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La metropoli alienata - Lapo Lani

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Lo scenario apparve immoto, tiepido, denso di presagi e scaramanzia. Attendeva quello che restava quando un dopo non c’è più, perché il dopo era già quello.

Lapo Lani — La metropoli alienata

La metropoli alienata | 2015

La ragione era stata la forma del sotterramento del limite.

Lapo Lani — La metropoli alienata

La metropoli alienata | 2015

La follia distorse il proprio viso nella solita smorfia che faceva quando raggiungeva determinati gradi di intensità, lasciando il suo ghigno muto, per un tempo molto lungo.

Lapo Lani — La metropoli alienata

La metropoli alienata | 2015

L’epopea degli eroi finì. Apparvero organismi collettivi, assembramenti tipo muschio o licheni, ammassamenti di uomini resi monolitici dalla tecnoscenza come nel medioevo li rendeva monolitici la religione.

Lapo Lani — La metropoli alienata

La metropoli alienata | 2015

L’antico antagonismo non poté far altro che ritrarre fidanzati effimeri, che furono incoronati re di coppe in alto mare. E il grande tacchino marmoreo della virtù smise di pigolare.

Lapo Lani — La metropoli alienata

La metropoli alienata | 2015

Da allora non fu più importante trovare una gora di comprensione. Solo una indefinita sensazione di imbarazzo: un divario tra il posto dove si era e quello dove si doveva essere.

Nel delirio, senza il bisogno di rendere grazie a Dio di essere nati e senza coscienza dell’insopportabile dolore, l’uomo diguazzò nell’esplosione dell’alienazione. Qui, senza un alone di pensiero, iniziò a recitare versi senza principio e senza fine.

Abbandonò anche l’ultimo briciolo del dilemma morale, scaricando da sé l’ultimo paradosso.

La mancanza di significato non poté giustificare neppure una parte del suo disagio: sarebbe stato già troppo.

Così, gli antagonisti con le vesti cenciose del Bene e del Male si dettero una breve e scivolosa stretta di mano, come accade tra due concorrenti mal assortiti.

Balbettando, l’uomo pensò tra sé quanto tempo era passato e quanta strada aveva fatto per essere al punto di partenza. Tutte le storie parvero inezie. Eppure, non si era mai sentito così pronto.

Non si tratta di resistere alla vista del terribile, dell’orrore, di esporsi alla distruzione, di convivere con la decomposizione, la bruttezza, il male. Si tratta di fermarsi molto prima, di rispettare il limite che la Natura segna. Si tratta di vivere il tempo circolare delle stagioni e, terminato un giro, di ricominciare sgomberi di memoria; di iniziare un nuovo giro dopo aver dimenticato tutto.

Non rimase proprio alcuna speranza. A parte qualche rammarico, da dimenticare con l’inizio del nuovo giro.

Mi guardò senza dire niente, perché non c’era niente da dire.

L’uomo aveva imparato a volare, a curare le malattie, a vivere nella più smisurata ricchezza, ad assomigliare al proprio Dio. Ora doveva imparare a tramontare. Ora doveva imparare a morire.

(Le immagini sono state elaborate con la collaborazione di Camilla Mori.)


RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE - Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria

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Il progetto prevede la ridefinizione dello spazio della piazza. Questo si ridisegna prendendo spunto dalle tracce a terra delle strutture dei vecchi edifici storici che insistevano sulla ‘area e, l’esigenza di migliorare la viabilità stradale di ingresso , di circolazione e di sosta nell’area oggetto di intervento, si soddisfa attraverso le suddette soluzioni: 1- Senso unico in entrata da Roma per le auto su via Cardinal Altieri 2- Senso unico in uscita per Roma per le auto su Corso Giacomo Matteotti 3- Cambio del senso attuale di marcia su via Alcide de Gasperi 4- Creazione della corsia preferenziale degli autobus e taxi su Corso Giacomo Matteotti 5- Spostamento del Capolinea del Cotral alla Stazione ferroviaria 6- Riposizionamento della Fermata degli Autobus e Taxi nella piazza. 7- Introduzione del servizio di Bike Sharing e di rete WIFI

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

VISTA NOTTURNA

La piazza si divide in due vaste zone rettangolari, di dimensione diverse collegate da una area longitudinale che segna l’asse di entrata al Parco Comunale. In corrispondenza del parcheggio sotterraneo dettato dall’Amministrazione Comunale con ingresso in via Cardinal Altieri , si posiziona una zona sopraelevata rispetto al livello stradale con la doppia valenza di realizzare una zona pedonale dove poter ammirare il panorama ed assistere ad eventi /concerti e di permettere il posizionamento delle prese di luce e d’aria per il parcheggio sottostante. L’uscita dal parcheggio in piazza si inserisce all’interno di un elemento multifunzionale che, attraversando longitudinalmente la piazza, diviene progressivamente elemento di bordo della zona rialzata ,di copertura della pensilina, area verde e di illuminazione, creando uno scenario urbano in movimento a seconda della percorrenza e ubicazione dell’utente. Particolare attenzione si darà alle aree verdi le cui alberature costituiranno il tetto ideale per creare zone ombreggiate e di raccordo visivo tra la città storica ed il grande Parco urbano dell’antica villa Doria. La scelta delle essenze arboree ed arbustive è legata alle condizioni climatiche e del terreno, nonché alla presenza storica di questi elementi. L’assenza delle zone a prato e la scelta dell’impianto irriguo goccia a goccia, risponde a principi di eco-sostenibilità ,di basso costo di gestione e di facile manutenzione.

