Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Lido Mythenquai - Pascal Flammer Architekten

$
0
0

The restaurant stands in a park at the shore of Lake Zurich. It is only open in summer. In winter it is closed. The outer skin is made of a 15 cm single concrete shell – like the cloth of a tent. Primary forms are reminiscent of children drawings or a circus. The building is light and heavy, physical, precise and slutty – strangely beautiful amongst the scattered old trees.

Pascal Flammer Architekten — Lido Mythenquai

Pascal Flammer Architekten — Lido Mythenquai

Pascal Flammer Architekten — Lido Mythenquai

Pascal Flammer Architekten — Lido Mythenquai

Pascal Flammer Architekten — Lido Mythenquai

Pascal Flammer Architekten — Lido Mythenquai

Pascal Flammer Architekten — Lido Mythenquai


Casa IMP - Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan

$
0
0

Le principali esigenze espresse della committenza sono state: - un’architettura “accogliente” con caratteri contemporanei; - una elevata privacy ed in particolare - l’individuazione di aree giardino protette il più possibile da viste esterne, ma anche aperte verso le visuali aperte a meridione; - zone giorno, piuttosto ampie, tutte al piano terra, aperte sul giardino; - un ingresso alla casa, dall’autorimessa, con caratteri d’ingresso principale: quindi non oppressivo e luminoso; - uno standard costruttivo elevato con caratteri di sostenibilità , non solo energetica, d’alto livello. La morfologia dell’edificio nasce proprio da queste esigenze, oltre che dalla volontà di relazionarsi al costruito circostante in modo ragionato, poco impattante; distribuendo le volumetrie su nuovi terrazzamenti simili all’andamento esistente e in approssimazione dell’andamento stradale, realizzando corpi di fabbrica articolati, piuttosto bassi, orientati in ragione delle case limitrofe e della strada d’affaccio, prevalentemente paralleli alle curve di livello. La felice esposizione del lotto ha permesso una ottimizzazione bioclimatica dell’edificio con raggiungimento di eccellenti prestazioni energetiche ottenute dall’irraggiamento solare diretto e dal suo controllo. Oltre che dall’andamento articolato l’edificio è connotato dal sistema costruttivo “a vista” costituito da pannelli prefabbricati a doppia lastra di calcestruzzo precoibentati e completati dal getto strutturale in opera. I pannelli hanno costituito l’unico sistema costruttivo d’elevazione, esteso a tutto l’edificio, compresi i muri di contenimento e di confine, sempre con la tipica finitura liscia del calcestruzzo prefabbricato esibito a vista. Solo le porzioni a terra, interessate dai percorsi e dai soggiorni esterni protetti dalle pensiline, sono state rivestite con pannelli lignei allo scopo di renderle più raccolte ed accoglienti, ma anche per esibirne la diversità funzionale con una netta contrapposizione formale.

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

pareti prefabbricate - piano 0

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

pareti prefabbricate - piano 1

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

pareti prefabbricate - piano 2

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Pallaoro Balzan e Associati, Danilo Balzan, Michele Filippi, Silvia Balzan — Casa IMP

