L’IDEA PROGETTUALE: la definizione di un nuovo asse urbano a percorrenza ciclopedonale, che attraversa l’area di progetto unendo la via Marconi e la via Decò e Canetta, è l’elemento generatore dell’intero impianto proposto che si dispone intorno ad esso, creando spazi pubblici, episodi architettonici ed una più generale reinterpretazione dello spazio “chiuso” della ex-produzione industriale in funzione di una nuova apertura e centralizzazione rispetto alla città dell’area svuotata dei preesistenti fabbricati. Un elemento geometrico “diagonale” lungo il quale si distribuiscono gli spazi ludici e ricreativi, del commercio e della residenza. Un asse, questo, capace di generare una serie di luoghi diversi con diverse peculiarità, alcuni maggiormente strutturati, altri più flessibili e meno rigidi. La struttura spaziale generata dalla diagonale consente al corpo del nuovo edificio pubblico di presentarsi come vero e proprio protagonista dello spazio aperto e, più in generale, del nuovo spazio pubblico proposto. L’idea del nuovo impianto urbano vuole proporsi come estremamente dinamica, elegante e generatrice di ordine.
© Antonello Campus . Published on December 27, 2013.
PROGETTO E QUALITA’INSEDIATIVA: il nuovo quartiere è caratterizzato da una struttura urbanistica capace di proporsi come nuovo fulcro sia nei confronti dei comparti realizzati, o per i quali sono tuttora in discussione i criteri progettuali, sia nei confronti delle aree esistenti a destinazione pubblico – ricreativa. Le soluzioni tipo-morfologiche dell’insediamento mirano ad integrare i nuovi spazi e la città con particolare attenzione al sistema urbano del verde, a un sistema di accessibilità e mobilità che privilegi il sistema ciclo-pedonale e al collegamento del quartiere verso il centro storico di Seriate, in un ottica di riqualificazione dell’intera area urbana in cui il lotto di intervento si colloca.
© Antonello Campus . Published on December 27, 2013.
UTILIZZO DEGLI SPAZI: la strategia di utilizzo dei nuovi spazi edificati o aperti è stata quella di realizzare un quartiere attrattivo e caratterizzato da un mix funzionale che lo renda vivibile e vissuto. Le strategie si sono concentrate sulla previsione di cinque edifici multifunzionali e sulla realizzazione di una serie di aree caratterizzate da una destinazione d’uso prevalente. In particolare la maggior parte degli edifici presenta un piano terra più pubblico che comprende gli spazi commerciali e i piani superiori residenziali o destinati agli uffici. Nella parte nord del lotto, in un’area raccolta attorno ad una zona verde centrale definita dalla disposizione di tre corpi edilizi e pensata come verde pertinenziale accessibile principalmente agli inquilini, gli edifici sono caratterizzati dalla presenza di spazi residenziali. Attorno alle piazze nella parte sud si affacciano invece edifici che non comprendono residenze ma sono dedicati esclusivamente ad uffici e ad attività particolari quali sedi di associazioni, incubatori di impresa, locali per corsi di formazione, ristorazione. L’alternanza di zone pavimentate e zone verdi attrezzate di raccordo tra l’”isola” centrale e il costruito circostante consente di avere nella stagione estiva spazi pubblici freschi e confortevoli in tutto il quartiere.
© Antonello Campus . Published on December 27, 2013.
Il nuovo edificio pubblico in dotazione all’area rappresenta il nucleo architettonico e funzionale dell’intero progetto ed è quindi collocato al centro del planivolumetrico e ne occupa un’area ampia contando anche le pertinenze. Non è pensato come un edificio monofunzionale e ad utilizzo solo temporaneo ma prevede spazi a fruizione quotidiana come un bar/ristorante e locali comunque flessibili e destinabili a numerose attività come lo spazio al primo piano dedicato alla preparazione degli artisti (nel caso di spettacoli) oppure allo svolgimento di attività dinamiche (corsi di ballo, corsi di yoga e più in generale attività fisiche).
© Antonello Campus . Published on December 27, 2013.
MOBILITA’: per la configurazione della viabilità interna e perimetrale all’area di progetto sono state operate delle scelte atte a rendere il nuovo quartiere una sorta di ”isola ciclopedonale” all’interno della quale il flusso automobilistico e quello di pedoni e ciclisti non risultino mai interferenti. Viene confermato l’accesso carrabile da via Marconi segnato dalla palazzina per uffici esistente (per la quale viene proposta la demolizione della porzione a nord) dal quale si accede all’area di 2000 mq. destinata ai parcheggi pubblici richiesta dal bando e alle rampe d’accesso ai parcheggi sotterranei di pertinenza delle porzioni private degli edifici. Per quanto riguarda il sistema della mobilità lenta è stata inserita all’interno del progetto una rete di percorsi pedonali che permettono di collegare agevolmente le varie aree previste, e queste con il sistema di viabilità limitrofa al lotto (gli assi di via Decò e Canetta, via Marconi e via Giussano). Questa rete è stata studiata in modo tale da rendere i percorsi il più possibile chiari e funzionali per i pedoni, individuando un asse diagonale principale e vari percorsi che si innestano in esso. I percorsi ciclabili perimetrali affiancano quelli pedonali circondando il lotto in modo da collegare le diverse zone del progetto e le altre polarità individuate nella zona incentivando l’uso di questo mezzo di trasporto. Per lo stesso motivo risulta inoltre possibile percorrere in bicicletta l’asse diagonale principale.