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

PLANIMETRIA DELL'AREA DI INTERVENTO

Pavimentazione: Il materiale utilizzato per la pavimentazione della piazza e dell’asse di connessione con il Parco Comunale è il Cemento Stampato con disegno e finitura superficiale realizzata in modo tale da essere antisdrucciolo e resistente agli sbalzi termici. Lo spessore è adeguato alla funzionalità carrabile nella parte prospiciente l’entrata del Parco e che prosegue per la via Cardinal Altieri. I giunti di dilatazione si realizzano con materiali idonei marcati da ricorsi in Gres di Pietra di Utrecht grigio scuro tipo Ariostea che definiscono il disegno a rettangoli irregolari dell’intera piazza.

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

VISTA A VOLO D'UCCELLO

Struttura sopraelevata: La struttura ascendente/discendente è composta da piattaforme di cemento, rivestite in Gres di Pietra Piasentina tipo Ariostea di color grigio chiaro mentre le sedute in muratura rivestite da Gres di Pietra di Utrecht tipo Ariostea grigio scuro. I parapetti in Vetro e Acciaio Inox satinato. Pensilina di uscita dal parcheggio sotterraneo La struttura della pensilina è di Ferro galvanizzato e Vetro con rivestimento della copertura in Lamiera di Alluminio zincato con effetto satinato, piena nella parte superiore e forata nella parte inferiore della copertura. Elemento longitudinale multifunzionale Il nastro che si snoda per tutta la lunghezza della piazza è costituito da Lamiera zincata forata con effetto satinato della finitura superficiale con disegno irregolare della trama.

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

SPACCATO ASSONOMETRICO

Verde: Lo strato arboreo è costituito da: Cercis siliquastrum (Albero di Giuda), Ginko biloba (Ginko), Quercus ilex (Leccio), Quercus suber (Sughera). Lo strato arbustivo ed erbaceo da: Erigeron karvinskianus (Margarita cimarrona), Euonymus europaeus (Fusaggine), Festuca glauca (Festuca), Hipericum calicinum (Erba di San Giovanni) Lavandula officinalis (Lavanda), Lavandula officinalis “Alba” (Lavanda bianca), Myrtus communis (Mirto), Pennisetum villosum (Penniseto) Rosmarinus officinalis prostratus (Rosmarino prostrato), Rosa tappezzante “Tesorino”, Viola odorata (Violetta).

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

VISTA DIURNA

Illuminazione: L’illuminazione, oltre a garantire la quantità di luce minima necessaria all’ attività urbana, sarà incrementata da effetti scenografici che metteranno in risalto i vari elementi della piazza, a seconda delle funzioni e delle necessità cittadine. Questa sarà garantita da proiettori a terra , da lampioni lungo il bordo della via del Corso , da strisce luminose continue e da elementi retro-illuminati. La versatilità dell’utilizzo con programmatori e l’impiego della tecnologia LED su apparecchi illuminanti Bega, saranno sinonimo di eco-sostenibilità, bellezza scultorea, durata e risparmio energetico.

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

VISTA DIURNA

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

PLANIMETRIA CON SCHEMA ILLUMINOTECNICO E DELLE ALBERATURE

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

SEZIONE

Architetto Massimiliano Ciccalotti, Annapaola Cipolloni, - COLLABORATORI:, Maria Cristina Sullo, Emanuele Giovannetti, Valentina Nebolini, Andrea Anguria — RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MAZZINI AD ALBANO LAZIALE

SEZIONE

Social medical residence in Leysin - TEd'A arquitectes

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Leysin is a small mountain village. It is located at the eastern end of Leman lake. The abundance of vegetation and the vastness of the mountains turn Leysin into an idyllic location for rest. In the first reading of the environment, we find different elements that the project attempts to incorporate and take ownership of. A WALL In the street where we find our plot, a wall about four meters high marks the boundary between the street and the parcels. This wall has an undeniable presence. The project takes this wall, stretches it, and generates an elevated plaza, well oriented with good views, while placing parking underneath it. SMALL SCALE In Leysin the most common and educated buildings are small scaled domestic ones. The houses are located at a certain distance from each other. The vegetation and the views predominate between a house and the other. That is why the project divides the program into three separate volumes, in order to reduce its scale, to create a communal terrace and frame the sights between them. CONFIGURATION OF BUILDINGS Traditional buildings we find in the surrounding environment consist of wood volumes with sloping roofs arranged on a stone base. The new building is also configured this way: a stone base containing all the common uses and three wooden volumes with sloping roofs containing the private spaces.

