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Channel: Divisare - Projects Latest Updates
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General - RODA

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Luxury furniture from the best manufacturers in the world. A wide range of leather seating and fabric, designed beds, living rooms, dining areas and a wide variety of furniture, in a unique original designs.

RODA — General


Bedrooms - RODA

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RODA– imported Italian luxury furniture Luxury furniture from the best manufacturers in the world. A wide range of leather seating and fabric, designed beds, living rooms, dining areas and a wide variety of furniture, in a unique original designs.

RODA — Bedrooms

RODA — Bedrooms

RODA — Bedrooms

RODA — Bedrooms

RODA — Bedrooms

RODA — Bedrooms

Armchairs designed - RODA

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Armchairs designed – a wide range of armchairs designed leather covers are available to you, fabric and special combinations.

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

RODA — Armchairs designed

Decorated dining - RODA

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Decorated dining that we offer is the first line of a global Italian design and the collection is updated every few months.

RODA — Decorated dining

RODA — Decorated dining

RODA — Decorated dining

RODA — Decorated dining

RODA — Decorated dining

RODA — Decorated dining

RODA — Decorated dining

our products - Ofer Madafim

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Ofer madafim Ltd. specializes more then 20 years providing storage solutions for industry, shop and home. We provide smart storage solutions and creative every customer, by focusing on the creation and renovation from the highest level of finish. The company offers advanced storage solutions in the form of a selection from a large and varied, such as – metal shelving, industrial shelving, racks, second hand stores shelves, modular shelving, shelves shops, Kntilibr systems and more … The company is always happy to stand alongside its customers with any questions and to provide a fast and high-quality as possible. If you searched for a quality rack, then you will know that you have come to the right place – Ofer madafim. for more info – please visit our site http://www.ofermadafim.co.il

Ofer Madafim — our products

steel shelf

INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE E INGEGNERIA NATURALISTICA - Gabriele Girolamo Architetto

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L’area oggetto dell’intervento si trova sull’appennino settentrionale e ricade nel bacino interregionale del fiume Reno. Si tratta di un movimento franoso di vaste dimensioni che interessa le Loc. Greglio e Roncorozzo nel Comune di Camugnano, in provincia di Bologna. Il dissesto prende origine dalla pendice sud-occidentale di Monte Vigese, sviluppandosi lungo tutto il versante, per terminare poco prima del fondo valle. In prossimità della nicchia di distacco si trova la S.P. n° 72, importante arteria viaria di collegamento tra i Comuni di Grizzana Morandi e Camugnano. Al piede della frana è coinvolto il nucleo abitato di Roncorozzo e circa 150 m. di strada comunale. Si tratta di un fenomeno che, nella parte alta si sviluppa come crollo in roccia della parete di Monte Vigese; a valle della strada provinciale evolve prima in scivolamento rototraslativo per trasformarsi in colata di terra che scorre lungo lo stesso impluvio del Rio della Rovina nella parte medio bassa, fino a lambire il nucleo abitato di Roncorozzo e terminare nel Rio Riazzano nella parte terminale. Si tratta di un esteso movimento gravitativo, attivo da molti anni, che ha subito negli ultimi tempi diverse riattivazioni: la più rilevante avvenne il 20 giugno 1986 con il crollo della strada provinciale per un tratto di circa 150 m. Anche recentemente si sono avute riattivazioni parziali, particolarmente evidenti nella parte media e bassa della frana, con il coinvolgimento di un tratto di circa 150 m. di strada comunale e di un fabbricato agricolo in loc. Roncorozzo.

