Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Ristrutturazione interna di un alloggio - Alessandro Ramondetti, Dario Roca

$
0
0

L’appartamento oggetto di intervento è situato in un condominio di Nichelino, comune della prima cintura della città di Torino. Numerose sono state le difficoltà di approccio al progetto di ristrutturazione: oltre alla chiara esigenza di ampliare la piccola zona giorno esistente, la committenza desiderava ampliare lo spazio della cameretta destinata ai due figli, oppure in alternativa, creare una camera in più. La progettazione, attenta alla fruizione degli spazi e volta a rendere gli stessi più efficienti, ha permesso di raggiungere i risultati richiesti.

Dsc05118_large

Infatti, mediante lo spostamento del servizio igienico e la riduzione del corridoio, è stato possibile creare una nuova cameretta con cabina armadio, mentre riducendo la cameretta esistente è stato possibile dare più spazio al soggiorno, aumentando così anche la fruibilità della zona cucina. Il nuovo bagno, realizzato in posizione centrale, riceve un’illuminazione naturale grazie ad un gioco di blocchi in vetrocemento che, visibile in primo piano dalla zona giorno, rende la parete piacevole ed elegante. Infine, grazie ad un’attenta programmazione e direzione dei lavori, è stato possibile effettuare l’intero intervento di ristrutturazione (tinteggiature comprese), in soli 60 giorni consecutivi, rappresentando così un risultato degno di nota, considerata l’elevata qualità della realizzazione.

Dsc05121_large

Dsc05123_large

Dsc05124_large

Dsc05133_large

Dsc05139_large

Sol3_plan_large

Planimetria

0_large

Render

1_large

Render


allestimento mostra "GIARP i luoghi delle emozioni" - Marco Baldassa, Gi.Ar.P.

$
0
0

L’allestimento del grande cerchio all’interno dell’agorà nel centro culturale San Gaetano assume una doppia valenza quale elemento di continuità percettiva e spaziale nella sequenza espositiva dei progetti per la diverse aree della città di Padova e quale spazio di ritrovo unitario per il pubblico, capace di innescare delle relazioni che trascendono l’aspetto prettamente funzionale di semplice supporto grazie all’utilizzo di una forma pura dall’elevato significato simbolico.

01_large

02_large

04_large

05_large

03_large

Casa SF - Marco Baldassa, Massimo Favaro

$
0
0

Un’architettura semplice, fondata sui principi delle case rurali venete quali l’orientamento est-ovest dell’asse principale, il portico a sud e aperture di ridotte dimensioni verso nord; grazie allo sviluppo di alcuni temi legati alla contemporaneità quali l’inserimento di volumi a copertura piana praticabili, le vetrate di ampie dimensioni negli spazi abitati a maggiore permanenza, la cura dell’aspetto distributivo degli spazi interni ed una particolare attenzione ai rapporti visivi in relazione al paesaggio circostante hanno portato ad una efficace sintesi tra gli aspetti culturali più radicati nella tradizione costruttiva locale ed una ricerca verso la coscienza del soddisfacimento di bisogni umani in un processo di continuo mutamento.

Montaggio_sud_est_finale_ok_deg_large

03_large

04_large

Sud_large

Punto vendita ARREDANDO - Alessandro Ramondetti, Dario Roca

$
0
0

Il progetto prevede l’insediamento di un’attività di vendita di arredamenti in un locale di circa 300 mq ubicato a Baraccone, una frazione del Comune di Castagnito, a circa 10 km da Alba (CN). Il cliente desiderava ottenere un ambiente accattivante ed elegante, ma soprattutto efficace dal punto di vista della capacità espositiva. Per sfruttare al meglio gli spazi esistenti, è stato creato un corridoio longitudinale che funge in primo luogo da esposizione e poi da percorso di distribuzione agli altri ambienti che si susseguono dando visione a cucine, soggiorni, camere e camerette senza soluzione di continuità. In posizione centrale, limitrofo all’ingresso principale, è stato predisposto un ufficio per gli arredatori, mentre i servizi igienici sono stati adeguati per permettere l’accessibilità alle persone diversamente abili.