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

TEd'A arquitectes — Social medical residence in Leysin

site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato] - nicolò spinelli architetto, marco volpi

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STANDING ON A STEEL REVERSIBLE FOUNDATION FRAME SYSTEM, THE ARCHITECTURAL OBJECT LIGHTLY LAYS AND FLOATS ALONG THE SLOPE. ENFORCING THE‘DOMINANT’RELATION WITH THE PANORAMIC LANDSCAPE SCENARIO, THE VISITORS CENTER STANDS AS A NEW COMPLETING BUT NON-IMPACTIVE PART OF THE EXSISTINGARCHITECTURAL COMPLEX. MIMETICALLY, THE BUILT MASS FOLLOWS THE SITE OROGRAPHY. CHROMATICALLY, THE ARCHITECTURAL BODY GETS ITS OWN CONTEMPORARY AND ICONIC IDENTITY. THE ELEMENTARY AND GEOMETRICAL DEVELOPMENT OF THE VOLUMES BREAKS IN AN IRREGULAR (BUT SERIAL AND RIGOROUS) SCOMPOSITION THAT DEFINES THE SUB-OBJECTS FOR THE DIFFERENT INTERNAL FUNCTIONS. THE SEQUENTIAL FUNCTIONAL DIAGRAM SHAPES ITSELF AND OBTAINS QUALITY WITH AN INTERIOR DESIGN MADE BY THE RHYTMIC, CONSTANT ANDPREFABBRICATED STRUCTURAL PORTALS AND CEILING’S ELEMENTS. TOTALLY COVERED BY A WHITE METAL DECORATED SKIN THAT SHOWS A CONTEMPORARY REINTERPRETATION OF‘AZULEJOS’GRAPHICAL FEATURES, THE INTERNAL SPACES TAKE LIFE AND ARCHITECTURAL QUALITY BY THE EMOTIONAL EFFECTS OF NATURAL LIGHT.

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

nicolò spinelli architetto, marco volpi — site museum castle of montemor-o-novo [3° classificato]

Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space - Antonini Darmon architectes

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Rising from a base that comprises 500 m2 of commercial space and six two-storey houses is a tower that holds an additional 24 apartments. The tower has a gridded façade framed by steel beams. The architects paid close attention to outdoor areas, such as gardens ‘in the plinth’ that serve as a buffer between private and public zones, and patios designed to protect occupants from the elements. Outdoor spaces in the tower actually wrap the gridded façade, some sections of which are filled with solid panels, while others are open or screened with perforated-aluminium shutters.

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Antonini Darmon architectes — Mixed-use Complex : Social Housing and Commercial Space

Concorso di idee per il Museo del Termalismo - marco trombetta, Giulia Zurlo , Ilenia Candiotto

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Proposta per la ristrutturazione e l’allestimento del rustico di villa Draghi per la realizzazione del Museo del Termalismo

marco trombetta, Giulia Zurlo , Ilenia Candiotto — Concorso di idee per il Museo del Termalismo

Comparto Residenziale sub urbano - Davide Canali

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In un comparto di espansione a bassissimo indice edificatorio, costituito da 24 lotti disposti ai lati di una strada di accesso carrabile, vengono immaginate delle villette mono-famigliari in bio-architetura costruite con la tecnica x-lam su di un basamento interrato in c.a. che ospita i servizi e le autorimesse. La vicinanza al sito di una seicentesca casa colonica a “torre” tipica dell’appennino tosco emiliano, ha di fatto condizionato la scelta tipologica della villetta-tipo immaginando quest’ultima costituita da una torre in legno a pianta quadrata che ospita le camere da letto ed addossata ad essa un corpo di fabbrica più basso ospita gli spazi del soggiorno e della zona pranzo. La copertura della casa è sorretta da cavalletti in legno che ruotano di 17° alla base determinando una inclinazione della falda rivolta a SUD ed in grado di accogliere i pannelli fotovoltaici necessari al fabbisogno energetico della casa.

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Planivolumentria di progetto

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Piante Piano Terra e Interrato

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Piano Primo e Copertura

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Prospetto Est e Prospetto Nord

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Prospetto Sud e Prospetto Ovest

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Sezioni

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Analisi dell'irraggiamento solare

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

Davide Canali — Comparto Residenziale sub urbano

School in Crissier - TEd'A arquitectes

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The new building’s organizing strategy arises from the reflection about the surrounding buildings. The organisation system is taken by abstraction from a characteristic set of traditional town buildings.

