DALLA RELAZIONE DEI PROGETTISTI dell’ARCHITETTONICO
Render di progetto
© Mascellaro & Mastrodonato Associati . Published on December 22, 2014.
LA CHIESA
Le opere sorgeranno su un terreno che occupa una posizione importante in quanto si estende in corrispondenza di quella zona neutra che segna il confine tra il tessuto residenziale e il territorio non completamente edificato.
Nel contesto edilizio periferico, forse l’unica presenza capace di emergere è proprio la chiesa; a tal fine si è perseguita la ricerca di una forte espressività spaziale, per evitare di edificare chiese in locali non idonei.
A riguardo delle chiese rimediate in locali non idonei vorrei riportare quanto diceva David Maria Turoldo:
Render di progetto
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” Si tocca con mano la povertà spirituale dei nostri tempi, di noi condannati a frequentare chiese sempre meno persuasive, queste nostre chiese che sono spesso dei garage, dove tu a volte ti senti – così solo come in nessuno spazio -. Chiese costruite da palazzinari piuttosto che da uomini di fede….” ( da “Il mio sogno” di David Maria Turoldo).
Render di progetto
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Sono parole dure che gravano di responsabilità chi si accinge a progettare una chiesa nuova, una chiesa che dovrà essere persuasiva, che dovrà contenere in se un bellezza misurata, vicina alla sensibilità della gente tale che non diventi una cattedrale nel deserto, ma “un invito permanente ad entrare” (arch. G. Ragazzi).
Dovrà presentare dei segni che esprimano “la gioia del Padre per i figli che vengono” come dice padre Costantino Ruggeri capaci di generare stati d’animo particolari: ciò che Le Corbusier chiamava “lo spazio indicibile”, lo spazio dello spirito, lo spazio dove nessuno potrà sentirsi solo.
Render di progetto
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Solo la partecipazione della gente potrà conferire alla chiesa la dignità dello spazio dove il popolo di Dio si “riunisce” nell’ascolto della “PAROLA”, ” partecipa” al mistero del “PANE SPEZZATO”, “recita” le sue “PREGHIERE“ e “canta” le “LODI“.
Render di progetto
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Partecipe, quindi, di questa responsabilitàè la comunità, perchè se la chiesa sarà costruita nelle mura, la comunità la renderà pietra viva. Se queste sono le premesse, non possiamo ancora parlare di “Chiesa”, ma di un progetto dell’idea di chiesa, di quello che le forme, le luci, i suoni devono significare; parliamo dell’idea di un recupero del simbolismo religioso, di una rappresentazione nella forma della visione teologica della esperienza cristiana.
Render di progetto
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Il progetto di questa chiesa persegue il raggiungimento di un obiettivo di fondo: si desidera avere un “luogo della chiesa”, un luogo che soddisfi autentici bisogni umani, un contributo alla “evangelizzazione”.
Nella elaborazione della tipologia dell’impianto ecclesiale, si è assunta la assemblea liturgica stessa, nella sua forma viva e collegiale, come elemento primario e decisivo. Il tema dell’accoglienza, della convocazione, della socialitàè, quindi, l’elemento portante e caratterizzante il progetto. L’accesso principale all’intero complesso parrocchiale avviene attraverso il sagrato, dove si affacciano tutti i servizi parrocchiali e che rappresenta:
Render di progetto
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— un ideale abbraccio alla comunità nel segno della croce che sarà visibile sul portico;
— la testimonianza di una Chiesa luogo di sosta del popolo di Dio eterno pellegrino, e che in questa sosta offre accoglienza e rifugio alla gente ed è invito permanente ad entrare.
Dal chiostro-sagrato si accede all’atrio attraverso una porta cerimoniale centrale; altri cinque accessi all’aula sono previsti lateralmente. L’atrio consente un immediato accesso all’aula liturgica da cui, attraverso brevi percorsi lungo le pareti perimetrali della stessa, si perviene a due spazi laterali:
Render di progetto
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— In uno di essi trova collocazione:
il coro che, se pur posto lateralmente all’area presbiteriale, è tale da consentire una effettiva partecipazione dei coristi alla liturgia insieme a tutta l’assemblea;
la via Crucis, in pannelli di vetro inseriti nella parete laterale sarà visibile anche dall’esterno.