Progetto Flaminio - A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki

$
0
0

Il progetto urbanistico nel quartiere Flaminio, nei pressi di Via Guido Reni e precisamente nel luogo in cui sorgeva lo Stabilimento Militare Materiali Elettronici, rappresenta nel suo insieme un nuovo quartiere funzionale e completamente integrato con il tessuto urbano esistente. Il progetto è diventato una combinazione di spazio e strade urbane, che riflette lo spirito del luogo. Nelle vicinanze si trovano importanti edifici architettonici moderni di Roma, come: l’Auditorium Parco della Musica, il MAXXI, e quelli meno recenti : lo Stadio Flaminio, il Palazzetto dello Sport e il quartiere Olimpico. Si intende creare un quartiere centrale della città con edifici con caratteristiche residenziali, di servizi e culturali, come il Museo della Scienza (Città della Scienza). Il progetto proposto creerà interni urbani e spazi comuni, tenendo conto delle esigenze dei cittadini. Prendendo in considerazione il luogo, è importante sviluppare l’area pedonale, che si collega senza soluzione di continuità con quella creata presso il museo MAXXI. Con essa nascerà un percorso pedonale che collegherà Piazza Mancini con Viale Vignola, incrociando Via Guido Reni sulla quale si sta progettando l’entrata principale del quartiere pianificato. Gli automezzi potranno transitare solo per reggiungere i parcheggi nei piani interrati, potranno raggiungere l’hotel e l’ingresso e la Città della Scienza per motivi logistici sul livello della strada. La forma dell’edificio progettato risulta proporzionale con le strutture delle zone circostanti. Il Corpo Sistema Città della Scienza replica lo stile dei tetti orizzontali e dei lucernari delle strutture dell’ ex-Stabilimento Materiali Elettronici Militare esistenti. Al fine di preservare il carattere di Via Guido Reni la parete esterna dell’edificio esistente verrà lasciata come muro di cinta dopo un restauro vista l’importanza storica del muro in coerenza con il progetto MAXII museo adiacente – dove la facciata storica e alcuni degli edifici lasciati si uniranno con il nuovo progetto. Il progetto di una piazza su Via Guido Reni crea un nuovo spazio di fronte alla Città della Scienza e costituisce una continuazione della piazza di fronte al MAXXI. La piazza principale è un luogo per attrarre visitatori e diventare uno spazio urbano ricettivo con la possibilità di organizzare incontri lì e manifestazioni all’aperto. La caratteristica dominante della piazza è il mattone della Città della Scienza, coni suoi ingressi irregolari con rampe di incasso fino a 2 metri sotto terra. Lungo la piazza principale correra l’asse di comunicazione che si estende fino a Via Vignola. L’asse inizia dalla piazza e comprende la Città della Scienza da est e da sud, mentre sul lato ovest soreranno gli edifici residenziali e quelli dei servizi poi l’albergo ed altri edifici residenziali e servizi che diventeranno una facciata su Via Vignola. Nel progetto, nella zona ovest del terreno, è stata inserita una seconda piazza, più intima, destinata principalmente aii residenti, un percorso pedonale per potere camminare tra gli edifici residenziali, bar, ristoranti e negozi. L’altezza degli edifici disegnati e’ simile a quella degli edifici vicini preesistenti. Gli edifici sul lato di via Guido Reni, risultano arretrati rispetto al tracciato della strada. La costruzione più bassa misura 14 metri di altezza, percorrendo viale Vignola si raggiungono i 21 metri, in questo punto gli edifici confinanti preesisenti raggiungono altezze simili. La struttura della Città della Scienza ha una altezza unica di 17 metri. Risulta arretrata rispetto al tracciato della strada e circondata dal vecchio muro facente parte dello Stabilimento Militare Materiali Elettronici. Un elemento importante del progetto è quello delle area verde urbana, che viene fortemente accentuata agli ingressi della Città della Scienza e continua seguendo la forma delle piazze irregolari mediante aiuole verdi.

A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki — Progetto Flaminio

A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki — Progetto Flaminio

A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki — Progetto Flaminio

A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki — Progetto Flaminio

A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki — Progetto Flaminio

A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki — Progetto Flaminio

A.Korzeniowska, K.Kokot, K.Tkocz, M.Rzycki — Progetto Flaminio

NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI) - Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini

$
0
0

La proposta progettuale definitiva convalida l’impianto edilizio previsto nel progetto preliminare, posto a base di gara, ma ne migliora i fondamenti riguardo al sito ed alla distribuzione interna richiesta dal tema; più precisamente: • l’assetto planimetrico è confermato nella sua forma ad “L”; tale geometria è ritenuta la più consona a soddisfare la composizione architettonica rispetto all’area d’intervento su cui deve sorgere il fabbricato; • la volumetria dell’edificio, scomposta in più fabbricati, realizza un corpo principale di due piani fuori terra sul quale si attestano, ad est ed ovest, tre organismi edilizi di un piano fuori terra; il fine è quello di determinare una sezione degradante che allontana le maggiori altezze dalla Via Di Vittorio ed introduce un rapporto mediato con il giardino.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Il corpo centrale, alto due piani, accoglie la didattica normale e quella d’interciclo mentre i fabbricati ad un piano, separati da patii alberati, sono destinati all’accoglienza, alla didattica speciale ed al refettorio.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