TEd'A arquitectes — School in Crissier

The surrounding buildings are organized by the agregation of several volumetric units. Those units have some characteristic features: they have a domestic scale, gabled roof and large chimneys.

TEd'A arquitectes — School in Crissier

Our proposal takes and adapts those environmental building issues. So that, the new building has a domestic scale, which means that the building dialogues with the building tradition of the place.

TEd'A arquitectes — School in Crissier

The standard unit of measurement is the classroom, which, in pairs, form the volumetric unit. Each classroom has a chimney-toplight that has a volumetric report with the surrounding chimneys. Each volumetric unit is the structural unit: perimeter walls are structural, they hold the floor structure and the roof.

TEd'A arquitectes — School in Crissier

Classrooms are organized arround the courtyard. This one together with the porch qualify the exterior space. Small corners are generated in orther to uplift the stay of the children in the playground.

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier

TEd'A arquitectes — School in Crissier


Bivacco Fanton Marmarole - claudio ciccotti

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L’intervento riguarda la ricostruzione del bivacco preesistente collocato in prossimità nella nuova ubicazione identificata appunto con la Forcella Marmarole, località situata nel gruppo dolomitico da cui prende il nome.

claudio ciccotti — Bivacco Fanton Marmarole

fotoinserimento 1

“La salita è silenzio, per preservare il respiro e far entrare i pensieri” (Carlo Grande – terre alte).

claudio ciccotti — Bivacco Fanton Marmarole

fotoinserimento 2

I temi del paesaggio, della tradizione costruttiva, della memoria, della funzionalità, dell’efficienza energetica, si fondono nella sintesi della proposta progettuale.

claudio ciccotti — Bivacco Fanton Marmarole

pianta e sezione

claudio ciccotti — Bivacco Fanton Marmarole

dettaglio costruttivo

claudio ciccotti — Bivacco Fanton Marmarole

fotoinserimento 3

Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente - Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi

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Siamo a ridosso del centro storico del capoluogo proprio di fronte al verde pubblico, giardino che presenta numerose essenze arboree di notevole importanza. Si tratta di una zona residenziale di pregio ben consolidata.

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Planimetria di progetto

Sul lotto attualmente è presente un edificio residenziale monofamigliare risalente agli anni 50 del secolo scorso ormai obsoleto e di scarso pregio per il quale si prevede l’abbattimento. Verrà sostituito con una nuova volumetria ben proporzionata, che in altezza si confronta senza prevaricare gli edifici circostanti e che, rispettando le distanze di legge dai confini di proprietà, garantisce le caratteristiche di intervisibilità di tutto l’intorno.

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Pianta piano terra

Sono previste 5 unità abitative di ampia metratura e al piano terra sono risolti inoltre 5 box auto chiusi accessibili dal corsello privato che sfila a lato del lotto. L’ intervento è stato pensato per soddisfare le esigenze degli utenti che andranno ad abitarvi, i lay-out interni di ogni unità abitativa rispondono già a precise richieste della committenza. Infine particolare attenzione è stata data anche alla progettazione delle sistemazioni esterne migliorando sensibilmente le cromie esistenti la dotazione di verde e garantendo anche una sufficiente permeabilità del terreno. L’accesso pedonale all’edificio avverrà da cancello indipendente per l’unità al piano terra, mentre per le altre 4 unità ai piani superiori è previsto un accesso pedonale, protetto da pensilina, posto lungo la strada privata.

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Pianta piano primo

Le sistemazioni esterne prevedono nella parte retrostante del lotto ove vi sono posti auto all’aperto, delle autorimesse e un corsello a raso accessibile da un cancello automatizzato.

Relativamente alla scelta distributiva è stata prevista una scala comune dotata di ascensore che serve le unità al 1° e 2° piano nonché accessibilità al sottotetto e al coperto. Si ribadisce che le diverse unità immobiliari rispondono a precise esigenze della committenza, ma si può affermare che le ampie metrature previste consentono un’ottima arredabilità degli spazi in coerenza con l’obbiettivo di voler ottenere un risultato architettonico e di design di buon livello qualitativo. Sotto il profilo tecnico è prevista una struttura in cemento armato antisismica con tamponamenti in laterizio e finiture esterne in mattoni faccia vista.

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Pianta piano secondo

Dopo un attento confronto con gli impiantisti è stato scelto di dotare tutti gli appartamenti di un impianto di riscaldamento e raffrescamento a pavimento implementato da sistema di ricambio d’aria in funzione del fatto che oggi come oggi per “spingere” le prestazioni termiche ci troviamo ad avere edifici “sigillati” e dunque a rischio di formazione di muffe.

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Prospetto A

Da qui anche l’importanza di aver curato il corretto isolamento di tutti i nodi strutturali in modo da evitare la formazione di punti di condensa e umidità.

