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Una nuova vivibilità per il centro di Nonantola - Valerio Loris Bianchi, Paolo Leoni, Daniela Corsini, Ludovica Carla Ferrari, Juri Badalini

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Il progetto va oltre la semplice risposta alle esigenze espresse; si vuole dare una nuova visione del centro per un miglioramento generale della qualità della vita attraverso le relazioni tra dotazioni di servizi e struttura urbana, coniugando il benessere ambientale e la coesione sociale. Non si tratta quindi solo di “rifare il trucco” al centro, ma si vuole promuovere un modello nuovo, dove il patrimonio storico è valorizzato e accessibile, gli spazi pubblici caratterizzati, attrezzati e percepiti come propri, dove la dotazione di servizi è ampia e attuale. Il tutto è collegato con percorsi di mobilità dolce, compatibile con le dimensioni della città, che definisce percorsi e assi di collegamento realmente efficaci. Nonantola ha l’occasione di diventare un modello di riferimento, dove l’offerta turistica si integra a quella per il cittadino in un unico progetto di qualità, con l’obiettivo di promuovere la città nel suo complesso. Gli spazi pubblici diventeranno rappresentativi della città; dalla riqualificazione di piazze e parchi ci si aspetta un immediato ritorno in termini di attrattività con conseguente aumento della frequentazione. I cittadini avranno a disposizione diverse aree per la socializzazione, alcune delle quali maggiormente caratterizzate per lo svago, il riposo o il gioco. Anche i turisti potranno beneficiare di queste trasformazioni, potendo visitare parti di Nonantola oggi quasi inaccessibili, come le absidi dell’Abbazia, in uno scenario ben progettato e culturalmente stimolante. Tanto il cittadino quanto il turista potrà scegliere in quale parte della città spendere il proprio tempo libero, in base alle proprie esigenze e preferenze, sapendo di poter sempre contare su spazi di qualità con dotazioni di arredo adeguate. Ripensare alle funzioni pubbliche in termini di dotazioni e di posizione offre diversi vantaggi. Per la biblioteca, ad esempio, l’aumento degli spazi e la conseguente migliore e maggiore offerta di attività e servizi, porterà a un aumento degli utenti, anche e soprattutto dal territorio, inserendosi anche nel settore degli spazi per convegni e conferenze. Lo spostamento di funzioni pubbliche permetterà anche di rivitalizzare alcune zone intorno al centro storico oggi sottoutilizzate. Il nuovo asilo “ex-Perla Verde” nella zona di Piazza Alessandrini/Parco della Pace, porterà un maggior utilizzo della zona e dell’annesso parcheggio. Il nuovo asilo aumenterà anche la frequentazione del parco della pace nella stagione autunnale e invernale, con positive ricadute in termini di sicurezza. L’insediamento di nuove funzioni in centro storico, permette anche di recuperare edifici oggi vuoti, migliorando l’immagine generale della città. Gli effetti positivi degli interventi sulla viabilità saranno in alcuni casi percepiti immediatamente, in altri sul breve/medio periodo. La riduzione della pressione del traffico sul centro, con conseguente migliore accessibilità, e la maggiore sicurezza percepita incoraggerà i cittadini a spostarsi a piedi o in bicicletta. Questo comportamento virtuoso aumenterà via via che nuovi stralci di progetto saranno conclusi, completando la rete della mobilità dolce. La proposta progettuale si articola su cinque punti fondamentali che individuano i grandi temi di intervento per rivitalizzare il centro storico di Nonantola:
  1. Rigenerazione degli spazi pubblici e delle aree verdi per dare loro maggiore identità, qualità e funzionalità;
  2. Ricollocazione di funzioni pubbliche chiave per dare maggiore attrattività al centro storico;
  3. Alleggerimento del traffico a ridosso del centro storico, riorganizzazione della viabilità, razionalizzazione dei parcheggi e delle aree di sosta;
  4. Valorizzazione e riconnessione del patrimonio storico, culturale e ambientale;
  5. Completamento e miglioramento dei percorsi di mobilità dolce.

