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Villa Unifamiliare - Briatico - Natale Deluca

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Progettazione di una villa unifamiliare di stampo moderno

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Vista Esterna

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Vista Esterna

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Prospetto

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Prospetto

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Prospetto

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Prospetto

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Vista

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Vista

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Fotoinserimento

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Interni - Entrata

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Interni- Entrata

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Interni - Living\Pranzo

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Interni - Living\Pranzo

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Interni - Cucina

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Interni - Living

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Interni - Seminterrato

Natale Deluca — Villa Unifamiliare - Briatico

Piante


Designing Resilient Schools Competition - Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips

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The competition requested to design a school in Guiuan (Eastern Samar Province, Philippines), with a focus on resilience to natural disasters, in particular after typhoon Hainan devastated part of the Philippines in November 2013. The design had to take into account other frequent natural disasters occuring in the Philippines such as floodings and earthquakes.

Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips — Designing Resilient Schools Competition

Community cluster

SITE DESIGN, SPATIALITY, STUDENT DEVELOPMENT The site is designed as an organism composed of linked and modular hexagonal clusters. Openness towards the environment and its pleasant climate has been the most sought after spatial quality. In normal conditions students can enjoy ventilation and sunlight, both filtered by the double layer which envelops each classroom. They have also direct access to open elevated playgrounds and they can reach ground level sporting areas through slopes, stairs and ramps.

Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips — Designing Resilient Schools Competition

Main entrance

CLASSROOM DESIGN, RESILIENCE & FLEXIBLE USE The standard classroom has been designed as a modular unit. Its hexagonal multi-simmetry is intended to consolidate resistance to winds and seismic stress. The elevated platforms (+1m) keep the buildings and playgrounds safe from flooding and soil humidity. Shipping cointainers work as safety shelters in case of extreme weather conditions and protect the classrooms from the main winds as well as from direct noise.

Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips — Designing Resilient Schools Competition

Sport area 1 - community space

STRUCTURE, TECHNOLOGY, MATERIALS The double covering is designed according to the local sun path and predominant winds, providing covered circulation and playgrounds. It’s also designed with a 30 degrees pitched roof and highly tensile resistant recycled sail fabric, in order to resist extreme storms. While the main structural elements are made of glued laminated timber, bamboo permeable walls and ceilings ensure ventilation and sun shading.

Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips — Designing Resilient Schools Competition

Playground space

Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips — Designing Resilient Schools Competition

Context analysis, program, design development

Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips — Designing Resilient Schools Competition

Enclosure system, architectural language, resilience and flexible use, units plans/sections/structural system

Riccardo Lovatini, Barbara Lantschner, Carlos Franco, Daryna Futorna, Caroline Sampaio, Christine Phillips — Designing Resilient Schools Competition

Plans and sections

Restauro villetta monofamiliare - Sergio Bini

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Riqualificazione estetica ed impiantistica di una abitazione monofamiliare vicino al mare in zona di pregio. Utilizzo di un rivestimento a cappotto interno e di un sistema a riscaldamento radiante. Ridisposizione degli spazi al piano terra, ingrandimento del bagno e realizzazione di zona giorno e pranzo cottura con biocamino di arredo.

Sergio Bini — Restauro villetta monofamiliare

la zona giorno con il biocamino

Sergio Bini — Restauro villetta monofamiliare

vista dalla zona giorno verso la parete in corten

Sergio Bini — Restauro villetta monofamiliare

vista angolo camino e tv

Sergio Bini — Restauro villetta monofamiliare

cucina e pranzo

Sergio Bini — Restauro villetta monofamiliare

vista dalla zona cottura

Sergio Bini — Restauro villetta monofamiliare

bagno

Efficientamento Energetico Asilo Nido - Fabio Guerrieri ArChiTEttO

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Intervento di efficientamento energetico e riqualificazione ambientale di un asilo nido esistente in via Lecce a Squinzano

