Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Negozio in Como - Elisa Bonzanini

$
0
0

Progetto di arredi, luci e finiture interne per l’apertura di una nuova attività di parrucchiere nel centro storico di Como.

Elisa Bonzanini — Negozio in Como

Elisa Bonzanini — Negozio in Como

Elisa Bonzanini — Negozio in Como


Casa P - Irene Esposito, Enrico Guaitoli Panini

$
0
0

Piccolo intervento di ristrutturazione interna di una casa trifamiliare degli anni ‘90. L’obiettivo del progetto era rendere la zona giorno più luminosa ed in continuità con il resto del piano terra. Si è lavorato sulla demolizione di una tramezza che divideva il soggiorno dal vano scale, sulla sostituzione del pavimento e la pittura di colore bianco delle porte esistenti.

Irene Esposito, Enrico Guaitoli Panini — Casa P

Irene Esposito, Enrico Guaitoli Panini — Casa P

Irene Esposito, Enrico Guaitoli Panini — Casa P

Negozio in Milano zona San Babila - Elisa Bonzanini

Dwelling at Kogalniceanu - Maxim Calujac

$
0
0

Located in the center of Moldova’s capital, in 2009 the residential house has raised from an old hovel.

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

The architect’s goal was to adopt the rigid form of the construction and at the same time to keep the form alive.The exterior of the house represent an “skeleton” made from concrete.

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Rough textures and stylish columns tend to support the window and to offer an image of sculptural decoration of the elevation.

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

A part of the inner walls were laid in brick by rural masters, leaving the uneven texture laying freely.As a result we receive an charming gaucherie which get us back to the feeling of being connecting with nature,there from where mankind has grown.

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Stairs console is organically implanted between the floors.Is hard to make difference of its functional role within interior, is it just a simple functionality of the stairs of going up and down,or it gives also an decorative role…

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

The second floor includes two bedroom, the best place for chill and get rest. Thanks to the skylight lantern small bedroom is a perfect place for reading.

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

As the result of hard and detailed work of the architect the old construction that looks like a hut before, was renewed and afforded a new living space in the center of Chisinau

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

Maxim Calujac — Dwelling at Kogalniceanu

RI-USO industriale - studioarea999.architecture

$
0
0

ri-uso industriale

studioarea999.architecture — RI-USO industriale

arch.rocco morrone

studioarea999.architecture — RI-USO industriale

arch.rocco morrone

studioarea999.architecture — RI-USO industriale

arch.rocco morrone

studioarea999.architecture — RI-USO industriale

arch.rocco morrone

studioarea999.architecture — RI-USO industriale

arch.rocco morrone

studioarea999.architecture — RI-USO industriale

arch.rocco morrone

studioarea999.architecture — RI-USO industriale

arch.rocco morrone

Piazza del Municipio di Macugnaga - Edoardo Ventisette, Simone Ciuffini

$
0
0

Piazza del Comune di Macugnaga allo stato attuale risulta essere uno spazio pubblico poco definito, un luogo che risponde solamente alla esigenza funzionale che la città contemporanea richiede maggiormente: quella di parcheggio. Attraverso la proposta progettuale lo spazio acquista un’immagine sicuramente più chiara, con scelte architettoniche non solamente formali (o tecniciste). Nella nuova configurazione la piazza viene perimetrata dalla strada provinciale n° 66 di Macugnaga e da via Marconi. La scelta di mantenere quest’ultima come carrabile è dovuta a due esigenze: conservare un collegamento con le strutture (anche ricettive) presenti nelle vicinanze, mantenere la separazione tra zona di parcheggio attuale del centro informazioni turistiche e il nuovo intervento. Fondamentalmente il progetto d’insieme si basa su due aree (realizzabili come da bando, anche come due interventi distinti). La prima, quella principale, è costituita da un podio in pietra al quale si accede attraverso una gradinata. Questa, come vedremo nel dettaglio in seguito, assolve alle importanti funzioni sociali che uno spazio aperto cittadino deve assolvere. La seconda, l’area più ampia e più“canonica”, accoglie il nuovo disegno della pavimentazione e si configura come uno spazio che sicuramente può essere definito “flessibile”, libero e neutro in quanto pensato a trasformarsi, con pochi cambiamenti finalizzati, ad essere utilizzato per molteplici attività. Esempi di queste semplici trasformazioni sono riportati più avanti. Alcuni stalli per auto vengono mantenuti all’interno dell’impianto della piazza. Si è scelto comunque una soluzione che non preveda la loro rappresentazione tramite le classiche strisce a terra. Elementi parallelepipedi con illuminazione incorporata individuano dunque i parcheggi, mentre mattonelle quadrate leggermente in rilievo ne individuano l’ingombro laterale. In fase di progettazione esecutiva si potrà prevedere che gli elementi segnaposto possano essere a scomparsa, che vadano a incassarsi nel terreno per rendere lo spazio della piazza ancora più fruibile. Tra quelli previsti un posto auto viene comunque sacrificato al fine di ottenere un accesso carrabile permanente alla piazza, anche in previsione dell’accesso da parte dei mezzi sgombra neve.