Piazza Rossa, Parco della Resistenza e zona “alta” Per dimensione e posizione, è uno dei luoghi gli spazi aperti più importanti di Nonantola, anche se la sua immagine è sminuita dalla destinazione a parcheggio e dal pesante traffico veicolare che la attraversa. La zona storicamente si apriva davanti a una delle porte della città, sotto la torre dei modenesi, l’attuale via Roma inizia proprio in corrispondenza dell’antico ponte levatoio sulle fosse castellane; un’altra porta medievale si trova poca distante da lì, a fianco del Palazzo della Partecipanza. Si vuole restituire alla zona non solo un ruolo da vera piazza, ma anche di porta di rappresentanza per l’accesso al centro e necessita quindi di una forte riqualificazione e rifunzionalizzazione. Tale scelta ha anche una motivazione pratica dovuta alla vicinanza con l’infopoint in via Roma, presso il palazzo della Partecipanza, dove i turisti possono facilmente trovare tutte le informazioni necessarie alla visita e al soggiorno. La nuova piazza metterà in risalto la quinta urbana storica di Nonantola e gli edifici più recenti, come le ville liberty su Viale delle Rimembranze, aprendo diversi coni visivi verso il centro e ricucendolo al tessuto circostante. Il progetto prevede la completa riorganizzazione della piazza: la nuova pavimentazione in pietra artificiale sarà l’elemento di ricucitura tra il borgo, piazza Rossa e il parco della Resistenza; il diverso trattamento superficiale della pietra evidenzierà le diverse parti della piazza. I parcheggi saranno ricollocati sul lato occidentale e la viabilità sarà modificata conservando l’accesso a residenti e mezzi d’emergenza. Sarà inserita una fascia verde alberata a mirabolani per separare la nuova viabilità dalla piazza e collegare il parco della Pace e il parco agricolo a sud con la campagna e la Partecipanza a nord. I monumenti alla memoria presenti nel parco e in piazza Rossa saranno mantenuti e valorizzati dal nuovo assetto. L’intervento è l’occasione per dotare Nonantola di un luogo adatto ad ospitare eventi. L’ampio spiazzo costituito da Piazza G. Rossa e il parco della Resistenza fornirebbe un’ottima sistemazione per il mercato settimanale e la fiera (da progetto sono cinquanta gli stalli ipotizzati), che hanno bisogno di ampi spazi facilmente accessibili e, nella bella stagione, ospitare anche spettacoli ed eventi all’aperto legati al cinema, al teatro o alla musica, come concerti e rappresentazioni all’aperto di grande richiamo, magari in collaborazione con la gestione del VOX o col Teatro Troisi.

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Piazza Rossa e Parco della Resistenza