Gabriele Girolamo Architetto — INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE E INGEGNERIA NATURALISTICA

Scheda 1

Gabriele Girolamo Architetto — INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE E INGEGNERIA NATURALISTICA

Scheda 2

Gabriele Girolamo Architetto — INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE E INGEGNERIA NATURALISTICA

scheda 3

Gabriele Girolamo Architetto — INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE E INGEGNERIA NATURALISTICA

Scheda 4

Gabriele Girolamo Architetto — INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE E INGEGNERIA NATURALISTICA

scheda 5

Gabriele Girolamo Architetto — INTERVENTI DI RIPRISTINO AMBIENTALE E INGEGNERIA NATURALISTICA

Scheda 6

Restauro con prodotti fotocatalitici - Fabio Carria

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In attesa delle concrete risposte politiche delle Pubbliche Amministrazioni, l’unico elemento che può realmente incentivare l’adozione degli “ecorivestienti” nell’edilizia comune è quello della riduzione dei costi manutentivi futuri. Le superfici fotocatalitiche infatti sono principalmente “autopulenti” ed i depositi inquinanti che sporcano le facciate vengono distrutti trasformandoli in residui innocui e quantitativamente irrilevanti (principalmente carbonati di calcio, nitrati e sali minerali). Quindi una facciata trattata con prodotti fotocatalitici annerisce in tempi nettamente superiori ad una realizzata con prodotti normali riducendo la periodicità dell’intervento manutentivo. Queste considerazioni hanno mosso tutti i soggetti coinvolti in una recente operazione di restauro conservativo di uno storico edificio privato milanese, fortemente esposto all’inquinamento da traffico veicolare, ad utilizzare un intonaco fotocalitico ai silicati rappresentando uno dei primi casi milanesi di utilizzo nel restauro e nel recupero di facciate private. In questo cantiere sono stati utilizzati prodotti derivanti dai silicati sia nel prodotto rasante rasante che nella pitturazione finale. (vedi articolo allegato)

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Stratigrafie

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Prove di pulitura

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Prove di pulitura

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Prima e dopo l'intervento

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Prove colore

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Facciate interne Prima e dopo dell'intervento.

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Facciate interne Prima e dopo dell'intervento.

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Termografia

Fabio Carria — Restauro con prodotti fotocatalitici

Prove di stuccatura

ampliamento cimitero comunale comune civitaquana (PE) - giuseppe di giovanni

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La planimetria d’intervento prevede anche la destinazione di siti da dare in concessione per la realizzazione di tombe o cappelle di famiglia, queste risponderanno a criteri e tipologie di progetto riportate nel futuro Regolamento di Polizia Mortuaria da predisporre in fase di aggiudicazione e già analizzati in questo progetto preliminare (vedi elaborati grafici). Tali tipologie di sepoltura saranno realizzate in tempi diversi, come analizzato nel piano finanziario, saranno quindi predisposti lotti di intervento successivi in grado di rendere dignitoso e fruibile l’intero ampliamento cimiteriale. Il progetto prevede che siano i vuoti a prevalere sui pieni restituendo a questa parte del cimitero un’identità simile a quella del primo nucleo storico. I loculi saranno inseriti nei 7 blocchi monopiano che costituiscono la scena centrale della pianificazione d’intervento. Questa struttura si aggrappa all’orografia del sito ai piedi del muro di contenimento del vecchi cimitero. Costituita da 2 livelli di circa 2m ognuno, collega le diverse aree cimiteriali, sfruttando l’orografia del sito. I due blocchi sono collegati da un asse comune con l’ultimo ampliamento. L’ingresso principale della nuova area viene servito mediante il prolungamento della strada di accesso posta a ovest, ad est sarà possibile accedere mediante il collegamento con l’ultimo ampliamento, garantendo così fruibilità all’intero complesso cimiteriale. I viali che si snodano non solo distributivi ma anche commemorativi testimoniano il trascorso e la mutevolezza degli eventi utilizzando i pieni e i vuoti, le ombre e le luci. A sottolineare queste peculiarità l’uso del verde autoctono e anche stagionale, come analizzato nelle prime indicazioni di compensazioni ambientali o visualizzazioni. Il percorso scandisce le fasi del rito, l’accoglienza della salma, il commiato, lungo questi assi ci si ferma quindi per commemorare i propri cari ma anche e soprattutto per ricordarli.