Fabio Guerrieri ArChiTEttO — Efficientamento Energetico Asilo Nido

Vista Ingresso Principale

Fabio Guerrieri ArChiTEttO — Efficientamento Energetico Asilo Nido

Stato di Fatto

Fabio Guerrieri ArChiTEttO — Efficientamento Energetico Asilo Nido

Stato di Fatto

Fabio Guerrieri ArChiTEttO — Efficientamento Energetico Asilo Nido

Progetto

Fabio Guerrieri ArChiTEttO — Efficientamento Energetico Asilo Nido

Progetto

Fabio Guerrieri ArChiTEttO — Efficientamento Energetico Asilo Nido

Progetto

Fabio Guerrieri ArChiTEttO — Efficientamento Energetico Asilo Nido

Progetto

RESTAYLING PONTILE - Paolo Gaggero, giacomo airaldi

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_il pontile Bestoso nel passato Volendo approfondire alcune note storiche sulla costruzione del Pontile occorre analizzare alcune immagini storiche e cartoline d’epoca per costatare che si è sempre trattato di un luogo iconico e rappresentativo, emergenza e landmark in tutte le sue epoche. Una prima raffigurazione del vecchio molo la troviamo in una cartolina del 1903 raffigurante il “precedente molo” con la presenza della costruzione che molto probabilmente era destinata a dogana e che costituiva accesso per una serie di pratiche da diporto (pesca carichi, scarichi, a volte con presenza di passeggeri).

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

In quell’edificio alla base del molo si trovava l “Ufficio di Sanità Marittima” che ebbe notevole importanza per il periodo a cavallo tra il 1800 e 1900, fino a quando il passaggio degli eserciti napoleonici prima e poi la costruzione della ferrovia, dettero un colpo di grazia all’attività marinara alassina. Accanto a questo edificio, più verso terra si trovava una ancor più modesta costruzione che apparteneva alla Guardia di Finanza o come più esattamente si diceva allora, alla Regia Dogana ed ai vari preposti, tale costruzione eretta nel 1571 e denominata “Torre dei Frignoni” e fu poi donata dalla famiglia alla città. Nel 1837 il Comune chiese al Ministero della Guerra e della Marina il permesso di prolungare la conformazione del molo per rendere la rada più sicura. L’ufficio di Dogana fu Concesso nel 1860 e al suo fianco vi era la baracca della Società di Salvamento. La vita a quei tempi si svolgeva particolarmente in altri “Spazi e luoghi” pubblici ma le notizie di avvenimenti si spargevano presto nel borgo e la gente si muoveva verso il mare come ad esempio nel caso dell’arrivo della Regina o delle navi da guerra della nostra Marina.

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Nel 1904 si provvede all’abbattimento dell’ultima porta del bastione sul molo vecchio (reverdito). Fino agli albori del 1900 il molo era quindi un insieme di palafitte di ferro “scalandrun” che proseguivano per un brevissimo tratto a mare. Nel 1935 inizio la costruzione in cemento di un pontile che verrà distrutto dai tedeschi durante l’ultimo conflitto mondiale. Curate le ferite di guerra , si iniziarono a curare le ferite indotte e a ricostruire il Molo come oggi lo conosciamo. Anche il pontile intitolato a “Bestoso” fu rimesso a nuovo esso era (ed è ) un vero e proprio punto di osservazione per la città e il golfo. Il molo in seguito fu illuminato e dotato di nuove panchine , interessante vedere le forme semplici da cui prende avvio anche questo progetto di Restyling attualizzando le forma del passato.

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Il molo resta ancora oggi, uno delle indiscutibili “bellezze” paesaggistiche di Alassio, in estate ed inverno, è costante meta di visita e passeggio da parte di ospiti turisti e residenti, oggi è un elemento di fruizione paesaggistica tra i più rilevanti. Da esso si vede da un lato l’orizzonte e l’immensità del mare aperto e come controcampo, giunti sulla sua sommità elemento di fruizione paesaggistica ed architettonica su tutto Alassio e sul suo “Anfiteatro di colline retrostanti”. Nel Volume di T.Shivo ” Alassio Itinerari Romantici a questo proposito afferma ” Di là…si può seguire un itinerario fantastico, pur stando immobili….E’ l’umbilicus della città, il vero centro visivo…da quel punto si è padroni di ogni angolo della nostra terra, dalla parte del mare, da Capo Mele a ponente sino all’Isola Gallinara ed allo scoglio di Santa Croce con la Cappelletta…sulla terra l’aurelia, le ville di punta Tacquara e di Colla Micheri come un anticipo di Laigueglia e della sua austera Cattedrale. Poi via via, dopo una zonetta di verde cupo, di ulivi e di pini…Porto Salvo e le prime case di Alassio. In basso l’orlo della spiaggia, il muro verde dei Pini di Passeggiata Ciccione, poi i borghi di Barusso sino alla chiesa di Sant’Anna. In alto il poggio Brea e la macchia bianca della Puerta del Sol. L’ombelico insomma della realtà urbana di Alassio.