L’accessibilità al fabbricato è pensata in funzione dei diversi utenti ed avviene separatamente in tre punti: gli scolari entrano da Via Di Vittorio, gli insegnanti da Via Kennedy, le derrate ed il personale della mensa accedono da specifico ingresso posto sulla Via Kennedy.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

L’edificio occupa l’anglo sud – ovest del plesso scolastico, il dimensionamento e le distanze determinate generano, ad est, un’ampia fascia esterna destinata a verde per l’uso ricreativo degli scolari nella bella stagione.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

La nuova scuola elementare è impostata, come già descritto, su di una forma geometrica ad “L”. L’impianto è generato dalla distribuzione orizzontale e determina due direttrici in senso nord-sud ed est-ovest, l’intersezione di tali direttrici individua la distribuzione verticale risolvente lo scavalco dei due piani fuori terra che avviene tramite una scala interna dotata d’ascensore.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Nel corpo edilizio principale, di due piani fuori terra, sono organizzate le attività didattiche normali costituite dalle 5 + 5 aule poste rispettivamente al piano terra e primo. Le aule sono rivolte ad est e la luce naturale è controllata da frangisole ad elementi verticali. Al piano terra, lato ovest, sono collocati i 4 laboratori per la didattica speciale: musica, arte, informatica e scienze che realizzano un corpo edilizio di un piano fuori terra. La distribuzione della didattica svolge una funzione di spazio ricreativo tramite l’individuazione di un allargamento spaziale in corrispondenza delle aule. In testa al fabbricato, lato sud, sono collocati, al piano terra, il laboratorio teatrale ed, al piano primo, la biblioteca degli alunni, tali spazi sono utilizzabili occasionalmente come aule d’interciclo.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Il laboratorio teatrale è pensato in continuità con lo spazio d’ingresso al fine di realizzare, in occasione d’eventi speciali, una vera e propria “Agorà” da utilizzarsi anche a scopi di mostre L’ingresso alla scuola da parte degli alunni avviene da Via Di Vittorio, l’accoglienza e controllata dai locali destinati alla bidelleria i quali sono adiacenti ai relativi servizi igienici, agli spogliatoi degli insegnanti, al locale per le fotocopie e all’infermeria; tali vani sono contenuti in un volume edilizio alto un piano fuori terra.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Dall’ingresso, in direzione est, si raggiunge direttamente il corpo edilizio, ad un piano fuori terra, contenente la mensa ed i rispettivi locali accessori: riscaldamento pietanze, depositi, servizi igienici e spogliatoi del personale. I volumi, alti un piano, sono separati e mediati da patii alberati che interagiscono, tramite ampie vetrate, con gli spazi interni. Come sopra citato l’ingresso del corpo docente avviene in modo separato dagli alunni ed è posto su Via Kennedy, l’accessibilità alla mensa da parte del personale e delle forniture avviene separatamente sempre su Via Kennedy.

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

Danilo Gobbi, Bordoli Stefano, Andrea Piu, Pierluigi Bianchetti, Gianfausto Guerrini — NUOVA SCUOLA ELEMENTARE - Nerviano (MI)

CASA W+D - Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello

$
0
0

Restyling di un vecchio fabbricato mai ultimato, trasformato in abitazione unifamiliare su due piani e parte restante sempre in appartamenti. Ubicato in posizione panoramica rispetto la città, in Loc. Magolà. L’intervento si è sviluppato parallelamente sia sulla facciata esterna sia sull’organizzazione degli spazi interni, utilizzando due differenti metodologie progettuali. Sull’interno, attraverso individuazione della migliore organizzazione funzionale con una particolare attenzione all’impiego di soluzioni finalizzate al risparmio energetico ed all’impiego di materiali naturali, (pietra, legno, pitture a calce,...), il tutto con un linguaggio contemporaneo. All’esterno, abbiamo soddisfatto quelle che erano le precise esigenze della committenza mediante un ridisegno delle facciate attraverso un segno più retrò, pur mantenendo una metodologia rivolta all’utilizzo di materiali eco-compatibili.

