Inserimento paesaggistico e urbanistico Elemento principale dell’inserimento paesaggistico e urbanistico del nuovo centro civico è lo spazio pubblico che si configura fulcro generatore delle linee compositive dell’intero progetto. La logica complessiva del progetto investe lo spazio pubblico, i volumi del nuovo centro civico, il verde, il contesto, l’accessibilità. Gli elementi generatori del disegno sono dati dai coni visivi, dalle geometrie del tessuto urbano circostante, dagli allineamenti dei fronti: lo scopo è quello di realizzare una piazza definita e non uno spazio vago i cui limiti non sono percepiti: questo in virtù del fatto che la piazza si configura quale luogo di identità e di aggregazione, simbolo di una collettività che storicamente ha riconosciuto il valore e il pregio della piazza della chiesa quale luogo proprio del centro del paese, definito da “pareti” e da contenuti, ovvero da edifici e da attività. Il disegno della piazza si pone in continuità con tale logica che trova nel “parterre” centrale l’estensione dell’attuale piazza della chiesa. La definizione dei limiti della piazza, travalica i limiti definiti dal concorso, e proprio per questo è da intendersi come indirizzo per il riassetto della complessità dello spazio pubblico e per definire la forte rete di relazione delle architetture del contesto. Per questo assume ancora più importanza la forza data al prospetto sud del nuovo centro polifunzionale che chiude i coni visivi e lo spazio tra questo e la chiesa, seppur lasciando permeabilità nord-sud al piano terra: altresì, per questo è importante uno spazio che unisce chiesa e centro civico in continuità con la piazza attuale, e che lo fa in modo preciso e in posizione centrale. A lato sono previste aree verdi, anche allestite per il gioco dei bambini, la sistemazione della strada a ovest con la realizzazione di alcuni nuovi parcheggi e un passaggio pedonale rialzato, la connessione tra la piazza e le strade limitrofe in continuità con i percorsi pedonali esistenti: a nord è prevista la sistemazione dell’attuale intersezione con la viabilità locale e la definizione dell’area di parcheggio. Elemento principe dello spazio antistante il centro polifunzionale è la citazione di un elemento naturale di decisa rilevanza dell’estremo Siccomario, ovvero il bosco: alberature autoctone di medio fusto si inseriscono nello spazio verde delle aiuole e nello spazio pavimentato in modo apparentemente scomposto e invasivo ma in grado invece di gestire lo spazio aperto. In questo modo il principale asse visivo di riferimento del progetto, ovvero via Marconi, viene ad avere una relazione biunivoca con il nuovo centro civico proprio attraverso la piazza che viene identificata col bosco: il cono ottico da via Marconi ha quindi uno sfondo molto preciso e ben percepibile, mentre a retro del nuovo edificio è la campagna coi colori vivi e verdi delle colture d’estate, chiari e aridi della terra in inverno.
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.
Caratteristiche plani volumetriche In aderenza alle caratteristiche contestuali finora descritte, il nuovo intervento si confronta con il tessuto urbano e paesaggistico esistenti. L’edificio è composto da tre volumi distinti per funzione, giacitura e consistenza: - il municipio, - la biblioteca, - la sala polifunzionale.
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.
Il volume centrale è occupato dal municipio, fulcro di tutto l’edificio polifunzionale. Custode della memoria, della storia e dell’identità della comunità, il volume protende a sbalzo verso il nuovo bosco, trovando una relazione simbolica con la Chiesa della Natività di Maria Vergine più a sud. Il volume lineare della biblioteca definisce il limite più a ovest del complesso, integrandosi all’edificio municipale di cui è supporto, attraverso un blocco di servizi e di distribuzione verticale, che, in continuità con la biblioteca, conserva il rivestimento in mattoni a faccia vista. Il volume della sala polifunzionale caratterizzato da una pendenza della copertura più accentuata, definisce il limite a est dell’area di intervento, definendo il confine del terreno incolto adiacente. L’interazione dei tre volumi definisce i percorsi di accesso principali alle diverse attività
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.