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Prospetto B

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Prospetto C

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Prospetto D

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Sezione

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

Studio Tecnico Gandolfi, Ing. Gian Paolo Gandolfi, Arch. Andrea Gandolfi — Nuova costruzione di edificio residenziale previa demolizione di edificio esistente

COPAGRI Dome for Expo Milano 2015 - Miralles Tagliabue EMBT

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Miralles Tagliabue EMBT designs a dome for COPAGRI as part of the Expo Milano 2015.

Miralles Tagliabue EMBT — COPAGRI Dome for Expo Milano 2015

EMBT Copagri Dome

The dome will be located in the south-east part of the Lake Arena – a large circular pool of water at the end of the Cardo, one of the main axes of the Expo Milano 2015 masterplan – and surrounded by the European Union Pavilion and the Vanke Pavilion.

Miralles Tagliabue EMBT — COPAGRI Dome for Expo Milano 2015

EMBT Copagri Dome. View from Lake Arena.

COPAGRI is a confederation of agricultural producers that brings together hundreds of Italian farmers. During the Expo, they will showcase their approach to the use of natural food products, all linked to the Italian tradition, through a market, a hall for cooking demonstrations and two spaces for pizza and ice cream tasting, made with 100% organic products.

Miralles Tagliabue EMBT — COPAGRI Dome for Expo Milano 2015

EMBT Copagri Dome. General plan.

The design started from the observation of Italian landscapes, both natural and man-shaped. During this initial design phase, we had the following thoughts: The splendor of the Italian cities, which are beautifully represented by their domes. The “landscape” of Rome, Florence, Turin, Venice and Milan is identified with the skyline of their domes, which in different ages always represented the exceptional architectural spaces in Italy. The Pantheon of ancient Rome, Brunelleschi in Florence, Bramante, Bernini, Borromini, Mengoni, Nervi: the Italian domes could tell the story of Italian civilization, and its artistic wonders.

Miralles Tagliabue EMBT — COPAGRI Dome for Expo Milano 2015

EMBT Copagri Dome. Elevation.

In our project the domes are not only representing the magnificence of the Italian past, but they also show us potential for the future lying in the construction of domes.

Miralles Tagliabue EMBT — COPAGRI Dome for Expo Milano 2015

EMBT Copagri Dome. Ground floor plan

Continuing the path illustrated by the engineer and inventor Buckminster Fuller, we propose and experiment domes as sustainable structures that, besides being beautiful, use a minimum of materials so that they can be optimized and designed for production in series with a consequent great ease of construction.

The dome, made of wood, represents a message of sustainability and will host several exhibitions, accompanying the visitors in the topics proposed by Expo Milano 2015.

At the end of the Expo, when all the buildings will be removed, these domes can be easily dismantled, transported and reassembled in symbolic Italian places to host a variety of functions. Therefore, they will make this part of the Expo even more sustainable, witnessing for a long time to come the universal message of Expo Milano 2015 “Feeding the Planet, Energy for Life”.

Realizzazione scala in ferro - Francesco Fontana

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L’intervento è caratterizzato da una scala totalmente in ferro con un anima di 8 millimetri di spessore piegata in azienda e saldata in opera. L’elemento è quasi del tutto autoportante, ancorata ai pavimenti e stabilizzata con cavi d’acciaio che fungono anche da parapetto. La parte inferiore della scala è stata dipinta con uno smalto mentre la parte superiore è stata trattata con una finitura trasperente per dar maggior risalto al materiale.

Francesco Fontana — Realizzazione scala in ferro

Vista dalla scala dal piano inferiore

Francesco Fontana — Realizzazione scala in ferro

Francesco Fontana — Realizzazione scala in ferro

Francesco Fontana — Realizzazione scala in ferro

Francesco Fontana — Realizzazione scala in ferro

Particolare costruttivo

Francesco Fontana — Realizzazione scala in ferro

Family House - LILIetRAMI Architecture

Una instalación de arquitectura efímera para el "World Down Syndrome Day" en la sede del Parlamento Europeo de Estrasburgo. - Fernando Mariano Molina León

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Dicen que la arquitectura no enseña a vivir, y creo que es verdad. Entre otras cosas porque el habitar es un proceso creativo en el que la arquitectura no es más que parte de las condiciones materiales de partida. Pero ¿y si la arquitectura pudiera facilitar esas condiciones de partida? ¿y si no fuera sólo con las condiciones puramente materiales y fuera más allá, no sólo con el continente sino con el contenido? Aspirar a éso hace grande al arquitecto.

Fernando Mariano Molina León — Una instalación de arquitectura efímera para el "World Down Syndrome Day" en la sede del Parlamento Europeo de Estrasburgo.

