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Progetto di spazio polifunzionale e per il gioco - Architetto Ilenia Girolami

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Progetto di spazio polifunzionale e per il gioco. Rilievi, Progettazione Architettonica, Direzione Lavori Architettonica.

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GIROLAMI STUDIO DI ARCHITETTURA - Vista

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GIROLAMI STUDIO DI ARCHITETTURA - Vista

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GIROLAMI STUDIO DI ARCHITETTURA - Vista

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GIROLAMI STUDIO DI ARCHITETTURA - Pianta


Pavilion Jean-Baptiste Clément - Olivier Werner

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The Jean-Baptiste Clément Pavilion is part of the renovation project of the city park at Brou-sur-Chantereine and is located on the new entrance.

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The building provides a new landmark in the renewed surrounding green spaces and hosts a large interior space for the multi-purpose program: associations’ activities, city festivals, exhibitions, cultural events etc.

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The interior volume is composed by the superposition of three elements: the ground that folds up until the roofing, the exterior wall that surrounds the room and holds the sloping ceiling and the curtain walls boosted by a range of thin columns that frames a generous view on the landscape.

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The use of a broad range of expressive materials – white sandblasted concrete, grey polished concrete, painted steel and clear glazing – helps the resonance with the exterior elements. The pavilion like an antic folie tries to combine simplicity with preciousness for increasing the poetic potential of the park.

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Summer house in Gotland - Jens Enflo, Deve Architects

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A summer house for a young family. The site on the Swedish island Gotland in the Baltic Sea is surrounded by open fields to the north and low forest in the south. Local building traditions are important in this region, as well as for the architect and client. The slim volume invites light into the house and makes nature always present. A tarred pine roof adds character to the sheer volume and spans the private bedrooms and bathroom, the indoor and outdoor living room and the guest room. In time, after a number of tar treatments the roof and the façade will have the same colour. Walls, floors, ceilings and kitchen are made of local pine. The outdoor living room is designed for the unstable Swedish summer climate with rain, wind and sun. Exterior sliding shades stop the wind, protects against sunlight and is used to close the house. 


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TP13 - Luca Bertotti, Arch. Mirco Bert

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Progetto di design per esterni. Nuova seduta trasformabile in tavolo

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LIZARD HOUSE A CINISI - gaetano palazzolo

