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Riqualificazione del Presidio socio-sanitario di Santa Fina in San Gimignano - Antonello Campus, Antonia Caterina Canu, Cinzia Mazzini

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PRESIDIO SOCIOSANITARIO

Antonello Campus, Antonia Caterina Canu, Cinzia Mazzini — Riqualificazione del Presidio socio-sanitario di Santa Fina in San Gimignano

Planimetria dell'intervento

Nell’intervento volto alla riorganizzazione e riqualificazione edilizio – urbanistica del Presidio Socio –Sanitario di Santa Fina, particolare cura è stata rivolta alla zona monumentale che è stata preservata totalmentee dedicata ad una funzione di rappresentanza e di accoglienza. Dal punto di vista del recupero storico – architettonico, è stato fondamentale rimettere in gioco le corti interne riportandole al loro disegno originale, tra le quali la centrale assume la funzione di fulcro per i percorsi distributivi. Le porzioni di edificio degradate, di scarso valore e non riconvertibili ad alcuna funzione sono state demolite. La necessità di creare dei collegamenti tra le varie zone ed al tempo stesso adeguare gli ambienti ad una corretta collocazione del personale impegnato e dei pazienti, ha contribuito a determinare l’impronta progettuale dell’intervento. Un’attenta analisi ha permesso di individuare la “vocazione funzionale” dell’intero presidio in modo da non snaturarne l’assetto tipologico e i caratteri costituitivi fondamentali del centro, conformandolo ai requisiti di accreditamento sanitario e agli standard per le strutture RSA definiti dalla Regione Toscana. Il primo punto di contatto della struttura sanitaria con l’utente deve essere quello con capacità di accogliere, rassicurare, orientare, indirizzare: ciò avviene al piano terra, dove prevalgono le funzioni pubbliche, i servizi generali e gli ambulatori ordinari principali. L’ingresso principale della struttura apre direttamente sulla zona monumentale che, assieme alla corte centrale, è caratterizzata da una funzione distributiva; l’utente percorrendo queste zone ha la possibilità di accedere ai vari servizi (ambulatoriali e amministrativi). In posizione più defilata rispetto alle zone pubbliche trovano collocazione gli spazi a servizio esclusivo degli operatori (spogliatoi, locale mensa, servizi igienici e spazi ricreativi). Conclude il piano terra la zona destinata alla guardia medica con ingresso esclusivo ed indipendente. Strettamente connesso agli spazi pubblici del piano terra è l’intero piano ammezzato, destinato ad accogliere i vari specialisti e gli assistenti sociali, con a disposizione una serie di servizi e di locali accessori. Caratterizza gli studi medici la presenza di porzioni di muratura preesistente, volutamente mantenuta al fine di creare una separazione per la zona visita. All’esterno un sistema di “brise soleil” scherma le ampie finestre degli ambulatori garantendo una maggiore privacy del paziente. Il primo piano della struttura, con destinazione di centro residenziale di riabilitazione, presenta uno sviluppo planimetrico molto articolato che permette di attribuire ad ogni zona una specifica funzione, sfruttando anche la presenza di diverse quote altimetriche. L’accesso principale a questo piano avviene tramite lo scalone monumentale. Percorrendo il corridoio, lungo il quale sono allocati una serie di uffici ed ambulatori a servizio dell’unità operativa di degenza, si arriva ad un’area dipartimentale costituita dalle camere doppie e singole dotate di servizi, attorno alle quali sono dislocati una serie di locali di servizio ed archivio. A disposizione degli utenti è stata dedicata una ampia zona soggiorno – pranzo ed occupazionale, raggiungibile dalla zona dipartimentale tramite una rampa che si impone come elemento architettonico di separazione. Adiacente a questa zona si trovano gli spogliatoi del personale, raggiungibili attraverso un percorso separato. A servizio dei degenti è presente inoltre una zona di riabilitazione vera e propria per il recupero delle funzioni motorie e orientative, con ambulatori per le varie terapie e la palestra per l’attività fisica. Le attività riabilitative trovano spazio anche nel piano interrato, dove sono ricavati ulteriori ambulatori e palestre, nonché una piscina dotata di spogliatoi. L’accesso diretto dal primo piano avviene tramite un montalettighe e una scala. A questo livello sono stati ricavati gli spazi tecnici necessari alla struttura. Il progetto prevede inoltre la demolizione e ricostruzione della porzione di edificio destinato alla residenza delle suore. Nel progettare la riorganizzazione degli spazi particolare attenzione è stata rivolta alla separazione dei flussi di percorrenza interna, di approvvigionamento dall’esterno e carico/scarico sporco/pulito, raggiungendol’ottimizzazione dei percorsi che risultano indipendenti tra di loro. Si sottolinea che per garantire sia la continuità ed il normale svolgimento delle attività sanitarie che il procedere dell’attività di cantiere, le fasi progettuali avranno inizio con la realizzazione del nuovo volume della RSA che permetterà di trasferire gli anziani ospiti della struttura e successivamente di intervenire liberamente nei vuoti creatisi nell’impianto sanitario preesistente. INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL PROSPETTO TERGALE La nuova facciata tergale del Presidio Socio – Sanitario di Santa Fina è composta da due sistemi indipendenti ma strettamente connessi tra di loro: la facciata vera e propria viene affiancata da una maglia a scansione irregolare che, posta ad una distanza di circa due metri e mezzo, scandisce il variare delle ombre durante l’arco della giornata. La facciata studiata, calcolata e tradotta in un oggetto architettonico che qualifica lo spazio, mima con un gioco di luci e ombre le fughe mancanti della parete retrostante. Costituisce uno schermo attraverso il quale si viene guidati dall’interno verso gli scorci del paesaggio, un diaframma che identifica e distingue il volume del Presidio mitigandone la massività, ma anche una griglia di connessione nel paesaggio tra le due strutture socio – sanitarie, due blocchi distinti che non si annullano l’uno con l’altro. CENTRO DI RIABILITAZIONE SANITARIA ASSISTENZIALE

