L’Amministrazione Comunale di Castel San Giorgio intendeva dotarsi di un logotipo da utilizzare come segno identificativo dell’intero processo di pianificazione urbanistica, integrabile con le relative sigle, nel cui simbolo fosse facilmente riconoscibile l’identità del territorio comunale e degli abitanti.
© antonio salzano . Published on August 21, 2013.
Relazione progettuale: Il territorio di Castel San Giorgio s’addossa ad una sequela d’alture; l’abitato scende dalle pendici come un manto, che sia tirato in alto e poi lasciato ricadere in morbide pieghe, allo stesso modo l’edificato si stende progressivamente nella piana. Questo ha suggerito l’immagine del profilo montuoso, dal cui versante prende le mosse l’insediamento. Le alture definiscono un confine fisico al nostro orizzonte, ma sui picchi di queste si trovano i capisaldi iconici, ossia i castelli, fortilizi più o meno integri, ma saldi nell’immaginario, si pensi al Castello che fornisce il toponimo al paese, ma lo stesso eremo di Santa Maria a Castello, ora a destinazione religiosa, che nasce con funzioni militari; ancora il tema ricorre nel toponimo della frazione Castelluccio, che trova il suo fulcro nella piccola chiesa arroccata sulla collina; per questa ragione il profilo montuoso del logo termina in una stilizzazione del Castello di San Giorgio. Passando ad un’analisi più strettamente urbanistica del territorio, si è voluto porre l’accento sulla caratteristica storica del paese: le frazioni. L’urbanizzazione nasce e si sviluppa in maniera puntuale in centri separati sul territorio, i quali lungamente conservano caratteristiche distintive ben marcate, e solo di recente si assiste ad una progressiva fusione di questi centri. La griglia, che nel logo s’allarga scendendo dal castello, simboleggia le varie frazioni del paese; le righe e le colonne rappresentano i link, le connessioni a vari livelli che l’attività di progettazione urbanistica deve attivare perché l’intero territorio funzioni sinergicamente; l’ortogonalità degli elementi offre un’immagine positivista dell’intervento urbanistico, come momento di razionalizzazione che soverchia il caos di scelte arbitrarie. In tal modo l’essenza del simbolo deriva dall’astrazione d’un insieme di relazioni che caratterizzano il paese, ritenendo poco calzante la prassi consolidata di stilizzare in vario modo la reale topografia del luogo; il risultato è un’immagine semplice che porta con sé i simboli più antichi del nostro paese e una promessa d’illuminato progresso.
© antonio salzano . Published on August 21, 2013.