Apoyar un ideal grande (que la diversidad de los que tienen Síndrome Down es un valor), cada uno con lo que sabe y puede hacer, en mi caso con arquitectura, ha sido todo un privilegio, y poderlo diseñar con la ayuda de mis alumnos de 1ºBach. del Colegio Bilingüe El Tomillar. Grupo Attendis, que me ayudaron con la maqueta como ejercicio práctico dentro de la asignatura de dibujo técnico, un reto muy enriquecedor.

Fernando Mariano Molina León — Una instalación de arquitectura efímera para el "World Down Syndrome Day" en la sede del Parlamento Europeo de Estrasburgo.

Durante la semana en la que estuvo instalada la exposición, del 9 al 13 de marzo de 2015, han pasado por ella Parlamentarios de todos los tipos y colores, algunos con los que no estoy muy de acuerdo, otros que ni conocía, de muchos países distintos.., pero para esta ocasión, unidos por una buena causa.

Fernando Mariano Molina León — Una instalación de arquitectura efímera para el "World Down Syndrome Day" en la sede del Parlamento Europeo de Estrasburgo.

Del diseño:

Fernando Mariano Molina León — Una instalación de arquitectura efímera para el "World Down Syndrome Day" en la sede del Parlamento Europeo de Estrasburgo.

Se trata de una instalación de arquitectura efímera, que retoma un proyecto que ya hice para la noche en blanco de Badajoz 2013, junto con grandes arquitectos como Jaime Olivera, Daniel Jiménez, Juan Carpio y José Antonio Rodrigo, para “cubrir” una exposición en la que se defiende la diferencia de las personas con Síndrome de Down, en una fecha en el día mundial del Síndrome Down.

Fernando Mariano Molina León — Una instalación de arquitectura efímera para el "World Down Syndrome Day" en la sede del Parlamento Europeo de Estrasburgo.

La iniciativa, bajo el hashtag ‪#‎socksbattle4ds‬, tiene una divertida manifestación externa con la cual puedes unirte a esta campaña: ponerse calcetines de distinto color para hacer ver que la diferencia también es un valor.

El proyecto para la exposición recrea un nido con forma de espiral que se cierra en la entrada, convirtiendo la espiral en una especie de cinta de Moebius formada en su totalidad por barras rectas.

Entre la sinuosa forma de la superficie, con doble curvatura, se establece un recorrido que pretende “reducir la velocidad del que pasa”, el hall de la instalación está en un lugar de paso entre el hemiciclo y uno de los restaurantes del Parlamento, para conseguir hacerle caer en la cuenta del contenido de a exposición.

Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal - Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati

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Il centro linguistico di Dakar è un edificio dalle geometrie spigolose, che trae la sua genesi formale dalla natura del luogo che circonda l’area. Il paesaggio è connotato solo da semplici elementi, l’urbano non ha nel suo costruito una sua identità se non quella della natura. IL progetto ha voluto dare riconoscibilità all’architettura come elemento simbolico e fortemente formale di identificazione urbana.

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati — Centre Linguistique Appliquè de Dakar - Senegal


Gusto Dop & Doc - Laura Canonico, Arianna Ciciani

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questo locale nel centro di Civitanova Marche doveva trasmettere il calore delle vecchie botteghe di paese e rappresentare il luogo ideale d’incontro, per due chiacchiere davanti ad un calice di buon vino.

Laura Canonico, Arianna Ciciani — Gusto Dop & Doc

ingresso del locale

uno spazio conviviale e familiare, di aggregazione e condivisione. Per realizzarlo (con un badget minimo) abbiamo utilizzato il calore del legno massello (per i tavoli su disegno e gli espositori) e la resina color petrolio (come le pareti) che caratterizza l’ambiente centrale d’ingresso. A sinistra si sviluppa la sala degustazione mentre a destra il bancone gastronomia e prodotti tipici. Abbiamo schermato la parte dei servizi (bagno e magazzino) con una parete mobile scorrevole su un binario/carrucola in ferro smaltato realizzato su disegno.

Laura Canonico, Arianna Ciciani — Gusto Dop & Doc

sala ingresso

Laura Canonico, Arianna Ciciani — Gusto Dop & Doc

espositori prodotti

Laura Canonico, Arianna Ciciani — Gusto Dop & Doc

sala degustazione

Laura Canonico, Arianna Ciciani — Gusto Dop & Doc

pannelli scorrevoli

PROGETTO FLAMINIO - COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales

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CITTA DELLA SCIENZA Roma 2015

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza - Bird View

The ambition of the master plan for the new «  Città della Scienza » is to transform the industrial district into a self-sufficient urban ecosystem. The project aims at becoming an example of new urbanization placing great emphasis on sustainability. In addition to building functions and visual appeal, it encourages the promotion of sustainable design, low carbon transportation, renewable energies, automation technologies, and new green building materials.