giuseppe di giovanni — ampliamento cimitero comunale comune civitaquana (PE)

viste assonometriche

giuseppe di giovanni — ampliamento cimitero comunale comune civitaquana (PE)

render

giuseppe di giovanni — ampliamento cimitero comunale comune civitaquana (PE)

prospetti e sezioni


Appartamento privato - Milano - Barbara Patrizio

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Nella ristrutturazione di questo appartamento dei primi anni ‘20, caratterizzato da finiture di notevole pregio architettonico (i grandi serramenti incorniciati, i pavimenti in legno, i seminati) e da una grande luminosità, si è adottata una logica progettuale rigososamente conservativa ma con un sottile tocco di contemporaneità. Colore e leggerezza sono stati i fili conduttori nella ricerca dei materiali e delle atmosfere, che si ispirano alla particolare eleganza degli interni di una certa architettura milanese degli anni ‘50, mixate ad un gusto vagamente nordico particolarmente evidente nella scelta della palette cromatica, basata sui toni freddi e saturi dell’avio, del grigio e del tortora.

Barbara Patrizio — Appartamento privato - Milano

Barbara Patrizio — Appartamento privato - Milano

Barbara Patrizio — Appartamento privato - Milano

Barbara Patrizio — Appartamento privato - Milano

Casa unifamiliare - Padova - Barbara Patrizio

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Il progetto è relativo alla costruzione di un edificio residenziale unifamiliare all’interno di un lotto di espansione nella periferia di Padova. La pianta dell’edificio e’ compatta e fondamentalmente impostata su uno schema rettangolare. Al piano terra sono localizzati il garage, alcuni locali tecnici, il soggiorno e la cucina; al piano superiore trovano posto tre camere, uno studio e due bagni. Su indicazione dei clienti una particolare attenzione è stata posta all’ambiente cucina, che trova una ideale prosecuzione all’esterno nel patio delimitato da una essenziale struttura in mteallo. All’esterno i pochi materiali utilizzati (cemento, intonaco, legno) si alternano componendo un gioco quasi «grafico» di superfici.

Barbara Patrizio — Casa unifamiliare - Padova

Barbara Patrizio — Casa unifamiliare - Padova

Barbara Patrizio — Casa unifamiliare - Padova

Barbara Patrizio — Casa unifamiliare - Padova

Barbara Patrizio — Casa unifamiliare - Padova

Installazione - Sardegna - Barbara Patrizio

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L’installazione è stata progettata e realizzata nel corso di un Workshop operativo di rivalorizzazione paesaggistica degli ex siti del Parco Geominerario della Sardegna ed è stata progettata e costruita in 10 giorni di intenso lavoro da un gruppo di giovani architetti provenienti da tutto il mondo sotto la guida del prof. Ferdinand Ludwig. Realizzata utilizzando esclusivamente materiali di scarto reperiti nell’area dell’ex miniera, l’opera nasce come concreto esperimento di “living architecture”, ossia architettura costruttivamente realizzata a partire da elementi vegetali. Si tratta sostanzialmente di una struttura nella quale gli elementi in ferro e legno costituiscono l’ossatura provvisoria di sostegno della vegetazione, in questo caso costituita da alcuni filari di alberi di alloro; nel corso del tempo le piante cresceranno contemporaneamente al decadimento dei materiali di sostegno: al termine di questo processo la vegetazione avrà completamente sostituito la struttura di sostegno, assumendone la forma e generando così una nuova/vecchia “architettura vivente”.

