L’idea guida del progetto è quella di reinterpretare in chiave moderna la masseria pugliese, creando un organismo dinamico ma che al tempo stesso dia un’immagine di solidità, cercando di rispondere alle esigenze di spazi domestici fessibili senza sacrifcare la sicurezza.
© CORFONE+PARTNERS . Published on August 01, 2014.
Per questo si è pensato ad una costruzione che si apre all’ambiente circostante a poco a poco e in maniera intelligente, con poche superfci interamente vetrate e tanti “tagli” che inquadrano scorci diferenti. Inoltre si è tenuto conto di un approccio sostenibile, posizionando l’edifcio sull’asse N-S, per sfruttare la migliore ventilazione e per dedicare le migliori esposizioni alla zona giorno e posizionare la zona notte a est per godere della luce mattutina.
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Lo spazio esterno è in parte pavimentato ed è pensato per una percorrenza intorno all’edifcio sia a terra sia in quota, con al centro la corte. Grazie alla grande scala esterna, da terra si passa al terrazzo, entrando in casa si scende dalla scala a chiocciola in cucina con la possibilità di riuscire sulla corte. I materiali utilizzati nello spazio a terra pavimentato, come la pietra o la ghiaia lavata, sono i tipici della tradizione pugliese.
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A est dell’area occupata dall’abitazione, vi è un piccolo giardino che ospita alberi esistenti, ripiantatati, si tratta soprattutto di alberi di ulivo e alberi da frutto locali; in aggiunta a questi si è pensato di inserire altre essenze locali, quale eucalipto, pino marittimo, ippocastano e albero di pepe, per creare una barriera visiva e soprattutto per fltrare adeguatamente l’aria circostante.
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Inoltre, verranno piantumate alcune essenze arboree locali come l’erica, il rosmarino e il cisto e altre piante con proprietà ftodepuranti (canne di palude) sistemate all’interno di una piccola vasca naturale di ftodepurazione. Non distante da questa zona prettamente verde, è presente un pozzo artesiano d’acqua, integrato sia nel design degli esterni sia in quello degli impianti idrici.
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La villa si presta bene anche ad ospitare feste o ricevimenti, potendo accogliere 100 persone circa, sia in termini di posti auto che di coperti. In questi casi la cucina fungerà da appoggio per il catering, il living e la corte saranno uno spazio bufet in piedi e, a seconda dell’assetto spaziale, la zona nord, quella vicino alla piscina o il terrazzo potranno accogliere i tavoli. Ognuna di queste confgurazioni è in diretto contatto con l’interno e con i servizi, inoltre il magazzino interrato è dimensionato adeguatamente per il deposito e la dispensa di vettovaglie e attrezzature necessarie.
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Data la scarsità di acqua soprattutto nei mesi estivi, si è pensato a un doppio impianto di recupero delle acque grigie. Esse rappresentano una parte delle acque domestiche che sono libere da materiale fecale e da acque di scarico della cucina cioè provengono dalla naturale igiene del corpo, quindi da docce, vasche da bagno e lavandini. Il riutilizzo delle acque grigie all’interno dell’abitazione potrebbe servire a diminuire l’uso di acqua potabile, in questo modo si utilizzeranno due volte.
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Il trattamento purifcante può avvenire o tramite un fltro organico a membrana che garantisce la totale separazione della biomassa (corpi solidi, batteri e virus) dall’acqua purifcata che, stoccata in un corretto contenitore sotterraneo, è poi riutilizzata per vasca di scarico wc, irrigazione giardino, lavatrice, lavaggio auto ecc…; oppure utilizzando sistemi di ftodepurazione, come detto presenti nell’area a est, che sfruttano la capacità purifcatrici delle piante, riuscendo a reintrodurre parte dell’acqua depurata nella rete domestica, diminuendo così l’utilizzo della stessa per usi non potabili.
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Per le acque piovane il recupero è simile: i sistemi di raccolta possono essere di due tipi: naturale o con serbatoio. In entrambi i casi, l’acqua che andiamo a raccogliere e riutilizzare è quella che, in caso di pioggia, non sarà fltrata dal terreno bensì quella che colpisce le parti impermeabili presenti. Essa sarà incanalata verso il sistema di raccolta, per poi essere fltrata e introdotta nel sistema idrico.
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Inoltre, al fne di creare un confort termoigrometrico all’interno degli ambienti domestici, si è studiato l’utilizzo di un sistema di geotermia. Sfruttando un unico impianto tecnologico abbiamo la possibilità di riscaldare, rafrescare, deumidifcare e produrre ACS (acqua calda sanitaria), riducendo al massimo i costi di esercizio e utilizzazione degli ambienti abitati.
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Per quanto concerne l’energia elettrica, si è pensato di utilizzare parte della copertura per l’installazione di pannelli fotovoltaici tali da produrre un quantitativo energetico di almeno 6KW (25mq circa), atto a soddisfare l fabbisogno di un’abitazione di tali dimensioni.
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Le chiusure esterne e gli infssi saranno distati di telai con sistemi a risparmio energetico e con vetri basso-emissivi.