Edoardo Ventisette, Simone Ciuffini — Piazza del Municipio di Macugnaga

Vista sul Monte Rosa

Nel nuovo disegno dell’impianto della piazza, il cordolo esterno, il “bordo” assolvente alla funzione (visiva) di marciapiede, è realizzato in cemento levigato a quarzite additivata con polvere di diversa granulometria, derivante dal riciclo di materiale laterizio. Per la tessitura principale invece si è pensato si ricorrere al classico porfido per esterni, (sp. minimo 3/4 cm) in tagli non troppo regolari (ipotizzabile una pietra di tipo Luserna), per via della sua resistenza agli agenti atmosferici e al gelo. Nel massetto è possibile prevedere, in fase di progettazione, un sistema di serpentine per il riscaldamento della piazza al fine di rendere più agevole lo sgombero della neve durante il periodo invernale.

Edoardo Ventisette, Simone Ciuffini — Piazza del Municipio di Macugnaga

Prospetto sulla piazza

La diagonale della piazza, raccordo tra il podio e lo spazio principale, oltre a fungere da raccordo per la tessitura della pietra della piazza, è un richiamo al torrente che scorre nelle vicinanze grazie al suo strato superficiale in ciottolato di fiume stesti ed incassati in uno strato di malta di 15 cm. Si fa comunque presente che questa rappresenta una vera e propria pavimentazione e non un semplice ciottolato, per cui completamente percorribile anche da persone portatrici di handicap. Al centro della diagonale è presente un sistema di illuminazione a pavimento. Il disegno generale piazza con la sua “pianta libera”, è voluto anche per non intralciare le varie attività estive che alcuni esercizi svolgono all’aperto, tramite i dehors che vengono tutt’oggi installati negli angoli della piazza.

Edoardo Ventisette, Simone Ciuffini — Piazza del Municipio di Macugnaga

Particolare costruttivo del podio e del totem

In generale una “piazza” ha sempre avuto un ruolo fortemente rappresentativo (sia civile che religioso) all’interno della storia, e la presenza del municipio nella piazza di Macugnaga ne è una chiara conferma. Abbiamo visto come lo spazio principale della piazza abbia l’ambizione di configurarsi come un’area flessibile all’interno della quale si possano svolgere più attività. Ma per conferire a uno spazio una valenza “sociale”, quali sono le condizioni sufficienti? Può bastare la dicitura “vuoto urbano” per ottenere l’appellativo di piazza? Se di per se già la piazza del Comune ha, all’interno della sua sezione, un importante dislivello, il saper dialogare con pendenze ed elementi di design urbano, gioca un ruolo fondamentale per quello che è la creazione di uno spazio pubblico “consolidato”. Il “podio” in legno e pietra presente nel nuovo assetto della piazza riassume questi elementi. Ci sono i “gradini – seduta”, che da sempre nei linguaggi sociologici agiscono come una calamita, avvicinando le persone, anche al dialogo; c’è una differenza di quota tra strada e podio, una divisione spaziale e fisica con le vie carrabili. ) Tra i molteplici utilizzi del grande spazio centrale ri-pavimentato, possiamo schematizzare alcune ipotesi, scenari di utilizzo, tra i quali sicuramente manifestazioni temporanee, anche con la previsione di un discreto affollamento di pubblico.

