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LAVORI DI RESTAURO E DI RIUSO DEL CASTELLO DI VILLANOVA SOLARO DA DESTINARE A RISTORANTE, SALA CONVEGNI – NUOVA SISTEMAZIONE DEL PARCO - Mario Brunetti

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RELAZIONE DI PROGETTO Il castello di Villanova Solaro, antica roccaforte del dominio di Filippo II d’Acaia contro il Marchesato di Saluzzo, divenuta in seguito residenza stabile della famiglia dei Solaro per circa quattro secoli, venne trasformato nei primi anni del Novecento in Ospedale intitolato a San Vincenzo Ferreri. Nei primi anni ottanta l’attività assistenziale cessò per la difficoltà oggettiva di adattare in modo sistematico una dimora di pregio architettonico e artistico (vincolata dalla legge 1089 del 1939) alle necessità funzionali delle strutture assistenziali. Incominciò così il lento e progressivo decadimento delle strutture della copertura che provocò numerose infiltrazioni d’acqua nei piani sottostanti. Nei primi anni novanta con le poche risorse che l’Amministrazione possedeva venne recuperata una porzione della copertura della manica sud che aveva subito cedimenti strutturali in alcune capriate. Nel 1995 dopo gli accordi intrapresi con gli attuali gestori dell’attività commerciale si procedette, con l’Assessorato Assistenza della Regione Piemonte, al piano di riconversione della destinazione d’uso che da assistenziale doveva mutare in commerciale. Con le prime autorizzazioni delle competenti Soprintendenze iniziarono i lavori di recupero totale della copertura, il consolidamento strutturale della torre nord-ovest particolarmente lesionata, la sistemazione degli ambienti interni con il recupero degli spazi originari della manica nord e sud del piano primo da adibire a sale da pranzo, la sistemazione ed il recupero dei locali del piano terra affacciati sul fossato da destinare a locali cucine e disco-bar. Una nuova sistemazione del parco, ormai ridotto a terreno agricolo dopo il taglio degli alberi avvenuto intorno agli anni sessanta, mirava a ricomporre l’ambito spaziale della dimora dopo la trasformazione architettonica ottocentesca che aveva comportato la demolizione della manica est e l’ampliamento del terreno adibito a parco. La realizzazione della copertura dello spazio interno racchiuso dalle maniche del castello ha completato i lavori di sistemazione previsti negli accordi contrattuali con la società commerciale CASTELLO DEI SOLARO S.N.C.. Sono stati esclusi da interventi di restauro e di riuso i locali del piano terzo, le maniche nord e parte di quella ovest del piano secondo e il sottotetto della manica sud. Il nuovo salone pranzi e congressi, ottenuto con la copertura dello spazio interno racchiuso da tre delle quattro maniche che formavano il castello fino al 1850, data in cui compare ancora nei documenti d’archivio la forma quadrilatera chiusa, si affaccia sul parco di nuova realizzazione con una parete interamente vetrata. La struttura di copertura è costituita da pilastri tondi in acciaio, da travi e piccole capriate in legno lamellare coperte da tavolato in legno, isolamento termico e manto in lamiera preverniciata. La sistemazione di un peristilio, composto da pilastri in acciaio del diametro di 100 mm – posizionati in asse con le strutture murarie delle rispettive facciate interne nord e sud – ha consentito il montaggio indipendente del corpo centrale della nuova struttura oltre che la consistente riduzione dell’altezza delle travi in legno lamellare attigue alle facciate esistenti. La fascia perimetrale della copertura, realizzata in opera dopo il montaggio delle strutture in acciaio e legno, è in struttura metallica con chiusure in vetri isolanti e antisfondamento. Tale soluzione garantisce un buon illuminamento naturale anche nelle zone del salone più lontane dalla facciata vetrata che è situata a circa 18.50 metri dal muro di fondo della manica ovest. Il lato est e ovest del peristilio è costituito da due file di pilastri di cui tre di essi, quelli centrali di diametro di 150 mm, sostengono le travi lamellari a luce unica di circa 17 metri, mentre quelli perimetrali, di diametro di 100 mm , contengono al loro interno i pluviali per la raccolta delle acque meteoriche della nuova copertura. La parete vetrata di facciata è realizzata in struttura metallica con profili in alluminio preverniciato di colore avorio uguale a tutte le altre parti metalliche della struttura quali pilastri, piastre, tiranti e coperture vetrate. Suddivisa in specchiature regolari, con leggera predominante verticale, risulta formata dall’accostamento di quattro tetti a capanna aventi passo regolare di 3.70 metri, raccordati alle pareti sud e nord in modo asimmetrico e subordinato alle facciate interne nord e sud del castello. Una mantovana in rame, con disegno alternato da semicerchi e punte intervallate da doccioni “troppo pieno”, corona e conclude il frontale della copertura…

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Castello_v

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