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Piranesi "Prix de Rome 2011"_International Student Design Competition - Andrea Baresi, davide ravasio, ugo gorgone, silvia lista

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Il Concorso Internazionale per studenti di architettura, patrocinato dal Comune di Roma e dall’Accademia Adrianea di Architettura, aveva come tema quello della progettazione di nuovi spazi museali all’interno del sito archeologico di Villa Adriana a Tivoli. L’aspetto principale del progetto è quindi la relazione che viene a stabilirsi tra i resti archeologici di estremo valore esistenti e non, e il nuovo edificio che deve ospitare i servizi museali per il visitatore, quali bookshop, punto di ristoro, e nuovi padiglioni per la collocazione dei reperti tenuti fino ad ora negli archivi del complesso. Il progetto si sviluppa in prossimità del sistema delle Grandi Terme Romane all’interno della villa , e ad esso fa riferimento nella riproposizione di un modulo che permetta una lettura diretta delle giaciture dei resti archeologici e della conformazione del territorio circostante. L’intervento è composto da una grande piattaforma reversibile assemblata a secco la cui struttura ripropone il modulo ,determinando una scansione in fasce indipendenti che dalla piattaforma iniziale generano i padiglioni e gli spazi di servizio,modellandosi e assemblandosi secondo le necessità. Quella che si crea è dunque una successione articolata di spazi aperti, semi aperti e coperti che permettono di proteggere i nuovi reperti, definire gli spazi museali e gli spazi pubblici e generare nuove viste sul complesso archeologico.

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Nuovo Centro Sanpolino - Andrea Baresi, studiobaresi architetti

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Il progetto nasce dalla necessità di avere un centro di aggregazione di riferimento all’interno del quartiere Sanpolino a Brescia, una nuova area edificata con il piano per l’edilizia economico popolare per dar vita a un quartiere residenziale di cui i principi di organizzazione insediativa vogliono essere espressivi di una contemporanea idea di città. All’interno di un contesto che sta prendendo forma con il passare del tempo è necessario avere tutti i servizi e le attrezzature che rendano urbano uno spazio abitato, a partire dalla dimensione pubblica. Il nuovo centro, composto da una scuola dell’infanzia,un auditorium e da uffici, si pone come riferimento alla scala di quartiere per tutte quelle attività che vanno oltre la sfera privata e quindi come punto di incontro e di contatto tra gli abitanti. Lo spazio pubblico è dunque di importanza centrale perchè verrà animato da utenti con caratteristiche diverse. Il progetto è composto da un unico grande edificio, tuttavia opportunamente diviso per garantire lo svolgimento delle diverse attività contemporaneamente. A est vi è la scuola dell’infanzia composta da tre moduli che individuano le diverse sezioni per i bambini, poste lungo un grande spazio centrale che è stato studiato in maniera flessibile per permettere di avere un area comune continua senza separazioni, dove i bambini possano incontrarsi una volta fuori dalle aule. Allo stesso modo è stato concepito lo spazio esterno, dove una lunga copertura racchiude i tre volumi delle classi in un unico ambiente esterno su cui si apre il giardino. Ogni spazio è autonomo ma allo stesso tempo è integrato in un insieme pensato per la comunità. L’edificio stesso è caratterizzato da un’articolazione varia di volumi che vengono messi in relazione tra loro e unificati dagli elementi propri del nuovo linguaggio architettonico.

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Casa sul faro - Riccardo Russo, Viola Corbari

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Un soggiorno e una cucina affacciati sul mare. Questo l’ obiettivo richiesto dal committente. Due ambienti uniti dai colori vivaci di una delle insenature della città e illuminati dall’ alto faro che vigila su di essa. Un progetto di allestimento di spazi interni che nasce dall’ esterno: preservare la trasversalità e la continuità degli ambienti per non perdere il contatto visivo con la dolce insenatura. Una porta scorrevole vetrata incassata in una parete mobile sancisce la soglia tra i due spazi, dividendoli all’ occorrenza, come richiesto dalla committenza, senza però dividerli fisicamente alla vista. La superficie colorata della parete mobile risvolta trasformandosi in una parete attrezzata composta dal gioco di moduli di diversa forma e colore. Un elemento divisorio a “L” basso sormontato dall’ intreccio di piante rampicanti e lampade a sospensione crea un diaframma poroso e leggero che articola il soggiorno in due “sottospazi”: uno di rappresentanza e l’ altro più informale, un soggiorno canonico e un’ ambiente relax caratterizzato da grandi puff e dalla vista verso il grande faro. Una libreria a tutta altezza si configura come naturale prosecuzione dell’ elemento divisorio. I colori tenui e caldi si confrontano con l’ intonaco color sabbia che contraddistingue l’ intero appartamento.