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LIZARD HOUSE A PUNTA RAISI

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prospetto verso mare

ARCH. GAETANO PALAZZOLO

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prospetto verso mare

MONUMENTALITÀ DINAMICA*

Il punto di partenza concettuale della villa nasce dalla storia del luogo e si concretizza come cristallizzazione di masse in movimento che assumono una connotazione morfologica legata alle specie animali endemiche del territorio. Un’architettura dal carattere estroverso, che presenta singolari soluzioni coerenti con formule di integrazioni spaziali capaci di mescolare i modelli della tradizione locale con i disinvolti nomadismi contemporanei e metropolitani. Il progetto nasce dalla ricerca di paradigmi figurali dell’architettura mediterranea e si avvale di matrici progettuali fondate sulla giustapposizione delle diverse poetiche moderne in conflitto, per ricercare la sublimazione della forma. Si è preferito conferire un carattere scultoreo alla costruzione dalla superficie sfaccettata, introdotta per generare, attraverso squarci calibrati, particolari effetti percettivi negli occhi dello spettatore. Gli spigoli, gli angoli, le superfici piane di questa sorta di diamante, plasmato secondo le forme di testa di un rettile endemico, la lucertola siciliana (podarcis waglerianus), posato su di un minerale sono rivestite con intonaco bianco e vetro nelle tonalità del verde-azzurro, riproducendo in tal modo un aspetto di mondo irreale dove consumare esperienze ottiche, provocate da schermi e membrane di copertura a ricordare l’epidermide del rettile. L’impalcato geometrico della planimetria, costituito da elementi perfettamente squadrati secondo gerarchie auree, è guidato da una metodologia progettuale atta ed esprimere non solo velleità intellettualistiche, che trovano campo in alcune riflessioni mutuate dalla fenomenologia di Husserl, ma anche e soprattutto dalla volontà di esprimere la concreta materialità di una forma, distratta dall’hic et nunc dell’atto percettivo. Così gli spazi interni vengono modellati come cristallizzazione di due forze opposte, lo status temporaneo di un’armonia di conflitti, dove dominano atmosfere dionisiache ed apollinee. All’interno della zona soggiorno il movimento di un magma cristallizzato, costituente la zona della cucina, caratterizzata da un muro curvilineo a sezione variabile, frenato in parte dalla linea dei piani della parete attrezzata, irrompe voluttuoso su uno spazio apollineo, misurato, quasi fuori dal tempo, dove prendono vita forme dinamiche di diversa origine (come la plafoniera sospesa, in forma di rondine). Dalla quota del soggiorno, attraversando l’elemento verticale del corpo scala, si arriva alla zona occupata dall’ampia camera matrimoniale, rappresentata dall’elemento turriforme che domina la composizione, con ampie aperture concepite in funzione della vista sulla “Torre Mulinazzo” e sul golfo di Castellammare. Questo elemento superiore, dunque, assume una funzione supplementare che costituisce un’entità materica in grado di incrostare la forma per trasformarla in forma concreta. Dal punto di vista compositivo è stata esplorata l’espressività del blocco bianco e la sua personalità astratta. La totalità del volume bianco, tetti inclusi, scavi e squarci che aumentando delicatamente il carattere emblematico dell’architettura. La materia bianca traduce un volume emergente, quasi una torre di guardia, che domina la massa con angoli appuntiti, ora acuti ora ottusi, a formare effetti caleidoscopici con sporgenze atte ad accentuare i piani d’ombra e a mostrare prominenze, concepite per offrire la possibilità di creare spazi dove la sottile linea tra reale ed irreale sembra scomparire. Le aperture sono squarci adimensionali, essenziali ad attirare la luce verso l’interno, a creare delle sensazioni tattili, tratte dal contrasto tra masse chiuse e scabre dal forte impatto materico e zone arricchite da episodi funzionali dal forte “spessore emotivo”, che danno risalto, per contrasto, alla grandiosità e all’espressività delle linee curve che si contrappongono nel prospetto verso mare. Un blocco dissonante che genera sinuosità centrifughe che determinano persino le connotazioni esterne, caratterizzate da una sistemazione a giardino che evoca ancora una volta le forme dei rettili endemici. Il valore spirituale dell’arte viene fuori come condizione necessaria di sintesi tra i valori espressi dalla tradizione e le necessità pratiche della modernità, nell’ottica della ricerca di un’estetica architettonica aliena, tuttavia, dall’identificazione in un nuovo precisato gusto. In questo contesto la funzione supplementare dell’architettura è svolta dall’introduzione di spazi adimensionali, che, posti in alcuni punti strategici dell’impalcato, assumono la forma di elementi vitali. Quasi a rivelare le loro qualità iconologiche, questi danno risalto alla composizione dei partiti di facciata ed esprimono quel concetto di rithme ardent che anima la materia e la dinamizza. Una monumentalità dinamica che si pone come sintesi di ogni specificità, come essenza sovraindividuale, in un’atmosfera metafisica, che traspone in sé le forme rappresentative di una contemporaneità sublimata, quasi fuori dalle linee dello spazio, ma fortemente legata all’idea della storia come misura del comporre architettonico.