Edoardo Ventisette, Simone Ciuffini — Piazza del Municipio di Macugnaga

Planimetria generale

Lo spazio della piazza grazie alla (forte) presenza del podio, si presta anche come palco all’aperto Tutto questo ovviamente deve essere opportunamente coadiuvato da elementi di design appositamente studiati per la piazza come i totem informativi sui quali alloggeranno le formelle in ottone previste dal bando e il sistema di sedute del podio che, come vedremo successivamente, racchiudono al loro interno lo stesso concetto di “polivalenza”, principale traino di tutta la progettazione.

Edoardo Ventisette, Simone Ciuffini — Piazza del Municipio di Macugnaga

Tavola di dettaglio

AMH - alessia oliviero, marco elia

$
0
0

Ristrutturazione appartamento. Progetto della distribuzione interna e impiantistica, progetto degli arredi, luci, materiali e colori, pavimenti, rivestimenti porte e decorazioni. In collaborazione con Officine Manganiello s.r.l.

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

alessia oliviero, marco elia — AMH

Bamyian Cultural Center - António Cruz Lopes

$
0
0

The competition program for the Bamiyan Cultural Center presents a dense desire to unify a region and its different provinces in a single building of contemplation and research about the Buddha Statues. A space program apparently identical but with several different construction and architectural features. The proposal gathers the various features in a single floor for conceptual and phenomenological affinity ensuring the building rationality and its relationship with the historical context. The Cultural Center consists on one ground floor inserted on the soil and not overly rised, taking advantage of this feature in order to use it as a sightseeing terrace with a panoramic trace. The coverage is also used to increase the energy efficiency, using the clay/humus as a thermal solution, as well as the allocation of the solar panels and the water tanks. The landscape project endorses the use of trees for wind and sun protection and in order to fully embrace the Buddha statues. A succession of terraces are divided into several outdoor spaces that allow the presentation of outdoor performances (ex: outside auditorium). Thus, with an innovative design and taking advantage of local resources, the building causes a positive visual impact, while respects the context and its surroundings whilst integrates and becomes barely noticeable in the landscape. Inside, the wide spaces enables the Cultural Center to function as a living space and an area for the exchange of ideas. The area is divided in well-defined selected sectors in order to be used independently. The entire building will be built in brown reinforced concrete, coated with 20×30x20 bricks in the outside and the windows openings built with metal frames, using always the local resources. With this project we aim to establish continuity with the natural landscape and at the same time a hub of social unity.

António Cruz Lopes — Bamyian Cultural Center

António Cruz Lopes — Bamyian Cultural Center


CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO RESIDENZIALE DI HOUSING SOCIALE IN VIA LONGO – TERAMO - Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core

$
0
0

La proposta progettuale prende le mosse da alcune scelte significative: - Realizzazione della piazza pubblica a livello di via De Gasperi (lato Nord del lotto), in posizione centrale rispetto alle palazzine e nello spazio liberato dall’unica palazzina che non viene ricostruita - Realizzazione di una serie di corti coperte e scoperte al servizio degli abitanti indicativamente al livello della via Campano (lato Sud del lotto) - Posizionamento degli edifici sull’impronta di quelli demoliti sia perché l’orientamento risulta ottimale, sia per conservare una memoria del quartiere, sia perché la posizione quasi ortogonale rispetto alla via principale (via De Gasperi) consente di liberare ampi scorci panoramici verso la città e le colline - Gli edifici sono concepiti come “ponti” che poggiano su due basamenti paralleli alla via De Gasperi a nord e via Campano a Sud in questo modo liberando completamente lo spazio interposto - I corpi scala e ascensore sono posti sull’estremità sud degli edifici, oltre che per l’esigenza di posizionare i collegamenti verticali, anche per privilegiare l’esposizione degli spazi collettivi e i prospetti dalla città - Il basamento a lato sud che prospetta su via Campano, rispetto all’attuale presenza del muro di contenimento, è arretrato rispetto alla strada e contiene due piani di residenze che hanno luce ed aria verso sud su via Campano e verso nord sulle corti interne - Il basamento al lato nord contiene i servizi integrativi e quelli locali e urbani tutti affacciati verso le corti interne - I negozi (FCR) sono tutti localizzati al piano della piazza pubblica con accessi diretti dal piano di copertura dei due basamenti che collegano tra di loro le palazzine - Al piano della piazza pubblica, tra il basamento a ridosso della via De Gasperi (a nord) e quello a ridosso della via Campano (a sud) la piazza si espande su un ponte che collega i due basamenti e che si configura, per la sua dimensione, come la parte preponderante della piazza stessa; ulteriori piazzette, slarghi e spazi multifunzione sono ricavati a livello della piazza principale e del verde sull’asse delle connessioni pedonali - Realizzazione di una fascia di verde di spessore variabile tra la via De Gasperi e l’intervento di Housing sociale avente la duplice funzione da una parte di “ricucire” la zona verde esistente ad ovest (area B) e ad est (spazio interposto tra via De Gasperi e le vecchie palazzine che non fanno parte del conferimento) e dall’altra di costituire un filtro per le residenze rispetto a via De Gasperi (che ha un elevato volume di traffico) e spezzare la quinta ininterrotta di edifici per chi percorre via De Gasperi

