Nel ricco e diverso panorama culturale romano, la Casa del Jazz rappresenta un ponte verso una qualità per sua natura internazionale e, in alcun modo, riconducibile agli eventuali vincoli stilistici del luogo che la ospita, qualunque esso sia.. La dirompente “eversività” e l’assoluta “libertà, del messaggio jazzistico prevale su qualunque altro stilema formale proponendosi come linguaggio e stile e in sé, transculturale e transgenerazionale. Ecco quindi perché nel redigere l’”aspetto decorativo” degli ambienti destinati al Restaurant ci si è riferiti unicamente alla sostanza di questa sintesi stilistica: naturalmente “in nero e bianco”. Nella memoria i mitici Club americani, con la loro inconfondibile modernità,. dadaisticamente sollecitata dalle tastiere in “nero e bianco”; e ancora in nero e bianco, dalle “icone-fondamento” di questo particolarissimo e speciale mondo. Dunque l’acciaio e la specularità. In un confort da intenditore.
© Luigi Filetici. Published on April 30, 2013.
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© Luigi Filetici. Published on April 30, 2013.
© Luigi Filetici. Published on April 30, 2013.
© Luigi Filetici. Published on April 30, 2013.
© Susanna Nobili . Published on April 30, 2013.
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© Susanna Nobili . Published on April 30, 2013.
© Susanna Nobili . Published on April 30, 2013.
© Susanna Nobili . Published on April 30, 2013.
© Susanna Nobili . Published on April 30, 2013.
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