Rapporto con l’ambiente urbano Il lotto di pertinenza del complesso ecclesiastico è situato in un contesto urbano a carattere prevalentemente agricolo. La nuova strada che, ad un unico senso di percorrenza, va da via Petraro a via Canneto resta l’unica arteria di collegamento urbano che dal centro abitato di S. Maria La Carità porta al sito della chiesa. Su questa strada, per tutta l’estensione longitudinale del lotto, il progetto prevede la realizzazione di una grande pensilina di ingresso che disegna tutto il fronte sud dell’impianto ecclesiastico. Questa si apre spazialmente verso la strada creando un percorso coperto che, attraverso rampe e gradinate, accompagna il visitatore in tutte le funzioni del complesso parrocchiale.
© dianarchitecture . Published on February 20, 2014.
Riconoscibilità dell’edificio sacro Il concetto di riconoscibilità dell’edificio sacro è stato studiato non tanto per quanto riguarda l’aspetto formale della chiesa, che assume un carattere sobrio ed essenziale, quanto per la composizione architettonica e spaziale dell’intero impianto. Difatti il progetto prende il via dall’analisi effettuata nel tessuto storico di questo territorio, soffermandosi prevalentemente sull’impianto della Villa Domestica, che ha caratterizzato fortemente, nei secoli, l’architettura del luogo. Infatti, i suoi caratteri architettonici e peculiari, quali: la presenza dell’atrium e le funzioni di servizio che si svolgevano intorno ad esso, il peristilium e quant’altro; diventano i concetti basilari sui quali, nel IV sec d.C., presero forma gli impianti delle basiliche paleocristiane. Il progetto tenta di recuperare alcuni di questi contenuti, come ad esempio: l’atrium-quadriportico aperto sulla strada, che diventa il cuore centrale del complesso e prepara l’atmosfera religiosa al visitatore, attraverso una serie di opere e rimandi sacri; oppure l’assialità del percorso all’interno della chiesa (ingresso-altare-abside; dove l’abside è rappresentato dal giardino retrostante l’altare, disseminato da alberi di ulivo e sculture religiose incastrate in un lieve pendio); o ancora la preziosità della luce interna che delicatamente scende sullo spazio sacro della funzione liturgica. Inoltre, lungo il percorso della pensilina di ingresso e dinanzi alle scale che immettono nella piazza dell’atrium, è stato posizionato un grande crocifisso scultoreo, simbolo di Cristianità e fulcro di attrazione dell’uomo verso Dio.
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Profilo estetico, formale Il profilo estetico e formale del complesso ecclesiastico ha un carattere sobrio ed essenziale, secondo noi in linea con i principi biblici della chiesa. Tutto l’impianto, infatti, è caratterizzato da due grandi pensiline che corrono da est ad ovest del lotto, ritmando in successione gli spazi aperti e i volumi costruiti. La prima pensilina, quella a sud, accoglie spazialmente il visitatore sulla strada e lo immette, attraverso una serie di percorsi, nelle diverse funzioni; l’altra, quella a nord, accoglie le aule del ministero pastorale e si apre verso il giardino retrostante. I due semplici solai delle pensiline chiudono nel loro interstizio due volumi bianchi e puri; uno più grande ed alto che è la chiesa e l’altro che chiude la corte di ingresso e si rivolge ad est verso i campetti sportivi e le attività ludiche.