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO RESIDENZIALE DI HOUSING SOCIALE IN VIA LONGO – TERAMO

In ultima analisi l’idea di progetto è quella di conservare in larga misura l’impianto planivolumetrico esistente, ma scavando tutto il terrapieno sostenuto dal muro controterra su via Campano che viene abolito. In questo modo si rivisita il tema urbanistico dominante della zona che è quello dei terrazzamenti digradanti verso il fiume interpretandolo con una successione di linee spezzate che formano ideali linee di livello.

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO RESIDENZIALE DI HOUSING SOCIALE IN VIA LONGO – TERAMO

Discorso a parte sul tema del verde e degli spazi pubblici Oltre al verde esistente del parco fluviale e a quello già ricordato a contatto con la via De Gasperi alle estremità est ed ovest dell’area di intervento, non esistono nell’intorno aree verdi fruibili. Il progetto quindi si propone, come già detto, da un lato di ricollegare le due aree di verde esistenti (alberate con pini di alto fusto) e dall’altro di attrezzarlo e renderlo più fruibile con una riqualificazione complessiva in particolare per l’area più vasta verso ponte S. Francesco. Una nuova superficie di verde viene aggiunta al piano delle corti inferiori ed attrezzata sia per il gioco dei bambini che per la sosta e lo svago degli anziani e dei residenti oltre a costituire lo spazio visivo su cui si affacciano residenze e servizi.

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO RESIDENZIALE DI HOUSING SOCIALE IN VIA LONGO – TERAMO

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — CONCORSO PER LA PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO RESIDENZIALE DI HOUSING SOCIALE IN VIA LONGO – TERAMO

Concorso per la progettazione di un intervento residenziale di housing sociale – Teramo _ 2a fase - Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core

$
0
0

La proposta progettuale prende le mosse da alcune scelte significative: -Realizzazione della piazza pubblica a livello di via De Gasperi (lato Nord del lotto), in posizione centrale rispetto alle palazzine e nello spazio liberato dall’unica palazzina che non viene ricostruita -Realizzazione di una serie di corti coperte e scoperte al servizio degli abitanti indicativamente al livello della via Campano (lato Sud del lotto) -Posizionamento degli edifici sull’impronta di quelli demoliti sia perché l’orientamento risulta ottimale, sia per conservare una memoria del quartiere, sia perché la posizione quasi ortogonale rispetto alla via principale (via De Gasperi) consente di liberare ampi scorci panoramici verso la città e le colline -Gli edifici sono concepiti come “ponti” che poggiano su due basamenti paralleli alla via De Gasperi a nord e via Campano a Sud in questo modo liberando completamente lo spazio interposto -I corpi scala e ascensore sono posti sull’estremità sud degli edifici, oltre che per l’esigenza di posizionare i collegamenti verticali, anche per privilegiare l’esposizione degli spazi collettivi e i prospetti dalla città -Il basamento a lato sud che prospetta su via Campano, rispetto all’attuale presenza del muro di contenimento, è arretrato rispetto alla strada e contiene due piani di residenze che hanno luce ed aria verso sud su via Campano e verso nord sulle corti interne -Il basamento al lato nord contiene i servizi integrativi e quelli locali e urbani tutti affacciati verso le corti interne -I negozi (FCR) sono tutti localizzati al piano della piazza pubblica con accessi diretti dal piano di copertura dei due basamenti che collegano tra di loro le palazzine -Al piano della piazza pubblica, tra il basamento a ridosso della via De Gasperi (a nord) e quello a ridosso della via Campano (a sud) la piazza si espande su un ponte che collega i due basamenti e che si configura, per la sua dimensione, come la parte preponderante della piazza stessa; ulteriori piazzette, slarghi e spazi multifunzione sono ricavati a livello della piazza principale e del verde sull’asse delle connessioni pedonali -Realizzazione di una fascia di verde di spessore variabile tra la via De Gasperi e l’intervento di Housing sociale avente la duplice funzione da una parte di “ricucire” la zona verde esistente ad ovest (area B) e ad est (spazio interposto tra via De Gasperi e le vecchie palazzine che non fanno parte del conferimento) e dall’altra di costituire un filtro per le residenze rispetto a via De Gasperi (che ha un elevato volume di traffico) e spezzare la quinta ininterrotta di edifici per chi percorre via De Gasperi

