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orme di urbanità - Pierangelo Izzo, Stefano Taglialatela

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Piazza del Popolo è il centro di una città moderna da cui si irradia la città. Attualmente è uno spazio indefinito nel carattere, completamente sottomesso alla logica del traffico, ridotto al ruolo di rotatoria e parcheggio senza alcun rapporto con gli edifici che vi si prospettano. La piazza, allora, diventa l’occasione per riflettere su cos’è il centro di una città moderna e su come poter costruire un sistema di nuove e diversificate centralità. Diventa quindi l’opportunità per avviare una riflessione che eleva il progetto ad una scala più ampia. L’obiettivo è dunque trasformare una spazio vuoto in un luogo diversificato e urbanisticamente valido. Un luogo dove incontrarsi e sostare che può trasformarsi e ospitare eventi, riconoscibile e rappresentativo. ’’Orme di urbanità’’ è allora la trasformazione intesa come segno o traccia di una nuova vivibilità urbana e sociale.

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RAPPORTO CON L’ARCHITETTURA DELL’INTORNO Il progetto per Piazza del Popolo parte da una riflessione sulla struttura della città. La strategia di base della proposta consiste nel ridurre la carrabilità di alcune strade e quindi i flussi di traffico che interferiscono con lo sviluppo di flussi pedonali e ciclabili. In tal senso le diagonali esistenti vengono interpretate come la volontà di esplorare il luogo non come supporto al progetto ma come sua rivelazione formale definendo, dal loro incrocio, ambiti che sollecitano coinvolgimenti e invitano nuovi flussi al suo interno. Più precisamente nel progetto la diagonale ’’Via Emanuele Filiberto – Via Armando Diaz’’, essendo quella lungo la quale si è concentrato il maggior sviluppo urbanistico nel territorio, resta l’unico asse di attraversamento carrabile della piazza. La conformazione che assumerà sarà quella di una “piazza traversante” pavimentata; l’asse stradale quindi si smaterializzerà nel trattamento minerale dell’intera piazza perseguendo il duplice scopo di uniformare l’invaso e rallentare i flussi carrabili attraverso l’attrito delle ruote con i materiali lapidei utilizzati. Si prevede anche la possibilità di una chiusura, al bisogno, della strada suddetta con dirottamento del traffico, a senso unico, lungo il primo cerchio viario. La diagonale ’’Via Duca del Mare – Corso Giacomo Matteotti” si attesta nella piazza con parcheggi temporanei, mentre la diagonale ’’Corso della Repubblica’’ si converte in una strada a traffico limitato per soli residenti. L’asse urbano “Tribunale – Piazza del Quadrato” si proietta all’interno della nuova piazza come asse verde pedonale, ossia come infrastruttura di collegamento e di ricucitura della rete ecologica dell’intera città.

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QUALITA’ DEGLI SPAZI IN TERMINI DI VIVIBILITA’ Nella piazza così strutturata le diagonali definiscono nuovi ambiti. Creare nuovi ambiti vuol dire adattare lo spazio urbano a fini diversi, ad usi creativi in stretta relazione con l’abitato quasi come se fossero una sua naturale estensione. Questi ambiti formalmente si concretizzano inclinando il piano di calpestio; in pratica sono delle superfici inclinate in continuità con il contesto che ne rappresenta il naturale fondale. Con il leggero dislivello che si genera gli ambiti sembrano protendersi, quasi come in un naturale abbraccio, verso i flussi pedonali che penetrano nella piazza, coinvolgendoli in nuove modalità di fruizione. La tematizzazione degli ambiti diventa quindi differenziazione della piazza nello spazio e nel tempo. L’ambito di fronte al Municipio identifica la WI-FI zone con sedute e tavoli cubici che segnano il suolo con disposizione casuale. Alcune di queste, da realizzarsi in materiale traslucido, si trasformano di notte in elementi luminosi generando una luce suggestiva e differenziando tale ambito anche di sera. L’ambito di fronte all’ex Albergo Italia identifica il City Lounge con sedute e panche che si appoggiano al suolo come elementi monolitici in cui è integrato anche il sistema di verde. Questo è previsto con essenze di bambù, che schermano i lounge tra di loro, definendo piccoli salotti urbani tra i quali la gente sceglie la propria modalità di socializzare o rilassarsi. L’ambito sulla porzione ovest della piazza identifica un’area dedicata ai Giochi dei Bambini. La conformazione incassata di tale area garantisce un luogo sicuro e facilmente controllabile da parte dei genitori. Infine l’ambito di fronte al Palazzo della Finanza è dedicato all’Acqua che può variare il suo manifestarsi ed il suo modo di relazionarsi. Infatti quest’ambito può diventare uno specchio d’acqua che allude quasi ad una spiaggia urbana; può diventare uno spazio scherzoso con spruzzi che raffrescano dalla calura estiva oppure semplicemente spazio pubblico con uso versatile. In pratica si tratta di una fontana a raso che si fonde indissolubilmente con la superficie della piazza.