Piazza Gramsci Le panchine sotto gli alberi, tra Piazza Gramsci e via Veneto, sono oggi luogo di ritrovo di molti cittadini, una funzione spontanea che si è deciso di assecondare e valorizzare con la riqualificazione della piazza, oggi parcheggio, che deve riappropriarsi del suo ruolo primario di luogo di incontro, scambio e socializzazione, data anche la sua posizione di pregio e caratterizzata da tante e diverse situazioni. Ad est la piazza si apre verso l’Abbazia di San Silvestro, che costituisce anche il principale riferimento visivo. A sud si trovano una serie di edifici di varie epoche e pregio, in diverso stato di conservazione. Questa cortina ricalca il tracciato delle mura del XIII-XIV secolo delle quali si conservano ancora molte testimonianze materiali, oggi trasformate in residenza e ben mimetizzate tra gli altri edifici. Proseguendo verso ovest lungo un passaggio pedonale, si incontra il palazzo della Partecipanza Agraria con relativo giardino, adiacente a una delle porte medievali fortificate di accesso alla città, anch’essa oggi nascosta da una seri di condomini, ma ancora ben riconoscibile. Il giardino della Partecipanza è già oggetto di un progetto di riqualificazione, si suggerisce comunque l’integrazione di una discesa verso la porta medievale, così da inserirla in un percorso di visita, o almeno la predisposizione di un affaccio che permetta di godere della vista anche dal giardino. La soluzione proposta ricolloca quasi tutti i posti auto – che arrivano a lambire il sagrato della chiesa – lasciando solo pochi stalli in prossimità della farmacia; si vuole anche aprire la vista verso il complesso abbaziale e verso la cortina di edifici a sud e modificare l’attuale accesso al parcheggio. Lo spazio aperto diventa così una piazza nella porzione ovest e un giardino verso l’abbazia, in continuità con il grande prato già esistente. Le forti testimonianze storiche hanno indirizzato le scelte progettuali verso un’idea di piazza che riprendesse alcuni degli aspetti identitari di Nonantola. Il percorso dall’abbazia di San Silvestro al palazzo della Partecipanza e alla porta medievale è materializzato a terra e durante la passeggiata si incontrano alcune testimonianze della Nonantola medievale e si attraversa uno spazio di ritrovo, sosta e socializzazione disegnato ispirandosi alla suddivisione dei terreni della Partecipanza Agraria. I frazionamenti saranno evidenziati con porzioni di pavimentazione in cemento pigmentato e lungo le linee di separazione si troveranno anche le sedute in cemento bianco, l’illuminazione e i totem informativi in cor- ten. In questa piazza si valorizzano gli aspetti architettonici, storici e culturali, ma anche sociali di Nonantola. La Partecipanza, infatti, è il simbolo della partecipazione attiva della popolazione alla gestione e trasformazione del territorio. L’allestimento informerà l’utente su quanto lo circonda, definendo un percorso-racconto che permette in pochissimo spazio di presentare molti aspetti identitari di Nonantola e invitare il visitatore e il cittadino a volerne sapere di più. Nella nuova piazza Gramsci si godrà di spazi di ritrovo funzionali e attrezzati e di un cono visivo preferenziale verso la facciata dell’Abbazia. L’attuale accesso carrabile al sagrato dell’abbazia, è integrato nel prato, ma conserva la possibilità d’ingresso ai mezzi d’emergenza e per occasioni particolari (cerimonie in Abbazia) grazie a una pavimentazione permeabile e carrabile.

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Piazza Gramsci

Alcune alberature saranno rimosse per aprire il cono visivo verso l’abbazia e la cortina di edifici a sud, che dovranno essere oggetto di recupero e restauro architettonico. Saranno mantenute le alberature verso strada, così da schermare gli edifici incongrui e lasciare correre la vista fino alla facciata di Santa Maria fuori le mura.

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vista della piazza in progetto

Piazza Liberazione Piazza liberazione ha subito negli anni una progressiva perdita di funzioni ed è solo parzialmente ancora utilizzata in occasione di fiere o sagre annuali e come playground per le attività all’aperto della ludoteca. Sotto i portici rimangono attivi un forno, un’agenzia di pompe funebri, la fonoteca, la sede locale del Partito Democratico e della CIGL; sul lato opposto la ludoteca e un negozio di abbigliamento. Le restanti botteghe sono chiuse, comprese quelle sotto i portici verso via Roma. La piazza oggi è un luogo poco frequentato, inserito in una ZTL e per questo decisamente tranquillo. La nostra proposta di riqualificazione promuove l’uso residenziale degli edifici circostanti e trasforma la piazza in una “piazza della musica e dei bambini”, incentivandone l’uso per le attività all’aperto della ludoteca e della fonoteca. Il gioco e la musica ispireranno gli arredi, che possono a loro volta diventare giochi; anche sulla pavimentazione saranno disegnati giochi e il logo della ludoteca. All’estremità occidentale della piazza, una serie di ugelli inseriti nella pavimentazione proietteranno dei getti realizzando una fontana scenografica fatta di sola acqua; l’area della fontana sarà pavimentata con elementi in pietra artificiale colpiti con lettere dell’alfabeto per formare parole o frasi.

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Sistemazione dei giardini dell'Abbazia

Giardini delle Absidi I giardini interni dell’abbazia di San Silvestro ospitano uno degli scorci urbani più belli e meno accessibili di Nonantola: le absidi. Le absidi si scorgono solo a tratti tra le abitazione di via Montegrappa, oppure accedendo ad cortile privato (con servitù di passaggio) da via Vittorio Veneto. Il parco è delimitato da quello che resta delle mura trecentesche del complesso monastico, compresi i bastioni, in molti casi pesantemente trasformate e inglobate nelle abitazioni. Sulle facciate degli edifici monastici sono ben leggibili le tracce del passato e testimonianze archeologiche si trovano conservate sia nel Museo Benedettino, sia sepolte sotto il giardino stesso, che un tempo era in parte occupato dal chiostro dell’Abbazia.

