Il concetto di rigenerazione urbana è entrato, ormai, di diritto nel dibattito urbanistico contemporaneo. E’ ormai convinzione condivisa, in tutti i contesti amministrativi e culturali europei, come le azioni di recupero e riuso di settori urbani siano da privilegiare rispetto alle possate e scellerate politiche di consuno massivo di suolo. Il dibattito è ancora vivacemente aperto, tuttavia, su quali siano le forme e le caratteristiche migliori che questo rinnovamento urbano deve concretizzare.
Planivolumetria
© Massimiliano Baquè . Published on September 24, 2013.
Il progetto proposto per il “riuso” dell’area Mazzoleni di Seriate ha la mira di inserirsi nel dibattito in corso, cercando di portare un contributo teso alla valorizzazione di determinati concetti basilari. Il concetto generatore è quello di un corretto e misurato inserimento nel contesto urbano di Seriate stesso. Senza volersi dilungare in analisi del tessuto urbano, degli squilibri di funzioni preponderanti e di tessuto edilizio carente di servizi, il progetto proposto assume quale paradigma fondante la maglia urbana composta dalle molte direttrici predominanti quali quelle di Via Marconi, del polo servizi sportivi, dell’edificato realizzato ed in progetto su via da Giussano ed infine dei canali. Queste direttrici sono assunte a riferimento, nel tentativo di riconnetterle con il contesto l’area Mazzoleni, attraverso edifici, spazi pubblici, viabilità interne ed esterne. Questo obiettivo del progetto è coniugato al concetto guida dalla sostenibilità della proposta, sia energetica ma anche ambientale ed economica; una sostenibilità che ha portato convintamente a scelte forti come quella di NON usufruire di tutta la potenzialità edificatoria a favore di un maggiore equilibrio progettuale tra pieni e vuoti e di un minor impatto di rigenerazione. La sostenibilità ha inoltre guidato sia la progettazione dei singoli edifici che compongono il masterplan, sia gli spazi pubblici aperti, immaginando così un nuovo quartiere colegato ed interconnesso al contesto a mezzo di viabilità ciclopedonali, ed accessibile dall’ingresso privilegiato di via Marconi. Tale accesso avviene in concomitanza della presenza dell’edificio pubblico, qui ipotizzato a finalità di bilblioteca e centro conferenza. Una presenza fondamentale, quella della destinamìzione pubblica, che connota l’area per la sua valenza di luogo centrale per Seriate.
Schema distributivo
© Massimiliano Baquè . Published on September 24, 2013.
Il verde pubblico, privato e gli orti urbani organizzati come una “fattoria didattica” sono invece studiati come una sequenza di episodi, o meglio di poli di interesse, che uniscono i fuochi attrattori interni all’area: l’edificio pubblico ed il nuovo polo commerciale direzionale, fino al teatro civico reinterpretato quale eccellenza ospitata all’inetrno di un verde preponderante. Gli spazi pubblici sono stati pensati non come una piazza, ma come una teoria di piazze (piazza della nuova biblioteca, piazza commerciale, piazza verde del teatro, mercato) e fanno da cornice ad una idea di quartiere interconnesso alla città dove la mixitè funzionale di residenza, commerciale, direzionale, turistico alberghiero, cultura ed artigianato di servizio garantisce un intreccio di relazioni che porteranno l’area ad essere una nuovo centro per la città di Seriate. Un nuovo centro complementare e rispettoso di quello storico consolidato. Il progetto assume quale assioma fondante anche la sostenibilità economica, e non solo quella legata alle questioni di generazione e consumo energetico, che hanno portato al bilanciamento prestazionale dei singoli edifici proposti, ma anche quella economico-sociale attraverso la previsione di aree verdi destinate ad “orti sociali” con colegato mercato per la filiera corta. Si è deciso, in questo senso, di inserire inoltre, nella pluralità delle funzioni, anche quella artigianale, pensando ad un polo che sia una sorta di “incubatore di impresa”. Ovvero un luogo a basso costo di esercizio dove possono trovare sede, e luoghi del lavoro, sia quelle aziende messe in difficoltà dalla congiuntura economica, sia le giovani realtà terziarie in grado qui di abbattere i costi di start up. Un luogo dove il basso costo di affitto, gli spazi polifunzionali e la facilità di accesso possano garantire un contesto adeguato alla ri-nascita imprenditoriale ed alla formazione di innovative realtà terziarie, permettendone inoltre lo scambio reciproco di know how.
© Massimiliano Baquè . Published on September 24, 2013.
Il concetto alla base del progetto è dunque quello di individuare i fili che disegnano la trama sociale ed urbana di Seriate, e che oggi sono lì tutti attorno all’area di concorso. Attendono solo di essere riannodiati in un dialogo rivolto al futuro, capace di guardare ad una nuova centralità per la Città.
© Massimiliano Baquè . Published on September 24, 2013.
sezione bioclimatica
© Massimiliano Baquè . Published on September 24, 2013.