IMPIANTO URBANO | CRITICITÀ E POTENZIALITÀ Affrontare il complesso tema della città in generale e più in particolare dello “spazio pubblico della città”è sempre una sfida, perché i flussi di vita portano all’esigenza di individuare tecniche progettuali che li relazionino con lo spazio pubblico della città, e di trovare un riferimento negli spazi aperti. La Piazza Sant’Ambrogio sembra quasi un luogo lasciato al suo stato di piazza residuale; prima di tutto è dunque necessario scoprire le sue potenzialità“inespresse”. Potenzialità inespresse perché alcune sono solo imprigionate nella sua natura, altre vanno fatte riaffiorare, altre vanno riqualificate nello spazio a partire dalla scala della città, dalle sue relazioni con il sistema dello spazio pubblico “consolidato”. Ecco allora il progetto, nato dall’analisi razionale ma anche dal sentimento nella frequentazione del luogo. Il progetto di riqualificazione della Piazza Sant’Ambrogio conduce alla ridefinizione di una porzione del tessuto connettivo del paese, inteso come recupero della sua diversificazione funzionale e della sua leggibilità, nonché come potenziamento del suo grado di fruizione.
© Monica Morgoni . Published on February 26, 2014.
Obiettivo fondamentale è la valorizzazione della identità della Piazza e degli immediati dintorni mediante una serie di interventi alla scala piccola mirati per lo più sul disegno di pavimentazioni e verde urbano, in grado di generare una nuova riconoscibilità degli spazi, incrementandone la fruibilità, valorizzandone gli edifici significativi, qualificandone gli spazi aperti e potenziando il ruolo del commercio.
© Monica Morgoni . Published on February 26, 2014.
LA VIABILITÀ _ AVVICINARSI ALLA PIAZZA“IN RETE”L’incrocio. Se è vero che ridare polarità agli incroci di un centro paese aiuta lo svilupparsi di interazione sociale, il “giro di boa” attorno alla piazza altera quella che è la natura intrinseca del luogo: nel progetto, quindi, la strada non costituirà più una separazione tra i portici e la piazza, ma ritornerà ad essere un ramo dell’incrocio. La viabilità e i percorsi ciclo-pedonali. Gli elementi di criticità descritti comportano, come soluzione, la proposta di istituire un senso unico in direzione della stazione e creare un anello a senso unico che gira intorno all’isolato della Chiesa: ciò permette non solo un incremento di fruibilità e sicurezza per i pedoni ma anche la realizzazione di nuovi tratti di pista ciclo-pedonale necessaria per “mettere in rete” la piazza con il sistema di piste esistente, determinando nuove prospettive di accesso e passaggio.
© Monica Morgoni . Published on February 26, 2014.
Il rapporto con la piazza. La strada ritorna ad essere un luogo vivibile per tutti, allargandosi in alcuni punti e creando delle aree di sosta. L’area della piazza centrale si fonde con il percorso: è previsto infatti l’innalzamento della piazza eliminando “la depressione” attualmente esistente, oltre alla realizzazione di dossi per rendere la strada complanare ad essa e limitare la velocità dei veicoli.
© Monica Morgoni . Published on February 26, 2014.
I LIVELLI DELLA PIAZZA Nella ridefinizione e rimodulazione dei livelli della piazza, il progetto ha seguito ha cercato di portare alla luce le potenzialità“inespresse”: la Piazza è ipogea, poco visibile, poco invitante; i portici sono ad un livello superiore, il concetto di ostacolo è percepibile nel percorrere i dislivelli. Sembra che il suolo si sia aperto, perdendo la sua iniziale superficie planare, anfiteatro delle funzioni religiose, espansione aperta delle attività poste sotto ai portici. Ecco allora la proposta di nuovi livelli di uniformità: la Piazza si espande visivamente nelle vie di accesso e si posiziona su un unico livello; dossi rialzati indicato l’ingresso alla piazza, e proprio in questi punti di accesso il cambio di pavimentazione indica che qualcosa sta cambiando, si sta entrando in una nuova “stanza” del paese. Così facendo non solo si uniforma la pavimentazione, trovando un collegamento con la via Matteotti, ma si permette l’ampliamento visuale e fisico degli edifici prospicienti la Piazza. I nuovi livelli sono ripensati per eliminare gli ostacoli e creare connessioni: anche i portici si ampliano verso la piazza, godendo quindi di una fascia maggiore attrezzabile con panchine, spazi per la sosta, aree esterne per i negozi, e sono collegati con la piazza, che resta a una quota leggermente inferiore, ma collegata con una rampa su tutto il perimetro senza soluzione di continuità. Il sagrato della Chiesa, pur separato dalla Piazza dalla nuova sede di via Novara, è complanare ad essa e il disegno della pavimentazione rende immediatamente percepibile la continuità dello spazio.
