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Concorso Palazzo del Cinema di Locarno - Morena Architects

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Data l’ubicazione e la visibilità del sito, l’affaccio sullo spazio pubblico del nuovo edificio acquista grande rilevanza urbanistica ed elevato valore iconico per Locarno. Per questo motivo è stato scelto un gesto deciso nella composizione architettonica generale che, pur nella sua precisa componente di prefabbricazione seriale per ridurre i costi di costruzione, vuole costituire la nuova porta della città con una immagine spartana e netta.

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Il fronte principale (sud) emerge dalle increspature del landscape e si compone di sei esagoni che nella loro sovrapposizione formano l’ingresso principale del palazzo del cinema. Ciascuno di questi esagoni che si estrudono lungo il sedime del lotto contiene funzioni diverse. I due esagoni al piano terra disposti ai lati dell’ingresso portano in facciata rispettivamente l’uno una immagine del “pardo” trasformata in pixel luminosi nel rispetto della simbologia del festival, l’altro una serra che può essere parzialmente aperta nei mesi più caldi. I piani superiori contengono tutte le attività richieste dal bando per numero e dimensione come si evince dalla descrizione che segue e dalla scheda tecnica allegata alla presente relazione. Il prospetto frontale e’ caratterizzato da ampie vetrate basso emissive. I prospetti laterali evidenziano una continuità formale con il landscape e si caratterizzano dalla morbida sinuosità delle pareti e da una serie di fori finestra circolari di diverso diametro. I corpi esagonali interrompono e riprendono la loro estrusione lasciando ai diversi piani degli spazi aperti con terrazzamenti e giardini pensili. L’aspetto sobrio del materiale cementizio fotocatalitico si stempera nel rincorrersi delle luci e delle ombre generate dal progetto. Il prospetto nord vuole costruire un omaggio alla città: il giardino verticale delle camelie. Infatti, con il recupero e la depurazione delle acque piovane, si prevede una cultura idroponica verticale composta da camelie, fiore caro a Locarno. Attraverso la coltivazione idroponica si viene così ad evitare l’attacco dei parassiti e l’uso di fertilizzanti chimici in un ambiente ombroso ideale per la crescita del fiore. Per quanto riguarda i locali interrati, è necessario specificare che verranno predisposti tutti gli accorgimenti atti a garantirne la tenuta stagna . Queste parti di edificio verranno realizzate sotto forma di “vasca bianca”. Con la “vasca bianca” è necessario uno strato di impermeabilizzazione supplementare, in quanto la piastra di fondazione e le pareti esterne vengono realizzate come una vasca chiusa in calcestruzzo con elevata resistenza alla penetrazione dell’acqua: questo calcestruzzo viene definito come calcestruzzo impermeabile. Esso deve essere provvisto di dispersore di terra di norma installato nel magrone di sottofondo, al di sotto della piastra di fondazione.

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La struttura del fabbricato è composta de una serie di elementi metallici (travi a doppio T) che, congiungendosi, compongono un esagono. Essi si ripetono sempre uguali per tutti i corpi che , saldati tra di loro, formano l’edificio. Il telaio metallico esagonale è provvisto di adeguati rinforzi sui punti maggiormente sollecitati. Tutti gli elementi saranno realizzati fuori opera e programmati per un assemblaggio rapido in cantiere. Sulle travi verranno applicati gli opportuni fori per il passaggio impianti che saranno interamente contenuti all’interno del pacchetto di copertura. La scelta di assemblare il telaio principale realizzando i componenti in officina consente una estrema riduzione dei tempi di cantiere e la conseguente attenuazione dei disagi alla cittadinanza , data dalla contiguità dell’area di cantiere al centro storico. La configurazione modulare dell’edificio, composto da elementi indipendenti sovrapponibili consente la realizzazione in due o più tappe e una estensione futura praticamente illimitata, rispondendo così agli obbiettivi della committenza illustrati al punto 5.4 del bando di concorso.

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La protezione termica dell’edificio è stata valutata in relazione ai dati climatici della stazione Locarno-Monti e nel rispetto del regolamento sull’utilizzazione dell’energia (Ruen) del 16 settembre 2008. Le esigenze di protezione termica invernale e della protezione termica estiva sono state considerate valutando un guscio termico ad alta prestazione e lo sfruttamento ottimale della luce naturale. E’ stato scelto, per diversi motivi illustrati in seguito, di usare , a copertura del telaio, dei pannelli lignei cross-lam coibentati ad alta densità . Data la forma a “ guscio” del palazzo del cinema e la sua particolare destinazione d’uso che non necessita di grandi aperture e anzi, nella fattispecie delle sale cinematografiche, le nega, e data la assemblabilità dei cross-lam e la loro modalità di incastro ermetico, si ottengono dei valori ottimali di coibentazione termica non realizzabili in un edificio tradizionale. Inoltre i pannelli integrano la struttura portante del fabbricato garantendo le massime prestazioni statiche da vento, neve e sovraccarichi previsti dalla normativa svizzera. Si rammenta che il peso del pannello in legno e’ pari ad 1/3 di un involucro di uguali prestazioni, è eco-compatibile, riciclabile e contribuisce alla riduzione dei tempi di posa in opera. Di conseguenza il peso totale dell’edificio risulta molto ridotto a vantaggio delle fondazioni e della stabilità dell’edificio , considerando la situazione idrogeologica costituente il terreno sottostante I collegamenti con la struttura sottostante avverranno mediante carpenteria metallica predisposta (staffe e angolari). Riassumendo, la filosofia di base dell’intervento è di considerare l’edificio come composto da una serie di scatole che fungono da “scambiatori termici” rispetto alle condizioni climatiche date. La solidità passiva dell’ involucro permette al tempo stesso di “respirare” attraverso le estremità vetrate apribili al fine di ottenere un equilibrato bilancio energetico.

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La copertura e le pavimentazioni esterne dell’edificio verranno realizzate in cemento addittivato con biossido di titanio colorato di grigio. Le caratteristiche del cemento con biossido di titanio sono fondamentalmente quelle di acquisire proprietà anti batteriche e di “super idrofilia”, tali da non permettere allo sporco di aderire alle pareti o alle superfici orizzontali. Oltre all’ indubbio vantaggio di essere autopulenti si deve aggiungere la proprietà di abbattimento degli inquinanti organici e inorganici presenti nell’aria. Essi sono generalmente dovuti all’attività umana, al traffico veicolare, agli impianti di riscaldamento e condizionamento. Si ottiene pertanto la finalità di realizzare una gigantesca “spugna” per la purificazione dell’atmosfera circostante.

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