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — Concorso per la progettazione di un intervento residenziale di housing sociale – Teramo _ 2a fase

In ultima analisi l’idea di progetto è quella di conservare in larga misura l’impianto planivolumetrico esistente, ma scavando tutto il terrapieno sostenuto dal muro controterra su via Campano che viene abolito. In questo modo si rivisita il tema urbanistico dominante della zona che è quello dei terrazzamenti digradanti verso il fiume interpretandolo con una successione di linee spezzate che formano ideali linee di livello.

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — Concorso per la progettazione di un intervento residenziale di housing sociale – Teramo _ 2a fase

Discorso a parte il tema del verde e degli spazi pubblici. Oltre al verde esistente del parco fluviale e a quello già ricordato a contatto con la via De Gasperi alle estremità est ed ovest dell’area di intervento, non esistono nell’intorno aree verdi fruibili. Il progetto quindi si propone, come già detto, da un lato di ricollegare le due aree di verde esistenti (alberate con pini di alto fusto) e dall’altro di attrezzarlo e renderlo più fruibile con una riqualificazione complessiva in particolare per l’area più vasta verso ponte S. Francesco. Una nuova superficie di verde viene aggiunta al piano delle corti inferiori ed attrezzata sia per il gioco dei bambini che per la sosta e lo svago degli anziani e dei residenti oltre a costituire lo spazio visivo su cui si affacciano residenze e servizi.

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — Concorso per la progettazione di un intervento residenziale di housing sociale – Teramo _ 2a fase

Roberto di Pizio, Monica CARMENO, Luigi Di Giovanni, Tetraconsult S.r.l., pierpaolo core — Concorso per la progettazione di un intervento residenziale di housing sociale – Teramo _ 2a fase

Casa G. V. - Roberto La Bella

$
0
0

Ristrutturazione di una casa degli anni 60 per realizzare due unità idipendenti

Roberto La Bella — Casa G. V.

Prima dell'intervento

Roberto La Bella — Casa G. V.

Dopo l'intervento

Montemor-o-Novo Wall Museum - Tiago do Vale Arquitectos

$
0
0

An international, one-stage architecture competition was recently held by Arkxsite with the purpose of developing compelling ideias for a contemporary museum located within the Castle of Montemor-o-Novo in Portugal. Placed on the top of a hill, 291m above sea level, not only it rules over a breathtaking view but also documents a continuous history from the Roman Period to the 18th century.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Citing the competition brief, “the Castle of Montemor-o-Novo is a significant landmark on a prominent landscape, a place of great cultural heritage and historical significance with characteristics that must be preserved.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