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

_il progetto di restyling Il progetto non lascia ampi margini di approfondimento ma vuole perseguire in chiave moderna una vera e propria operazione di maquillage urbano se pure in sintonia con le scelte (cromatiche ed estetiche) già operate dalle precedenti amministrazioni lungo la passeggiata a mare. La radice del molo è già stata in passato oggetto di ripavimentazione in lastre di arenaria disposte a spina di pesce. Il tema della lastra viene riproposto in basalto sulla parte del pontile a giorno, ma poste a correre per linee trasversali, queste sono però interrotte , in asse con il pontile, da un passaggio ( che simboleggia una passerella di nave) in listoni di pietra ricostruita, riproducenti il motivo delle doghe in legno.

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

La colorazione è chiara intervallata da fasce scure che scandiscono il cammino verso l’orizzonte. Ai bordi della soletta del pontile le lastre di pietra sono rivoltate di 90° per realizzare un appoggio e il coronamento di base del nuovo parapetto in acciaio lucido. Il parapetto semplice e su disegno è costituito da montanti formati da doppio piatto distanziato, correnti ad inter distanza 10 cm e mancorrente superiore rientrante verso l’interno, in tubolare da 40 mm. I montanti hanno un passo di circa 120 cm ed ogni 4 vengono raddoppiati per integrare il nuovo sistema di illuminazione a led di forte impatto scenografico. Una SOLUZIONE SEMPLICE E MINIMALE che riqualifica la passeggiata a mare e crea zone di luce e ombra con una illuminazione ( a basso consumo ) e senza spreco della luce rivolta verso l’alto (illumimento della volta celeste) di forte impatto emezionale a cui forse non siamo abituati ma in linea con le nuove teorie illuminotecniche già utilizzate su altri pontili

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Paolo Gaggero, giacomo airaldi — RESTAYLING PONTILE

Skinless Top Loft - Cumo Mori Roversi Architetti

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L’appartamento si trova all’ultimo piano di un palazzo storico. Il giovane proprietario ha richiesto una redistribuzione degli ambienti esistenti per ricavare un soggiorno, una cucina open, uno studio sul soppalco, una camera matrimoniale con cabina armadio ed un bagno. Le nuove partizioni interne, realizzate a secco, hanno configurato gli spazi ponendosi in dialogo con le murature storiche. Il progetto degli spazi, degli arredi, dei controsoffitti e della luce è stato concepito in maniera unitaria: le linee dei tagli nel controsoffitto, che lasciano vedere il solaio ligneo, sono riprese dalle partizioni e dagli arredi su disegno, che a loro volta vengono sottolineati dalla disposizione e gli effetti degli apparecchi illuminanti. Anche il gioco di materiali e cromie coinvolge in maniera organica e correlata tutte le superfici orizzontali, verticali ed inclinate, enfatizzando la particolare spazialità degli ambienti.

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Cumo Mori Roversi Architetti — Skinless Top Loft

Casa D - Antonio D'Alterio

RiCa - ANDREA A. GIULIANO, Giuseppe Giuliano

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Situato sul corso principale della città di San Severo, il RiCa rappresenta il tentativo, attraverso un processo di sintesi progettuale, di condensare più funzioni, e di permettere il loro efficiente esercizio, in una pur limitata superficie (68 mq) Il RiCa sorge in una zona estremamente frequentata in tutte le ore del giorno, dunque l’idea è quella di creare un luogo in cui stare, che possa essere al tempo stesso Caffetteria, Ristorante e Lounge Bar pur nel medesimo contesto ambientale.

ANDREA A. GIULIANO, Giuseppe Giuliano — RiCa

La tipologia edilizia entro cui è collocato, è quella tipica del centro di San Severo: modulo bipiano del primo novecento con muratura portante in mattoni, con cantina al piano terra caratterizzata da ampie arcate in mattoni per permettere l’apertura completa dell’ambiente. Il RiCa trova spazio al piano terra, e l’idea è quella di non stravolgere, ma piuttosto di mettere in evidenza, le linee originali che definiscono l’ambiente.