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Temeke District Centrality - Andrea Baresi, Serena Maria La Placa

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Questo progetto si colloca all’interno di una ricerca che ha come oggetto lo studio di una nuova centralità all’interno delle città in via di sviluppo, in questo caso a Dar es Salaam, in Tanzania. Questa cittàè stata protagonista di una crescita esplosiva in termini di popoloazione, dai 70,000 abitanti nel 1970 fino ai 4 milioni del 2012, il cui 70% vive in insediamenti informali. Per organizzare e orientare questa crescita è stata pianificata insieme all’urbanista Pedro Ortiz (World Bank) una strategia territoriale che prevede la costruzione di un sistema reticolare di strade che garantisca un’accessibilità diffusa. Al centro di ogni quadrato che compone il reticolo vie è una nuova centralità legata alla stazione ferroviaria, elemento attorno alla quale si sviluppano le nuove attività che possono garantire un modello di sviluppo equilibrato. La centralità di progetto si colloca in un’area particolare poichè vi è un bacino fluviae paludoso, soggetto a inondazioni, lungo il quale si sviluppano anche attività legate all’agricoltura urbana. Considerate queste caratteristiche del terriotorio, è stata progettata a grande scala una strategia di paesaggio in cui questo diviene l’elemento strutturante il progetto, secondo un gradiente di formalità che va dall’agricoltura urbana al piccolo giardino. Attorno all’area vi è anche la presenza ingombrante di una rete infrastrutturale comprendente due strade a grande scorrimento, la linea ferroviaria e le strade locali. Il progetto della centralità deve essere composto dunque da un sistema articolato di livelli in cui l’armatura infrastrutturale si sovrappone a quella del paesaggio, determinando una sequenza di spazi pubblici che connetta lil territorio circostante. La stazione è il fulcro di questa convergenza di elementi (paesaggio / infrastruttura), attorno alla quale si sviluppa la nuova centralità. L’edificio, completamente concepito in cemento, il materiale più ricorrente nelle città in via di sviluppo, si presenta senza superfici vetrate, a causa delle alte temperature presenti. La protezione dal sole è garantita da muri in cemento alleggerito che si pongono come quinta scenica per la piazza antistante, collegata tramite la stazione al sistema del parco agricolo fluviale.

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casa di Luca - Giancarlo Cutello

Stan coat stand for Formabilio - Giancarlo Cutello

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Il primo oggetto con cui s’ interagisce appena si arriva a casa è l’ appendiabiti per liberarsi di tutto quello che si è portato in giro durante la giornata. Stan è un appendiabiti+svuotatasche+contenitore per borse cartelle e zaini. In rovere e mdf laccato.

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Stan coat stand vista laterale

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Stan vista laterale

Ronzino - Giancarlo Cutello

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Ronzino è uno sgabello che si estende da un lato per creare una base di appoggio laterale per oggetti, libri, mangiare e lavorare. Il sedile è imbottito , in modo da risultare comodo ( cosa che di solito gli sgabelli non hanno). Si monta per incastro dei vari pezzi in multistrato. Se togli il cuscino diventa un piccolo tavolo. Smontato, i vari elementi vengono tenuti insieme dalla cinta in cuoio colorato, e può essere sia poggiato che appeso al muro. Materiali : multistrato betulla/ faggio, cuoio colorato e tessuto lana motivo tartan.

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Ronzino stool

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Tavolo In/Fra - Claudio Conter, Filippo Orsini

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Il tavolo “In/Fra”è stato ideato in occasione della mostra “l’Architettura del mondo – Infrastrutture, mobilità nuovi paesaggi” svoltasi in Triennale dall’ottobre 2012 al febbraio 2013, per allestire lo spazio centrale dell’aula dedicata alla sezione Nuove infrastrutture nel Mondo. Il tema dell’esposizione legato alle infrastrutture ci ha spinto ad indagare i processi costruttivi connessi alla prefabbricazione ed alla serialità della produzione modulare che hanno contraddistinto larga parte del modus costruendi di tracciati e nodi legati alla mobilità di persone, mezzi ed oggetti.

