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Arena Portoval - Nejc Černigoj, Andrej Černigoj

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Multifunctional Sports Court in Novo mesto

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casa FR - matteo maresi

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L’intervento prende in esame la ristrutturazione di un vecchia cascina con i muri in pietra. L’appartamento non riesce a fruire a pieno della luce diurna perchè orientato a nord e l’unica finestra ad affacciarsi verso ovest è una sorta di abbaino. L’idea progettuale è stata quella di rendere la zona giorno ampia, fruibile e luminosa sfruttando, in un’unico ambiente tutte le aperture ricettive di luce naturale.

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sfruttando il sottoscala nella collocazione del salotto si è scelto di dare spazio ad un tavolo per il soggiorno in modo da accogliere amici e parenti.

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soggiorno

nella camera, il tetto a falda ha permesso di progettare un soppalco al di sopra della cabina armadio.

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camera

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salotto

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camera matrimoniale

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cucina

"“Tra le Briccole di Venezia” 2° Concorso di Idee - matteo maresi

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il tavolo “attraccato” nasce dall’idea delle gondole che, giunte a destinazione, si ancorano alle briccole di Venezia.

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Il piano del tavolo è saldamente legato a paline di diverse altezze quattro delle quali nascondono una struttura portante che permette al tavolo di fluttuare nell’aria, come una gondola nell’acqua.

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I tronchi di briccola fungono da sedute legate fisicamente al tavolo ma indipendenti nella loro posizione così da creare diverse soluzioni di aggregazione e permettere un utilizzo dinamico del tavolo stesso.

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Palestra Scolastica Temporanea - Sergio de Gioia, Fabrizio Michielon, Paolo Didonè, Stefano Belingardi Clusoni

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Il sito, per le sue caratteristiche suggerisce al progetto un ruolo di “cerniera” tra due limiti: il paese e la campagna. Questi due luoghi sono caratterizzati ciascuno da un particolare presenza naturale, rispettivamente: dagli alberi e dai campi coltivati. Il progetto si propone di caratterizzare il nuovo edificio portando al suo interno gli elementi tipici del luogo, attraverso un patio alberato interno, sul quale si affacciano tutti gli ambienti di servizio, ed una grande apertura vetrata sul campo di gioco, un cannocchiale sulla campagna. Realizzare un edificio che donasse carattere a tutto il parco scolastico è stato l’incipit progettuale principale, determinando così una nuova identità attraverso un’architettura contemporanea e moderna contribuendo così alla produzione di una capacità espressiva e figurativa per la rinascita di una nuova qualità architettonica.

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Athletic Village: The “House” of the 2017 Winter Universiade - Saraiva + Associados

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The 2017 Winter Universiade, to be developed in Almaty, is a prime multi-sport event for all youths in the world. According to the values of cultural diversity of nations, this event, advocates the equal exchange and harmony among people with different religious and cultural backgrounds. In this way, Almaty, will highlight the individuality and diverse choices of young people from different countries. With this event, Kazakhstan, will also celebrate the youth and its importance to the society.

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© 3D Helps +.

The Idea

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© 3D Helps +.

The Athletes’ village was designed to be one big open public space, which brings people together in one continuous public space, celebrating the urban life and offering a true alternative to the traditional traffic-based city structure. This village includes in its programme a composition of four zones arranged over four quarters. With this project Saraiva + Associados’ intention was to project a public and open space which should proportionate great living conditions for those who will participate in the Winter Universiades of Kazakhstan in 2017. Despite of being intended to be a big open public space with multiple influences from the city context, this project, has a close relation to the surrounding landscape which is the mountain skyline. Regarding to this issue we tried to project something remarkable with a perfect integration in the site and, this includes, a very efficient energetic plan for this complex.

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© 3D Helps +.

Functional Plan

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© 3D Helps +.

The Athletes’ Village for the 2017 Winter Universiade, is conveniently located in the east part of Central Almaty, south of Talgar Route and north Karkaraly Road. Built on a 260.000 sqm plot, has a floor space of about 182.700 sqm and extends 450 meters from east and 608 meters north-south. With a full capacity of 5.000 athletes and team officials this will be a fundamental structure in this event.

