Il progetto si basa sulla definizione di un masterplan nell’area milanese adiacente all’ex Tiro a Segno Nazionale situato in Piazzale Accursio. L’area nord-ovest di Milano da sempre si è sviluppata e caratterizzata tramite la presenza dell’asse di collegamento che porta al passo del Sempione e poi in Europa. Riconoscendo questa presenza determinante nella storia degli ultimi due secoli di Milano, si è scelto di impostare il masterplan come un nodo di un percorso verde che parte dal Parco Sempione, che attraversa i giardini di via Pallavicino, per continuare con la futura area di City Life, per superare il recente quartiere del Portello nord, arrivando nell’area di intervento e per proseguire verso il monte Stella. Da qui si dirama in due direzioni: a sud verso l’ippodromo di San Siro ed a nord verso il verde pubblico del quartiere Gallaratese. Questo è un primo approccio, alla scala urbana, per unire i differenti modi di costruire la città milanese, da quelli di stampo ottocentesco, passando per quelli degli anni settanta arrivando ai giorni nostri, per proseguire con gli scenari futuri. L’area oggetto dell’intervento si caratterizza per la presenza di una grande depressione esistente (- 4,50 m.) che era l’area di allenamento dell’ex tiro a segno. Si sfrutta tale depressione caratterizzandola come elemento unico nel panorama di Milano, attribuendole la massima importanza. Da qui nasce la scelta di strutturare l’invaso centrale come una distesa di prato libero ed incontaminato, riscontrando la mancanza di un elemento simile in tutta la città. Il masterplan si struttura tramite la presenza di due assi: il primo quello definito dalla giacitura degli edifici dell’ex tiro a segno e dall’invaso verde, il secondo determinato dalla presenza del percorso verde che arriva da sud (dal Castello Sforzesco). Questi sono alla base nella definizione delle logiche di intervento. Un altro elemento di rilievo è la presenza di una “cornice” dell’invaso (come se fosse un quadro di inestimabile valore) che è una zona pedonale alla quota di campagna, che permette di osservare il “quadro” dall’alto ed è il filo di unione di tutti gli interventi studiati all’interno del piano generale. La cornice assume caratteristiche, configurazioni e funzioni differenti nei suoi tre lati, seguendo le direttive del singolo progetto ed allo stesso tempo la cornice si delinea come l’elemento principale che lega i diversi interventi. L’invaso centrale è da considerarsi come la “stanza pregiata” dell’intervento data la sua unicità nel territorio milanese e quindi sono stati studiati degli spazi di mediazione tra il tessuto della città consolidata ed il prato centrale: gli atri pubblici. Al prato centrale si accostano sul suo perimetro gli interventi edilizi di nuova progettazione. Due interventi sono posti ai margini dei lati lunghi e sono i nuovi atri di ingresso all’invaso, uno per chi proviene da nord e l’altro per che giunge da sud, ai quali si aggiunge l’atrio esistente dell’ex tiro a segno, con il suo piazzale. Tutto l’ex tiro a segno si prevede di adibirlo a museo dello sport ed in particolare per il portico si prevede in parte di chiuderlo (con un involucro trasparente) ed in parte di lasciarlo attraversabile. Sul lato corto opposto al portico dell’ex tiro a segno sono stati posizionati degli edifici in modo di creare “un’area filtro” tra il tessuto esistente e l’invaso verde. Questo spazio racchiude del verde semipubblico alla quota di campagna, usufruibile sia dalla gente comune, ma in particolar modo dai residenti dei fabbricati che vi si affacciano. Nei punti fondamentali del masterplan c’è l’integrazione con il contesto e quindi il recente intervento delle Torri Stella viene acquisito all’interno del piano generale, delineando così una seconda “area filtro” posta a sud rispetto al verde centrale. L’ultima area del masterplan si definisce come spazio sportivo a cielo aperto tramite la presenza di svariati impianti immersi nel verde a terrazze, che sono il prologo del Monte Stella ed al tempo stesso sono una barriera per la presenza dell’adiacente autostrada dei Laghi. È presente una fitta alberatura sul limite delle terrazze (che contrasta la totale libertà dell’invaso centrale, esaltando la sua peculiarità di spazio libero ribassato) da cui parte una passerella pedonale che porta al Monte Stella, vista nell’ottica di un masterplan come nodo di un “percorso verde”. Lo spazio dell’invaso centrale, oltre ad essere una tappa del percorso verde, acquista un ruolo determinante all’interno dei parchi milanesi, soprattutto nell’area nord-ovest. Tratto dalla descrizione di progetto (Tesi Laurea Magistrale luglio 2008).
Tavola 1. Planivolumetrico generale.
© Sebastiano Ceruti . Published on January 17, 2014.