I luoghi sopra descritti sono messi a sistema e quindi collegati dall’asse centrale. Tale asse verde reinterpreta la modalità di attraversamento della piazza, infatti non allude più alla sosta ma alla percorrenza. Il percorso si differenzia dal resto della piazza per la pavimentazione ibrida, minerale e verde; infatti sono delle fasce di travertino intervallate da un giunto vegetale di erba. Inoltre l’inserimento di nuovi alberi di pino donano ombra al corridoio verde e accentuano le prospettive nel senso di percorrenza, perché non creano quinte. Il tutto favorisce un transito lento e tranquillo che trova sfogo alle estremità in due spazi di sosta che filtrano lo spazio della piazza rispetto alla città.

DURABILITA’ DEI MATERIALI. SEMPLICITA’DI MANUTENZIONE E GESTIONE. L’idea progettuale per Piazza del Popolo si concretizza nell’uso di un unico materiale lapideo, il travertino in lastre, che rende omogenea l’intera superficie facendo acquisire al gesto progettuale una impronta scultorea. L’intera piazza è in lastre di travertino di colore chiaro con un disegno di lastre a correre di diversa larghezza (anche per non sprecare materiale nel taglio) per definire un’immagine dinamica e allo stesso tempo legata alle tradizioni storiche della città di Latina. Le proprietà intrinseche del materiale quali la variabilità della sua superficie in termini di grana, texture, colore arricchisce l’intera opera sebbene si concretizza nella monomaterialità ritenendo che questa comporti una migliore lettura della condizione spaziale, impedendo al soggetto di distrarsi e confondersi su troppi elementi diversi e assicurando una continuità di superficie. Inoltre le sue caratteristiche fisiche come la durevolezza testimoniano la capacità di questo materiale di resistere al tempo e la sua semplicità di gestione e manutenzione. In termini di durabilità e di semplicità di gestione e manutenzione sono pensati anche gli arredi o sedute realizzati in calcestruzzo.

ECOSOSTENIBILITA’ DELL’INTERVENTO Il percorso centrale si promuove come una nuova e sostenibile area di verde urbano, anche per la sua permeabilità. Saranno piantumati nuovi alberi di Pinus Linneo al fine di creare nuove zone d’ombra per definire un microclima piacevole. Le aree verdi saranno irrigate da acque meteoriche opportunamente stivate in serbatoi sotterranei. Infatti la fontana a raso oltre a definire un particolare ambito è anche un bacino di raccolta di acque meteoriche che, opportunamente trattate da un impianto di prima pioggia, raggiungono serbatoi interrati. Quest’acqua può essere utilizzata per alimentare la fontana, irrigare il verde, pulire la piazza; questo permetterà un notevole risparmio economico ed eviterà lo spreco di risorse non rinnovabili. Il perseguimento di obiettivi sostenibili riguarda inoltre anche l’intero impianto di illuminazione della piazza che sarà caratterizzato da lampade led e riduttori di flusso luminoso al fine di ridurre i consumi di energia.


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