Dsc05527_large

La realizzazione del controsoffitto a quadrotti ha reso comodo e funzionale il passaggio degli impianti di nuova realizzazione (elettrico e termico), ma ha anche dato quel tocco di vivacità richiesto dalla committenza, grazie alla colorazione “random” dei pannelli in diverse tonalità di grigio. L’incarico ha inoltre previsto la progettazione delle insegne pubblicitarie e di un totem dell’altezza di 5 m posizionato in prossimità del fabbricato ed adiacente alla strada statale limitrofa.

Dsc05489_large

Dsc05497_large

Dsc05506_large

Dsc05507_large

Dsc05508_large

Dsc05525_large

Dsc05527_large

Dsc05533_large

Dsc05538_large

Dsc05541_large

Dsc05542_large

Dsc05546_large

Prova_totem_large

Totem pubblicitario - Fotoinserimento

Riconversione del sito industriale della Mazzoleni di via Marconi. Seriate - Giuliano Valeri, Silvia Pinci

$
0
0

IL RIUSO COME“IDEA PROGETTUALE”. ADATTARE L’EDIFICATO ALLA POETICA DEL LUOGO L’assunto da cui parte il bando di concorso per l’area indicata come RIUSOMAZZOLENIè inconfutabile: esiste in Italia un’evidente necessità di smettere di consumare suolo e riutilizzare l’esistente per frenare la progressiva cementificazione, ma anche per il valore oggettivo delle aree in disuso, legato alla loro posizione strategica. Nella costruzione di nuovi insediamenti, infatti, uno dei fattori fondamentali non é solo la qualità delle singole unità edilizie, ma quella del contesto circostante e la sua relativa distanza dal centro della città. Se entrambi i fattori sono buoni, un abitante/ fruitore può apprezzare e godere meglio la sua posizione sentendosi considerato ed integrato. Questo fa si che sia più predisposto a contribuire all’esito delle attività che avvengono al suo intorno, a mantenere alta e rispettare la qualità del circondario e a vivere in maniera attiva il suo quartiere. Sotto questo punto di vista l’area di progetto rappresenta una zona piena di potenzialità. Dall’altro lato esiste un punto di vista prettamente legato alla sfera sociale. In ogni nuovo insediamento, esiste la necessità di produrre interventi in grado di superare l’”io” solitarista della società contemporanea e di ricreare forme “familiari” ed uno spazio fisico capace di generare una notevole attrazione per dinamiche e scambi tra differenti gruppi sociali, perché la ricchezza di funzioni diverse può innescare un processo positivo sia dal punto di vista sociale che strettamente economico. Questo progetto vuole essere un’ interpretazione pratica dello spazio fisico in grado di contribuire a un contesto che offra molteplici condizioni. L’insieme vuole consentire che la comunità scelta, si sviluppi al suo massimo potenziale in simbiosi con le caratteristiche specifiche dell’area urbana in cui si viene ad inserire ed avvii un sistema aperto dallo scambio costruttivo nel tempo. Un’area che affronti il vivere moderno, rispondendo in modi differenti alle domande cardine: l’ impianto urbano, la visibilità e l’accessibilità dell’area, l’indeterminatezza delle aree circostanti, la flessibilità, l’apporto della comunità al quartiere e i vantaggi interni alla comunità stessa, e –conseguentemente- l’importanza dei gradienti tra pubblico e privato.

Giuliano-valeri_silvia-pinci_riuso-mazzoleni_large

Ingresso da via Marconi

Giuliano-valeri_silvia-pinci_riuso-mazzoleni01_large

Uffici

Giuliano-valeri_silvia-pinci_riuso-mazzoleni02_large

Residenze

Giuliano-valeri_silvia-pinci_riuso-mazzoleni03_large

Fotoinserimento

Giuliano-valeri_silvia-pinci_riuso-mazzoleni04_large

Planimetria piano terreno

Giuliano-valeri_silvia-pinci_riuso-mazzoleni05_large

Sezione

Giuliano-valeri_silvia-pinci_riuso-mazzoleni06_large

Strategie energetiche

Recupero della memoria storica e riqualificazione del quartiere americano - Michele Palamara, Alessandra Malfitano