When generating a vision for an intervention located within such a remarkable place, it is essential that each proposal emphasizes, respects and celebrates the site and existing ruins within this spectacular landscape, providing visitors a unique experience”.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Tiago do Vale Architects’ design for the Site Museum is motivated by three particular circumstances of its context: the unique character of the place, the museum’s theme and the size and features of its program.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Sharing an amazing and bucolic view over the Alentejo expanses with the ruins of the Montemor-o-novo castle, the site allows for an unparalleled relationship between architecture, landscape, history and built pre-existences.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Both the fact that the place is the theme of the Museum and the flexibility its program enabled the opportunity to propose a Museum that breaks with some of the usual paradigms of such a project.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Establishing a conversation with history and ruins, the museum was designed as if it reconstructed a part of the missing wall but assuming, at the same time, with it’s golden shimmer floating over a water mirror, that this is not just a reconstruction but a juxtaposition between historic pre-existences and an oneiric idea that dialogues with them.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Breaking with the norm of inclosed exhibition spaces, the design proposes to allow the place to foray into the exhibition, placing landscape and museological pieces side by side.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

In the same line of thought, breaking with a traditional compartmentalized approach, this project suggests placing all the public aspects of the program on a same, continuous space, encompassed by the museological route, allowing each part of the museum to animate it as a whole, enlivening the visitor’s experience.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Without questioning that general approach, the Museum’s bar, gift-shop and auditorium have their own independent access, allowing them to function equally with autonomy from the exhibition spaces.

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Tiago do Vale Arquitectos — Montemor-o-Novo Wall Museum

Talk Box - António Cruz Lopes, Ana Barbosa

$
0
0

CONCEITO: A Talk Box apresenta-se como um objecto de apoio à estruturação do espaço público e aproximação da cidade ao Homem. A Box permite uma fácil adaptação de actividades culturais e lúdicas com o espaço exterior, sendo a associabilidade destas caixas o mote impulsionador para a criação de diferentes modos de interacção sociocultural. A Box adapta-se à escala de uma praça, de um largo ou jardim, tendo por base a interação pública na cidade permitindo diversas utilizações. OBJECTO: Feita por elementos facilmente agrupáveis, recortados a partir de placas de dimensões mínimas de 2,34×0,96×0,06 cada Box é composta por quatro planos, dois verticais e dois horizontais. Nas duas peças verticais são recortadas três peças de dimensões menores que se rebatem, sendo que, as duas horizontais funcionam de cobertura e pavimento estável. FUNÇÃO: Espaço interactivo de apropriação colectiva ou individual. Leitura, Exposição, Cinema, Imagem, Sombra, Debate público, Enquadramento, Repouso. MATERIAL: Placas de Madeira/ Chapas Metálicas LINHA DE MONTAGEM: Placas de Madeira 2,34×0,96×0,06m. recortadas a laser coladas duas a duas, apoiadas e estabilizadas por uma cinta metálica, por forma a garantir a estabilidade do objecto. A mesma técnica é aplicada nos elementos mais pequenos para permitir o seu rebatimento.

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

António Cruz Lopes, Ana Barbosa — Talk Box

Interni showroom - Laura Calvagna

Spazi esterni villa - Laura Calvagna


Country House _ VILLA RENZO - Roberto di Pizio, Fabrizio Mancinelli

$
0
0

Il complesso edilizio, formato da un fabbricato principale e relativi annessi, oggi ristrutturati, rispondono a un sistema figurativo e costruttivo legato all’edilizia rurale del secolo scorso. L’impianto tipologico originario ha subito, nel tempo, implementazioni di volume, di facile lettura morfologica, che ne hanno indebolito però l’aspetto storico testimoniale. Il progetto di ristrutturazione e conservazione ha inteso mantenere con coerenza l’intero impianto tipologico e volumetrico, anzi, evidenziando le diverse parti del complesso edilizio, si ritrovano anche le diverse fasi costruttive succedutesi nel corso del tempo. Infatti, a partire dal fabbricato originario e risalente ai primi anni del secolo scorso, si è inteso di conservare integralmente, attraverso lavori di consolidamento, ripristino e sostituzione dei sub componenti, le caratteristiche insite nel manufatto, quale testimonianza storica e anche oggi, come in passato, esso rappresenta il centro della composizione, da cui si dispiegano gli altri volumi assommati in epoche successive. Quest’ultimi, risalenti alla seconda metà del secolo scorso e di inesistente valore storico testimoniale, sono stati integralmente demoliti e ricostruiti, con le medesime sagome e volumi, con materiali diversi da quelli originari. La scelta si è resa necessaria anche per lo stato avanzato di degrado in cui versavano le strutture e i materiali stessi.