Barbara Patrizio — Installazione - Sardegna

Barbara Patrizio — Installazione - Sardegna

Barbara Patrizio — Installazione - Sardegna

Barbara Patrizio — Installazione - Sardegna

Il Gioiello di Vicenza - Romano Arch. Concato

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La mia avventura è iniziata nel Giugno del 2010, quando presenziando ad una conferenza del VAGA (giovani architetti di Vicenza) avevo sentito parlare di un insolito concorso di idee, per aderire al quale  si dovevano presentare  alcuni rendering (rappresentazione di una realtà virtuale).  Ho sempre considerato questo genere di concorsi come un ottimo modo per mettersi in gioco, uno strumento indispensabile per far volare la fantasia, un’ opportunità per lavorare su  commesse singolari e stimolanti, ed è stato così che mi iscrissi al concorso per il “GIOIELLO DI VICENZA”. Nella mia professione uso la rappresentazione virtuale (appunto rendering), da molto tempo, per questo motivo  partecipare, mi sembrò in un primo momento  una impresa alquanto semplice, e di facile realizzazione. A tre anni di distanza  posso dire che mi sbagliavo. In realtà fu necessario dedicare parecchi mesi  allo studio della Vicenza Storica  e  alla ricostruzione di dettagli e particolari architettonici, molti dei quali oggi scomparsi. Di fondamentale importanza fu lo studio dei dipinti nel quale il Gioiello era raffigurato, unitamente con la “Pianta Angelica” realizzata nello stesso anno in cui venne completato e consegnato il Gioiello (il 1580). I dipinti, rappresentano quello che in gergo tecnico viene definito “il prospetto”: rispettivamente un immagine frontale dell’oggetto. Nessuna rappresentazione pittorica mostra la veduta dall’alto o planimetrica degli edifici presenti e adagiati sul supporto di base. Attraverso una attenta analisi storica e cartografica, ho cercato di individuare tutti gli edifici a torre, i campanili e i palazzi che superavano in termini di altezza la cinta muraria. La mia attenzione si è focalizzata su 61 divisi in due categorie: 21 edifici di culto come chiese e campanili; e 40 palazzi fra i quali le torri. E’ noto che il “Gioiello di Vicenza” fu un dono offerto alla Madonna di Monte Berico “per avere fino ad allora preservata la città dalla peste”. Aveva quindi un importante significato simbolico, religioso e quasi “divino” per la collettività. Nacque quindi l’idea che per dimensionare il gioiello avrei potuto adottare la “divina proporzione” o “sezione aurea”: ““…un numero particolare, una proporzione gemetrica scoperta dai Pitagorici, definita da Euclide, chiamata in un trattato illustrato da Leonardo Da Vinci “Divina Proporzione”. Questo numero indicato con la lettera greca Øè 1,618 deriva dalla geometria ma tende a mostrarsi nei luoghi più impensati ed ha affascinato le menti di biologi, artisti, musicisti, storici e architetti.”” (Cit. La Sezione Aurea di Mario Livio ed. Rizzoli). Stabilii che il diametro del gioiello fosse 1,618 piedi medievali corrispondenti a 0,578 m (~ 0,58 cm). Ogni edificio è stato proporzionato scalato e ridotto secondo la sezione aurea ed inserito all’interno del gioiello. Sono fermamente convinto che questo Gioiello abbia il grande potere di emozionare chiunque lo conosca, o meglio chiunque ne conosca le vicende e la storia. Durante l’operazione “trasforma il tuo vecchio argento in storia” ho avuto modo di raccontare le vicende legate al Gioiello di Vicenza a centinaia di vicentini. Spiegare storia, fede, architettura ad un vasto pubblico è stata un’altra sfida che mi ha catturato e spronato ad imparare quale fosse il modo migliore per trasmettere il messaggio legato a questo oggetto. È stato così che serata dopo serata passando dalla storia di Monte Berico a Napoleone, attraverso le vicende della peste fino al Vaticano, e poi con Leonardo Da Vinci e Miss Italia al Michelangelo della Sistina, le serate che in primis erano seguite da qualche decina di curiosi hanno visto aumentare l’interesse della gente sino a  registrare un tutto esaurito durante il Festival Biblico tenutosi a Vicenza nel mese di Giugno 2013. A queste persone, e al loro entusiasmo, vorrei dedicare il mio Grazie!Attraverso la loro partecipazione si sono fatte promotrici della nostra causa  dando la possibilità di far rinascere un’opera che ci era stata sottratta e che significò molto in termini di affetto e fede per i nostri padri. Il Gioiello di Vicenza è stato posto all’interno della sua teca il 13 settembre 2013. Venne anticamente realizzato per Vicenza, “per andare in processione”, e questo è il fine che si è prefissato il Comitato per ricostruire il Gioiello fin dal principio. Mi auguro che il destino di questo oggetto non sia quello di restare chiuso all’interno del Museo Diocesano, ma dato il suo valore, diventi messaggero di fede, tradizione, tecnologia e torni ad essere uno dei simboli della città all’interno di comunità, parrocchie, associazioni della nostra provincia. Chi non avesse avuto l’opportunità di condividere tutto questo, e volesse conoscere le emozioni che abbiamo vissuto, potrà ancora ripercorrere tre anni di lavoro che hanno visto la rinascita del Gioiello di Vicenza scrivendomi al seguente indirizzo mail romano@vi1544.it