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza - Green Towers

Inspired by the Land Art, the eco-architecture makes itself metabolic, fertile and creative! Facades are covered of free edible plants and become like epidermises, intelligent, self regenerational and organic. Roofs and balconies become new grounds of a green city. The orchards and food gardens are not placed side by side with the new buildings anymore, they are the buildings of this eco-masterplan! To adapt form to function, to bet on biodiversity, to program the multi-functionality, to encourage multi-culture and self-management, these are the keys of an urban and social success to initiate the symbiosis within the couple « Human-Nature » in Roma !

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza - Housing

The area is crucial in the process of regeneration of the urban area centered on the axis of via Guido Reni linking the Maxxi and the Auditorium in the North of Roma. It seems appropriated to build the project proposal combining the memory of the original urban fabric of the neighborhood with innovative eco-responsible lifestyles. It results in a new organization of the site with a strong green footprint that regenerates his industrial past and articulates the green architecture features. The master plan offers contemporary large public spaces and a dynamic social mix presenting high values in terms of urban centrality and connectivity between the different identities and cultural spots of the district.

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza - Main Square

The six fundamental principles of the design are as following:

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza - Science Museum

1. Correlation with the context and the industrial history: Crossing the area, a grid of permeable public spaces grafts all the paths from piazza Melozzo da Forlì, from piazza Mancini, from the Via Flaminia, and from the MAXXI square. Inside, the tree-lined avenues are kept, like fingerprints, the pre-existing industrial buildings envelopes transformed into magnificent lofts. Most of the residences and commercial spaces are aligned along the edge of the site to give form and consistency to the great original block.

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza _ masterplan

2. Articulation of various public spaces, building types and architectural languages: The system of public spaces, despite its variety, forms a unitary structure characterizing strongly the project from the point of view of beauty and quality of life. The variation of building types, scales and architectural languages presents an obvious additional aesthetic quality. The entire site is pedestrian! Regarding to the mobility, the private accesses to the underground car parks (on maximum two levels under residential buildings) are systematically located on the edges of the area. Public car parks are located under the square facing to viale del Vignola and under the building of the Città della Scienza.

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza - competition output

3. Flexible and multi-functional urban spaces: The functions, as reflected in the master plan, bind the transformations induced by the diagonal pathway: retail stores, ateliers for artists and craftsmen, small art galleries, bars and restaurants, neighborhood services, all the needs of the city’s events and exhibitions of science are thought in order to not disturb the privacy and the intimacy that must characterize the residential spaces.

COFFICE, Paolo Colarossi, Francesco Colarossi, Vincent Callebaut, luisa saracino, Massimiliano Foffo, Marco Maria Sambo, Fabio Briguglio, Andrea Morales — PROGETTO FLAMINIO

Citta della Scienza - competition output

4. Cityscape full of trees (“trees of shadow and harmony” – l. Sciascia): The intensive planting of mature trees is designed not only for their intrinsic beauty, but also for the positive environmental effects (reduction in CO2, particulate removal, microclimates in public spaces). All the roofs and balconies of each new buildings become communitarian orchards and/or food and aromatic gardens to design a flourishing and fertile master plan.

5. Bio-sustainability of urban plants and buildings : The landscape architecture (Land Arch) aims at reaching the following green features : the recovery of rainwater for irrigation of public and private green areas, photovoltaic electricity production, the domestic hot water production by solar tubes, the control of microclimates in public spaces (daylight and shadow), the municipal solid waste recycling on site by biomass, the energy-efficient buildings (treatment of facades with respect to guidance), and finally the lighting appliances with integrated micro-wind turbines.

6. Social mix of dwelling units: The master plan proposes a large choice of apartments scales in different building types taking into account the expected diversification of housing demand.

This project has been studied in collaboration with Vincent Callebaut Architecture, Studio d’Architettura Briguglio Morales, arch. M.Sambo and GREENAPSI

romagna wine festival_2015 - laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli

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Un green Festival targato Rilegno A Cesena tre giorni di degustazioni, incontri, convegni, cooking show, disfide all’insegna del riciclo e della sotenibilità. Installazioni con imballaggi di legno, eco-premi, riuso e riciclo, in una kermesse sul vino di qualità realizzata grazie anche al contributo del Consorzio Nazionale per la raccolta e il riciclo del legno e del sughero.

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

Unire passione per l’enogastronomia e attenzione per l’ambiente è possibile. A darne prova è il Romagna Wine Festival, la tre giorni che da venerdì 6 a domenica 8 marzo ha trasformato Cesena nella capitale romagnola del vino con degustazioni, food market, cooking show, incontri, disfide e convegni, tutto all’insegna dell’ecosostenibilità.