© Monica Morgoni . Published on February 26, 2014.
IL DISEGNO DELLA PIAZZAIl rapporto con gli edifici porticati. Attraverso il nuovo disegno della Piazza il progetto ha cercato di stabilire nuove gerarchie, altre rispetto a quelle che avevano originato il disegno attuale. L’edificato che fa da scenografia alla Piazza, recuperato il suo ruolo di “margine non marginale” nel rapporto diretto con lo spazio pubblico, è elemento in grado di conferire un nuovo ordine agli episodi della piazza, e si rispecchia nel disegno della pavimentazione.
© Monica Morgoni . Published on February 26, 2014.
Il rapporto con la Chiesa. Le pavimentazioni e gli elementi di arredo ricuciono lo spostamento dell’attraversamento veicolare davanti al sagrato della Chiesa che, virtualmente, si protende ad ovest verso il centro della Piazza per mezzo di un “corridoio” distinguibile per la pavimentazione differenziata e che definisce un percorso verso l’albero, fulcro della piazza.
© Monica Morgoni . Published on February 26, 2014.
Le attività commerciali: flessibilità di usi e funzioni. Sulla piazza si prospettano le attività commerciali esistenti di progetto, per le quali, in certi periodi dell’anno, essa può diventare una vera e propria estensione. Sarà consentito l’eventuale allestimento temporaneo di pedane leggere, tavoli, sedute e strutture per ripararsi dal sole, purché in grado di garantire, con il loro disegno e materiale, il decoro della piazza. Gli esercizi commerciali posti sul lato sud della piazza potranno inoltre utilizzarla come eventuale plateatico e spazio a servizio dell’attività.
Gli arredi e il verde. Due spazi a verde sono ritagliati nella pietra formando una lunga aiuola con giovani alberi di Liquidambar, dalle tipiche colorazioni autunnali, e un ambito centrale destinato ad una quercia adulta, fulcro e “focolare”, luogo di riunione. Intorno ad essi costituiscono al tempo stesso un elemento di contenimento verticale del terreno di coltura le sedute in pietra. Ulteriori sedute sono come increspature della superficie pavimentata, un movimento del suolo che invita alla sosta.
L’illuminazione. Allo stato attuale, nelle ore serali la piazza è disabitata e desolante. È fondamentale che il sistema di illuminazione contribuisca a conferirle quel carattere che possa riportarla ad essere riconosciuta ed abitata dalla comunità. Punti luce radenti indicano i percorsi preferenziali, mentre punti luce dall’alto,con illuminazione a led,indicheranno le aree di sosta e al tempo stesso conferiranno a tutta la piazza un maggior senso di sicurezza.
Attrezzature fisse. La piazza è attrezzata con sedute per la sosta, sia distribuite, sia localizzate in punti specifici: in corrispondenza delle aree verdi costituiscono anche elemento di contenimento per il terreno, e in corrispondenza dei parcheggi su via San Rocco costituiscono elemento di separazione, oltre ad essere dotate di scanalature per il parcheggio delle biciclette, integrando così molteplici funzioni.
Impianti. Oltre all’impianto di illuminazione della piazza, elemento imprescindibile per la sua fruibilità, possono essere introdotti, anche in fasi successive, elementi impiantistici come colonnine elettriche (a scomparsa o integrate in alcuni arredi) e prese per l’acqua, che possono essere utili nel caso di manifestazioni come fiere e mercatini, che potranno essere allestiti nei nuovi spazi della piazza.