Si sceglie così di mostrare il mattone nella sua autenticità, nell’arco principale che diventa segno discreto per la divisione funzionale delle diverse parti del locale, e nella saletta interna destinata alla ristorazione. Il mattone viene posto in rapporto dialettico con la linearità del bancone in Corian, l’omogeneità cromatica delle pareti, e la modularità irregolare della parete attrezzata, che cita non casualmente le cataste di vino.


Casa 7 CUBI - Emilia Orlando

MAXXI - CANTIERE D'AUTORE - Emilia Orlando

CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO - Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti

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“When Memory is a Blank” era il tema di una “Charette” svolta a Bruxelles nel 1987 durante lo Spring Seminary dell’ILA&UD. Il luogo era il “Quartier Nord” dove era rimasta una vaga traccia della vecchia ferrovia ottocentesca dismessa. Era l’epoca in cui ci si interrogava, già da tempo, su come riprogettare le aree liberate dalle mutate esigenze urbane e industriali.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Non diversamente Milano si interrogava sulle sue “Varesine” e Porta Nuova, dismesse. Oggi questo “blank”è stato completamente progettato e per buona parte occupato da edifici di scala urbana.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Concept

Il cuore dell’area urbana in cui ci troviamo è il parco “La biblioteca degli alberi” e il cuore del parco è questo piccolo edificio.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Posizione nel Parco Biblioteca degli Alberi

Un edificio che non compete con i “giganti” che lo circondano: li guarda, con un certo stupore per come si è trasformata l’area e con grande interesse nell’attesa che fiorisca il parco.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Vista verso il parco

Un piccolo volume che esce dal prato e, con ironia, si torce su se stesso verso la luce del sole che spunta dietro ai grattacieli.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Prospetti

Un punto di incontro, osservazione e meditazione per gli abitanti di Isola Garibaldi e per tutti quelli che qui verranno accolti.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Funzioni

L’edificio soddisfa gran parte delle proposte avanzate e discusse in sede di Open Space Technology (OST).

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Piano terra

Racchiude in se un’elevata densità di significati: è punto di riferimento per la forma inusuale, è luogo di osservazione verso il parco e il nuovo skyline della città, dichiara la propria vocazione paesaggistica emergendo dal parco stesso e si riveste di materiali naturali a precisare la propria identità di architettura sostenibile.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Primo piano

E’ dotato di un involucro con strato ombreggiante, in legno, di protezione dai raggi solari.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Piano econdo

Il corpo ovest è coperto con un manto vegetale che contribuisce ad alimentare la vasca di recupero delle acque meteoriche insieme alla restante copertura.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Piano terzo

Il sistema di climatizzazione in caldo e in freddo è distribuito a pavimento con trattamento aria integrato VMC ed è alimentato da un campo geotermico mediante sonde di profondità.

Luciano Simonelli, Giorgio Bagnasco, Andrea Copellini, Gabriele Mangeruca, Simone Fareri, Matteo Baffico Slucca, Anna Vercelli, Luca Truscello, Eugenio Cappetti — CENTRO CIVICO ISOLA - GARIBALDI - MILANO

Coperture

Palazzo Margherita | L'Aquila - Giancarlo Scognamiglio

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Gli interventi sull’edificio, rilevato il suo carattere monumentale, puntano a rispettare e valorizzare le sue peculiarità architettoniche e stilistiche. Pertanto si prevede la conservazione e il restauro delle superfici architettoniche (prospetti esterni e interni verso la corte) e la valorizzazione dell’impianto tipologico a corte centrale. Gli spazi collettivi e di distribuzione ruotano intorno alla corte centrale. L’edificio non è concepito solo per assolvere funzioni di sede dell’amministrazione pubblica, ma anche per valorizzare il suo ruolo di edificio al servizio della collettività. In particolare gli interventi prevedono il recupero e ripristino delle strutture voltate di calpestio del primo livello che sono portanti, con interventi specifici ma comunque ispirate ad una logica di tipo conservativo secondo le indicazioni contenute nelle linee guida M.I.B.A.C. Al secondo e al terzo livello invece i solai sono in putrelle e tavolloni pertanto le volte in foglio sono puramente decorative e saranno recuperate solo quelle con motivi pittorici decorativi.