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

Tra la Biblioteca Malatestiana, sede dei convegni, e lo storico Palazzo del Ridotto, teatro delle principali degustazioni di vini romagnoli e toscani, è stata allestita l’Arena del Gusto, una istallazione circolare realizzata a cura del collettivo di architetti “Laprimastanza”di Montiano, utilizzando oltre 500 pallet forniti dalla piattaforma convenzionata Rilegno ‘Casadei Pallets’. All’interno dell’arena si sono alternate esposizioni d’arte legate al mondo dell’enologia. Un presidio, un rifugio, un totem, un luogo in cui isolarsi dal mondo circostante e fermarsi a riflettere sull’importanza del recupero delle materie prime nella società attuale.

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

Ogni altro evento del Festival romagnolo è stato poi caratterizzato da un alto grado di sostenibilità attraverso l’utilizzo dei materiali di consumo (premi, piatti, stoviglie, posate, bicchieri…) riusabili, riciclabili o compostabili.

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli — romagna wine festival_2015

Cantina Valpolicella Negrar - Storm Studio Architecture, Rino Cappelletti, Stefano Benatti, Francesco Coleschi

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L’intero complesso produttivo è costituito da una moltitudine di inamovibili edifici: alcuni di questi sono necessari per la produzione del vino e sono principalmente collocati nella parte più interna del lotto.

Storm Studio Architecture, Rino Cappelletti, Stefano Benatti, Francesco Coleschi — Cantina Valpolicella Negrar

Facciata principale

Un edificio storico è invece piazzato all’ingresso del complesso, fronteggiando l’area di ingresso. Vista la delimitazione ben netta dell’area in cui si trova l’area produttiva, non c’è possibilità di espandersi verso l’esterno con nuovi eventuali edifici, ma solo di rimaneggiare l’esistente al fine di dargli una connotazione più legata al tema del vino e all’ambiente in cui la struttura si trova. Tutti gli edifici esistenti sono quindi un limite, ma suggeriscono di concentrare maggiormente lo sforzo progettuale tenendo conto della massa del complesso, così come della sua “fusione” con il territorio circostante.

Storm Studio Architecture, Rino Cappelletti, Stefano Benatti, Francesco Coleschi — Cantina Valpolicella Negrar

La sala degustazione

I terrazzamenti – le coltivazioni a gradoni poste sulle colline presenti in questo territorio (dette “marogne”, una specie di terrapieni creata intorno al 19° secolo che permette di utilizzare i declivi più scoscesi per scopi di coltivazione delle uve) – così come la “trama” suggerita dalla pieta locale – antico sistema costruttivo modulare che prevedeva di creare terrapieni usando le tipiche pietre calcaree del luogo (Pietra Prun) posandole a lisca di pesce – diventano il podio di una struttura lignea che, metaforicamente, simbolizza la vigna, dove l’uva nasce e cresce rigogliosa, la quale si tramuta nello straordinario vino tipico di questo territorio.

Storm Studio Architecture, Rino Cappelletti, Stefano Benatti, Francesco Coleschi — Cantina Valpolicella Negrar

Facciata principale

Storm Studio Architecture, Rino Cappelletti, Stefano Benatti, Francesco Coleschi — Cantina Valpolicella Negrar

Piante Prospetti Sezioni

Storm Studio Architecture, Rino Cappelletti, Stefano Benatti, Francesco Coleschi — Cantina Valpolicella Negrar

Vista dalla vigna

Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo - Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati)

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Il progetto di riqualificazione del complesso denominato “Colle Allegro”, rappresenta un interessante sfida progettuale, sia per la pregnanza e la valenza storica del luogo, immerso in un bel tratto di campagna toscana, ma anche per le potenzialità di sviluppo legate alle nuove esigenze e funzioni che la nuova proprietà ha pensato di immettervi.

Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati) — Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo

Vista a volo d'uccello

Il nostro gruppo di progettazione ha inteso questo obiettivo come qualcosa che si inserisce nella più nobile tradizione del paesaggio e dell’edilizia toscana, paesaggio legato alla mano dell’uomo, paesaggio artificiale, paesaggio ed edifici che devono la loro attuale bellezza al fatto di essersi continuamente adeguati e conformati alle esigenze ed alle necessità, lavorative, produttive o di rappresentanza che nei secoli si sono presentate. Con questo spirito abbiamo affrontato le richieste della committenza, così complesse ma altresì entusiasmanti per gli obiettivi che proponeva; il progetto del nuovo “Colle Allegro”è inizialmente un progetto che ha una scala territoriale e paesaggistica, e non può che essere così, dimensione paesaggistica dell’architettura che senza rinunciare alla propria contemporaneità si pone in continuità con quello spirito che sino ad oggi ha governato questo luogo.

Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati) — Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo

Planivolumetria

Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati) — Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo

Pianta

Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati) — Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo

La zona piscina

Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati) — Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo

Il parcheggio interrato

Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati) — Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo

La piscina coperta

Storm Studio Architecture, Stefano Benatti, Rino Cappelletti, Roberto Felici (FFD Associati) — Riqualificazione del complesso Colle Allegro ad Arezzo

L'ingresso di rappresentanza

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