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tavolo

Attraverso una rilettura della classica tipologia predalles utilizzata per la costruzione di solai per residenze, parcheggi etc., grazie all’aiuto della tradizione di maestri carpentieri della periferia di Ghisalba, si è concepito un prototipo ricalibrando i dimensionamenti degli elementi propri della produzione standard. Una doppia lastra di cemento innervata da una tralicciatura in ferro è sorretta da pilastri tubolari cavi a sezione circolare, in acciaio non trattato, saldati a piastre d’appoggio dello stesso materiale che, oltre alla distribuzione dei carichi, fungono anche da sottile basamento per il manufatto.

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Prototipo

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Vista Mostra "L'architettura del Mondo"

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Vista Mostra "L'architettura del mondo"

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Vista Mostra "L'architettura del mondo"

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Progetto

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Vista Mostra "Senza Pericolo"

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Vista Mostra "Senza Pericolo"

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Vista Mostra "Senza Pericolo"


Progetto di restauro e D.L.per la pulizia dei graffiti vandalici dai supporti lapidei della zoccolatura di Palazzo Marino (XVI° sec.),Milano - enrico colosimo

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Palazzo Marino è sede del Comune di Milano e porta il nome del banchiere e commerciante genovese Tommaso Marino che lo fece costruire come sua residenza nobiliare fra il 1557 ed il 1563 .

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Particolare del Prospetto principale

Progetto e Direzione lavori dell’ intervento di pulizia dai graffiti vandalici che coprivano buona parte dei supporti in ceppo lombardio (gentile)che compongono i prospetti su aut. della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano. L’intervento ha riguardato la rimozione dei graffiti vandalici dall’apparato lapideo della zona inferiore dei complesso monumentale, mediante idrosabbiatura a bassa pressione e protezione finale con prodotto polimero sacrificale. L’intervento è stato eseguito da Amsa spa

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Tipologia dell'intervento di rimozione

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veduta d'angolo del prospetto principale

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altro veduta dopo l'intervento

LS Apartment - Lorenzo Scarpetti, NearArchitecture

The Nordic Built Challenge - Suburbia.mode srl, Francesco Gamardella, Pasquale Piscopo

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La partecipazione al concorso internazionale bandito dalla Nordic Built ci ha offerto possibilità di indagare un tema di notevole interesse, rappresentato dalla riqualificazione di ambiti di edilizia pubblica degradati. Secondo le ultime stime del CRESME, infatti, risulta che in Italia oltre 2 milioni di abitazioni pubbliche si trovano in un precario stato di conservazione, necessitando di un incisivo intervento di riqualificazione ed adeguamento funzionale.

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Il tema selezionato tra i cinque proposti riguardava la riqualificazione il quartiere di edilizia residenziale Ellebo a Ballerup in Danimarca, situato a 15 km a nord ovest di Copenaghen. Realizzato alla fine degli anni ‘60 con strutture prefabbricate in cemento armato, oggi risulta particolarmente inadeguato non solo per i problemi derivanti dal cattivo stato di conservazione ma soprattutto per l’articolazione funzionale non più rispondente alle mutate esigenze degli abitanti.

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Aerofotogrammetria dell'area di intervento

In luogo del ricorrente sistema di parcheggi e attrezzature a verde, la nostra proposta ha previsto la ridefinizione della corte con il preciso intento di introdurre una nuova gerarchia di di relazioni in modo da facilitare i processi identitari per i nuovi abitanti da insediare.

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Schema di impianto

Attraverso lo studio dei principi insediativi locali, abbiamo riproposto un tracciato trasversale in grado di favorire la formazione di un complesso sistema di attrezzature, servizi e residenze che si configurasse come una nuova centralità.

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Planimetria generale

La realizzazione di questa nuova morfologia ci ha consentito così di migliorare l’inserimento dell’intervento nel contesto climatico, favorendo lo sfruttamento dei venti duranti la stagione estiva e limitando il loro effetto sulle componenti termiche dell’involucro durante la stagione invernale.

