Il recupero di Palazzo Arese Jacini (sec.XVII-XIX)ad ampliamento della sede municipale, unitamente all’inserimento di attività culturali (biblioteca ISAL, sala mostre) e alla riconfigurazione delle sue pertinenze a giardini attrezzati, inserisce gli spazi interni e le corti del palazzo in una logica di riqualificazione e praticabilità pubblica dell’intero centro storico, in continuità con il complesso monumentale del vicino palazzo Borromeo.
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 17, 2014.
La necessità di rispondere a moderni requisiti funzionali senza snaturare i caratteri spaziali dell’edificio storico – in parte compromessi da una precedente ristrutturazione – definisce il dialogo tra antico e nuovo in cui l’uso metrico degli elementi di arredo istituisce con lo spazio interno un rapporto fatto di misure, scansioni e autonomia piuttosto che di mimetismo, fusione o dialettica conciliativa tra identità di fatto irriducibili.
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 17, 2014.
Il passaggio tra la scala monumentale dello spazio interno e quella minuta delle dotazioni funzionali, si compie nella definizione di un elemento unificante tutto l’intervento: la zoccolatura a fasce, intesa come strato autonomo della parete e quota limite a cui sospendere tutto l’equipaggiamento funzionale moderno (sedute, piani, contenitori ecc.). Poche figure, declinate e articolate, reinterpretano in un disegno contemporaneo il carattere severo del barocco lombardo, corrispondendo alla volontà di risolvere sul piano del carattere, i temi ed i particolari dell’allestimento interno. La modellazione essenziale dei dettagli, trattati come modanature cave, conferisce agli elementi in noce nazionale una qualità primaria in cui la composizione volumetrica prevale sull’aspetto decorativo.
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 17, 2014.
La volontà di incentivare la rappresentatività della fruizione collettiva, a sua volta, influisce sulla concezione degli spazi laddove l’ingresso, predisponendosi anche a biglietteria per la sala mostre, accoglie come una reception e l’ampia galleria di distribuzione agli uffici, adibita a quadreria, si configura come spazio interno collettivo. Nel Salone d’Onore, destinato a Sala Giunta, il grande tavolo ovale a sviluppo anulare consente la celebrazione di sposalizi attraverso la peculiare mobilità di un suo settore, così che l’accesso degli sposi al centro dell’anello, affiancati dai testimoni lungo il perimetro ovale e circondati dagli invitati tutto intorno, conferisce un’inedita ritualità alla cerimonia civile.
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 17, 2014.
© Laura Anna Pezzetti, AGALMATA . Published on March 17, 2014.
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