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© 3D Helps +.

Functional Zones

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© 3D Helps +.

This village is divided into four zones: The Operational Zone; The International Zone; The Residential Zone; The Logistics Zone. With this organization we wanted to create a high functional and secure complex which should provide excellent living conditions to the occupants. The Operational Zone is where those who enter the village go through various procedures and obtain the necessary certificates and in-village transport services. This zone includes the visitor reception (Media Center, VIP Reception, Supermarket, Currency Exchange, Franchise) and the welcome center. The International Zone is where business, leisure, recreational, protocol, sports information, conference and other services are provided to the incoming teams. This is where we will have the welcome ceremonies’ and will be a space where athletes’ will communicate with each other. The Residential Zone provides the athletes and team officials accommodation and catering services. This zone includes the athletes’ apartments, athletes’ Dining Hall, Waiting Area and over staff’s accommodation and staff’s Dining Hall. At least, the Logistics Zone offer warehousing services for the village and laundry services for athletes. This includes the logistics center and the laundry center.

Grafica 3d Rendering - Dario Golia

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Realizzazione di rendering 3d di interni ed esterni per propri progetti o altri progettisti.

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Appartamenti Via Adriatica Lecce: Progettista Arch. Giovanni Fasiello

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Casa Marangione, Campi Salentina ( Le):Progettista Arch. Dario Golia

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Bar Sansone: Progettista "Landolfo Arreda" Campi Salentina

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Macelleria Barba, Lecce:Progettista Arch. Andrea Poso

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Macelleria Barba, Lecce :Progettista Arch. Andrea Poso

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Bar Oscar Wilde, Lecce: Progettista Arch. Andrea Poso

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Bar Oscar Wilde: Progettista Arch. Andrea Poso

Uffici per Solving Efeso Consulting - GAIA ARCHITECTURES, Mauro Prini

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Progetto per gli uffici della società Solving Efeso, situati al quarto piano di un edificio degli anni ‘70 affacciato sull’ Avenue des Champs Elysées, a Parigi. Lo spazio a disposizione è un grande openspace di 700 m2, dove sono già posizionati i servizi ed i sistemi di collegamento verticale.

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Hall d'ingresso

Il progetto si sviluppa sulla base di una gerarchia di spazi, intorno a due assi conduttori che caratterizzano lo spazio. Il disegno in pianta permette facilmente di individuare i percorsi e gli accessi. A partire dal nodo centrale, contenente i servizi, si organizza la circolazione interna, lo spazio accoglienza e attesa, e gli uffici.

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Sala d'attesa

Gli uffici di direzione, e le sale riunione per l’accoglienza dei clienti godono dell’affaccio sugli Champs Elysées, invece gli spazi collettivi approfittano dell’esposizione a Sud. A sud si affacciano anche i due spazi staff, che favoriscono un tipo di lavoro più creativo e collaborativo.

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Diagramma d'organizzazione degli spazi

La circolazione, e la distribuzione degli spazi, sono creati proponendo diversi gradi d’intimità agli spazi di lavoro. Gli uffici di direzione, costituiti da pareti vetrate, sono protetti da un filtro di armadi contenitori che caratterizzano il percorso che conduce alle sale riunioni. Lo spazio di distribuzione diventa, grazie a questi contenitori, ambiente spazio di sosta, scambio e lavoro.

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Spazio d'incontro e ricreazione

Il foyer per la ricreazione e il tempo libero dei dipendenti, prende importanza. Il colore identifica lo spazio: la cucina è trattata in modo aperto e costituisce un vero e proprio momento di coesione tra colleghi.

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Spazi per il lavoro collaborativo

Entrando, di fronte a noi, un grande pannello racconta in un’immagine gli obiettivi dell’azienda, l’headline è chiaro: “Teamworks Work” La comunicazione diventa progetto e immagine dell’azienda stessa, la ricerca continua nel disegno della serigrafia che veste le pareti vetrate degli uffici.

