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Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione - ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto

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L’area di progetto ha una forma curvilinea che si armonizza con la sponda del Fiume Nera rendendola integrata nel sistema naturale. Il progetto assume quindi un carattere di integrazione nei confronti dell’area per motivi di sostenibilità economica, riducendo gli interventi edilizi, e ambientale, riducendo gli scarti della costruzione che generano rifiuti. La predisposizione di due parcheggi, di cui uno per disabili, secondo la norma tecnica Art. 119 sono localizzati a sud-est per motivi di accessibilità viaria e per permettere l’attraversamento del parco che porta al chiosco.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

Il parco non necessita di grandi modifiche grazie alla qualità architettonico-paesaggistica già presente. I micro-interventi riguardano la messa in funzione della fontana per consentire, in estate, il raffrescamento del parco grazie alla proprietà dell’acqua di assorbire energia termica dall’ambiente. Un secondo micro-intervento riguarda l’aumento delle sedute e delle attrezzature per bambini, per aumentare l’afflusso di persone e quindi una fruizione maggiore dell’area della quale, il chiosco, beneficerà. Un grande problema è quello dell’accessibilità per raggiungere la sponda del fiume Nera, posta a – 4,5 m alla quota zero di progetto, area di grande rilevanza paesistica che mette in stretto rapporto uomo e fiume creando situazioni ed emozioni per la collettività.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

La proposta è la realizzazione di una passerella di pendenza massima 6% che tramite dei pianerottoli dai 2 ai 4 metri consenta ad i disabili e non solo, di scendere a contatto con il corso d’acqua.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

La serie di sezioni piane oltre ad essere a norma di legge, consente di intrecciare lo sguardo ad angolazioni diverse cogliendo la dimensione dello spazio.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

La superficie che si pone come podio per la realizzazione del chiosco-bar si armonizza con le forme curvilinee dell’area. La superficie coperta del chiosco è di 51 mq nella quale sono presenti un bagno disabili con antibagno, un magazzino, un laboratorio e la sala bar. La sala si pone come collegamento tra interno-esterno, avendo un carattere trasparente come involucro verticale, nel quale il bancone fuoriesce rendendo plastica una parete trasparente. La forma lineare della copertura che genera il solido è in contrapposizione al disegno curvilineo del suolo, prendendo l’archetipo di capanna, adattandolo a quello di grande riparo che piega rispetto all’uso dei volumi interni.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

© Luca Ariedi

Le aperture verticali sono solo per la sala, mentre per gli altri ambienti sono orizzontali, sulla copertura, per limitare la foratura della facciata e per principi di risparmio energetico legato alla termodinamica dei fluidi.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

© Luca Ariedi

Lo spazio esterno del chiosco è attrezzato con sedute che garantiscono l’aumento dei posti a sedere e che hanno come sfondo la naturalità del fiume.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

I materiali sono scelti in base alla funzione e alla naturalità intrinseca dello stessi, rispetto al l’uso che ne viene fatto.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

La copertura, realizzata con struttura in acciaio e pannelli in alluminio con finitura scura, dà un profilo minimalista alla struttura, oltre ad essere un buon materiale che risponde ai sismi avendo una grande elasticità e durevolezza nel tempo.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

Anche la colorazione scura è importante perché genera in inverno un apporto di calore maggiore rispetto ad un colore caldo, mentre in estate, essendo una parete ventilata, genera moti convettivi che raffrescano l’interno poiché l’aria calda all’interno della parete sale e viene sostituita da aria fredda. Il vetro in facciata è un ottimo collegamento visuale tra interno ed esterno che apporta un buon livello di luce naturale, diminuendo l’uso di illuminazione artificiale.

ANDREA PILLON, Luca Ariedi, Dario Moretto — Concorso di idee per la progettazione di un chiosco-bar a Terni | Menzione

Il legno, materiale naturale e caldo al tatto, rende l’ambiente più accogliente e dialoga bene sia con il vetro che con l’acciaio, contrapponendosi con il calcestruzzo liscio del pavimento e facendo così risaltare gli elementi d’arredo all’interno della sala.

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Il progetto si basa sui principi di sostenibilità economica, energetica e ambientale. Il primo principio adottato è l’orientamento per ottenere il massimo risparmio energetico garantito dagli apporti gratuiti dati dall’ambiente circostante, come sfruttare la prevalenza del vento per il raffrescamento estivo in facciata e l’inclinazione rispetto al sole.

La forma della copertura, insieme all’orientamento, consente l’utilizzo dei pannelli fotovoltaici per un risparmio energetico-economico, e una produzione di energia anche quando il chiosco è chiuso. L’energia prodotta nei periodi di chiusura produrrà un ritorno economico rispetto all’investimento iniziale garantendo la sostenibilità dell’opera. Il protendersi della copertura verso sud serve non solo come carattere estetico, ma come sistema di ombreggiamento estivo per un risparmio sui costi di condizionamento.

Una seconda funzione dell’aggetto della copertura è la protezione del materiale ligneo in facciata dagli agenti atmosferici. Anche il sistema vetrato è scelto in base al risparmio energetico utilizzando dei vetri basso-emissivi che consentono alla luce di entrare ma limitano l’apporto di calore interno diminuendo nuovamente il contributo del condizionamento e l’utilizzo di illuminazione artificiale. Lo stesso principio vale per le aperture dei lucernai in copertura che in aggiunta, essendo apribili, consentono all’aria calda di salire, raffrescando l’ambiente e cambiando l’aria all’interno in maniera totalmente gratuita. Lo stesso principio di termodinamica, come detto in precedenza, viene adottato anche per le pareti ventilate che vengono raffrescate gratuitamente dai moti convettivi di aria. Anche la struttura in acciaio è studiata in termini di sostenibilità perché, essendo un sistema a secco, presenta i principi di reversibilità e trasportabilità.

La reversibilitàè la concezione che ogni materiale può essere riciclato e riutilizzato, soprattutto l’acciaio e i materiali metallici in generale perché il loro costo aumenta di anno in anno e quindi investire in un materiale il cui valore aumenta lo rende facilmente rivendibile quando l’opera viene dismessa e questo ha un gettito economico di recupero dell’investimento. Lo stesso principio, anche se con limitazioni, vale sia per il vetro che per il legno.

Il principio della trasferibilità consente, essendo un sistema a secco, lo smontaggio delle varie parti, il trasporto e il riposizionamento in un altro luogo e quindi il riutilizzo della struttura o l’intera vendita in tutto il resto del mondo. L’insieme delle tecnologie high-tech (pannelli fotovoltaici) e low-tech (ombreggiamento), quindi di tecnologia e apporti gratuiti, garantisce la sostenibilità dell’opera in tutto il periodo di vita, utilizzo e dismissione.


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