$
0
0

Quello che ancor oggi è conosciuto come “Quartiere americano”è il luogo dove, nella prima ricostruzione post-terremoto, si riversò la vita e tutte le attività principali dei messinesi. Il quartiere si trovava nell’area oggi compresa fra il Viale Europa a nord, via La Farina a est, Villa Dante a sud e viale San Martino ad ovest. Personaggi come Salvatore Quasimodo, Giorgio La Pira e Giovanni Rappazzo, inventore del cinema sonoro, e le famose stiliste Sorelle Mangano, vivevano o svolgevano lì la loro attività. Le maggiori scuole messinesi, la Caserma dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, le maggiori chiese, la Questura, la Camera del Lavoro e la Corte D’Assise avevano sede fra le baracche di legno di questo quartiere. E fra le baracche del quartiere americano svolgevano la loro attività anche i più grandi artigiani del gelato e della pasticceria locale. Da qui l’esigenza di recuperare la memoria di questa parte di tessuto urbano oggi in completo abbandono. L’idea è quella di creare un percorso museale all’aperto lungo il viale San Martino, considerato da sempre il salotto cittadino, dove rivivere attraverso foto e disegni la storia del quartiere americano. Nonché di realizzare, al posto dei quattro assi viari che, a cul de sac, si immettono sul viale, quattro piazze tematiche che si ispirano alle attività svolte in prevalenza in questo luogo di grande cultura, ossia: la LETTERATURA (Salvatore Quasimodo), il CINEMA (Giovanni Rappazzo), la MODA (le sorelle Mangano) e l’ARTIGIANATO, con particolare riferimento alla gelateria. La prima piazza, a partire da nord, è la piazza dedicata alla MODA, perché proprio in quei luoghi aveva sede la Sartoria delle Sorelle Mangano, a quel tempo di gran voga. La seconda piazza è dedicata al CINEMA, perché esattamente lì c’era l’”Eden Cinema Concerto”, con facciata scenografica sul viale San Martino, dove Giovanni Rappazzo ebbe l’intuizione che lo portò a brevettare il primo cinema sonoro. La terza piazza è dedicata alla LETTERATURA, perché lì’ vicino, in via Croce Rossa, abitava il giovane Quasimodo, e proprio lì frequentava la scuola Jaci. La quarta piazza è dedicata all’ARTIGIANATO, in particolare alla gelateria artigianale, perchè una delle più fervide attività che si svolgevano nella zona sud del quartiere americano, dove il gelato veniva fatto con la “neve di Dinnammare” e dove un tempo esisteva l’AMERICAN COFFEE. L’intervento è tutto improntato sul disegno della pavimentazione in pietra locale. Il marciapiede lungo il viale San Martino, che ospiterà l’itinerario museale che, partendo da Viale Europa, si concluderà a Piazza Dante, sarà pavimentato con mattonelle quadrate poste secondo il disegno a scacchiera dell’originale quartiere americano. Il percorso sarà dotato di pannelli fotografici visibili sia dall’interno del percorso museale che dall’esterno, cioè da chi transita con l’auto o col tram. Il disegno della pavimentazione delle quattro piazze, invece, per contrastare la schematicità del marciapiede suddetto e delle stesse piazze di forma rettangolare, sarà volutamente bizzarro e animato con colori variopinti. In particolare, la prima piazza (MODA) è improntata su una passerella che, proseguendo in orizzontale, termina ad una certa altezza dal suolo, data la differenza di livello di circa 1,40 m esistente fra il Viale San Martino e la Via Giolitti. La seconda piazza (CINEMA) ripropone il cinema all’aperto esistente prima dell’incendio che distrusse l’originale quartiere americano. Il suo allestimento è fatto in maniera che la piazza possa essere utilizzata in maniera differente a seconda delle necessità. La terza piazza (LETTERATURA) è costituita da due padiglioni prefabbricati in cui sarà allestita una mostra e una biblioteca dedicata a Quasimodo e agli altri letterati messinesi. La quarta piazza (ARTIGIANATO) è composta, invece, da tre chioschi prefabbricati per gelati, dove sarà possibile apprezzare l’antica gelateria artigianale. In prossimità delle piazze verrà fatta proseguire la ringhiera, oggi sostituita da precari dissuasori in plastica, e verrà realizzata una pensilina frangisole. Un elemento verticale luminoso, visibile dalla strada, indicherà il nome della piazza. Alla sua base una postazione internet, una sorta di INFO-POINT fornirà notizie sulla storia del quartiere e sulla piazza corrispondente. Sia il CINEMA all’aperto, che i padiglioni della piazza LETTERATURA, che i padiglioni di GELATERIA ARTIGIANALE, così come l’ITINERARIO MUSEALE lungo il viale San Martino, così come i 4 alti INFO-POINT, in corrispondenza delle piazze, saranno una fonte di entrate economiche per l’amministrazione. L’intervento progettuale può essere autofinanziato con un PROJECT FINANCING.