— Nell’altro:
l’aula della riconciliazione;
l’aula delle madri,in cui ospitare i bambini più piccoli.
sCHEMA DI CALCOLO STRUTTURE
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Questa aula presenta una doppia vetrata che da un lato consente ai genitori di partecipare alla funzione liturgica, dall’altro protegge acusticamente l’aula assembleare, evitando che si creino motivi di distrazione.
Il fonte battesimale, predisposto per una forma di immersione , è posto ai lati dell’ingresso principale, mentre ai lati del presbiterio trovano posto l’ambone e la Custodia Eucaristica. In particolare la custodia Eucaristica, nella sua forma a tutto tondo consente che la cappella feriale, adiacente al presbiterio, possa essere anche aula del Santissimo.
crociera strutturale
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L’idea generatrice della pianta quadrata della chiesa e della disposizione dei banchi allineati, nasce dall’idea che la Chiesa di Dio è Chiesa di un Popolo in cammino. L’intero corpo della chiesa, ad eccezione di due stretti tagli ai lati delle torri e dell’atrio e di quattro nastri verticali agli estremi degli spazi laterali, ha le pareti cieche, mentre una fascia di vetro trasparente, prevista lungo tutto il perimetro dell’aula liturgica, consente alla luce naturale zenitale di illuminare in modo discreto l’aula favorendo il raccoglimento, la meditazione e la preghiera.
crociera strutturale: dettaglio
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Il presbiterio, rialzato di due gradini, con l’altare, la sede e l’ambone, tutti in pietra come il pavimento, è a sua volta illuminato dalla luce zenitale proveniente dal lucernario posto in corrispondenza della quinta muraria che perimetra l’area presbiteriale e che accoglie la sede. La torre campanaria posta sul fronte d’ingresso della chiesa manifesta, nella articolazione altimetrica, le molteplici funzioni quale ambone, belvedere, scultura, faro, torre campanaria.
campanile
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CENTRO PARROCCHIALE
Il centro parrocchiale è sistemato in due blocchi che perimetrano, da parti opposte, due lati del porticato e che con il corpo chiesa che perimetra un terzo lato chiudono su tre lati il porticato, lasciando libero il lato che costituisce l’accesso principale all’intero complesso. Uno dei due blocchi, quello prospiciente la Strada di P.R.G., è costituito da un piano terra, a livello del sagrato, destinato ad aule di catechesi e da un primo piano destinato a salone parrocchiale. L’altro blocco, quello prospiciente via Stoccolma, per motivi derivanti dall’altimetria del terreno, è costituito da un piano seminterrato ( in realtà piano terra rispetto alla strada) destinato a garage e servizi tecnici, da una piano terra, a livello del sagrato, destinato ad aule ed uffici e da un primo piano destinato a casa canonica.
campanile
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Il collegamento verticale fra questo livello e quello sovrastante (piano terra) è realizzato con tre scalinate dislocate all’inizio, a metà ed alla fine del complesso. La prima accede al portico-sagrato, la seconda ad un ingesso laterale della chiesa e la terza ad un area pedonale antistante la cappella feriale.
tavola di progetto
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Un ulteriore piano seminterrato (in realtà piano terra rispetto alla strada privata), rinveniente dalla pendenza del terreno, è stato ricavato sul fronte posteriore (Sud) della chiesa, sottostante la parte della chiesa destinata a sagrestia, cappella feriale, ufficio ed archivio; questo piano è destinato a garage, servizi, locale centrale termica e locale centrale idrica. La parte non edificata sarà alberata e destinata a verde attrezzato. Troverà posto sul lato ovest prospiciente la Strada di P.R.G. un campo polivalente di calcetto, pallavolo, pallacanestro e una area
attrezzata per attività ludiche.
