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Patchwork: patine infisse dal tempo - Irene d'Avolio

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Cenni storici Il centro storico di Ischitella presenta una struttura urbanistica molto regolare. Ha una pianta ovoidale e ben si adatta all’andamento della collina sulla quale sorge. Un asse viario centrale e rettilineo con direzione est/ovest rappresentato da via Roma e via del Conte lo percorre per tutta la sua estensione. Il castello occupava l’area sulla quale sorge il Palazzo Ventrella ed era posto a difesa della parte più debole del paese. In posizione centrale di fronte al palazzo Ventrella troviamo il palazzo ex Ospedale Miraglia, la cui costruzione risale alla prima metà dell’ottocento. Nel testo di Rocco Martella “Cronistoria di Ischitella” viene annotato che nel 1875 Angela Miraglia, figlia del medico carbonaro, fonda l’Ospedale della Misericordia Miraglia concedendo beni e casa per la trasformazione in Ospedale. Ad oggi l’immobile di proprietà comunale è destinato ad uffici.

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Patchwork: patine infisse dal tempo

Relazione illustrativa dello stato di fatto La struttura del palazzo è in muratura, realizzata con pietre della zona, di pezzatura irregolare, leggermente sbozzate, di dimensioni medie. La facciata presenta caratteri stilistici ottocenteschi con cornici dei portali e delle finestre in pietra. Le finestre ripetono un disegno rinascimentale con apertura di forma rettangolare. Il portoncino centrale d’ingresso in via Corso Cesare Battisti è l’unico in legno, gli altri sono stati sostituiti in alluminio e vetro, ferro e vetro. Gli infissi sono in alluminio bianco. Le pensiline e le insegne vanno ad alterarne la bellezza e la purezza formale. Il degrado dell’intonaco si legge dall’ alterazione cromatica, dal distacco ,dalle patine biologiche.

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Relazione illustrativa dell’intervento Nei centri storici del Gargano sulle mura, sulle facciate, sugli antichi portali si leggono le stratificazioni degli anni, i colori, i segni mutati con il succedersi delle stagioni. Gli intonaci colorati, le lastre metalliche delle pensiline corrose, i chiodi piegati dal tempo, la vegetazione che si è impossessata di spazi che l’uomo le aveva sottratto. Proprio quella natura pian piano riconquista il suo territorio, incidendo con segni più o meno evidenti: muschi che attaccano gli intonaci, vegetazione che attraversa il pietrame, alberi di fico che crescono sui ruderi. Non sono solo segni, lesioni, stratificazioni, corrosioni, giunture, colori, ma sono Arte astratta, elementi di unione tra il passato e il presente, testimonianze storiche, patine dorate del tempo. Per il progetto di restyling della facciata del’ex Ospedale Miraglia si trae appunto spunto da due elementi: _ la patina del tempo come stratificazione storica _ le antiche coperte patchwork. Dal connubio di questi due elementi nasce il concept, ossia una facciata suddivisa in moduli, un patchwork di moduli che si differenziano per materiali e colori: _ le diverse colorazioni ripropongono le stratificazioni di pitture ancora visibili nei centri storici garganici; _ la zoccolatura in pietra mette a nudo la struttura; _ i portoni, gli infissi, le persiane in legno verniciato si colorano di tinte vivaci come un tempo: _ la gronda, i pluviali in rame ricordano le superfici metalliche corrose; _ la vegetazione aggettante dalle terrazze ricorda le piante parietali. L’intento dell’intervento di restyling della facciata dell’ex Ospedale Miraglia è quello di riportare in vita i valori storici del territorio, sempre più nascosti, reinterpretandoli in chiave contemporanea.

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