Roberto di Pizio, Fabrizio Mancinelli — Country House _ VILLA RENZO

Roberto di Pizio, Fabrizio Mancinelli — Country House _ VILLA RENZO

Roberto di Pizio, Fabrizio Mancinelli — Country House _ VILLA RENZO

Roberto di Pizio, Fabrizio Mancinelli — Country House _ VILLA RENZO

Roberto di Pizio, Fabrizio Mancinelli — Country House _ VILLA RENZO

Bungalow esagonale | GRECIA - Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi

$
0
0

Corso di Interni per l’Abitare Temporaneo. Architettura Ambientale. Politecnico di Milano.

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Planimetria

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Concept

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Planimetria 1:50

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Sezione 1:50

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Arredo Zona Notte

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Render Zona Notte

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Arredo Zona Living

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Render Zona Living

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Arredo Zona Bagno

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Render Zona Bagno

Davide Adamo, Selene Micheli, Luca Mondonico, Chiara Nava, ivan suzzi — Bungalow esagonale | GRECIA

Illuminazione

Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA) - Gianvito Piccione, Valeria Damiano

$
0
0

-Criteri e impostazione generale della proposta (motivazioni e criteri delle scelte ideative) Il sito di progetto destinato ad accogliere il nuovo polo scolastico di Cairate è una grande area di forma quasi rettangolare che si attesta a sud sulla via Lucca, ad est sulla via Rimembranze e sulla via Milano mentre ad ovest e a nord su aree inedificate a destinazione agricola. Nell’immediato intorno dell’area si può notare una bassa densità edilizia con edifici unifamiliari di due piani su via Lucca e un’area cimiteriale a nord-est. Criterio insediativo della proposta progettuale è l’asse di via San Martino la cui direzione nel progetto si materializza con un corpo longitudinale che include i servizi scolastici (sia amministrativi che pubblici). Ad esso si interseca un corpo a pianta quadrata secondo la direzione Nord-Sud al quale si agganciano le varie sezioni scolastiche (medie ed elementari separate) e la palestra privilegiando un illuminamento da Est, Nord e Ovest grazie alle ampie vetrate continue presenti su questi lati.

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

-Illustrazione degli aspetti architettonici e funzionali Dato che il plesso scolastico dovrà accogliere 600 studenti suddivisi in :350 circa per la scuola primaria e 250 circa per la scuola secondaria di primo grado, si è ipotizzato un numero di 22 alunni (circa) per aula, individuando 16 aule per le prime e 12 per le seconde. Ogni sezione è costituita da 4 aule su due livelli, dotate di atelier/laboratori di pertinenza. Ogni singola aula è separata dal proprio atelier mediante pannelli scorrevoli ed illuminata da una grande apertura a nastro di 2.20 m di altezza sui tre lati Ovest , Nord ed Est consentita dallo sbalzo di 2.50 m sul lato corto vetrato della sezione. Le quattro sezioni della scuola elementare aggettano dal corpo a pianta quadrata in maniera progressiva per accogliere l’illuminamento solare da est. mentre le tre sezioni della scuola media si agganciano trasversalmente nella corte interna ricavata sul lato Sud del corpo longitudinale dei servizi relazionandosi , per giacitura con l’edificato esistente. La palestra , posta in successione alle aule all’interno della corte, rappresenta anche l’elemento di chiusura della stessa ed è collegata al corpo longitudinale, dove son posti gli spogliatoi e i servizi annessi, attraverso un breve corridoio. La palestra è dotata di tribune e accesso pubblico con angolo bar sul lato Sud, prospiciente la piazza, per assolvere alla funzione pubblica richiesta dal bando. Il corpo longitudinale su tre livelli, internamente rimarcato dal grande vano scala a tutt’altezza con lucernaio, ospita i servizi igienici su tutti i livelli; ingresso principale, ambulatorio, cucina, parte della mensa e servizi della palestra al piano terra; segreteria, aule professori e presidenza al primo piano; area studio/biblioteca al secondo piano; il grande auditorium su due livelli al di sopra dell’ingresso. Il corpo a pianta quadrata oltre alla funzione distributiva rispetto alle varie sezioni è caratterizzato da ampi spazi per la socializzazione, per le attività di gruppo e dalle due mense ricavate all’interno di spazi comuni non rigidamente definiti. Lo spazio esterno di pertinenza della scuola è suddiviso in un’area pubblica ed un’area recintata esclusiva della scuola. Lo spazio pubblico è composto da un parco a Nord, una piazza pavimentata con panchine, aiuole e attrezzature ludiche e un altro piccolo parco a Sud per incrementare gli standard dei servizi di zona. Lo spazio recintato di pertinenza alla scuola è invece composto da attrezzature sportive (campo di pallavolo, campo di pallamano/calcetto e salto in lungo), orti in direzione del corpo longitudinale e da un’area a parco. Tutti gli spazi progettati, seppur a questo livello preliminare, sono stati ampiamente verificati per la loro corrispondenza ai requisiti funzionali e dimensionali previsti dalle “Norme tecniche-quadro” relative all’edilizia scolastica”DATI DIMENSIONALI scuola media :12 classi x 22 alunni = 264 alunni scuola elementare: 16 classi x 22 alunni = 352 alunni Attività didattiche: -aule medie: 622.68 mq -aule elementari: 830.24 mq -atelier medie ed elementari: 644 mq Attività collettive: -mensa e relativi servizi: 810 mq -palestra e servizi annessi: 757 mq -ambulatorio:20 mq -servizi igienici per gli alunni: 261mq -laboratori: 240 mq -auditorium: 250 mq -area studio/biblioteca: 512 mq -agorà:1383 mq (p.t.) + 1220 mq (1°p.)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Gianvito Piccione, Valeria Damiano — Concorso di Idee per la progettazione di un polo scolastico - Cairate (VA)

