L’area in oggetto, collocata a margine del territorio comunale di Bellusco, in una posizione periferica e costituente una “cerniera” tra l’abitato e il sistema del verde agricolo, è connotata da una forte complessità morfologica. A Ovest confina con un tessuto residenziale a bassa densità di recente costruzione, a Sud con la Strada Provinciale 2, a Est e a Nord con suoli agricoli. Il lotto si pone quindi come “filtro permeabile” tra le varie aree limitrofe, a completamento di un sistema insediativo che è già caratterizzato da uno sviluppo piuttosto ordinato. La strategia progettuale intende quindi costituire un polo attrezzato dialogante con le diverse e frammentate realtà sopra menzionate, ponendosi in una scala intermedia fra il progetto a scala urbana e l’intervento particolare, per risolvere il problema della cesura tra il comune, con i suoi tessuti edilizi, e il paesaggio circostante.
© Leonardo Giuzio . Published on November 20, 2013.
I lotti di concorso si caratterizzano per la notevole estensione superficiale (379.500 mq), e ciò condiziona in maniera decisiva una riflessione sulle strategie di sviluppo a monte della vera e propria operazione progettuale. Se da una parte, infatti, la valenza naturalistica del comparto suggerisce la concentrazione dell’edificato in un’area circoscritta e limitata, dall’altra, un intervento “diffuso” sullo stesso permette una fruizione maggiore del verde e una migliore permeabilità dell’intero complesso. Si è qui optato per una soluzione “ibrida”: le funzioni sportive specialistiche, collocate in appositi edifici, si affacciano tutte su uno spazio centrale, la piazza, che, in posizione baricentrica, svolge la funzione di “collettore” sociale e funzionale, definendo gli accessi e i rapporti formali tra i volumi edificati. A tale “polo”, in una logica di complementarietà, si affianca un percorso-vita ciclopedonale che si estende su tutta l’area di concorso, offrendo la possibilità di fruire delle aree verdi. Tale percorso è vitalizzato da cinque “satelliti” circolari che ospitano aree di sosta di più ampio respiro, attrezzate con piccoli campi da calcetto, da basket e con una pista da skateboard e che provvedono a rendere vivo ogni ambito del sistema.
© Leonardo Giuzio . Published on November 20, 2013.
La grandezza del lotto e l’esigenza di rivolgersi ad un’utenza sovra-comunale, in grado di porre Bellusco al centro di un sistema relazionale complesso con i comuni dell’hinterland, hanno suggerito un programma funzionale molto articolato, che si concretizza nei seguenti edifici: 1) Palestra 2) Palestra per il Basket 3) Palestra per la Pallavvolo 4) Piscina 5) Area ristoro 6) Tennis club
© Leonardo Giuzio . Published on November 20, 2013.
L’area attualmente si presenta come un frammento di paesaggio agricolo, con un andamento altimetrico pressoché pianeggiante, che a Nord lascia intravedere sullo sfondo il suggestivo profilo delle Prealpi. Si è deciso di dare al complesso una forma “mimetica” rispetto al paesaggio, attraverso dei volumi cuneiformi semi-ipogei, le cui coperture verdi a falda unica partono dalla quota del terreno per attestarsi, in corrispondenza della piazza, alla quota di colmo, con una pendenza sempre piuttosto dolce, che le rende facilmente praticabili nell’idea di offrire scorci panoramici verso il paesaggio prealpino. L’intero lotto è organizzato intorno al percorso-vita, caratterizzato da un andamento flessuoso che garantisce agli utenti prospettive e colpi d’occhio differenti in ogni punto. I “satelliti” circolari fanno da contrappunto alle geometrie spigolose degli edifici e della piazza, animando un dialogo costante tra le rispettive forme.
© Leonardo Giuzio . Published on November 20, 2013.
L’intero complesso è pensato in una logica di sostenibilità ambientale, intesa sia dal punto di vista dei materiali e delle tecnologie impiegate, sia per quanto attiene all’impatto volumetrico dei volumi rispetto al contesto. Tutti gli edifici presentano l’impiego di tecnologie innovative per la costruzione dell’involucro: le coperture sono tutte del tipo a “tetto” verde, per garantire una buona inerzia termica e una risposta ottimale sia nel caso del funzionamento estivo che in quello invernale. Il tetto verde è inoltre poco invasivo rispetto al paesaggio agricolo circostante. Gli edifici affacciantisi sulla piazza presentano tutti un rapporto diretto con il terreno, sia pure mediato dalle intercapedini: ciò per sfruttarne la grande inerzia termica e nell’eventualità di utilizzare soluzioni impiantistiche avanzate, come la geotermia, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Le facciate continue rivolte a Sud e a Ovest utilizzano sistemi di modulazione delle radiazioni solari costituiti da film oscuranti che, in funzione dell’intensità della radiazione luminosa, offrono uno schermo più o meno opaco. Le superfici vetrate rivolte a Nord sono invece costituite da vetri basso-emissivi, per evitare la dispersione del calore interno durante la stagione invernale. Dal punto di vista strutturale, gli edifici sono pensati con una tecnologia in telai di legno lamellare, soluzione ottimale per garantire la copertura di ampie luci senza l’utilizzo di strutture verticali di supporto, e profilati di acciaio, integrati nel pacchetto delle pareti perimetrali. Il tennis club, che rappresenta un “complesso nel complesso”, presenta in copertura una tecnologia innovativa di interazione tra ambiente interno ed esterno: i campi modulari di solaio, che accolgono un sistema di pannelli fotovoltaici in grado di rendere l’edificio autosufficiente dal punto di vista energetico, possono scorrere in apposite guide in acciaio, predisposte sopre le travi principali, per “aprire” il corpo di fabbrica verso l’esterno, e favorire lo svolgimento di eventi sportivi anche nei mesi caldi.