Uno spazio di produzione e condivisione, in linea con la filosofia del Lanificio Factory, ieri fabbrica di lana, oggi fabbrica di idee.
© Flavia Restaldi . Published on January 13, 2014.
L’orto diviene un luogo d’aggregazione sociale e di riscoperta del legame con la terra, bene comune da tutelare e coltivare, coinvolgendo studenti e appassionati attraverso workshops formativi.
© Flavia Restaldi . Published on January 13, 2014.
Punto di partenza: la materia, la lana, le sue trame e i suoi intrecci, il rigore matematico nei tessuti e le infinite combinazioni generate da un minimo comun denominatore: la maglia, sequenza frattale scandita dal modulo.
© Flavia Restaldi . Published on January 13, 2014.
Si tratta di un “patchwork intessuto” di pieni e vuoti, dove percorsi, sedute, orti e piani di lavoro, dialogano tra loro in un disordine apparente pur mantenendo un appropriato spazio di lavoro attraverso incastri funzionali.
© Flavia Restaldi . Published on January 13, 2014.
Il Pallet è il principio generatore di una texture in continua evoluzione, nonchè simbolo odierno del riciclo, scelto per la sua natura flessibile e per la sua reperibilità nell’immediato intorno di via Pietralata.
© Flavia Restaldi . Published on January 13, 2014.
Dato inoltre il costo “zero” del pallet, il budjet del progetto è stato impiegato a favore della sostenibilità ambientale. Il Lanificio e il suo orto divengono autonomi: sole, vento e acqua sono le possibili fonti di energia rinnovabile sfruttate attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaici riciclati, il sistema eolico ad asse verticale, il recupero delle acque meteoriche per l’irrigazione dell’orto e l’installazione di una pompa idraulica che utilizzi la portata del fiume Aniene.
© Flavia Restaldi . Published on January 13, 2014.
© Flavia Restaldi . Published on January 13, 2014.