Romano Arch. Concato — Il Gioiello di Vicenza

Il Gioiello di Vicenza

Romano Arch. Concato — Il Gioiello di Vicenza

San Vincenzo con il Modello della città di Vicenza

Romano Arch. Concato — Il Gioiello di Vicenza

Statua di Orazio Marinali nel Santuario di Monte Berico a Vicenza

Romano Arch. Concato — Il Gioiello di Vicenza

Rendering del Modello presentato per il concorso

Romano Arch. Concato — Il Gioiello di Vicenza

Presentazione dello spettacolo "il Gioiello di Vicenza" nei giardini del Teatro Olimpico di Vicenza

Romano Arch. Concato — Il Gioiello di Vicenza

Dettaglio del "Gioiello di Vicenza"

Facoltà di Scienze e Biotecnologie di Verona - Mario Bellavite

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Realizzazione di una sala convegni, di un’aula informatica dimensionata per 120 postazioni ed una biblioteca per la Facoltà di Scienze e Biotecnologie.

Mario Bellavite — Facoltà di Scienze e Biotecnologie di Verona

Creation of a conference room, an IT class-room with 120 workspaces and a library for the Department of Science and Biotechnology.

Mario Bellavite — Facoltà di Scienze e Biotecnologie di Verona

Mario Bellavite — Facoltà di Scienze e Biotecnologie di Verona

Mario Bellavite — Facoltà di Scienze e Biotecnologie di Verona

Mario Bellavite — Facoltà di Scienze e Biotecnologie di Verona

Mario Bellavite — Facoltà di Scienze e Biotecnologie di Verona

The making of (a new) Rome - Maurizio Moretti

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Los Angeles, January 10, 2014 – Opening on January 23, 2014 the Italian Cultural Institute in Los Angeles will host The Making of (a New) Rome, an exhibition featuring a selection of more than 30 projects designed by architects working in Rome and built in the last decade. These works show the unexpected brilliance of contemporary design and construction created today in Rome, a city well known for its past, but less for its significant ongoing process of architectural innovation.

Maurizio Moretti — The making of (a new) Rome

Casa 'EFFEBI' - Mario Bellavite

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L’intervento riguarda la riqualificazione complessiva di un appartamento comprensivo di rinnovamento di tutte le finiture interne, degli arredi e degli impianti.

Mario Bellavite — Casa 'EFFEBI'

The project concerns the overall redevelopment of an apartment including renovation of all interior finishes, furnishings and equipment.

Mario Bellavite — Casa 'EFFEBI'

Mario Bellavite — Casa 'EFFEBI'

Mario Bellavite — Casa 'EFFEBI'

Mario Bellavite — Casa 'EFFEBI'

Mario Bellavite — Casa 'EFFEBI'


WOOD DE TRAVERS - CUAC.arquitectura

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The idea of transforming the Dubied Factory goes hand in hand with acting in line with the production methods of Couvet landscape. Interwoven landscapes

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

To this end, we decided to link natural production processes with other cultural building processes. On arrival at the place, we decided to take pictures of whatever could show any evidence of those processes and, finally, a possible project arose after every picture.

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

GENERAL PLAN

We decided that this equipment would be our building materials, not just wood, stone and asphalt but the stacking methods and the ties that bind places with territory.