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Schema andamento venti prevalenti

L’introduzione di un diverso apparato vegetazionale, ha contribuito al miglioramento del comportamento bioclimatico, influenzando il tasso di umidità relativa e l’andamento delle temperature esterne. Partendo da questi presupposti, l’involucro degli edifici esistenti è stato integralmente sostitutivo adottando un nuovo sistema costruttivo realizzato con pannelli prefabbricati a secco dotati di un elevato valore di isolamento termico ed acustico. Sulla facciata è stato così previsto un ulteriore sistema costruttivo realizzato con elementi in alluminio per dotare gli alloggi non solo di più confortevoli spazi esterni in luogo delle precedenti logge ma soprattutto per consentire l’inserimento di serre solari in grado di migliorare il confort termico. Riducendo al minimo il disagio per gli abitanti attraverso un attento controllo dei tempi, è stato possibile rispettare il budget messo a disposizione realizzando un intervento davvero molto economico e riproponibile in contesti differenti.

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Concept corte

Attraverso una diversa inclinazione delle copertura è stato, inoltre, possibile inserire sistemi passivi per l’incremento del rendimento energetico destinati alla raccolta delle acque meteoriche per l’irrigazione delle aree a verde e alla produzione di energia elettrica e termica da fonte solare.

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Dettagli delle facciate

L’ordinata sequenza di operazioni tecniche che generalmente contraddistingue la sostenibilità di nuclei insediativi del genere è stata comunque, interpretata nell’ottica di una nuova prassi abitativa più attenta agli aspetti percettivi, sensoriali e funzionali per restituire una qualità abitativa complessivamente più elevata.

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Vista d'insieme

Hydreia - Federico Costucci

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Definizione Wikipedia della bioarchitettura.

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...........“La bioarchitettura è l’insieme delle discipline che presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema…..... .............La bioarchitettura, pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità, ha l’obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra l’ambiente ed il costruito, soddisfacendo i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere, con il consumo indiscriminato delle risorse, quello delle generazioni future”…............

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Progetto di abitazione monofamiliare in località La Renella, Comune di Montignoso, Provincia di Massa (MS).

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Il progetto per la realizzazione di questa unità abitativa è il frutto di alcune considerazioni che hanno permesso di far convivere le necessità ed i desideri della committenza con i principi fondamentali dell’architettura rispettosa dell’ambiente, al fine di mitigare l’impatto energetico e quello sul contesto attraverso l’adozione di una serie di accorgimenti volti all’ottimizzazione del sistema edificio ambiente.

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La pianta del’’abitazione, dalla forma irregolare, è studiata in maniera tale da favorire l’ esposizione di tutti gli ambienti verso la luce del sole e allo stesso tempo da garantire la privacy dei componenti della famiglia attraverso la totale separazione della zona notte genitoriale da quella dei figli. Il corpo centrale, adibito a zona giorno, favorisce l’incontro dei membri della famiglia fungendo da cerniera ed anello di congiunzione fra le due estremità.

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Lo sviluppo degli alzati è limitato a uno solo piano, al fine di evitare ostacoli visivi al contesto, e favorire un dialogo diretto con questo attraverso l’utilizzo, in tutti gli ambienti della casa, di sole porte-finestre, le quali permettono di creare una comunicazione diretta, interno-esterno, con l’ambiente circostante.

Il tetto, in parte piano e in parte a falde inclinate, è pensato come un belvedere che permette di osservare il contesto ambientale, in cui l’edificio è inserito, da un altro punto di vista; le facciate sono trattate con materiali naturali come la pietra, con l’obbiettivo di integrare visivamente l’immobile con il contesto naturale e allo stesso tempo aumentare la sezione del muro al fine di ridurre l’escursione termica durante l’inverno e di mantenere gli ambienti più freschi durante il periodo estivo.

La componente della compatibilità ecologica e ambientale è resa plausibile anche attraverso la predisposizione di espedienti sostenibili come pannelli fotovoltaici, infissi a bassa emissione, sistema di riscaldamento a risparmio energetico, vedi impianto a pavimento, e in generale l’utilizzo di materiali isolanti che riducano al minimo il fenomeno di trasmittanza: tutto ciò in modo da coniugare le diverse istanze ambientali senza dimenticare le esigenze degli abitanti.