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

Antonio Lento (@rchitet.ti associati), Arch. Generoso Arpaia, Arch. Maria Pitruzzello — CASA W+D

BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO - Lapo Lani

$
0
0

Dopo che fu entrato, dovettero passare alcuni secondi prima che gli occhi si abituassero al buio. Nel frattempo, li tenne chiusi: bagliori di luce colorata continuavano serpeggiare nelle sue palpebre, impressionando la sua mente. L’odore dell’ ambiente espositivo appena terminato gli fece venire in mente immagini del passato.

Lapo Lani — BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO

BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO | 2006

Aprì gli occhi. L’odore e gli schiamazzi di uno scimpanzé legato in cima alla scala riempivano l’ambiente. La terra d’Africa sparsa nel pavimento si maculava dei colori diffusi dai proiettori da teatro. Si fermò a leggere le parole composte da lettere luminose, appese sopra l’ingresso del padiglione: “Efficienza, produttività, utilità”. Gli venne in mente quando era un bambino, quando si svegliava e il mondo veniva svelato grazie ai propri impulsi. Le passioni erano i soli giudici del vero, del giusto, del bello, del buono, del santo.

Lapo Lani — BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO

BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO | 2006

Lo scimpanzé sembrò impazzire quando entrò un gruppo di visitatori. Mostrò i denti, dando furia ad una maschera primitiva, votata alla paura. La festa stava per cominciare. Dette un ultimo rapido sguardo all’istallazione. Sapeva che per tutta la vita il sentimento lo aveva portato là dove erano le cose a lui più care.

Lapo Lani — BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO

BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO | 2006

Fuori, l’imbrunire si stava bagnando di una fine e tiepida pioggia. Quando era bambino, prima di addormentarsi, pensava alle ombre con forme di animali diversi, proiettate sul muro. Non era mai riuscito a immaginare di chi potessero essere le mani capaci di creare tanta delicata bellezza. Non aveva mai smesso di avere paura del buio, e non aveva mai smesso di pensare a quelle ombre e alle mani creatrici.

Lapo Lani — BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO

BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO | 2006

Le immagini riguardano il Padiglione BTicino realizzato per “Biennale Interieur. Kortrijk XPO”, progettato da Lapo Lani. Le immagini sono state elaborate con la collaborazione di Camilla Mori.

Lapo Lani — BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO

In riferimento all’anno 2014, ho ricevuto le certificazioni dei compensi attraverso un moduli delle Agenzie delle Entrate (Certificazione Unica 2015). Come devo comportarmi per pagare le ritenute d’acconto a eventuali clienti nell’anno 2015?

Lapo Lani — BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO

BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO | 2006

Lapo Lani — BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO

BTicino. Biennale Interieur. Kortrijk XPO | 2006

Contemporary Town House in Crouch End, London - LLI Design, Pegasus Property

$
0
0

The owners recently purchased a new build 3000 sq foot townhouse in Crouch End, North London enjoying views towards historic Alexander Palace. The house boasts a magnificent ground floor double volume space. The first floor living room overlooks the kitchen dining area below and is linked via a glass and steel feature staircase, the rear exterior double volume face is glazed to bring a sense of the outside in.

LLI Design, Pegasus Property — Contemporary Town House in Crouch End, London

Rear external at dusk looking through the double height floor to ceiling glazing onto the kitchen / dining / family living room and double height void to formal living room above.

With such an airy environment it was important to maintain the drama of the space whilst bringing a human dimension by adding comfort and well scaled furniture so that the space did not feel or appear too overwhelming. LLI Design’s input at the build stage helped make this space warm and welcoming whilst emphasising and maximising the drama.

LLI Design, Pegasus Property — Contemporary Town House in Crouch End, London

On the ground floor, LLI Design decided to keep the kitchen area to the back of the open plan room – so it wasn’t visible from above. The kitchen included a central island – with views to the garden so cooking and socialising could combine. A dramatic contemporary chandelier spirals past the first floor living area down towards the ground floor dining area, again helping to visually join both areas together.

