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ex_enel - navarrini architetti e associati

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Il progetto è caratterizzato da una filosofia ben precisa: intervenire su un involucro esistente prendendo quanto di buono la sapienza del costruire degli anni cinquanta ci mette a disposizione, cercando di migliorarne le prestazioni attraverso le innovazioni tecnologiche e le conoscenze sul risparmio energetico in nostro possesso. La riqualificazione urbanistica, ambientale ed edilizia di questo edificio nel centro storico di Rovigo si muove contemporaneamente tra il rispetto dell’“immaginario collettivo”, mantenendo integra la facciata in mattoni a vista su Corso del Popolo, e la volontà di caratterizzare l’intervento attraverso alcuni elementi che non sono mai solo il segno del nuovo, ma hanno sempre una valenza ambientale/funzionale.

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Gli interventi mirano a restituire un’immagine contemporanea e unitaria. Il prospetto su Corso del Popolo si caratterizza per la presenza di due nuovi elementi: il nuovo volume d’angolo e la loggia a sbalzo rivestite in lamiera forata. Per quest’ultima il rivestimento funge da “seconda pelle” e viene tagliato secondo il ritmo delle aperture. Verso la corte interna a sud si affaccia il “giardino d’inverno” che risponde contemporaneamente al ruolo distributivo, estetico ed ambientale. Pensato per ospitare il blocco scale delle residenze diviene un accumulatore passivo di energia termica, in grado di pre-riscaldare in inverno e pre-raffrescare d’estate l’aria di ventilazione degli spazi comuni, contribuendo alla diminuzione delle dispersioni termiche degli alloggi. Questo elemento aumenta l’efficienza termica dell’intero organismo anche grazie all’apporto dell’impianto geotermico e dei sistemi di oscuramento esterni. Il Piano ha previsto anche la realizzazione di una piazza pubblica a fianco dell’edificio da cedere all’Amministrazione.

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_processo Il palazzo ex sede Enel è stato destinato ad uffici pubblici fino all’inizio degli anni 2000. Fu realizzato negli anni ‘50 dal Genio Civile probabilmente in due fasi. La struttura è in laterizio. La volumetria complessiva è di circa 14.500 mc. All’interno, oltre agli uffici, era dotato di due alloggi, per il custode e per il direttore e numerosi magazzini e locali tecnici. La distribuzione era costituita da spine centrali di collegamento sulle quali si affacciavano gli uffici. Lo stato al momento dell’avvio del processo di trasformazione era discreto.

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La prima fase di rigenerazione è stata attuata mediante P.I.R.U.E.A . Questo strumento urbanistico si poneva l’obiettivo d’intervenire con una riqualificazione urbanistica ambientale ed edilizia dell’area oggetto del P.I. e di riflesso del tratto di Corso del Popolo che va dall’edificio delle Poste Centrali a via Pighin, attualmente caratterizzato da un’alta recinzione e dalla facciata principale dell’edificio ormai dismesso. Il P.I.R.U.E.A. pertanto ha permesso di recuperare il fabbricato con l’integrazione delle destinazioni d’uso e prevedere la cessione da parte dei privati dell’area a verde pubblico, dotato, come da progetto, di sedute, di alberature e di un percorso di collegamento tra il Corso del Popolo e la Scuola Media Conservatorio. Il P.I. prevede una quota di ERP pari al 10% del volume complessivo (mc 15.228,5) corrispondente a mc 1523 da destinare ad edilizia residenziale convenzionata o agevolata convenzionata.

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Il piano ha fatto proprie le norme tecniche di attuazione, che contengono le prescrizioni e i parametri che aderiscono al livello di sostenibilità 2 (cioè il più alto) e che sono finalizzati al miglioramento della qualità architettonica ambientale. Per valorizzare l’edificio dal punto di vista commerciale si propone un’integrazione alle destinazioni d’uso prevedendo: attrezzature collettive, residenza, attività di commercio e direzionali in genere, attività artigianali di servizio.

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Per quanto riguarda le funzioni la trasformazione dell’edificio da attrezzature collettive a residenza comporta alcune modifiche distributive, in particolare, la risalita ai piani residenziali avviene tramite una nuova scala a vista e un ascensore all’interno di un giardino d’inverno a tutt’altezza. Quest’ultimo, vetrato a sud, funge, nel periodo invernale, da accumulatore passivo di energia termica ed è in grado di pre-riscaldare l’aria di ventilazione degli spazi comuni, consentendo di raggiungere una copertura stagionale del fabbisogno energetico per il riscaldamento degli stessi superiore al 50%.

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winter garden view

Sul fronte e sul retro sono pensate delle logge coperte. Quella sulla facciata principale, schermata con lastre in metallo forate, permette di aggiungere modernità e movimento ad un prospetto molto austero e regolare tipico degli edifici ad uso ufficio e nel contempo dare la possibilità agli alloggi dei piani residenziali di avere un affaccio protetto sul Corso del Popolo.

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winter garden view

Sono stati introdotti alcuni principi di eco-sostenibilità al fine di offrire maggiore qualità ambientale all’intervento, in particolare: Favorire il benessere ambientale Uso razionale delle risorse climatico-energetiche Fruibilità di spazi ed attrezzature per anziani e portatori handicap Recupero fonti non rinnovabili Materiali idonei al miglioramento della qualità edilizia (vetro, metallo, legno)

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_tempistica 2005: progetto urbanistico 2006-2007: progetto definitivo ed esecutivo 2008-2013: realizzazione

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winter garden view

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