Schermature d.o.c.g. - Resstende, Renzo Piano Building Workshop

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Nella grande piazza a cielo aperto di 5.000 mq, la torre cattura-luce indica da lontano la presenza della Rocca di Frassinello, la cantina realizzata dall’architetto Renzo Piano tra le colline della Maremma.

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la piazza a cielo aperto della Rocca di Frassinello

La vigna è protagonista del progetto, con i suoi filari disegna il terreno e delinea il paesaggio. Resstende ha installato lungo le pareti mobili del padiglione in vetro e acciaio modelli di tende a rullo guidate L1, con tondino rigido in acciaio inox.

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Schermature Resstende lungo le pareti mobili del padiglione esterno

Le piastre per l’attacco a terra sono disegnate ad hoc e la tonalità sabbia del tessuto consolida il desiderio di eleganza e pulizia strutturale che lo studio Piano ha perseguito.

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tende a rullo guidate Serie L1 con tondini rigidi in acciaio inox di Resstende

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Dettaglio tecnico dell'incastro delle schermature Resstende

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Pulizia tecnica e funzionale nella struttura di modelli installati

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Particolare del fissaggio a pavimento con tondino rigido in acciaio inox della Serie L1

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La luce interna filtra tra le schermature Resstende

MdBG - Spedstudio, Marco Zordan, Martin Weigert

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Nuovo Museo di Storia della Baviera a Regensburg

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North Elevation

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West Elevation

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Plan level -01

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Ground Plan

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Plan level + 01

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Plan level +02

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Site plan

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Site plan

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Longitudinal Section

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Transverse Section

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Sustainability strategies

Off Grid Home in Extremadura - ÁBATON Architects

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Located in a privileged environment in the province of Cáceres, the goal was to transform an abandoned stable into a family home by completely renovating it in a way that would be consistent and respectful with the environment. At the end, the Studio decided that building from scratch was the best option as the stable was in a terrible shape.

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High on a hill and far from city water or an electrical grid, a thorough investigation resulted in the addition of photovoltaic and hydro power (weighted toward solar in summer and hydro in winter) and worked to ensure the home wouldn’t use much energy. The building’s original orientation also helped as southern exposure allowed for the sun to be the main source of heat during the winter. A generous eave prevents much sun from entering the home during summer, thus keeping it cool. Large wooden shutters that slide closed like a second skin, cover the large windows at night to trap in most of the home’s daily solar heat gain.

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As the building is located far from city water but perfectly located below two streams that flow year round the water is pure and can be used for drinking and bathing. The swimming pool acts as a holding tank for use in irrigation. In the interior nature has been incorporated almost to every room in the house: bathrooms with views of the interior patio and its stone water fountain, bedrooms with huge picture windows overlooking the countryside.

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The position of the architecture is as it was originally and the material used are also the same though given the home’s crumbling state the façade was built with a mix of cement and local stone.In the interior, supporting walls were replaced by light metal pillars, the haylofts in the upper area were converted into bedrooms and the enormous central lounge serves different purposes. In short, a mix of modern cement and iron beams coexist with well-worn stone, weather-beaten wood and local stone.

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House extension Mortsel - Bovenbouw

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A renovation and extension of a semi-detached house near Antwerp. The house shares a little alley with its neighbour. The alley provides a direct connection from the street to the garden. The new extension is not an addition to the old house. We propose a second house. This back house is a mirror image, a twin to the front house. It’s a brick house again, with a pitched tiled roof, living space on ground floor and some rooms higher up, and a chimney and a staircase once more. The ‘front’ facade of the back house is oriented to the garden. The side facade folds inward at the connection of both houses. The long alley has a centre point now: a little terrace adjoining the kitchen half way. Just as the house is a mirror image, so is the cavity wall. The brickwork behaves as wallpaper. Every indoor space has its own texture of brickwork. The same pattern returns on the outside, exposing the section of the building.