LLI Design, Pegasus Property — Contemporary Town House in Crouch End, London

Urban garden

Sleek large format tiles were selected for the whole of the ground floor, including the outside terrace to help visually expand the area, and to emphasise the feeling of the outside-in.

LLI Design, Pegasus Property — Contemporary Town House in Crouch End, London

Rear external detail, featuring cedar clad master suite terrace.

Lacquered furniture choices along with Bertoia dining chairs contrast nicely with the neutral tones of the kitchen and TV area.

LLI Design, Pegasus Property — Contemporary Town House in Crouch End, London

Floorplan

As with any open plan space zoned lighting is key to achieving the right mood, this is even more relevant when dealing with double volume spaces. LLI Design designed an Intelligent Lighting scheme which included the external lighting so that at night the same indoor / outdoor feeling would prevail. LLI Design

LLI Design, Pegasus Property — Contemporary Town House in Crouch End, London

Kitchen Living Dining areas featuring statement glass, metal and walnut staircase leading to formal living room above.

Guggenheim Helsinki Design Competition - Davide Cellini

$
0
0

By definition a museum is a place devoted to contain, preserve, and show our cultural, artistic, creative and historical heritage. In this sense, a museum is a box so precious as much as the objects it contains. This project starts from this concept and re-interprets it according to the features of the place and the impressions/feelings that the Helsinki’s Harbour can provoke. So, the museum becomes a great Ark, housing precious objects such as pieces of Finnish and world’s contemporary arts, and reminding of the history of the place. The Ark museum is conceived as a monumental ship coming from a glorious past of seafarers, and re-shaped through a modern key in line with the style of the town. Floating in the Helsinki’s water, the Ark is there to drive the visitors of the museum through a journey of arts. It is the harbour to inspire this idea of a journey, as well as the shape of the ark. The flowing, curvilinear lines of the Ark reproduce the light, winding, and circular trails left by the ships’ movements on the water. The Ark enters in constant direct dialogue with the harbour and the town, by integrating their movements. On its external side, the roof of the Ark becomes a pedestrian mall, through which citizens can freely walk and circulate from the marine area to the heart of the city. Further, this new public open space offers a terrace that can be used as well as a place for visitors’ amenities (the inside restaurant/bar can puts tables/chairs on the upstairs terrace/pedestrian mall. Internal elevators connect with the external terrace). The museum also offers new charming views of the city and the bay. In particular, this last aspect has been carefully taken into account: while new panoramic points are created, physical obstacles hindering the view from the town or the park to the sea (and the other way around) are minimised. In order to minimise this kind of obstacles, the building is done of only two above-ground levels, of maximum 12 meters height, which means that the height of the building is not excessive and allow to maintain a clean view of the gulf from the park and the surrounding buildings. The building occupies 70% of the project’s area, including: - Visitors’ services (entrance, Ticketing and Information Desks, bar, restaurant, etc..): this area is the 1st floor, looking as a hull and smoothly connecting with the ground-floor; on the external side, it becomes a deck, offering a space for open-air expositions; - Several exhibition galleries distributed on two floors; the wide spaces are flexible and can easily be divided and adapted to the expositions’ needs; - the external area, reproducing the shape of a hull, with new covered pedestrian paths, the access to maintenance offices, receiving/shipping. The whole building (external and internal) will be mainly built in wood, so as to link with the local traditional activities and use the Finnish expertise. The use of wood will be combined with glass and “TIM” (transparent insulation material, highly insulating and transparent shading/lightning). The materials’ choice is done to meet sustainability criteria, as well as to recall natural elements such as air, water and the Finnish forests.