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Comunicazione e segnaletica degli spazi

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Ingresso e obiettivi dell'azienda

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Headline: TEAMWORKS WORK @Olivier Laude Graphiste

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Stato di fatto

Call for Artists: Hybrids | Bucarest / Łódź 2013 - It's LIQUID Group, International ArtExpo

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Deadline: April 21, 2013 International ArtExpo is selecting all interesting photo works, video/short films, computer graphics works, paintings and performances to include in the next 2013 Exhibition:

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Call for Artists: Hybrids | Bucarest / Łódź 2013

Hybrids – International Art Festival of Photography, Video Art, Computer Graphics, Painting and Performing Art held in:

- Bucarest (Romania), at ApPAC, Asociatia pentru Promovarea Artelor Contemporane, from the 9th to the 16th May 2013

- Łódź (Poland) at Strzemiński Academy of Art (ASP Łódź), from May 27th to June 2nd 2013

The selection will be based on the main concept of hybridization between identities and urban environment. People, backgrounds, societies, progress and all their inputs creates hybrid identities, modifying each other and being mixed in prospect to shape a better world. Mixing sustainable transport; modern (ICT) communication infrastructure; sustainable economic development; and wise management of natural resources, human, intellectual and social capital, is the key to reach a future better life quality. Be smart. Be hybrid. Be better.

The event is open to photography, video art, computer graphics, painting and performing art.

The deadline for applications is April 21, 2013.

To take part in the selection, send your works submissions with a CV/biography, videography and some still images (only for video artists), some samples of works (only for artists) via email to lucacurci@lucacurci.com or via mail to:

International ArtExpo Corso Vittorio Emanuele II, 33 70122 Bari, Italy

The number of works you can submit is unlimited. The participation in the International Art Festival requires an entry fee only for selected artworks. Participation open to: artists, architects and designers, associate groups and studios.

International ArtExpo is a not for profit organization that provides a significant forum for cultural dialogue between all artists from different cultures and countries. ArtExpo is grateful to all of the institutions, corporations, and individuals who support our artistic projects. We work with a number of national and international galleries as well as publishers, museums, curators and critics from all over the world. We help artists through solo and group exhibitions, gallery representation, magazine reviews and advertisements, press releases, internet promotion, as well as various curatorial projects.

International ArtExpo Corso Vittorio Emanuele II, 33 70122 Bari (Italy) +39.0805234018 +39.3387574098 lucacurci@lucacurci.com www.lucacurci.com/artexpo

press office It’s LIQUID Group


Casa M - SILVIA BROCCHINI

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Casa di campagna per vacanze in relax

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Color enthusiast NES LERPA's 'Art & Wine Exhibition' - Marco Civardi

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Danish Artist NES LERPA’s Exhibition ‘Art & Wine’ @ Ziano Piacentino, PC – underground Town Hall Cellars – Opening April 6th, till April 27th

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

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watercolor and concept sketch by Marco Civardi

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watercolor and concept sketch by Marco Civardi

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photo by Marco Civardi

Cultura allo ZEN - Progetto partecipante - Andrea Minella

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La città, per definizione, è la forma naturale della vita sociale umana. I suoi modelli di insediamento hanno interessato i dialoghi e le ricerche di tutti, ponendo come punto fermo l’errore del margine, del confine, senza porsi il problema del rapporto di esso con il luogo, con ciò che c’era e ciò che ci sarà, dimenticando per un attimo il concetto di discontinuità. All’interno degli aspetti più significativi delle analisi dei fenomeni morfologici ed urbani: composizione, densità, dimensione, spazialità, sta prendendo piede la parola qualità, declinandola in negativo, forse banalmente, nella parola cemento. Lentamente ci si allontana dall’assumere come occasione progettuale lo studio dell’architettura civile e dello spazio collettivo, ma soprattutto di città come struttura, composta da principi e regole elementari che fissano la sua costruzione. L’area sulla quale sorge il progetto si trova all’incrocio degli assi di insediamento del quartiere ZEN, in diretto rapporto con una piazza vicina. L’assenza di edifici a carattere monumentale porta l’attenzione sul rapporto tra progettazione razionale e natura del luogo: un rapporto in cui è compreso il concetto di individualità, autonomia, temi oggetto del bando di concorso.