Antonello Campus, Antonia Caterina Canu, Cinzia Mazzini — Riqualificazione del Presidio socio-sanitario di Santa Fina in San Gimignano

Tavola 1

Il nuovo centro di Riabilitazione Sanitaria Assistenziale, con la sua volumetria ridotta e ben articolata, tende ad integrarsi con il paesaggio circostante adattandosi alla morfologia del sito e rispettando il carattere dei luoghi grazie all’utilizzo di materiali tradizionali. Nella complessità della realizzazione del progetto si sono affrontati temi come la personalizzazione e l’umanizzazione degli ambienti, la distinzione funzionale tra le aree con una particolare attenzione alle attività ed ai ritmi dell’anziano, l’eliminazione di barriere architettoniche visive tali da garantire la fruibilità degli spazi e la sicurezza personale dell’ospite. Il nuovo fabbricato è composto da un corpo che si sviluppa su due livelli a cui si innestano trasversalmente ad un unico livello i due nuclei abitativi, ciascuno composto da due ali monopiano. Il tetto del blocco superiore è rivestito in rame, quattro coperture piane a verde (terrazze panoramiche) ricoprono e isolano le ali perpendicolari mentre il rivestimento di tutta la struttura è realizzato in materiale lapideo. La parte superiore dell’edificio, posta alla stessa quota del piano interrato della struttura esistente, è destinata agli spazi collettivi e di collegamento verticale. In posizione centrale l’ingresso-atrio con scale, ascensori e montalettighe permette di accedere ad un ambiente molto ampio in cui trovano spazio l’ufficio del responsabile della struttura ed un ambulatorio accettazione. Questo è il punto di aggregazione in cui ospiti, operatori e visitatori possono sostare o uscire all’esterno verso le terrazze panoramiche adiacenti. Lo spazio distributivo termina in due sale pranzo – soggiorno dotate di servizi. Alle estremità due portici offrono riparo ai varchi di approvvigionamento delle cucine e segnano il percorso delle due terrazze panoramiche di confine. L’edificio è delimitato planimetricamente da due rampe, di cui una carrabile ed una pedonale. Alla quota inferiore, in posizione baricentrica, si trova la sala occupazionale multifunzionale ad uso esclusivo degli ospiti ben illuminata grazie alla presenza di un’ampia vetrata rivolta verso il parco. I servizi per gli operatori e per gli ospiti sono dislocati lungo il corridoio che costituisce la spina centrale dalla quale si diramano quattro collegamenti che conducono agli spazi di residenza (camere singole e doppie, dotate di proprio servizio igienico). Tali spazi si affacciano direttamente su delle corti – giardino interne, prosecuzione naturale del parco limitrofo ma con un uso limitato alla struttura assistenziale. Il rapporto interno – esterno, gli spazi di qualità, le zone di verde e l’ottimizzazione della fruibilità del centro amplificano le potenzialità terapeutiche. Il centro riabilitativo si impone come un vero e proprio modello architettonico più vicino ai confort abitativi che ai luoghi di cura, con i suoi grandi spazi per la vita diurna. L’RSA riqualifica il parco, non solo al proprio servizio ma anche a quello della comunità intera, e con la nuova articolazione degli spazi verdi offre importanti momenti di aggregazione e di integrazione degli ospiti.

Antonello Campus, Antonia Caterina Canu, Cinzia Mazzini — Riqualificazione del Presidio socio-sanitario di Santa Fina in San Gimignano

Tavola 2


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