Diapositiva5_large

Le quattro piazze tematiche

Diapositiva6_large

Piazza della moda

Diapositiva7_large

Piazza del cinema

Diapositiva9_large

Piazza della letteratura

Diapositiva11_large

Piazza della letteratura

Diapositiva12_large

Piazza dell'artigianato

Diapositiva13_large

Piazza dell'artigianato

Ecoboulevard - now( )here office

$
0
0

The current pier located in Pesaro makes a discontinuity with the coast. The two strategic vision submitted aim to re build the coastal line to its original design, so that it may once again incorporate the city with the harbour. new river park The project proposes the creation of a river park that follows along the Foglia River. It will be the principle of a redevelopment process including its edges, drosscape, uncultivated areas and all the spaces along the river. It will be a whole system of Bicipolitana, including small farm area and play ground with new equipment. This will preserve the environment with more biodiversity and high quality ecological infrastructure. New water mark for new links The river park will redesign the mouth of the river making the port area a green space where the river will naturally mix with the city anthropization. That will make a right balance with the bank. Considering the strategic position of this area for Pesaro and its beach, the project offers along the public park a system to join the break made by the port. This area will become the logistics platform for the tourists coming from the sea. It will be an interchange hub (Bicipolitana/micro-boat sharing); it will hold all the collective functions that now are spread to the port area. The port will become a water mark with unlimited entertainments, from health and wellness, playground, performances and exhibitions of any kind. New slow mobility Pesaro is located in a central position with the sequence of coastal ant tourist town in between Rimini and Falconara Marittima. The transport infrastructures between the two regions (Emilia-Romagna – Marche) are very rare for the orographic conformation that breaks the coastal road. With a system of services that use hybrid transport like micro-boat, pedal boats that will integrate the popular service of Bicipolitana, it will make an easy mobility between the city and the closest tourist towns along the coast. This service will also make easy to reach some beaches, which now are accessible only through steep foot path located along the north headland until Gabicce.

Smartharbour_01_web_large

Smartharbour_02_web_large

Smartharbour_03_web_large

Smartharbour_04_web_large

Smartharbour_05_web_large

Smartharbour_06_web_large

Smartharbour_07_web_large

Tavola_bassa_large

Sphyral - Stefano D'Acri

$
0
0

The project contemplate the idea of revitalizing the corner, a space not so much exploited; it’s a bookstore, with regular shapes, which fit perfectly on the corner. There’s an alternation of shapes, which creates movement, a sort of three-dimensional spiral, avoiding regularity and monotony

Sphyral_5_large

Sphyral_1_large

Sphyral_2_large

Sphyral_3_large

Sphyral_4_large

Sphyral_6_large


Asentamiento de Las Flores. El Cuco - Enrique Abascal

$
0
0

El Salvador, “Una isla del Pacífico anclada a tierra”.

Las_flores_01_large

Vista general del asentamiento

En octubre de 1998, una de las violentas tormentas tropicales que periódicamente azotan Centroamérica y el Caribe ocasionó daños catastróficos en Nicaragua, Honduras, Guatemala y El Salvador. Penetró por la costa del Pacífico y tras cambiar varias veces de rumbo asoló ciudades y zonas rurales muy pobladas en una región castigada por otras catástrofes naturales recientes y por la guerra. Al igual que otras administraciones y entidades de todo el mundo, la Junta de Andalucía ofreció su ayuda para contribuir a la reconstrucción de las áreas dañadas.