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Il progetto tende a risolvere il tema proposto con la realizzazione di un unico grande museo basato sulla tipologia della torre, a struttura a travi-parete in cemento precompresso sovrapposte, di spessore 80 centimetri, che ne determinano la sua articolazione volumetrica, interamente impostata attorno ad un nucleo distributivo orizzontale-verticale contenente ascensori e scale. Il progetto consente la realizzazione di dieci livelli, con un’altezza media di 7,2 metri, la scelta di questa grande altezza permette l’inserimento nel volume architettonico di un auditorium e sale per mostre temporanee e permanenti, adatte all’esposizione di opere d’arte contemporanea e performance artistiche. Le facciate sono studiate secondo un sistema doppio in vetro discontinuo ed a singole celle, quindi con compartimentazione sia orizzontale che verticale, in modo da rendere autonomo ogni piano rispetto al proprio funzionamento durante il giorno e la notte. Tale soluzione è implementata dall’utilizzo di brise soleil in legno composito, per la protezione dell’irraggiamento solare degli ambienti.

Restauro di un portale in bronzo (Umbria)-2004 - enrico colosimo

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l problema nel restauro del bronzo è la rimozione dei prodotti di corrosione, incrostati e stratificati, sulla superficie del metallo, mantenendo però intatta la patina originale. Il bronzo è il risultato di una lega, tra il rame, lo stagno e il piombo, che in superficie si altera con facilità, formando uno strato più o meno compatto di prodotto di corrosione che generalmente prende il nome di “patina”. Essa conferisce al metallo un aspetto diverso da quello originale, volutamente caratterizzato dalla sensibilità dell’artista. Lo strato se è sano risulta sottile, stabile e compatto; se invece risulta spesso e polverulento, agisce da impacco spugnoso e mantiene agenti corrosivi e umidità a contatto diretto e continuo con il metallo. Il primo intervento di restauro consisterà nell’assottigliare ed asportare lo strato periferico, alterato e decoeso, della patina; per motivi sia tecnici che estetici la parte a diretto contatto con il bronzo, più tenace, sarà conservata. A tal fine vengono utilizzati sistemi meccanici quali micro frese, vibro incisori, bisturi, raschietti, ecc. Quindi il metallo viene deterso con acqua demineralizzata addizionata con detergente neutro. Solo a pulitura ultimata si procederà alla stuccatura. In questa fase bisogna contemplare la possibilità di rinvenire delle sigillature o delle vecchie riparazioni, apportate da restauri o manutenzioni precedenti, che la pulitura avrà reso visibili. In molti casi queste non sono più confacenti, per funzione e cromia , all’intervento di restauro, e quindi saranno asportate. Il trattamento anticorrosivo verrà eseguito con bentriazolo in alcool puro. Nella stuccatura del bronzo bisogna tenere conto che alcuni tipi di fori e le cricche non vengono sigillate , poichè sono parte integrante della tecnica esecutiva e quindi dell’opera stessa. Le stuccature sul bronzo possono essere realizzate con due procedimenti diversi. Nella maniera tradizionale si ricorre ad inserti (chiodi) di piombo, precedentemente sagomati, che andranno collocati, battendoli con un apposito martello, nei fori. Per le parti mancanti si ricorrerà allo smontaggio dell’elemento interessato e al suo trasporto in una fonderia artistica di fiducia dove, attraverso la tecnica della cera persa, si ricostruirà il modellato mancante con del bronzo. Il secondo procedimento contempla l’uso di resine bicomponenti. Queste vengono rinforzate mediante l’impiego di fibre sintetiche adatte alle dilatazione del metallo Una volta indurite, le reintegrazioni vengono lisciate e colorate a tono. Anche questa tecnica assicura degli ottimi risultati. Mediante la reintegrazione cromatica andremo a ristabilire il colore del bronzo che attraverso un’attenta riequilibraura della patina ridarà al metallo il suo originale valore estetico. In questa fase si utilizzeranno delle sostanze chimiche idonee al trattamento del metallo. La protezione superficiale sarà realizzata con cera sintetica microcristallina lucidata a panno, contenente benzotriazolo, per prolungarne l’azione anticorrosiva.

