IL CONCEPT& IL “BOOTH ARCHETIPO” Punto di partenza della riflessione per l’allestimento del Padiglione delle Ghiaie è stata la ricerca di uno spazio espositivo che fosse immediatamente riconoscibile ed identificabile con qualcosa di strettamente consolidato nelle coscienze, così il booth espositivo desume le sue forme dal nostro immaginario di “casa”. Nel progetto il booth-casa assume un alto valore simbolico e viene trattato come archetipo, che da un lato riprende ma dall’altro scimmiotta gli stands che siamo abituati a trovare nelle grandi fiere, per rileggerli in una chiave del tutto nuova e leggera. Il booth è l’elemento principale su cui si incentra tutto l’allestimento: la sua reiterazione genera percorsi, visuali, uno spazio metafisico.
© Michela Tascioni . Published on March 18, 2014.
SCELTE PROGETTUALI L’intero allestimento si basa sull’idea della dicotomia tra materico ed etereo, concetto sottolineato dalla scelta dei materiali: il pallet, elemento “povero” in legno e massivo; e dall’altra il tessuto bianco con le sue declinazioni, leggero opalescente e cangiante.
© Michela Tascioni . Published on March 18, 2014.
L’ESTERNO Per quanto riguarda l’esterno il progetto prevede il rivestimento di tutta la facciata del “Padiglione le Ghiaie” con pannelli in pvc retroilluminato che diviene elemento di richiamo e comunicazione. L’impianto planimetrico dell’intero allestimento è caratterizzato da un forte segno, un cono ottico, che dall’interno si dilata verso l’esterno ed è individuato da due alte “muraglie” materiche, che segnano gli ingressi sul fronte lungo il “Teatrino Lorenese” e creano un punto focale sul grande box dell’ accoglienza/guardaroba/magazzino. Queste due grandi ali in pallet hanno la duplice funzione: individuare le entrate e le uscite di sicurezza, creando aree di decompressione del flusso dei visitatori, e fungere da elemento attrattivo e scenografico (la struttura dogata del pallet permette di ottenere suggestivi effetti luminosi grazie all’ illuminazione posta sul retro).
© Michela Tascioni . Published on March 18, 2014.
L’INTERNO Dagli ingressi sul fronte lungo il “Teatrino Lorenese” si entra nello spazio espositivo dell’allestimento, pensato come uno spazio libero, senza un percorsi costretti e metafisico: un continuo tappeto rosso su cui “galleggiano” i 40 booths espisitivi ed emergono le forme geometriche, tono su tono, del bacone accoglienza, dell’info-point , dell’alto schienale a confessionale dell’area pensata per gli incontri b2b, (proposta aperta ma che si potrebbe trasformare in una variante chiusa e schermata a seconda delle esigenze) e le sedute delle aree relax.
© Michela Tascioni . Published on March 18, 2014.
IL BOOTH- ARCHETIPO Elemento principale dell’allestimento è il booth espositivo, che attraverso la sua forma archetipa desunta dal nostro immaginario di casa diviene sintesi totale del concetto di materico-etereo Il booth- archetipo si compone di due parti: da una parte la “pelle” esterna, a forma di casa, fatta di una esile struttura in tubolari metallici e rivestita in tessuto di filanca opalescente e che lascia intravedere la struttura sottostante. Questa è ancorata alla pedana ed al verticale in pallet, da cui si distacca leggermente per fa leggere chiaramente le due entità differenti dei materiali. L’interno del booth espositivo si compone di una pedana ed un fondale in pallet che sul fronte risale per divenire desk attrezzato a servizio degli artigiani e dei produttori. La forza del booth- archetipo è la sua immagine simbolica e semplice , neutra, perciò si presta ad essere personalizzato in base alle diverse esigenze comunicative ed espositive, cosi sulla parete verticale può essere applicata una particolare grafica, essere inserite ad incastro tra le doghe mensole, ganci etc..
© Michela Tascioni . Published on March 18, 2014.
MATERIALI Particolare attenzione è stata data all’uso di materiali economici, facili da reperire e dal semplice trasporto e stoccaggio, qualità imprescindibili per uno stand fieristico da montare e smontare con tempistiche ristrette e su larga scala, senza contare la facilità e semplicità di montaggio, nata dal concetto del “Do it yourself”. Idea alla base dei nostri booths è infatti che siano riutilizzabili in altre occasioni e contesti e gestibili con facilità anche dagli artigiani/venditori stessi.
© Michela Tascioni . Published on March 18, 2014.
POTENZIALITA’ E SVILUPPI PROGETTUALIBRAND IDENTITY L’idea di utilizzare un Booth espositivo che abbia come riferimento l’archetipo della casa, quindi un immagine essenziale e riconoscibile, parte dalla volontà di proporre alla Regione Lazio una Brand identity, cioè un marchio, un elemento che possa permettere il riconoscimento dell’intero sistema artigianale Laziale, promosso e patrocinato dalla Regione stessa. Questo elemento così semplice ed etereo, potrebbe diventare il principale mezzo di riconoscimento dell’artigianato di qualità per il consumatore, rappresentare un simbolo di identità regionale e di commercio a “Km 0”, facendo diventare l’ente Regione Lazio attore principale del processo di aggiornamento e potenziamento del settore artigianale. La regione Lazio, nel processo di patrocinio delle “arti artigiane”, troverà la sua identità in un elemento semplice e chiaro e archetipico, arricchito della valenza simbolica dell’archetipo della casa. In questo senso la Regione Lazio, si proporrà come “casa dell’artigianato” occupandosi di proteggere e potenziare il mercato e la sua diffusione a livello Nazionale ed Internazionale.
Il booth- archetipo per uso esterno con il possibile utilizzo di pellicole solari in modo da poter essere energeticamente autonomo ed off-grid.