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

Giancarlo Scognamiglio — Palazzo Margherita | L'Aquila

casa AeG - Ellenia+tre architetturaingegneria

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Il progetto affronta il tema della riconversione di un vecchio edificio storico utilizzato nel tempo a deposito di agrumi sulle falde dell’etna. Il vecchio edificio era composto da un unico grande ambiente con copertura a padiglione a cui erano state addossate dei volumi più piccoli per l’alloggio dei lavoratori con copertura a capanna. Un altro corpo era in condizione di rudere. Il progetto ha recuperato tutti i corpi originari esistenti mantenendo le loro caratteristiche architettoniche all’esterno, mentre ha sostituito la parte di rudere con un volume moderno accostato ai corpi antichi. Gli interni sono stati completamente riprogettati per le nuove esigenze dell’abitazione. L’intervento ha previsto il consolidamento strutturale delle murature storiche e il rifacimento di tutte le coperture in legno. In particolare la copertura a padiglione è stata riprogettata con un sistema di puntoni con contraffisso e tiranti in acciaio che convergono in una corona centrale sempre in acciaio. Gli arcarecci hanno un interasse variabile man mano che la luce diminuisce verso il colmo centrale secondo una legge compositiva logaritmica. Gli intonaci esterni dei corpi antichi sono stati realizzati con malte naturali a base di calce idraulica, con composizione di inerti e aggregati a base di cocciopesto senza l’utilizzo di pigmenti. Il prospetto a sud del corpo grande è stato ricomposto con tre grandi feritoie. Gli interni sono stati riconfigurati con l’inserimento di un grande soppalco nell’ambiente dell’ex deposito, che ne misura lo spazio rideterminandone le proporzioni interne. Un sistema di gradini e piani sfalsati connette le varie quote originarie dei due corpi di fabbrica. La zona notte è stata ricavata negli ambienti degli ex alloggi per lavoratori con l’inserimento di soppalcature. I materiali utilizzati sono stati: ferro ossidato per la scala del soppalco e il rivestimento del camino, rivestimento in tadelakt eseguito con tecnica originaria marocchina per i bagni, gres e legno industriale in teak per il pavimenti. Parte della cancellata originaria dell’ingresso alla proprietàè stata riutilizzata inserendola in uno dei setti che sorreggono la scala in acciaio che conduce al soppalco della zona giorno.

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Ellenia+tre architetturaingegneria — casa AeG

Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato) - Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri

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Obiettivo del concorso di idee è l’acquisizione di una proposta progettuale che consenta la riqualificazione urbanistica delle aree centrali di Codroipo, connettendo tra loro ambiti pubblici e privati per definire uno spazio che abbia le caratteristiche di luogo connettivo, collettivo e di socializzazione, in grado di rivitalizzare il nucleo urbano.

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

MASTERPLAN E OBIETTIVI. La città di Codroipo, importante nucleo insediativo della provincia di Udine, è localizzata in un’area prevalentemente agricola compresa tra i Comuni di Pordenone e di Udine. La proposta di masterplan si pone in particolare i seguenti obiettivi: - Realizzare sugli assi storici di via Latisana e via Italia, opportunamente pedonalizzati, una “spina” di nuove centralità, spazi pubblici, verde attrezzato e servizi, ancorati ed integrati al sistema delle corti e delle nuove percorrenze pedonali. La realizzazione di parcheggi interrati lungo l’anello carrabile esistente, per un totale di 946 posti auto, superiori a quelli attualmente esistenti nell’area che si prevede pedonalizzare e la conseguente razionalizzazione delle percorrenze e degli incroci lungo l’anello consentirà una “fruizione alternativa degli spazi pubblici della città”. La pedonalizzazione delle aree centrali renderà necessario ampliare significativamente l’offerta di parcheggio privato in strutture prevalentemente interrate (il masterplan ne prevede 2 ma possono essere incrementate a secondo delle necessità di sviluppo), innescando un meccanismo virtuoso di realizzazione di nuovi cantieri secondo le modalità di partnership pubblico-privato. - Valorizzare il Castelliere come luogo della memoria (storia della comunità e del territorio di Codroipo); incrementare le attività del Museo Civico Archeologico; valorizzare le attività di formazione educativa e di socialità connesse alla presenza della chiesa; realizzare un nuovo spazio di socializzazione in prossimità del Campanile e del Municipio come simbolo dell’intesa tra le più alte autorità della comunità di Codroipo. - Realizzare un sistema di corridoi verdi ciclo-pedonali all’interno del tessuto, alternativi a quelli su gomma, basati sull’integrazione della mobilità lenta pedonale e ciclabile con il sistema verde. La presenza della strada anulare a Codroipo consente infatti un generale ripensamento della mobilità all’interno del nucleo consolidato. La definizione di corridoi specializzati per la mobilità lenta, ciclo-pedonale, lungo i due assi principali che attraversano il nucleo consolidato è affiancata alla definizione di corridoi ecologici di connessione delle aree verdi esistenti (Risorgive a Sud, Tagliamento a Ovest) e al rafforzamento della rete di percorsi pedonali passanti attraverso le corti e potenzialmente riconducibili alla grande area pedonale verde a Sud del nucleo consolidato (area per l’istruzione e lo sport). - Dotare il cuore di Codroipo di un sistema di spazi verdi attrezzati a corona del nucleo consolidato, opportunamente integrati con i corridoi verdi intesi come dispositivi di implementazione della qualità ambientale del sistema insediativo; - Definire un protocollo “minimo” per l’infrastrutturazione ecologica ed ambientale della città: sistema di recupero delle acque piovane (canali di gronda e vasche di raccolta) e accumulazione di energie alternative (solare) in grado di garantire il risparmio e il riciclo di (almeno) due preziosi fattori di vita; - Determinare le condizioni per una nuova ecologia urbana, basata su una maggiore permeabilità dell’insediamento agli scambi naturali, fondata su un sistema alternativo di attraversamento ed uso dello spazio urbano, su nuove positive abitudini di vita.