nuovo padiglione delle feste a Barzago - sergio fumagalli

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Il volume del nuovo padiglione delle feste si colloca a nord-est della palestra esistente, nell’ambito del centro sportivo di via leopardi dove ha sede anche la palazzina bar associazioni. L’edificio è stato concepito come un volume articolato che a partire dalla quota bassa, che contiene il blocco dei servizi, si raccorda a quote più alte verso il fronte di ingresso, conferendo più importanza al fronte degli ingressi principali e in modo da rapportarsi più adeguatamente con il volume della palestra esistente. L’involucro esterno del padiglione, la cui struttura è in carpenteria metallica, è costituito da lastre di fibrocemento tipo aquapanel, che ne plasmano anche la superficie a linee spezzate del controplafone, le quali sono determinate dalla trave reticolare centrale di due metri di altezza, che consente di eliminare pilastri al centro e garantisce una maggiore flessibilità nell’uso dello spazio coperto. Il corpo delle cucine e dei servizi alto soltanto 240 cm., è realizzato in muratura di cemento cellulare e copertura in travi HEA e lamiera grecata. All’esterno è stato rivestito con pannelli di legno multistrato verniciati, che senza soluzione di continuità costituiscono tamponamento della muratura o porta di accesso ai vari locali interni. I pannelli di rivestimento in legno, verniciati a smalto in diversi colori che declinano i colori del verde e delle terre circostanti e sottolineano il carattere ludico della struttura, si estendono anche parzialmente a proteggere la parte coperta il cui uso principale sarà quello di salone per le feste e per la consumazione dei pasti cucinati nella struttura chiusa. Le scelte dei materiali e delle finiture sono in parte determinate dalla natura estemporanea della struttura, di cui si prevede un uso esclusivamente nella stagione estiva (gli ambienti interni non sono riscaldati), e dai limiti economici imposti dal programma.

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New concrete house in S.Abbondio - Wespi de Meuron Romeo architects

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This house is standing on a steep slope in S. Abbondio, it’s designed for two people and their guests. The property adjoins on three sides to existing and new constructions, while to the downhill side it’s attached at the access road and above it provides free views to the Lake Maggiore and to the mountains.

The clear easy-cut volumetry and also the naturalistic materializing of the concrete in the same colour like the natural rocks, integrates the new building with caution in the heterogeneous area. Concrete gets the natural stone of the modern era, the irregularly positioned window perforations maintain the monolith and create a sculptural unit. 
Spartan rooms and courtyards open up horizontally and vertically to water, forests and mountains, light and sun, they live from the poetry of nature. 
The limitation of a few basic materials like concrete and natural wood, generates a flowing interaction of interior and exterior and a natural archaic atmosphere.

Site area: 599 m2
Floor area: 148 m2
Court: 29 m2
Roof terrace: 36 m2

Completion: Spring 2012 Master builder: Merlini + Ferrari SA, 6648 Minusio
Carpenter: Romeo Buss GmbH, 6415 Arth
Windows: Huber Fenster AG, 9100 Herisau

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RECUPERO SOTTOTETTO - Cesare Chiodi

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L’intervento a visto il recupero del sottotetto ai fini abitativi di un fabbricato di fine anni ‘50 con l’eliminazione integrale della copertura e realizzazione di un nuovo volume abitativo con la formazione di un ampio terrazzo con una pregevole vista sulla parte alta della città di Bergamo.

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White Dormitory for il Vento - CASE-REAL

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A renovation project to convert an old vacant house into a dormitory in a village on Teshima, an island lying in the Seto Inland Sea. A dormitory for restaurant staff of IL VENTO which was created as artwork of Tobias Rehberger for Setouchi International Art Festival 2010. The main focus for this project is how we make most of the vacant houses increasing by depopulation.

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To insert new elements without disturbing the surrounding landscape of the village which remains unchanged from the old days, the existing exterior wall facing the lane was left untouched. Though deteriorated traditional Japanese style roof was replaced, the basic form and color of the original was adopted to the new one only using different materials, you hardly notice the change from the outside.

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On the other hand, all the furnishings and functional features of dormitory as well as a courtyard are reconstructed using various white materials such as woods, stones, and plasters with different expressions and tones. In Japan, white is not only a symbol of new beginning, but the sacred color representing purity, innocence, and peace.

