separa su tre lati dalle vie Fermi e Matteotti. Quest’elemento, una volta arivato sulla via Roma si modifica andando a costruire lo schermo di mascheramento richiesto dal bando per gli edifici del “Comparto B”. Tutta la piazza del mercato è dunque avvolta dal sistema del porticato che la cinge quasi completamente, lasciando un varco solo nella porzione nord-est in modo rendere più permeabile lo spazio fra la paizza Fermi-Marconi e il nuovo sagrato della Chiesa di S Vito e Modesto. Il recinto funge inoltre da basamento degli edifci di nuova edificazione che si elevano lungo i lati est e nord-est e sud, lasciando che al centro della nuova piazza rimangano solo gli edifici storici, liberi di disporsi secondo le loro multiple giaciture che ritagliano porzioni di spazi aperti confluenti uno nell’altro e regolati dall’unico principio del recinto perimetrale.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
La proposta progettuale si incardina sulla costruzione di una nuova piazza per il mercato che abbia dimensione sufficiente ad ospitare i 130 banchi richiesti dal bando di concorso. Pertanto lo spazio da mettere a disposizione risulta essere predominante all’interno di tutto il comparto di progetto e ne determina le scelte strategiche. Il ruolo di tale piazza deve però essere anche flessibile, in quanto deve poter ospitare manifestazioni ed avvenimenti di diverso tipo. Si decide dunque di ricavare uno spazio aperto che unisca le attuali piazze Fermi e Marconi che sfoci poi lungo la via Roma attraverso un sistema di attraversamenti pedonali in direzione nord-sud. Elemento decisivo nel disegno della piazza è la presenza di Villa del Maino che definisce la sua giacitura e quella degli attraversamenti nord-sud.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
Rimane però il valore storico di tale elemento di connessione, di fondamentale importanza anche simbolica della città che si è sviluippata proprio a partire dall’edificazione lungo il suo tracciato lineare. Il suo tracciato viene dunque assunto come valore da conservare e sono state scartate le ipotesi di deviazione del suo sedime che avrebbero peraltro comportato la predilezione di una parte dell’area di progetto rispetto ad un’altra.
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Si è deciso invece di puntare sulla trasformazione di tutta la viabilità in strade a senso unico istituendo un anello di circolazione in senso antiorario attorno alla piazza del mercato. La strada Provinciale Miranese deforma una delle sue carregiate per cingere la nuova piazza del mercato e relazionarsi alla viabilità locale attraverso una serie di innesti con corsie apposite che confluiscono in altre strade a senso unico. Questo permetterà da un lato la fluidificazione del traffico urbano e dall’altro la riduzione dei calibri stradali favorendo la possibilità di attraversamento dei percorsi ciclopedonali e la maggior continuità spaziale degli spazi aperti.
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La presente proposta progettuale è stata redatta come richiesto nelle quattro diverse declinazioni sopra elencate che possono essere realizzate indipendentemente una dall’altra. Viste le ingenti risorse economico-finanziarie necessarie alla realizzazione dell’intervento, si è inoltre ritenuto molto importante fornire un’ulteriore chance all’amministrazione predisponendo quattro soluzioni che fossero parte di un unico processo insediativo realizzabile per lotti temporali anche molto distanti fra loro nel tempo.
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La scelta compositiva è quella di una linea di continuità con il contesto, pertanto vengono utilizzate forme stereotomiche e tettoniche, con blocchi di edifici in linea dalla forma semplice che accolgono nel loro assetto volumetrico la doppia giacitura individuata nelle logiche de principio insiediativo.Tali volumi vanno a disporsi sui margini degli spazi aperti configurandosi pertanto come il loro limite costruito e individuando pertanto un interno ed un esterno che il trattamento delle superfici e la tipologia adottata andranno poi a evidenziare. La disposizione a perimetro di edifici lineari consente però di lasciare libere le zone di inersezione generando dilatazioni prospettiche verso l’esterno di ogni recinto, creando scorci e rimandi continui fra edifici e una serie di spazi in sequenza fra loro.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
Allo stesso modo il paradigma del recinto viene letteralemente interpretato con la costruzione dei un portico perimetrale che chiude su tre lati la nuova piazza rivolgendo la sua copertua all’interno e consentendo la circolazione dei pedoni solo al suo interno in modo da separarli dalla strada. Tale separazione è ulteriormente enfatizzata dalla presenza di un’aiola perimetrale che aumenta la distanza fra percorso pedonale, portico e spazio per la circolazione carrale. Ciò che viene perimetrato dal recinto è lo spazio collettivo per eccellenza che viene ritagliato sulla base di una forma architettonica regolare e definita da proporzioni architettoniche precise. Lo spazio aperto si configura come una grande superfcie misurata dal disegno della sua pavimentazione e definita dal disporsi al suo interno degli edifici preesistenti.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
Lo spazio aperto viene tipologicamente definito come un sistema di corti e semicorti, il cui calibro e la cui dimensione sono direttamente proporzionali all’uso. La piazza del mercato subisce variazioni planimetriche attraverso l’inserimento al suo interno del volume dell’Urban Center che ha la funzione di ospitare anche il sistema di accessi ai parcheggi pubblici interrati. Si costituisce così un grande spazio pubblico diviso in ambiti che se per il mercato viene utilizzato interamente, per quanto riguarda lo svolgimento di attività estemporanee viene prediletto l’ambito maggiore posizionato di fronte alla Villa del Maino che funge anche da fondale scenografico.
© Marco Poli . Published on August 20, 2013.
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