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

GLI AMBITI DI PROGRAMMAZIONE STRATEGICA. Il masterplan indica quattro ambiti strategici di “riforma urbana”: l’ambito del Castelliere, luogo deputato a rafforzare la memoria e l’identità storica di Codroipo; l’area del foro Boario e del luogo degli eventi destinata al loisir e agli attività polifunzionali; l’asse Nord-Sud quale luogo fisico per sviluppare concretamente le politiche di riconnessione dell’area naturale delle Risorgive con la città di Codroipo; l’asse Est-Ovest come spazio primario di aggregazione sociale. Per ciò che attiene alla realizzabilità concreta dell’intero programma di interventi così come definito nella presente proposta di masterplan, valgono, in linea di massima, le seguenti considerazioni di carattere generale. L’onerosità complessiva di tale programma richiede lo sforzo di isolare, all’interno della strategia complessiva, una serie di interventi “prioritari” in grado di produrre un positivo “effetto di volano” sulla realtà locale a partire dai quali, progressivamente, si realizzino quegli interventi realizzabili attraverso la generazione di convenienze all’investimento, da parte di soggetti privati (per esempio per i parcheggi interrati e la realizzazione dell’area eventi - ex foro boario).

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

IL CASTELLIERE. Il rilancio dell’area del Castelliere a nostro avviso non può essere agganciato alla sola rimodulazione dei suoi spazi. Occorre farlo rivivere, rendere la sua presenza di nuovo percepibile all’interno della città. Occorre quindi innanzitutto un intervento di recupero dei suoi margini per rendere nuovamente visibile la sua presenza nella città. Un sistema di vasche d’acqua e di aiuole attrezzate ridisegna con un’operazione di assoluta semplicità i bordi del Castelliere, intervenendo puntualmente, per frammenti, tra le pavimentazioni esistenti che verranno mantenute. Il Castelliere insieme all’ex Foro Boario può diventare un luogo in grado di ospitare attività giovanili, iniziative culturali, eventi artistici, attività aggregative, incontri, meeting, seminari, performance, mostre, ecc.

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

IL FORO BOARIO E IL LUOGO DEGLI EVENTI. Il Foro Boario e il Luogo degli Eventi hanno potenzialmente una straordinaria valenza paesaggistico ambientale. Vanno quindi essenzialmente valorizzati nella tutela delle aree verdi e delle alberature storiche presenti e nella riconnessione con i corridoi ambientali proposti. Tuttavia, in particolare per ciò che concerne l’area dell’ex Foro Boario la configurazione proposta è tesa a dare una risposta alla domanda di maggiore integrazione con la città. Per quel che riguarda il Luogo degli Eventi, da area marginale rispetto al tessuto consolidato di Codroipo, esso deve diventare un nuovo “attrattore sociale”. Gli interventi previsti sono: la creazione di una fascia di transizione adibita a giardino delle essenze, il percorso vita, l’arena cinema all’aperto, i nuovi attraversamenti pedonali lavorano nell’ottica della valorizzazione sociale dell’area.

