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Liberi di Viaggiare - Edoardo Spadoni, Studio Boniardi

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Il progetto vuole omaggiare la forza che la produttività milanese ha avuto con lo sviluppo delle sue industrie nel corso della storia, dalla prima rivoluzione alla recente inversione di tendenza, che portò a un rapido abbandono delle fabbriche. La ferrovia, con la sua fitta rete di collegamenti, è stata il motore positivo di questa espansione, ha reso Milano una delle città d’Italia più vicine alle grandi metropoli europee ed ha favorito l’insediamento di grandi stabilimenti produttivi nelle aree di prima periferia lungo i suoi principali assi.

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

Fronte strada

La passerella pedonale, tema del concorso in oggetto, vuole valorizzare e ricordare la storia di quel periodo ed essere simbolo di speranza per il nuovo rilancio economico; come i ponti ferroviari che si possono ancora trovare lungo i navigli avvicinandosi a Milano, la PASSERELLA sulla Martesana è composta da una struttura reticolare in acciaio che si avvita su se stessa e caratterizza con elegante modernità una porzione della città in continua espansione. Percorrendo da Milano l’attuale pista ciclabile e Raggio Verde 1 di Via Padova, qualsiasi utente avrà la possibilità di scegliere, attraverso dolci rampe con l’inclinazione dell’8%, se passare sotto il ponte reticolare e proseguire su Via Idro e Via Padova o salire e attraversare la passerella per oltrepassare il Naviglio e raggiungere Via San Mamete.

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

Il ponte-passerella è costituito da tredici portali di sette differenti forme collegati tra loro ai vertici da quattro grossi tubolari a sezione circolare; il rinforzo strutturale è garantito da tiranti che s’incrociano su tutti i quattro lati della reticolare. L’intera struttura è realizzata in acciaio, in modo da poter essere di facile messa in opera, avere un veloce montaggio, essere completamente riciclabile e poter essere facilmente riprodotta in serie. Due differenti terrapieni, che fungono da rampa di avvicinamento, conducono alle spalle di appoggio che sorreggono la passerella.

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

Il terrapieno nord è realizzato utilizzando la terra di scavo proveniente dal cantiere stesso, in modo da ridurre al minimo gli spostamenti con camion e automezzi; sullo stesso si andranno ad appoggiare i sei portali conclusivi della passerella, coadiuvati con opportuni rinforzi in C.A. Il secondo terrapieno è parallelo a Via Padova, copre un dislivello di 270 cm, ed è costruito con tecnica mista di terra e pneumatici usati per auto, disposti come a formare un muro in bugnato a punta di diamante (presente a Milano in numerosi edifici storici ed evocativi) per il primo tronco e disposti a piramide per la porzione di terrapieno in prossimità delle scale in modo da creare un giardino a terrazzato.

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

La suggestione che si può percepire attraversando il ponte

Le essenze arboree utilizzate per arredare le aiuole sono scelte con particolare attenzione: piante annuali perenni che hanno bisogno di poca acqua e pochissime cure. Una accorta composizione offre opportuni spazi ai tappezzanti e agli arbusti in forma eretta (Lupini e Campanule), per una variegata macchia di colore.

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

Scorcio

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

Percorrendo la pista ciclabile

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

Dettaglio costruttivo

Edoardo Spadoni, Studio Boniardi — Liberi di Viaggiare

Essenze floreali. Tutte piante perenni (molto colore e poca manutenzione)


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