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veduta generale dopo l'intervento

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altro particolare dopo l'intervento

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prima dell'intervento

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particolare prima dell'intervento

cluster sociale agricolo e terziario - Antonio Natale

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riqualificazione area industriale di Gricignano di Aversa

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Slidrary - Benedetta Puricelli, Stefano Iudica

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Mobile per ambienti open space o da posizionare contro una parete. La griglia casuale sulla quale è costruito l’arredo crea varietà e movimento; è composto da parti a giorno e parti chiudibili con ante in vetro acidato. E’ stata ideata per essere collocata in corrispondenza di un’apertura tra soggiorno e cucina, due pannelli in vetro opacizzato creano un’intercapedine nello spessore del mobile. A seconda del grado di privacy che si vuole ottenere si può chiudere un pannello solo od entrambi. I faretti posizionati tra le due latre di vetro, una volta chiuse, permettono di creare uno scrigno di luce.

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Prospetto e assonometria di Slidrary

Cultura allo ZEN - PROGETTO MENZIONATO - Giuseppe Parisi, Giuseppe Tasquier

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Il buio nero, oscuro, putrido, ti soffoca, ti deprime. E’ il potente alleato dei codardi, li avvolge, li nasconde, difende le loro malefatte; Ti colpiscono, ATTENTO! Ti giri improvvisamente, come graffiato da artigli alle spalle; guardi, cerchi, scruti, pupille dilatate, ma nel buio nulla trovi, nulla odi, nulla senti. Nulla se non l’odore insapore del tuo sangue. La mafia, la più codarda delle fiere, ti attacca nascondendosi, senza guardarti negli occhi. Gli occhi fanno paura, nascondono la coscienza che mai ha avuto e sempre ha rifiutato. La luce, mette a nudo le sue paure, la scova, la brucia, lei scappa tentando ancora di trovare una tana, una fogna e tornare poi all’attacco. La luce ti guarda negli occhi; Citando tre versi di una delle poesie di Peppino Impastato: “Fiore di campo muore, sciogliendo sulla terra, gli umori segreti”. Laddove la luce colpisce, un fiore di campo rinasce. E’ sul tema del buio e della luce che il progetto fonda le sue radici. Un edificio interamente interrato, “nascosto”, la sua presenza è solo accennata ed è svelata dalla luce che lo trafora. Pozzi di luce che lasciano riaffiorare il verde della speranza, laddove è tutto nero. Bruciato. Morfologicamente il progetto è un parallelepipedo “schiacciato” di forma rettangolare, gli unici volumi che sovrastano l’area sono il blocco degli ascensori, che in questo caso non assume il semplice ruolo di collegamento verticale, ma gli si conferisce in sostanza la funzione di ingresso al NoMC² e la Room of Guilt | La stanza del colpevole, in cosa consiste non è bene dirlo in poche righe, basta entrarci. Gli ambienti sono relazionati all’ampia corte centrale, gli ruotano intorno. Ogni braccio presenta una funzione: auditorium, area espositiva, zona ristoro, laboratorio creativo.

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Microarchitetture - Plastic Studio - Stefano Iudica

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Il progetto prevede la realizzazione di un piccolo studio di architettura da posizionarsi su un lotto minimo (2,5×5 metri) su due piani. Le soluzioni costruttive adottate sono fortemente innovative e molto legate ai concetti di impatto ambientale tendente allo zero, velocità di costruzione, basso costo di realizzazione ed efficienza energetica grazie ad un appropriato uso dei materiali e delle scelte architettonico-costruttive.