Arch. Marco Pietrolucci, Arch. Paolo Pietrolucci, Ing. Alessia Brunelli, Arch. Andrea Magrini, Arch. Daniela Nardella, Arch. Quirino Ruggeri — Concorso di Idee per la Riqualificazione Urbanistica del Centro di Codroipo (6° classificato)

LE DIRETTRICI STORICHE NORD-SUD E EST-OVEST. L’asse di Via Italia rappresenta la risorsa fondamentale della riorganizzazione urbana di Codroipo. La pedonalizzazione di questa asta (e di quella complementare Nord-Sud) si rende necessaria per ricucire le aree e gli spazi verdi all’interno del tessuto “frammentato”. La definizione di una rete ambientale nevralgica che si sovrappone in maniera parziale all’intero tessuto urbano intende “accendere” un’organizzazione sistemica di collegamento reale delle risorse ambientali presenti a Codroipo. Il sistema ambientale realizzerà una ricucitura urbana partendo dai due grandi attrattori del Parco delle Risorgive e dell’Area Naturale del Fiume Tagliamento, riconoscendo loro un ruolo di nuova centralità.

8 ½ - Orizzontale

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Una parete di 8 metri e mezzo, un teatro portatile, una macchina per abitare la piazza del MAXXI, che sempre più conferma la sua vocazione di spazio pubblico aperto alla città. E’ l’installazione 8 ½ dello studio romano orizzontale, vincitore di YAP MAXXI 2014, il programma di promozione e sostegno alla giovane architettura, alla sua quarta edizione italiana, organizzato dal MAXXI in collaborazione con il MoMA/MoMA PS1 di NY, Constructo di Santiago del Cile, Istanbul Modern (Turchia) e per la prima volta MMCA National Museum of Modern and Contemporary Art di Seul (Corea).
Dal 27 giugno 2014, l’installazione 8 ½ accompagnerà il pubblico del MAXXI per tutto il periodo estivo, ospitando eventi live e offrendo una zona di relax ai visitatori del museo.

Orizzontale — 8 ½

8 ½è una riflessione sul passaggio che trasforma lo spazio pubblico da sfondo di incontri privati e momenti individuali a scena di avvenimenti pubblici e rappresentazioni collettive. L’installazione si compone di due elementi complementari. Il primo è una parete di legno attraversabile alta otto metri e mezzo, una “soglia” che riorganizza lo spazio aperto del museo. La parete è interamente rivestita su un lato da sfere di plastica ricavate dal riciclo dei contenitori della birra artigianale. Le sfere diventano luci, mentre un percorso consente ai visitatori e a chi fa spettacoli di accedere al loggiato superiore. Il secondo elemento è costituito dalla piattaforma del palco e dall’arena coperta, in cui sono presenti sedute e giochi d’acqua. Lo spazio dell’arena è teatro, luogo destinato a eventi pubblici e spettacoli, e piazza, dispositivo architettonico per l’uso quotidiano dello spazio comune. Pur progettata specificamente per piazza Alighiero Boetti, 8 ½è pensata anche per essere smontata e trasportata con facilità adattandosi a nuovi siti con flessibilità e intelligenza. I materiali e le tecniche costruttive sono semplici ed economiche, ed una parte delle materie prime può essere reperita ricorrendo a materiali di recupero e all’upcycling di materiali poveri o di scarto.

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½

Orizzontale — 8 ½


Restauro ruderi del Castello dei Marchesi Del Carretto - Federico Rossi

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Restauro ruderi del Castello dei Marchesi Del Carretto e riqualificazione complessiva dell’area circostante, da destinarsi a parco archeologico e belvedere pubblico attrezzato

Federico Rossi — Restauro ruderi del Castello dei Marchesi Del Carretto

cupola in legno e paglia - h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller

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una giovane coppia interessata al vivere sostenibile

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

in corso d'opera

il progetto di una casa in legno e paglia con tetto verde un annesso destinato alla meditazione, a pratiche yoga e shiatsu, da realizzarsi in modo sostenibile e low-cost

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

autocostuzione: la struttura in legno

la scelta dei materiali e della tecnica costruttiva

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

autocostruzione - la struttura in legno 2

la collaborazione con esperti austriaci e tedeschi

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

autocostruzione - la posa delle balle

la realizzazione con le proprie mani

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

autocostruzione - la posa delle balle, spazio interno

con povertà di mezzi e materiali naturali si possono realizzare anche forme complesse