Davide Cellini — Guggenheim Helsinki Design Competition

Davide Cellini — Guggenheim Helsinki Design Competition

Davide Cellini — Guggenheim Helsinki Design Competition

Davide Cellini — Guggenheim Helsinki Design Competition

Cityscape

Davide Cellini — Guggenheim Helsinki Design Competition

Concept and Design

Davide Cellini — Guggenheim Helsinki Design Competition

Concept and Design

Davide Cellini — Guggenheim Helsinki Design Competition

Sustainability and Feasibility


Crystal Swimming Pool - Arianna Perelli

$
0
0

Il progetto consta in una riqualificazione della Ronda Sud nella città di Milano. L’area di progetto si trova limitrofa a un parco pubblico attrezzato per lo sport. L’obiettivo principale è stato quindi quello di creare un vero e proprio polo sportivo che andasse ad implementare e migliorare la già esistente funzione, oltre a riqualificare tutta l’area circostante. Partendo dalla metafora de “Architettura come un cristallo”, la struttura quasi letteralmente ha preso le sembianze di un cristallo incastonato nella roccia. Nella parte trasparente si trova la vera e propria piscina olimpica, mentre il basamento è adibito ad altre attività sportive quali scuola di scherma, palestra, scuola di danza, scuola di karate, infine un bar ed un ristorante. Per quanto riguarda la struttura sono stati previsti dei setti portanti che enfatizzano la massicità, mentre per la piscina dei pilastri di acciaio bianco sinuosi di 60 cm che si trasformano in vere e proprie travi, riuscendo così a reggere anche il peso della copertura. Per quanto riguarda l’illuminazione nella parte sottostante sono state progettate delle finestre a ritmo irregolare che prediligono la larghezza sull’altezza, mentre la struttura soprastante è caratterizzate da facciate continue. L’edificio ha infine anche una vera e propria funzione ricreativa e pubblica oltre che sportiva, infatti il taglio fatto all’interno del basamento ha permesso la creazione di uno spazio pubblico illuminato dal fondo della piscina e collegato con i campi sportivi tramite un passaggio interno su cui si affacciano tutte le funzioni.

Arianna Perelli — Crystal Swimming Pool

Arianna Perelli — Crystal Swimming Pool

Arianna Perelli — Crystal Swimming Pool

Arianna Perelli — Crystal Swimming Pool

House of Covela - Rehabilitation of a ruin - Pedro Alarcão

$
0
0

Architects: Pedro Alarcão – Arquitectos Project Director: Pedro Alarcão Collaboration: Mariana Carvalho Client: William, Smith & Lima Location: Quinta de Covela – São Tomé de Covelas – Baião – Portugal Area: 290M2 Year: 2013 Site: www.pedroalarcao.com Portfolio: http://issuu.com/pedroalarcao-arquitectos/docs/portfolio-impressao Studio Contacts: Rua do Carvalho 102-0, Oporto, Portugal geral@pedroalarcao.com +351 226154354 – +351 917535052

Pedro Alarcão — House of Covela - Rehabilitation of a ruin

The ruin of the former Casa da Covela is located in Baião, and implemented in the northeastern face of the natural amphitheater that defined the property. The house is facing the Douro River, and is accessible through a winding path. The main floor, which is accessed through the large existing granite staircase, welcomes a set of rooms for reception, lounge/library and wine tasting. This last one also grants access to bathrooms. On the ground floor it will be installed a store where it is possible to present and sell the farm products. The chapel will be restored and its original function recovered. The design intent was not to promote a mimetic reconstruction of the original building, opting instead for a contemporary architectural language, with pitched roofs, which guarantee a volumetric harmonic relationship with the pre-existence. Thus, all new volumetric planes, with oxidized metallic appearance, contribute to the volumetric and chromatic unification of the building, previously disconnected. The toilets, the exception of this unitary rule, are built in concrete and have a flat roof, integrated into the topography of the surrounding land. Inside, the white walls, ceilings and woodwork contrast with the riga wood floor.

Pedro Alarcão — House of Covela - Rehabilitation of a ruin

Pedro Alarcão — House of Covela - Rehabilitation of a ruin

Pedro Alarcão — House of Covela - Rehabilitation of a ruin

Pedro Alarcão — House of Covela - Rehabilitation of a ruin

Pedro Alarcão — House of Covela - Rehabilitation of a ruin

Pedro Alarcão — House of Covela - Rehabilitation of a ruin

CONTAINER HOUSE - Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa

$
0
0

Everyday life moves us at a vertiginous rhythm. Starting with the choice of neighborhood, located on the outskirts of San Francisco, continuing with the acquisition of the lot and finaly defined in the project, the container house aims to be a place of rest away from the center, characterized by the environmental quality of their context.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

The versatility of its spaces accompanying changes in contemporary lifestyles and family composition.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

This work is the result of a search for technical, aesthetic and functional innovation. Its morphology is composed of two metal boxes placed in “L”, ordering the ground floor containing all services (Main entrance, kitchen and pantry in a container. Laundry, bath, fireplace, workshop and warehouse in another).