Location: Maalderijstraat 32, 2640 Mortsel
Gross external area: 75,5 m2
Year of completion: august 2012
Build cost: 117.500 € excl. VAT

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Police station - Bovenbouw

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The police station designed for the municipality of Schoten is a study in informality and approachability. It begins at the urban design level. Instead of highhandedly appropriating its spot, the police station places itself at the service of public space. The L-shaped building is pushed back to the rearmost edge of the large plot available and helps to define a new square.

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When you enter the building, you walk into a space dominated by two atria, visually linked to each other. One is accesible to the public and contains an open reception desk, the other is in use as a staff canteen. The athmosphere of openness is further enhanced by a footbridge visible to visitors and numerous views through to workplaces. The choice of materials also helps to create informality. High-grade materials have been avoided, everything has been built from concrete blocks and wood. A saving has also been made on technical installation: the ambient condition indoors are regulated via natural ventilation.

Location: Gasketelplein 10, 2900 Schoten
Bruto – netto surface: 2894 m2 – 2480 m2
Project cost: 3.055.000 € excl. VAT
Start of building process – ending of building process: november 2006 – september 2008
Energy rates: K28, E55

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City hall of ILLKIRCH GRAFFENSTADEN - Renato Filippini

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The project consists in the renovation of the current city hall in the city of Illkirch, France, taking into account a contemporary re-interpretation of the existing facades, as well as the creation of a new entrance volume which enhances the image of the city, and communicates a modern image of this administration.

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Front view

Currently, the town hall is composed of three buildings architecturally very different: one classic building from the nineteenth century and two contiguous constructions, built in the 60’s and 70’s, one coated of dark aluminium panels, the other of pre-cast concrete elements.

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Night view

We thought it was necessary to give a unified image to the whole intervention, respecting the quality of the building from the nineteenth century. The modern buildings have been treated with a new envelop-skin made with screen printed glass and meshes of stainless steel.

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New footbridge between the current city hall and the CSA building

The key feature of the project is the shell made with perforated stainless steel that covers the new entrance of the hall. Starting from the requirements of the program, the new volume of the entrance is designed in the lower part of the composition, not to create a full-height mass, which would be opposed to the historic building. The intention is to greet the customers, not just to impress them, and, nevertheless, to have a particular and remarkable architecture. The new skin of the building changes the colors and the reflexes whit the movement of the clouds in the sky and the people walking on the square.

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Open space office area

The new volume of the entrance hall is the central element of an architectural and formal concept otherwise rigorous and functional.

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town hall section with the new envelop-skin

The creation of double facades made with glass makes possible the recover of preheated air from the double flow ventilation system. The creation of a passive solar cooling facade, as well as other tools available today, like the recover of the rainwater to irrigate the interior garden or planted terraces and others, shows our particular attention on the subject of the bioclimatic architecture.

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New entry hall section

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ASTERISK in Beijing - SAKO Architects

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The project is a building which on a floating island in the lake, with an area of 2,000㎡. Including ground floor and basement. Wine showroom, restaurant and underground winery are included.

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The space separated by five different functional blocks, and setup as one integral building which is direction relative and continuity connected with the central multifunction space. The respective functions are connected through a space, the large openings in the exterior wall, form the interior and outdoor overall sense. There are five different functional plazas between each block, wedding or wine exhibition and other activities can be held here.

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Nuova porta urbana del sistema intermodale. Terni - SAB_gruppo esc, Marco Adriani, Pierpaolo Papi, Studio Longhi Giustinelli

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La proposta progettuale presentata, rispondente alle indicazioni del Programma Integrato Territoriale e fatta propria la lettura degli aspetti storici, urbanistici, architettonici ed economici dell’area oggetto d’intervento e del più generale contesto territoriale di cui questa fa parte, si pone due obiettivi principali:
  • il recupero dei caratteri formali/tipologici e delle valenze architettoniche del luogo oggetto di intervento,
  • la rifunzionalizzazione dell’area Stazione attraverso l’insediamento delle nuove funzioni previste nel P.I.T., così da realizzare un “luogo” con un identità riconoscibile testimone dell’identità passata di Terni tanto quanto artefice di quella attuale e futura. Il riferimento morfologico è quello dei nastri di acciaio o coil, elementi frequenti del paesaggio urbano che, al di là della retorica, possono essere definiti il simbolo della realtà culturale e produttiva della città.

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