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

THE OLD AND THE NEW

Thus, the ‘labyrinth of industrial buildings’ is offered as a landscape to be trans¬formed according to reusing logics and selective demolition. These logics involves the recycling of materials but, above all, of the wooden and lo¬cal stone stacking methods, as well as the asphalt dumping. With all this, we were showed the way of acting in every zone.

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

URBAN SCHEEME

Digging deeper into this idea, we pro¬pose the possibility of generating a con¬temporary construction system of the region itself. This is a system involving a cooperation between craft workshops and architects, artists and businessmen; some of them take part into the new entrepreneurial companies area. The constructive logics of stacking are provided as an intuitive intellectual re¬source that links tradition and contemporary architecture, a way of building the future of the region upon the construction innovation.

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

MAIN PLAN

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

SECTION

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

LONG SECTION

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

MAIN BUILDING VOLUMETRY

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

MAIN BUILDING LEVELS

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

MAIN HALL

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

OFFICES

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

TERRACE

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

HOTEL VOLUMETRY

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

HOTEL LEVELS

CUAC.arquitectura — WOOD DE TRAVERS

HOTEL AND TRAIN STATION

Via Rigola, Milano - Stefano Valabrega

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Studio di fattibilità per la trasformazione di un laboratorio in ufficio.

Stefano Valabrega — Via Rigola, Milano

Spaccato prospettico, vista interna.

Stefano Valabrega — Via Rigola, Milano

Spaccato prospettico, vista interna.

Marni Miami - Sybarite

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This new flagship boutique captures the mood of Miami’s Design District, taking as inspiration the streamlined, rhythmic patterns of the Art Deco style for which the city is famous.

Sybarite — Marni Miami

Circular forms repeat throughout, particularly in the treatment of the walls which are covered in a graduated pattern of circles in ‘haute relief’, slightly raised from the background, echoing the textured, Art Deco render of the local buildings. Puncturing these walls are clusters of variably sized fibreglass boxes painted translucent white, specially made for the display of handbags and other accessories. Round tiered shoe displays in stainless steel are scattered around the space, along with round leather stools, modular seating and circular rugs, breaking up the expanse of polished concrete floor.

Sybarite — Marni Miami

Appearing to float on minimal supports, a stainless steel rail undulates around the perimeter, inside of which stainless steel trees fan out. Clusters of mannequins hang from the ceiling, as if suspended in space. Elongated cylindrical fitting rooms are tucked discretely behind the display walls, concealing the stock and cash and wrap areas.

Sybarite — Marni Miami

Simple glazing forms two of the exterior walls, making the façade appear wide open, capitalising on the bright, sunny climate and giving the space a feeling of airy lightness.

Sybarite — Marni Miami

Sybarite — Marni Miami

A03 - Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese

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summer house

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Cristiano Loberti Architetto, Veronica Marabese — A03

Corte del Buso - Mario Bellavite

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L’intervento coinvolge tutti gli edifici che costituiscono l’antico insediamento rurale denominato “Costa del Buso” situato sulla dorsale che collega Quinzano con Montecchio di Negrar: si tratta di un complesso di fabbricati costituenti il nucleo di una azienda agricola sorta nel XVII sec. presso la dolina carsica da cui ha origine il toponimo. Il progetto prevede la riqualificazione architettonica ed ambientale del complesso, con interventi differenziati per le diverse parti che lo costituiscono nel rispetto degli originali caratteri costitutivi, limitando gli interventi “contemporanei” alle porzioni del fabbricato di recente costruzione.

Mario Bellavite — Corte del Buso

Stato di fatto

The intervention involves all the buildings that make up the ancient rural settlement called “Costa del Buso” located on the ridge that connects Montecchio di Negrar with Quinzano: it is a complex of buildings forming the nucleus of a farm built in the seventeenth century. at the sinkhole from which the name originated. The project involves the redevelopment of the complex architectural and environmental, with differentiated interventions for the different parts that constitute it in respect of the original characters of incorporation, limiting the interventions “contemporary” to portions of the building of recent construction.

Mario Bellavite — Corte del Buso

Mario Bellavite — Corte del Buso

Mario Bellavite — Corte del Buso

Mario Bellavite — Corte del Buso

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