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Public life takes place in the gap between two boxes:barbecue, garage and living room. Above, o the second floor, the unifying element of the set is located: A large volume of traditional solid construction that weighs on the containers, sheltering inside the private area of bedroom and bathroom.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

The project is characterized by looking at three basic premises: technological innovation, speed and simplification of construction materials.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

The sea containers were in response to the original design of the house, which sought to use elements originally designed for another function, recycling them to face a new challenge.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Its interiors are fitted with polyurethane foam, the ceilings are painted with latex, vertical walls are lined with plasterboard, hiding instalations. The floors are of smooth cement, accompanying the spatial continuity of the house.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Outside, the house is closed by a blind facade to preserve and protect the privacy of the most pernicious orientations (South and West).The openings located towards the street were performed using steel sheet extracted from the containers, the gateway is the best example.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Inside, its rooms are really open to the courtyard, enjoying the best conditions for these latitudes (North and East), maximizing natural lighting and ventilation throughout the day.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

The windows are of high performance aluminum, double glazed sealed for proper habitability.

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

Arq. José Schreiber, Arq. María Laura Gonzalez, Ramiro Sosa — CONTAINER HOUSE

RECUPERO COTONIFICIO OLCESE | PORDENONE - eleonora pavan, Giulia Fungher, martina vivan

$
0
0

Il Cotonificio Olcese a Torre di Pordenone, centro di un ipotetico percorso alla scoperta dei siti di archeologia industriale lungo il fiume Noncello, diviene l’occasione per riorganizzare il quartiere storico di Torre, soddisfare alcune esigenze richieste dalla comunità e ristabilire un diretto contatto tra la quotidianità dei Pordenonesi con il loro fiume e la storia della città.

eleonora pavan, Giulia Fungher, martina vivan — RECUPERO COTONIFICIO OLCESE | PORDENONE

Cotonificio Olcese | Plaster Model | 1:200

eleonora pavan, Giulia Fungher, martina vivan — RECUPERO COTONIFICIO OLCESE | PORDENONE

Idrografia | Plaster Model | 1:5000

MINIERA lotto 1 - CN10 Gianluca Gelmini Architetto

$
0
0

Il progetto punta al completo riuso dell’edificio mediante la riorganizzazione dell’assetto distributivo e funzionale in modo da permettere la compresenza e la contemporaneità di più attività al suo interno. Al piano terra si mantiene sostanzialmente invariata la logica distributiva preesistente, introducendo unicamente modifiche mirate al miglioramento dell’accessibilità. L’insieme degli spazi interni si organizza interamente sull’asse di distribuzione del corridoio centrale che attraversa in lunghezza l’edificio collegando a sinistra una prima aula indipendente, liberata dai divisori interni, l’accesso alla scala che sale al piano superiore; mentre a destra l’atrio d’ingresso e altre due sale.

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

CN10 Gianluca Gelmini Architetto — MINIERA lotto 1

Ma&Mi House - 3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon

$
0
0

The building develops lengthwise following the site’s shape and consists in two floors. Three well defined volumes answer to three different functions: garage and living downstairs and sleeping area upstairs with the pitched roof (where photovoltaic panels take place). The first floor shifts crosswise on the other, creating a terrace on the eastern facade. Through the terrace, going up two steps, a big roof garden opens on the country view. The client ask for an house with a big and light living room, with big windows to see outdoor, connected with a big patio in front of the garden, where is possible to prepare barbeque and have lunch. The most used colors are brown and pure white, that is perfectly complemented by the surrounding environment of the open country.