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SISTEMA DEGLI SPAZI PUBBLICI: uno dei principali obiettivi progettuali è stato la definizione di un sistema di spazi pubblici capillare e interconnesso con il tessuto urbano esistente e di progetto diversificando le funzioni di ognuno degli spazi pubblici progettati e variandone le caratteristiche in modo da assecondare le esigenze delle diverse utenze rispetto all’utilizzo prevalente dei fabbricati che vi si affacciano. In particolare sono previsti due spazi pubblici di maggiore importanza lungo i due percorsi principali di progetto (l’asse diagonale generatore dell’intero sistema e l’asse nord ovest-sud est che definisce l’orientamento del nuovo edificio pubblico e degli spazi aperti a questo annessi), uno spazio pubblico a verde attrezzato,dal carattere “raccolto”, su cui affacciano gli edifici più residenziali e tre spazi pubblici a verde. Questi ultimi si connotano come un parco pubblico cittadino suddiviso in tre componenti differenti separate (o unite) dai due percorsi principali.
© Antonello Campus . Published on December 27, 2013.
Il primo di questi rappresenta il fulcro attorno al quale ruota l’intera composizione di edifici e spazi aperti e si configura come un ampio boulevard sul quale si innestano la grande piazza del nuovo edificio pubblico (versatile perchè attrezzabile per rappresentazioni e manifestazioni all’aperto (ma anche eventualmente per attività sportive come la pallavolo e la pallacanestro) e gli spazi verdi. Una seconda strategia è stata quella di stabilire la collocazione e dimensione degli spazi pubblici e dei percorsi principali e secondari di progetto secondo alcune direzioni privilegiate atte a stabilire delle gerarchie di utilizzo dell’area. Gli spazi del parco urbano sono infatti collocati agli estremi dei principali assi pedonali dei quali caratterizzano la fruizione e rappresentano al tempo stesso i principali ingressi all’”isola urbana” centrale. Per ottenere un sistema capillare di spazi pubblici e massimizzarne la quantità in rapporto ai nuovi abitanti teorici insediati non sono state previste aree private a servizio della residenza collocate alla quota dei percorsi pedonali.
© Antonello Campus . Published on December 27, 2013.
SOSTENIBILITA’ ENERGETICA: in questa prima fase di sviluppo si vuole prefigurare un sistema di edifici con un ridotto fabbisogno di energia primaria (e con un basso consumo della stessa) e con al suo interno gli elementi tecnologici necessari per rispondere alle proprie esigenze energetiche. Su questa linea programmatica rientrano l’orientamento e la disposizione ottimali degli edifici in rapporto alle caratteristiche climatiche del sito. In questo senso è stato valutato il fenomeno di ombreggiamento tra i fabbricati del nuovo quartiere e tra questi e gli spazi pubblici, andando a modularne le altezze in modo ottimale e a decidere le distanze tra gli stessi per ottenere la disposizione più efficiente dei volumi. La copertura piana dei corpi edilizi agevola inoltre l’installazione e la manutenzione di ampie superfici modulari fotovoltaiche. L’utilizzo di un sistema costruttivo massivo garantisce la diminuzione degli scambi di calore tra interno ed esterno, oltre che un ottimale sfasamento e smorzamento del flusso termico durante la stagione estiva. Inoltre gli edifici sono progettati in modo da contenere il rapporto superficie/volume per rendere minime le dispersioni termiche. Per gli edifici con destinazione prevalentemente residenziale è stata prevista la possibilità di realizzare una centrale di biomassa che possa produrre energia elettrica per il quartiere attraverso la combustione dei rifiuti prodotti all’interno degli edifici e degli scarti vegetali provenienti dai giardini del progetto. La configurazione architettonica degli edifici determina anche la possibilità di prevedere un sistema di raccolta delle acque meteoriche che, opportunamente stoccate e depurate, possono essere riutilizzate per l’irrigazione degli spazi a verde, per gli usi domestici che non prevedono la potabilità (lavaggio delle parti comuni, reintegro degli sciacquoni) e per gli specchi d’acqua di progetto.