I parcheggi si attestano:
— su un lato di via Stoccolma, su la proprietà della Parrocchia;
— prospicienti la strada privata di accesso all’area attrezzata;
— prospicienti la strada privata di accesso al lato posteriore sud.
Nella elaborazione dell’impianto ecclesiale e del relativo centro parrocchiale ci si è sempre orientati verso contenuti partecipativi; come si è già detto, il tema dell’accoglienza, della convocazione e della socialitàè l’elemento portante e caratterizzante il progetto.
Ad enfatizzare quanto detto contribuisce la presenza del grande chiostro perimetrato su due lati da un ampio porticato, che assume il significato di luogo di incontro, di festa e all’occorrenza di celebrazioni liturgiche.
tavola di progetto: campanile
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DALLA RELAZIONE SULLE STRUTTURE
indagini geotecniche
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STATI LIMITE ADOTTATI IN RELAZIONE ALLA PRESTAZIONE ATTESA–CLASSE DELLA COSTRUZIONE–VITA ESERCIZIO– MODELLI DI CALCOLO–TOLLERANZE–DURABILITÀ–PROCEDURE QUALITA’ E MANUTENZIONE
indagini geotecniche
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NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il calcolo delle opere si è svolta nel rispetto della seguente normativa vigente:
– D.M 14.01.2008 – Nuove Norme tecniche per le costruzioni;
– Circ. Ministero Infrastrutture e Trasporti 2 febbraio 2009, n. 617 Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008;
dettaglio armatura nodo trave-pilastro
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Le norme NTC 2008, precisano che la sicurezza e le prestazioni di una struttura o di una parte di essa devono essere valutate in relazione all’insieme degli stati limite che verosimilmente si possono verificare durante la vita normale.
Prescrivono inoltre che debba essere assicurata una robustezza nei confronti di azioni eccezionali.
vista assonometrica di progetto
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Le prestazioni della struttura e la vita nominale sono riportati nei successivi tabulati di calcolo della struttura
La sicurezza e le prestazioni saranno garantite verificando gli opportuni stati limite definiti di concerto con il Committente in funzione dell’utilizzo della struttura, della sua vita nominale e di quanto stabilito dalle norme di cui al D.M. 14.01.2008 e s.m. ed i.
vista assonometrica di progetto
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In particolare si è verificata :
– la sicurezza nei riguardi degli stati limite ultimi (SLU) che possono provocare eccessive deformazioni permanenti, crolli parziali o globali, dissesti, che possono compromettere l’incolumità delle persone e/o la perdita di beni, provocare danni ambientali e sociali, mettere fuori servizio l’opera. Per le verifiche sono stati utilizzati i coefficienti parziali relativi alle azioni ed alle resistenze dei materiali in accordo a quando previsto dal D.M. 14.01.2008 per i vari tipi di materiale. I valori utilizzati sono riportati nel fascicolo delle elaborazioni numeriche allegate.
Montaggio copertura aula liturgica
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- la sicurezza nei riguardi degli stati limite di esercizio (SLE) che possono limitare nell’uso e nella durata l’utilizzo della struttura per le azioni di esercizio. In particolare di concerto con il committente e coerentemente alle norme tecniche si sono definiti i limiti riportati nell’allegato fascicolo delle calcolazioni.
- la sicurezza nei riguardi dello stato limite del danno (SLD) causato da azioni sismiche con opportuni periodi di ritorno definiti di concerto al committente ed alle norme vigenti per le costruzioni in zona sismica;
- robustezza nei confronti di opportune azioni accidentali in modo da evitare danni sproporzionati in caso di incendi, urti, esplosioni, errori umani.
Per quando riguarda le fasi costruttive intermedie la struttura non risulta cimentata in maniera più gravosa della fase finale.
Montaggio copertura in legno
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vista aerea aula liturgica
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vista aerea del centro parrocchiale
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struttura campanile
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Montaggio copertura in legno aula liturgica
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Montaggio copertura in legno aula liturgica
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Montaggio copertura in legno aula liturgica
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