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Ma&Mi House

Silikomart - 3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon

$
0
0

Il progetto prevedeva l’ampliamento ed accorpamento di due edifici ad uso produttivo già di proprietà della ditta Silikomart, attraverso l’edificazione di un volume collocato tra i due edifici esistenti. Il volume in ampliamento è stato destinato a magazzino mentre i due edifici esistenti sono stati utilizzati per ospitare l’area amministrativa, lo spazio espositivo, il laboratorio produttivo e i servizi. Sia a livello logistico che a livello distributivo, l’unica soluzione possibile è stata quella di sviluppare la zona deposito utilizzando una struttura tecnologicamente avanzata quale un magazzino tecnologico automatizzato. Al fine di attenuare le disomogeneità tra i prospetti dei fabbricati esistenti la facciata ovest è stata studiata per ottenere un unico fronte percepibile dalla strada. Gli elementi in aggetto e l’applicazione del logo della ditta SILIKOMART S.R.L. sul corpo verticale in ampliamento caratterizzano l’intervento allontanandolo dalla tipica edilizia prefabbricata industriale. Interessanti le bussole d’ingresso, elementi di design a forma prismatica, che sono state rivestite dello stesso materiale con cui è stata realizzata la pavimentazione pedonale a terra, ovvero doghe di legno.

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Silikomart

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Silikomart

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Silikomart

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Silikomart

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Silikomart

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Silikomart


Villa Bach - Broglio '800 - 3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon

$
0
0

Situated along the axis following the Brenta river, 15 kms far from Venice, this nineteenth-century villa was the holiday house of the venetian family named Broglio. The renovation work, subject to environmental ties, have given to the building a contemporary image, as well as keeping a relation with the past: the original chimney, the oval window, the depressed arch remain but melt together with the strength of present architecture: the pure white chosen as the only color, the staircase climbing behind a transparent window give a touch of contemporariness.

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Villa Bach - Broglio '800

Modern country house - 3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon

$
0
0

Situated near the borders of the town named Fossò, near Venice, the building was subject to an important renovation work, though keeping the spatial organization of the volumes and the relationship with the outside unchanged. The two different destinations of the original building are shown through the use of two different materials: plaster and bricks. The central volume, cleaned up from all the useless elements formerly added, is characterized by a symmetrical southern façade and a vertical screened with brises-soleil “cut” on the northern front, representing a break with the tradition, instead respected for all the rest. The “barchessa” (rural building typical of venetian countryside villas), once used to shelter animals and store the harvest, keeps its original wide windows while the horizontal lines of the old timber cladding is suggested by the use of finished bricks, laid down without the vertical mortar lines and using two different colours, both similar to the ground color. The shutters are instead clear grey, recalling the color of an old board found during one of the first inspections. During the night, the light filters through the only “cut” on the northern façade, visible from the outside.

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

3ndy studio, Marco Mazzetto, Alessandro Lazzari, Massimiliano Martignon — Modern country house

Residenze piano attuativo ex area Mgp , Pegognaga (MN) - Nadir Tarana

La Buanderie media library - Clamart - Patrick Mauger

$
0
0

The Buanderie, built in 1893 was a service building belonging to the Ferrari Foundation. Acquired by the local authorities in 2002 to provide the setting for a multimedia library, it was placed on the French supplementary historic monuments list in 2003.

Patrick Mauger — La Buanderie media library - Clamart

Comprising a main block rising up over four floor levels and a ground floor annexe, this public amenity now gives onto the town thanks to the creation of large windows overlooking the street.

Patrick Mauger — La Buanderie media library - Clamart

To assert its history, the agency chose, as far as possible, to retain the rational spirit so specific to late 19th century architecture. Its identity is emphasized by adapting the use of louvers that in the past controlled the circulation of the air used to dry clothes. This system allows the multimedia library to be able to proudly boast that it is the first in the Ile-de-France region not to use air conditioning.

Patrick Mauger — La Buanderie media library - Clamart

To the north, large openings have been created to give those inside a view over the town beyond and, from the outside, an appreciation of what is taking place within the library. The building provides for different types of reading practices such as “story times”, it also allows people to read in a landscaped greenhouse that opens onto the outside during the summer and gives onto the Ferrari Foundation park to the west and east.

Patrick Mauger — La Buanderie media library - Clamart

Patrick Mauger — La Buanderie media library - Clamart

Patrick Mauger — La Buanderie media library - Clamart

progetto per la ricostruzione della nuova chiesa di s.maria assunta - Nadir Tarana

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live




Latest Images