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Sezione trasversale

La seconda soluzione invece sfrutta come parte strutturale un telaio in acciaio, l’orditura secondaria dei solai e i solai stessi sono in legno mentre per il tamponamento esterno si è scelto l’uso del policarbonato. Tale materiale garantisce un notevole risparmio energetico in termini di riscaldamento grazie alle sue capacità isolanti (doppia parete composta da pannelli maschiati con struttura a nido d’ape) ma anche in quanto garantisce un’abbondante illuminazione naturale grazie alla trasparenza delle pareti stesse.

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Sezione longitudinale

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Pianta piano terra e primo

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Render vista esterna

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Render vista interna

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Render vista interna

appartamento T - officinatre

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La materia prima era un appartamento di impianto tradizionale composto da cucina, soggiorno, camera matrimoniale e bagno,separati l’uno dall’altro e con un linguaggio eterogeneo. L’approccio scelto è stato quello del dialogo tra gli ambienti, tra i materiali, tra i cromatismi. Il prodotto è quindi il risultato di scelte basate su colori neutri, materiali naturali, laccature, acciai e vetro. La zona living unita alla zona pranzo mediante un ampio varco murario acquista rilevanza e diventa il cuore del nuovo spazio abitativo attorno al quale armonizzano tutti gli altri ambienti propri della casa come in una sorta di sinfonia.

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Tokyo replay center - David Vecchi, Emanuela Ortolani

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The project site, a narrow and long plot, raised questions not only about the interior spaces organization but also concerning their adequate lighting and ventilation. The parcel was then divided, in plan, in three squares. To the ones to the north and south were assigned respectively the functions of Karaoke and Shops. The central square, not producing instead volume, becomes a courtyard that, in addition to allow most building spaces to receive air and light, is an unexpected refuge for passersby and building users. This operation allows also to free the west facade of the building that will be built right next the project plot, granting to it an aspect. The decision to place within the courtyard the accesses to the two blocks of the building makes that it becomes the fulcrum of the entire articulation of the complex. In addition to being a necessary point of passage for those who want to access to the various features offered by the building, the courtyard becomes a place, bestowed to the city, where it’s possible to stop and rest while drinking a tea or reading a book in the shade of deciduous plants. These, assuming different colors and aspects according to the changing seasons, return to the visitor the measure of his relationship with the time. Finally, the creation of an alley to the east of the plot defines a point of access to the square, producing, at the same time, unexpected perspective views. Externally the building is a compact monolith, articulated by a Cartesian reinforced concrete warp – structuring the envelope – within which are located the covering panels of the facade made of thin oya stone slabs interposed between two glass panels. The small thickness of the slab allows the passage of light, which in part is diffused and in part punctually filtered through the pores that characterize this stone. At night, when the Electric City lights, artificial lighting of the interior make the building shine outside.

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View from Akihabara Station

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View from alley

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View from My Way 2

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Exploded view

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Genetic diagrams

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Seasonal diagrams

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Negozio d'abbigliamento - Stefano Valbusa

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Vetrina sul centro storico della città con un negozio che fa della moda e del design il giusto connubio con la sartorialità. L’idea progettuale nasce proprio da questo e insiste sul tema degli opposti che vengono enfatizzati sia nelle scelte dei materiali che nel disegno delle figure e degli espositori. Superfici bianche, leggere e luminose si alternano ad altre scure, materiche ed opache, che (ne) assorbono la luce. Soluzioni geometriche che alternano figure monolitiche, ancorate al pavimento ad altre più leggere e trasparenti come le teche in cristallo. Il contrasto chiaro/scuro, luminoso/opaco, leggero/pesante non si risolve però in uno sterile rimando di specchi opposti ma diventa a sua volta terreno per infinite combinazioni cromatiche ogni volta diverse grazie ai capi d’abbigliamento che diventano un tutt’uno con l’ambiente circostante.

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Anema Barlife - Dario Faro

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Progetto e realizzazione del locale estivo “Anema barlife” ad Isola delle Femmine (PA) Progetto di: Arch. Dario Faro Designer Salvo Rotondo

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