Progettazione e Direzione di Lavori del Completamento del Restauro del Castello di Cefalà Diana, valorizzazione e sistemazione delle Terme Arabe, del sito archeologico di Pizzo Chiarastella, realizzazione di attrezzature e servizi aggiuntivi –POR 2000/2006 – Cefalà Diana (PA)
© Elio Caprì . Published on November 14, 2013.
I Comuni di Cefalà Diana e Villafrati fanno parte di un contesto territoriale con notevoli preesistenze e presenze di Castelli, di torri urbane e di siti di notevole interesse archeologico. Edificato in un momento imprecisabile fra XIII e XIV secolo, altissimo e ben visibile da ogni punto della baronia, l’attuale Castello di Cefalà Diana ha sostituito il vecchio castellum normanno, ereditandone in primo luogo le funzioni strategiche e militari.
© Elio Caprì . Published on November 14, 2013.
Il complesso castrale si abbarbicò ad uno scoglio di arenaria che non ci si preoccupò neanche di sbancare del tutto: la corte del Castello, così, risultò costituita dal nudo pavimento roccioso, posto in accentuata pendenza e delimitato da un altissimo muro di cinta (oggi quasi del tutto scomparso) munito di merli ed altre opere difensive in legno. All’interno del cortile, cui si accedeva mediante un duplice dispositivo d’ingresso, tutta una serie di locali, voltati a botte ed allineati lungo il muro perimetrale, costituivano i servizi del Castello, ospitando stalle, magazzini, alloggiamenti per la piccola guarnigione. Sul punto più elevato del rilievo, a strapiombo sulla parete rocciosa, venne edificata la torre mastra, una saldissima costruzione a pianta rettangolare, elevatesi per quasi una ventina di metri e coronata da una terrazza munita di merlatura.
© Elio Caprì . Published on November 14, 2013.
Il mastio del Castello venne internamente ripartito in tre piani: il più basso, poggiante direttamente sul piano roccioso e coperto da due volte a botte, fungeva da magazzino e cisterna comunicando col piano superiore mediante una stretta botola; le uniche altre aperture erano due strette feritorie strombate. Al piano nobile della torre si accedeva mediante un sistema di scale che, partendo dalla corte centrale, conduceva fino all’unica porta dei mastio, aprentesi sul lato nord a diversi metri dal piano dì calpestio.
© Elio Caprì . Published on November 14, 2013.
L’intervento proposto si inserisce negli obiettivi del Programma Operativo Regionale 2000/2006 e nell’obiettivo specifico di cui all’Asse 2 – Misura 2.1.1 – Azione C – Circuito C1. Completare il restauro del Castello di Cefalà Diana, procedere ad una adeguata campagna di studi ed indagini interessante Pizzo Chiarastella, completare il restauro delle Terme Arabe, creare un percorso di fruizione che metta in relazione questi tre siti tra di loro e con il territorio circostante individuando e localizzando un insieme sistematico e coordinato di servizi aggiuntivi e di attrezzature, prevedere l’impiego continuativo di unità lavorative per le diverse funzioni e servizi previsti: l’insieme di questi elementi progettuali riportati nell’intervento proposto consentirà di inserire in un circuito integrato, di fruizione dei siti monumentali ed archeologici, il Castello di Cefalà Diana, Pizzo Chiarastella e le Terme Arabe , le strutture e i servizi aggiuntivi previsti.
I livelli di intervento identificati sono stati: Pizzo Chiarastella: 1) ripristino del rapporto storico con le altre emergenze architettoniche e monumentali anche attraverso dei percorsi pedonali di visita e di fruizione; 2) fruizione del bene in un contesto di itinerari delle aree archeologiche e dell’architettura civile e militare; 3) indagini e studi finalizzati al ripristino del sistema naturale del circuito idrotermale; 4) previsione di una campagna di sondaggi geognostici e indagini geofisiche propedeutici ad una fase successiva di indagine archeologica; 5) Sistemazione dell’area con valorizzazione degli elementi residuali con pulitura, asportazione di impianti radicali invasivi e diserbamento; 6) sistemazione della recinzione dell’area della riserva della zona A; 7) previsione di un percorso pedonale di valorizzazione all’esterno della zona A della riserva; 8) sistemazione del percorso di valorizzazione e di visita degli elementi residuali monumentali di Pizzo Chiarastella. Terme Arabe: 1) fruizione del bene in un contesto di itinerari dell’architettura civile e militare; 2) completamento dell’intervento già eseguito di restauro del manufatto con il consolidamento ed il restauro della zona detta “Il Mulino”; 3) previsione di scavi e indagini archeologiche a supporto dell’intervento di restauro e consolidamento della zona detta “il Mulino”; 4) realizzazione, all’interno degli edifici limitrofi alle Terme Arabe, di servizi aggiuntivi a completamento della funzionalizzazione già eseguita.
Castello: 1) completamento dell’intervento di conservazione del manufatto attraverso il completamento degli interventi già effettuati di consolidamento della rocca su cui poggia lo stesso; 2) completamento degli interventi di restauro già eseguiti con il consolidamento ed il restauro dei locali limitrofi alle murature del “magazzino”; 3) previsione di scavi e indagini archeologiche per le zone interessate e a supporto dell’intervento di restauro e di consolidamento degli elementi da restaurare; 4) realizzazione di ambienti espositivi all’interno dei locali restaurati; 5) fruizione del monumento in un contesto di itinerari dell’architettura civile e militare. Servizi aggiuntivi e attrezzature: 1) individuazione di un percorso guidato di visita e di fruizione delle tre emergenze archeologiche, monumentali e architettoniche; 2) realizzazione di servizi aggiuntivi dislocati lungo il percorso guidato di visita e di fruizione e localizzati in parte nel Castello e nelle Terme Arabe e soprattutto in alcuni manufatti edilizi del tessuto urbano del centro abitato di Cefalà Diana; 3) realizzazione di attrezzature a servizio del percorso pedonale e dei percorsi veicolari di fruizione individuati.