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Interior space is comprised of three private rooms and a lounge, and a small courtyard set in the middle. The huge white terrace linked by lounge realizes the open space with sense of relief and freedom.

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Contrasts between the inside and outside of the building, that is new and old, proposes to expand the possibilities of the existing architecture on the island and island itself.

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Extension and refurbishment of a nursery school - GRAAL ARCHITECTURE

Refurbishment of a Primary school - GRAAL ARCHITECTURE

Creation of a restaurant, bar, shopping and housing - GRAAL ARCHITECTURE

Flat renewal , Paris - GRAAL ARCHITECTURE

House renovation in Treia - Wespi de Meuron Romeo architects

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Original situation
The rural property lies in a hilly landscape about 12 km from the town of Treia. The ca. 300 years old farmhouse has three storeys, and half of the main building was damaged by fire in 1995. The outer facade of the main building is put under protection by the municipal authority. The complex was completed by two smaller volumes of one level only: the first was a herd and a furnace, the other one was a cantilever roof barn.

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Intervention
Intention of the project was the renovation and transformation of the property into a contemporary dwelling and holiday house, with attached guest house and pool. The masonry has been largely preserved and restored, whereas all the wood structure (intermediate floors and roof) where replaced. As part of the renewal of the static structure, the necessary reinforcing precautions for seismic safety, were integrated in an invisible manner.

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The architectural language thematizes the combination of old substance and new interventions: sometimes by contrast and sometimes by merging both old and new. For example, the roof was restored in the traditional way (primary and secondary wooden beams, subview with terracotta, roof covering with „coppi“ tiles), while the new intermediate floors and new interior walls are in white plaster. The floors also are made without joints in a hard and clear material. These new white interior surfaces help the reflection of light, giving them the feeling of largeness. In this way it was possible to maintain the relatively small historical apertures in the same dimensions and proportion, whilst all rooms are irradiated by a fresh light.

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The original stone wall which divides clearly into two parts the plan of the main building has been respected and largely preserved by the intervention. The northern portion of the house was a ruin after the fire, this ruin has inspired the project. In fact an open ad airy room that goes from the ground floor to roof has been realized. This room includes the kitchen with dining room and three white volumes are inscribed in it, containing the entrance gallery, the staircase and a studio. The southern part of the house is vertically divided in the classic way. On the ground floor we find the living room with a fireplace, while the two upper floors are a total of four bedrooms, each with their own bathroom. The contemporary stainless steel kitchen has a free position in the room and is in contrast compared to the warm atmosphere created by the historic walls that surround it.

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The old barn on the east side of the main house was demolished and rebuilt in the same position and with the use of old terracotta tiles, creating the guest house.
The south roof has been replaced by an open loggia with outdoor kitchen, in the same dimensions of the existing roof.

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The pool was placed in a clear geometric reference between the main house, the guest house and the loggia. The pool with its plastic appearance reminds to a large fountain. The existing accessory building on the north side was used as the heating plant and boiler room. The automatic gate plugs in the same volume. This architectural approach defines and emphasizes the new entrance to the estate. The complex was delimited by a row of pine trees on the west side and an olive grove on the east, and integrates itself with new life in the hills of the Marches.

Beginning of construction: Spring 2007
End of construction: Summer 2010
Property surface: 12’500 m2
Floor space net: 311 m2
Additional effective areas net: 154 m2

Constructor: Impresa di Leo Vito, Treia (MC), IT
Ernesto Coloccioni, Cingoli (MC), IT
Carpenter: 2G Forniture Srl, Treia (MC), IT
Windows: C.I.F.A, Jesi (AN), IT
Kitchen: Arclinea Arredamenti S.p.A., Caldogno (VI), IT

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Europan 11 - GRAAL ARCHITECTURE