Caratteristiche estetiche e architettoniche Le diverse giaciture presenti nel contesto, la volontà di determinare un invaso riconoscibile definito dal centro urbano di Travacò e dal nuovo centro civico, hanno guidato la composizione volumetrica. L’edificio apparentemente unico, è formato da una parte più greve, trattata in mattoni, ed una più fluida, dalla stereometria complessa, trattata invece con intonaco chiaro. La parte in mattoni sulla quale sembra “poggiarsi” il volume bianco, è parallelo al fronte Ovest, al quale si contrappone in maniera netta. Il volume bianco si snoda con uno sviluppo verso l’alto, ad iniziare dal lato posto a Sud_Est infatti, l’edificio, che in questa porzione ospita la sala polifunzionale, aumenta via via di un piano. L’aspetto compatto dell’intervento è in realtà negato dal suo sviluppo ai vari livelli. Il piano terra è costituito da “frammenti”, attraverso i quali è garantita la permeabilità in ogni direzione, Nord-Sud, Est-Ovest, e la connessione fisica tra le macro aree funzionali richieste dal bando (Municipio, Archivio, Sala Polifunzionale). Il primo piano vede una netta separazione tra i corpi, il secondo piano interessa solo il municipio e il soppalco della biblioteca. La sequenza temporale che vedrà la realizzazione dei fabbricati non tradirà quest’idea che si andrà completando gradualmente ma in maniera coerente.
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.
Aspetti distributivi, organizzativi, funzionali e tecnologici, energetici I tre edifici che compongono l’intervento sono simili nella logica, ma ovviamente distinti in virtù delle loro funzioni. Il corpo del Municipio è composto da 3 piani, serviti da scala e ascensore per il pubblico e i dipendenti, ed un blocco scale e ascensore riservato al personale. Al piano terra sono allocate le funzioni che prevedono la maggiore affluenza di pubblico, un utilizzo autonomo rispetto al resto delle attività (polizia municipale, servisti esterni) e l’Archivio. La distribuzione ai piani è affidata ad un connettivo orizzontale, separato dagli uffici attraverso una partizione vetrata. Il piano degli uffici in particolare è pensato con delle separazioni mobili, ottenute per lo più con elementi d’arredo, per garantire la massima flessibilità d’uso.
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.
Gli impianti saranno ad alto profilo tecnologico, ed ogni area verrà dotata di un’unità domotica di controllo e gestione impiantistica. Tutti gli impianti saranno dotati di apparecchiature e sistemi in grado di svolgere funzioni parzialmente autonome (in parte programmate dall’utente, in parte completamente autonome secondo reazioni a parametri ambientali). Per esempio si può pensare ad un sistema completamente autonomo per gli uffici che vengono usati nelle ore diurne, e uno per quegli ambienti che vengono usati saltuariamente (sala polifunzionale). In particolare per gli spazi di distribuzione e servizi si prevederà un impianto di climatizzazione e di illuminazione dotato di un funzionamento automatico in base al riconoscimento della presenza di persone. A sua volta il funzionamento si autoregolerà in relazione alle condizioni ambientali (temperatura, umidità, orario etc). Pannelli radianti a pavimento saranno utilizzati per il riscaldamento e il refrigeramento. L’edificio polifunzionale ha al piano terra i circoli per anziani e giovani, ed un bar. Le separazioni di questi 3 ambienti sono costituite da pareti scorrevoli che permettono la fruizione di tutto lo spazio in caso di eventi aggregativi. Il foyer della sala avrà un accesso autonomo, e sarà connesso al piano superiore tramite una scala a vista. Questo piano accoglie la sala prevista per 140 persone, un camerino posto alle spalle del palco, un ufficio e un deposito. La Biblioteca si sviluppa su due piani ed un soppalco. Al piano terra sono previsti gli spazi per la richiesta libri, il deposito borse/zaini e le fotocopiatrici, al piano superiore gli spazi lettura, la sala riunioni, sul soppalco l’area per il settore dedicato ai ragazzi. Dal punto di vista organizzativo, ogni macro funzione (Biblioteca, Ambulatorio, Municipio, sala polifunzionale, bar, polizia Municipale, Centrale elettrica) avrà ingresso separato, e possibilità di fruizione autonoma. Il progetto coniuga gli obiettivi di efficienza energetica e massima riduzione delle emissioni di CO2 con le esigenze di funzionalità ed estetica dell’edificio. I sistemi che sono stati considerati per raggiungere tali obiettivi riguardano: l’orientamento, la geometria e i benefici passivi; la copertura; le chiusure trasparenti; le pareti esterne; il solaio a terra; gli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva. In riferimento a questi punti l’edificio è pensato chiuso e ben isolato a nord contro i freddi venti invernali, mentre rimarrà più aperto sul versante sud- est. Sistemi di facciate ventilate saranno utilizzati sui fronti più esposti. Il fabbisogno energetico dell’edificio sarà soddisfatto attraverso un impianto geotermico: una pompa di calore ad alta efficienza sfrutterà delle sonde in polietilene – infisse nel sottosuolo – come scambiatori di calore tra terreno e falda sottostante, immagazzinando e rilasciando calore a seconda della stagione.
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.
© Maurizio Pino . Published on March 18, 2014.