Site museum at the Castle of Montemor-o-Novo in Portugal - Atelier X, Stefano Sessa, Chiara Maria Cecconello, ilaria egidi, Matteo Rapazzini

$
0
0

It’s a beautiful spring day and today we decided to go visit Cadtle at Montemor-o-Novo. We arrive at the spectacular ruins and the beauty of the landscape enchants me; I hear the sound of the breeze gently touching the grass and the silence talks to me. Wondering around I spot a new structure that gradually emerges from the topography. It’s materials are modern and shape is pure and even thought it is not mimicking the old ruins it feels like a modern yet antique architectural element of the rural landscape. It does not complete with the scale of the ruins and I feel that is a building that does not want to take action or show off, it’s just being itself and not representing anything. As I start walking between the emerged Corten blocks I notice the well-disguises fissures that let some top-light through into the interior. Curiosity rises inside me and I find the entrance ramp and slowly walk into the museum. I am greeted in a surprising lobby that as an open-air secret garden court. I was not expecting natural light and ventilation undergrund but the museum greets me with beautiful light and shadows games. Some rooms have huge windows that let you admire the prominent landscape and I feel my heart exploing in front of so much vastness. I must say that this visit was unique!

Atelier X, Stefano Sessa, Chiara Maria Cecconello, ilaria egidi, Matteo Rapazzini — Site museum at the Castle of Montemor-o-Novo in Portugal

Ristrutturazione appartamento - Paolo Imbalzano Architetto

$
0
0

Obbiettivo dell’intervento era quello di ottenere degli ambienti più moderni, ampi e vivibili. L’alloggio risalente agli anni 60-70, con una superficie lorda di 140mq, presentava una distribuzione interna “labirintica” che si articolava in ben 10 stanze di varia natura e superficie. Pur non stravolgendo l’assetto originario, è stata realizzata un’ampia e luminosa zona giorno, con parquet, pareti rivestite in pietra, e soffitto disegnato da cartongesso. Un disimpegno al centro dell’alloggio, mette in comunicazione tutte le stanze, ottimizzando gli spazi a vantaggio delle camere.

Paolo Imbalzano Architetto — Ristrutturazione appartamento

Vista sull'ingresso: stato originario e stato di progetto (a lavori non ancora ultimati)

Paolo Imbalzano Architetto — Ristrutturazione appartamento

Disimpegno: prima e dopo

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live


Latest Images