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Impianto liturgico Tutto l’impianto liturgico si sviluppa perlopiù su due principali quote: quella a -4,00m e quella a +1,30m rispetto alla quota 0,00 della strada. Alla quota -4,00m sono posizionati i parcheggi ai quali si accede tramite una rampa carrabile posta all’estremità del lato ovest del lotto. Adiacente ad essi, attraverso un piccolo salto di quota, si accede ad un giardino alberato verso il quale si riproiettano le prime due stanze e i servizi delle aule per il ministero pastorale. Le altre sei aule, insieme all’ingresso della chiesa e al salone parrocchiale, si trovano alla quota +1,30m. La casa canonica è posizionata sul salone parrocchiale alla quale si accede tramite una scala privata. Essa è messa in comunicazione diretta con la sacrestia della chiesa attraverso un percorso pedonale, riservato ai preti, che passa sulla pensilina a nord del lotto. Alla chiesa si accede dalla corte centrale tramite una porta larga tre metri, la quale è l’unico elemento di decoro visibile nel quadriportico di ingresso. Lateralmente ad essa sono posizionate le aule della sacrestia e, nel blocco a sud che affaccia sulla strada, sono posizionate le campane, accessibili tramite un percorso di scalette interne. L’interno della chiesa (che ha un’altezza di circa 12 m) è caratterizzato dalla presenza di elementi in policarbonato, contenenti fibra ottica, di due centimetri di diametro, che dal soffitto scendono fino a 2,6 m dal suolo. Questi elementi sono posizionati in forma circolare e seguono un andamento radiale convergente verso il centro dello spazio sacro, nel quale, in copertura, si apre un grande occhio di luce di tre metri di diametro. Le piccole aste verticali in plexiglass, che nel loro insieme danno forma ad una grande massa sfibrata, seguono un andamento morbido e sinuoso studiato sul profilo della tradizionale raffigurazione sacra della Madonna del Carmine (alla quale l’intero complesso ecclesiastico è dedicato). Gli elementi artistici presenti nella chiesa, insieme ad una piccola stanza di servizio al prete per la preparazione della messa, sono posizionati su un podio di trenta centimetri di altezza, dove, alle spalle, attraverso una grande vetrata, è visibile l’orto con gli ulivi. Infine, sul lato lungo della chiesa, a sud, una parete in legno accoglie diverse nicchie per i confessionali.
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Opere d’arte Le opere d’arte presenti nella chiesa (altare con custodia eucaristica, ambone, fonte battesimale, seduta del presidente e crocifisso) hanno tutte lo stesso criterio compositivo. Infatti sono composte da due principali materiali: una parte in legno di noce e l’altra in bronzo. Sono previsti, inoltre, altri elementi artistici; in particolare: un disco in bronzo e pietra nell’orto degli ulivi; un pannello traforato in bronzo, raffigurante la Madonna del Carmine, sulla porta di ingresso; la via crucis, rappresentata con la tecnica della pittura murale, posizionata sul lato est della corte centrale; infine l’austero crocifisso, fatto con travi metalliche, posto sulla strada dinanzi le gradinate.
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Aspetti funzionali Funzionalmente l’intero complesso liturgico si sviluppa a stretto contatto con la strada, dalla quale il visitatore ha la possibilità di entrare in tutte le funzioni previste. Da ovest ad est l’impianto è così sviluppato: 1- rampa di accesso ai parcheggi interrati; 2- orto degli ulivi, con piccolo luogo per la preghiera dei fedeli accessibile dalla strada; 3- corte centrale che diventa il fulcro principale di accesso alle diverse strutture (chiesa, aule e salone parrocchiale); 4- piccola corte di servizio al salone parrocchiale; 5- campetti sportivi comunali (campo polivalente tennis-pallavolo e campo di bocce); 6- parcheggi comunali a raso, aperti sia a sud per l’ingresso carrabile, sia a nord verso la fascia alberata del parco che si estende per tutta la lunghezza del lotto.
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Aspetti tecnologici I materiali utilizzati, in coerenza con il carattere essenzialista del progetto, sono pressoché due: la pietra e l’intonaco grossolano bianco. La prima utilizzata per tutta la parte basamentale del complesso fino alla quota +1,30m; il secondo diventa invece il rivestimento di tutti i muri e i volumi che si ergono dalla pietra. La loro stratificazione e il loro spessore garantiscono una elevata prestazione energetica e una minima dispersione termica di tutto l’impianto. Viene inoltre proposta la possibilità di utilizzare le coperture piane delle pensiline e degli edifici (che hanno un’estensione di circa 1300 mq) come superfici captanti per il recupero delle acque meteoriche e la produzione di energia solare attraverso film sottili fotovoltaici.
© dianarchitecture . Published on February 20, 2014.
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