The Curve - BDO-3.0, Fabio Baldoni, Luca Cesaretti, Andrea Quadrati

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L’edificio realizzato è l’ampliamento della scuola media e micronido In via Giovanni XXIII a Fabro Scalo realizzato in un ottica di ridefinizione funzionale dell’intero complesso scolastico. Le funzioni in ampliamento sono una cucina centralizzata, una aula magna e un magazzino, mentre le funzioni ridefinite all’interno del vecchio complesso sono una nuova sala mensa e l’ampliamento delle aule dell’asilo micronido. Il nuovo corpo è organizzato in tre livelli di cui uno interrato destinato a magazzino/archivio; la cucina è stata predisposta al piano terra ed è stata progettata per un carico di lavoro adeguato all’utenza scolastica del Comune; l’aula magna invece è stata destinata all’ultimo piano. Il tetto praticabile affaccia verso la valle con vista sul borgo storico di Fabro Paese. La struttura è stata realizzata con struttura a telaio in c.a. caratterizzata da un corpo scala in setti in c.a..

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Collegio San Carlo, Milano - A4A Monti Rivolta Savioni architetti

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Il progetto assicura la riconoscibilità della nuova funzione all’interno dell’istituto. Nonostante i vincoli di un contesto già strutturato e le aderenze con gli edifici esistenti che definiscono almeno parzialmente la posizione e il volume del nuovo edificio, il progetto si muove per creare relazioni non scontate capaci di inserire immediatamente il nuovo nella vita dell’istituto.

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La nuova superficie di circa 600 mq comprende, oltre a 6 aule, due spazi attività, 3 blocchi di servizi igienici, una cucina e uno spogliatoio per gli insegnanti. La copertura della nuova scuola è inoltre stata studiata come tetto giardino con una zona dedicata al gioco ed un’altra con gli orti.

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Questa ricerca di un’esperienza dello spazio ricca, multiforme e dinamica viene perseguita a varie scale e su vari livelli: mentre viene rafforzato il rapporto tra esistente e nuovo attraverso grandi affacci vetrati che guardano alla corte comune, all’interno della scuola gli ambienti, pur indipendenti e separati, sono concepiti in modo che ci siano tra loro delle interferenze volute.

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Le aule sono dotate di soppalchi concepiti come luoghi speciali alla scala bambino, sorte di torrette d’avvistamento dall’interno tutto colorato, che affacciano sul tetto giardino, sull’aula stessa e, attraverso dei piccoli oblò, verso lo spazio comune.

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Casa La Solana - Nicolas Pinto da Mota

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El proyecto se desarrolla sobre una preexistencia consolidad de forma dispersa. La estrategia de intervención de recalificar al máximo lo existente y construir lo nuevo, dieron sentido a gran parte de las operaciones. El resultado de estas definen en si misma la arquitectura resultante, como una sumatoria de volúmenes pertenecientes a distintos momentos y diferentes programas. Estos volúmenes se expresan como un total lleno o vacio, respondiendo claramente a su relación interior exterior. El solar donde se ubica tiene extensas visuales del típico campo quebrado uruguayo, el cual es enmarcado por cada una de las galerías, que resuelven de forma particular y única la relación interior exterior para cada orientación.

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© Eduardo Moras

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Lavazza New York - studio ACD architetti

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Incarico diretto di progettazione secondo le Linee Guida Corporate che Lavazza applica per tutte le sedi world wide.

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Lo sviluppo del progetto ha coinvolto in partnership lo studio di architettura locale MADGI per la parte operativa risultando un fattore di collaborazione a distanza che ha determinato una fronte impronta italiana in un ambiente newyorchese nel pieno centro del Financial District di Wallstreet.

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Affacciata verso l’Upper Bay lo spazio pubblico diventa luogo d’accoglienza rappresentato dai principali elementi del brand. In una zona più separata tutti gli uffici sono stati progettati e pensati con l’utilizzo delle forniture prescelte a forte richiamo dell’italianità.

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Village House - Olivier Werner

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The new citizen center of the village of Fosseuse is designed as a large house. It hosts the municipal library, a sport room and a room for the elderly. The construction is inserted into the local typology and strongly efficient energetically

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