L’abitazione costituisce la propaggine di una corte agricola e la “chiusura” del sistema di annessi presenti attorno all’edificio padronale. Posto in asse con i punti cardinali, l’edificio si struttura sullo slittamento in senso est-ovest tra la zona giorno, rivolta a sud, e la zona notte, rivolta a nord. Il volume dell’autorimessa ed il portico di cui è declinazione costituiscono l’elemento plastico di raccordo tra i due corpi principali a falde contrapposte. Le proporzioni e le dimensioni del portico definiscono il primo e più efficace strumento di controllo climatico, in grado di assicurare l’ombreggiamento e la ventilazione naturale nei mesi estivi e, viceversa, di favorire l’accumulo di calore per irraggiamento delle pareti vetrate nel periodo invernale. Principale strumento di controllo del progetto è la sezione trasversale-tipo: l’asse di distribuzione si pone come attraversamento continuo e costante dell’edificio, pensato per l’allocazione degli arredi fissi e delle mandate degli impianti. Ogni ambiente è dotato di affacci contrapposti nord-sud ed che assicurano un buon livello di luminosità, sia in termini quantitativi che qualitativi, vista la compresenza di fonti di illuminazione naturale diretta e diffusa; al tempo stesso, lo sfasamento in altezza delle coperture favorisce il deflusso naturale del calore e dell’umidità presenti all’interno. Lo schema strutturale prevede l’utilizzo di setti in c.a.; le pareti esterne, non portanti, sono in blocchi di calcestruzzo cellulare; i divisori interni sono elementi “a secco” in cartongesso.
© Nicola Rossi . Published on March 03, 2014.
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