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vista della nuova biblioteca

Il progetto propone di aumentare l’accessibilità e la visibilità delle absidi attraverso un accordo tra l’Amministrazione Comunale e la Diocesi che permetta di aprire i cancelli del giardino, almeno nelle ore diurne. Sarà inoltre predisposto un collegamento con il parco della torre dei bolognesi, così da realizzare un percorso di visita completo e usufruire dei servizi offerti dal bar/caffetteria della biblioteca. Dato il contesto fortemente caratterizzato, si è deciso di deputare questo spazio al racconto della storia antica di Nonantola, incentrato sulle testimonianze storiche e archeologiche, e in sinergia col museo Benedettino. Tra le testimonianze rinvenute sotto il giardino, si trovano sepolture e fornaci per laterizi riferibili all’alto e basso medioevo e all’età romanica. Attingendo ai numerosi materiali prodotti in occasione degli scavi e coinvolgendo gli enti ecclesiastici, religiosi e gli studiosi che all’epoca si occuparono degli scavi, è possibile organizzare un percorso di visita che racconti la storia dell’abitato di Nonantola e del suo territorio. La segnaletica guiderà il visitatore, sia esso turista o cittadino, alla scoperta dei segni della storia ancora leggibili sulle facciate degli edifici che circondano il giardino, favorendo il processo di riconoscimento del valore di quanto è arrivato fin ai giorni nostri.

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vista del giardino delle absidi

Piazza Aldo Moro I posti auto rimossi con l’eliminazione del parcheggio saranno recuperati in parte su viale Rimembranze e in parte nel nuovo parcheggio verde realizzato tra la torre dei Bolognesi e via Montegrappa. Un parcheggio sotto la torre può sembrare in contraddizione con le intenzioni iniziali, in realtà, lo spostamento in posizione defilata, la pavimentazione permeabile in cemento (tipo la linea “Redes” di Escofet), e il ricorso a schermi verdi (alberi e siepi) verso la torre mitiga molto l’impatto visivo dell’infrastruttura, che si rende necessaria per servire adeguatamente la nuova biblioteca, soprattutto se si vuole offrire un servizio sovracomunale. In Piazza Gramsci ci si è indirizzati verso la riduzione drastica dei posti auto, trasformando in vera e propria piazza l’attuale parcheggio. Il parcheggio in Piazza Alessandrini, oggi sottoutilizzato, sarà anch’esso riqualificato a verde e diventerà il principale punto di sosta a servizio del nuovo asilo che si prevede di realizzare all’estremità sud est del parco della Pace. Questo alleggerirà il carico di auto sui parcheggi del centro. Piazza Alessandrini potrà funzionare anche come parcheggio scambiatore auto/ciclo, trovandosi sull’asse ciclo/pedonale nord sud in progetto. Attraverso il sistema di percorsi ciclopedonali si possono raggiungere sia il centro (dove è disponibile anche almeno un punto per il noleggio) sia il del territorio esterno all’abitato. In Piazza Guido Rossa la modifica della viabilità permetterà di ricollocare i posti auto dell’attuale parcheggio al margine ovest, restituendo la piazza a funzioni più adatte. La maggior parte delle aree di sosta avrà la pavimentazione permeabile. I Nuovi posti auto sono ricavati anche a nord, in luogo dell’attuale stazione degli autobus e della palazzina residenziale indicata come incongrua, che permetteranno anche la fermata dei bus turisti per lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri. La scelta di far approdare qui i bus turistici, e non in piazza Moro è legata alla maggiore raggiungibilità, che non obbliga ad entrare in centro e alla vicinanza alla nuova autostazione in piazza Magnani, punto di sosta dei pullman stessi. Questa posizione è strategica perché sbarca il turista davanti ad una delle porte storiche di accesso al centro.

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il giardino Perla Verde e Piazza Moro diventano un unico spazio verde


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