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

contributo di h(a)rD: dettaglio della costruzione della copertura in legno

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

il contributo di h(a)rD: dettaglio di un'alternativa per la copertura in legno, a pannelli

h(a)rD - highly revolutionary design, herbert gruber, erwin schwarzmueller — cupola in legno e paglia

gli autocostruttori

Riqualificazione di Piazza Castello e porzione di via XX Settembre - Matteo Busa

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Piazza Castello non è una vera piazza. Nella sua attuale configurazione risulta inadeguata a svolgere la sua vera funzione, ovvero un luogo in cui la collettività si riconosca. Piazza Castello è solo un luogo vuoto e indefinito, sia nella circolazione che negli spazi. Un anonimo parcheggio, che grazie comunque alle attività svolte durante l’anno, mostra tutta la sua potenzialità. Lo scopo del progetto è quello di creare un luogo, dove le diverse realtà di Isorella possano convivere insieme armoniosamente in uno spazio riconoscibile.

Matteo Busa — Riqualificazione di Piazza Castello e porzione di via XX Settembre

Pur non modificando la viabilità, il primo passo é stato quello d’immaginare una nuova pavimentazione, pedonalizzando una parte dell’area interessata con un sistema di sedute integrate alle nuove alberature. Un nuovo gruppo di vegetazione permette di rapportarsi meglio con il canale esistente, valorizzando la vista verso il patrimonio edilizio esistente. La zona pedonale inoltre prevede una grande rampa dal dislivello di 50 cm, la quale permette una separazione dalla circolazione veicolare. Quest’ultima, in caso di manifestazione, verrà occasionalmente limitata, come per l’attuale mercato settimanale.

Matteo Busa — Riqualificazione di Piazza Castello e porzione di via XX Settembre

Ulteriore cura è stata quella di ipotizzare una copertura, adatta ad ospitare bancarelle per il mercato o chioschi per le manifestazioni. Un progetto essenziale, dove attraverso disegni orizzontali si ridefiniscono le vere funzioni di piazza Castello.

Matteo Busa — Riqualificazione di Piazza Castello e porzione di via XX Settembre

Catrim - Felice Vaccaro

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La Catrim, ideata dell’ing. Michele Deni, per la MDM Mecatronics, è stata interamente ristilizzata da Felice Vaccaro. L’‘involucro’ precedente faceva uso di carenature in materia plastica stampata per termoformatura. Le continue richieste di dimensioni adeguate alle esigenze della produzione del cliente, rendevano difficoltosa la realizzazione del prodotto Catrim che era stato concepito per una realizzazione standard. L’idea vincente è stata di realizzare una veste mutabile alle variazioni dimensionali. Sono stati adottati elementi in lamiera piegata e saldata, adeguati, di volta in volta, alle grandezze necessarie. Le nuove carenature erano montate ad incastro, senza viti, con naturale risparmio di manodopera nelle operazioni di frequente manutenzione e con ottima resa estetica.

Felice Vaccaro — Catrim

Catrim 2n. CNC / Catrim 3n. CNC

Centro Civico - WOA

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Centro Civico – un luogo dove incontrarsi, conoscersi, comprendersi e collaborare insieme per migliorare la propria e l’altrui vita, un centro aperto sia verso l’esterno che verso l’interno, capace di attrarre le persone e di far uscire le attività invadendo il parco e il quartiere stesso. Tutto avviene al disotto di una protettiva nuvola/alveare, un elemento unico che copre tutto l’edificio donando refrigerio nei giorni caldi e proteggendo dalla pioggia in inverno, creando uno spazio accogliente dove incontrarsi, conoscersi e collaborare. La copertura diventa una quinta facciata rivolta verso l’alto, verso gli edifici circostanti il parco, un luogo attrattivo e riconoscibile che attira a se l’attenzione, un grande albero dove ci si ritrova tutti insieme per trascorrere del tempo. La forma a nido d’ape di questa copertura/facciata richiama l’idea di comunità, di società civile, di collaborazione, di confronto e scambio.

WOA — Centro Civico

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WOA — Centro Civico

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WOA — Centro Civico

Schemi

WOA — Centro Civico

Piante

WOA — Centro Civico

Sezioni

WOA — Centro Civico

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