Las_flores_02_large

Vista general del asentamiento

Frente a otras opciones, se decidió actuar mediante un proyecto integral de vivienda, urbanización y equipamiento.

Las_flores_03_large

Vista del asentamiento con el Pacífico de fondo

Concentrar la cooperación en un único conjunto de suficiente dimensión para constituir una unidad urbana, 278 viviendas para 1500 personas, permitiría abordar el objetivo de producir también ciudad. La profundización en el trabajo de proyecto y ejecución debería hacer posible ensayar procedimientos constructivos para la puesta a punto de un tipo de vivienda cuyos componentes básicos se pudieran servir rápidamente y con costes controlados en futuras situaciones de emergencia.

Las_flores_04_large

Vistas del asentamiento

La comunidad a la que se destina el asentamiento pertenece al pequeño núcleo de El Cuco situado en la costa del Pacífico, y se dedica principalmente a la pesca. La dotación al nuevo asentamiento de una depuradora de aguas residuales de funcionamiento sencillo y “sin mantenimiento” debe servir de experiencia y fomento de la depuración de vertidos al litoral, actualmente inexistente en la zona, y por tanto al desarrollo del turismo y de la comercialización de la pesca artesanal en El Cuco.

Las_flores_05_large

Una de las calles del asentamiento

La elección del emplazamiento y el aprovechamiento de las vistas sobre el mar y de las brisas, la concepción de la ordenación y la urbanización como espacio para la vida en comunidad, la definición particularizada del programa de necesidades de la población, la especial atención al proyecto de los espacios comunes, la adecuación de la vivienda al clima y al relieve del lugar, la previsión del mantenimiento y el uso futuro de las viviendas, y la incorporación de técnicas de protección ambiental para el conjunto del asentamiento, se adoptaron como principios directores del proyecto.

Las_flores_06_large

Interior de una vivienda

El valor del lugar elegido, está relacionado con la presencia del océano y las montañas. Tanto desde las calles del Sur como desde la Colina se ve el océano. Las calles al Norte y la Plaza, se abren al interior, a las montañas.

Las_flores_07_large

Escalera a la Plaza y Centro Comunal

La trama geométrica de la planta, (el orden de las parcelas, manzanas, calles), al superponerla al relieve y respetar su configuración, se transforma, en un mundo orgánico y cambiante, temporalmente indefinido.

Las_flores_08_large

La Plaza, el kiosko y las viviendas

Las viviendas se adaptan en su configuración a los niveles; crean una alteración en su perfil superior, se adaptan al terreno en su apoyo en el mismo y este hecho modela a la vez las cubiertas. La introducción del tiempo en el proyecto se hace visible. Es un pueblo construido en el tiempo.

Las_flores_09_large

El Centro Comunal desde el oeste

La situación respecto al núcleo urbano principal, es de continuidad, no como ocurre con la mayoría de las actuaciones de ayuda a los damnificados por el Mitch.

Las_flores_10_large

La Plaza y el Centro Comunal

La posición de la Plaza en el extremo superior, en la diagonal, en alto, haciendo que el espacio no decrezca desde el núcleo original hacia fuera, sino introduciendo un valor en ese extremo que ciña el asentamiento y los equipamientos asociados.

Las_flores_11_large

Vista suroeste del Centro Comunal

El anillo verde como fondo del mundo ilimitado, espacio de paseo y conexión de lo urbano con la tierra y el paisaje.

Las_flores_12_large

Interior del Centro Comunal

La posición de los equipamientos en la banda Norte, junto con el área del bosque, ciñen con una corona, crean unas plataformas que desafían la pendiente y nos hablan de ella.

Las_flores_13_large

Interior del Centro Comunal

La pendiente propicia la visión del lugar como casas que surgen de entre los árboles, como un alzado visto desde arriba o desde abajo con la posibilidad de dos miradas.

Las_flores_14_large

Los edificios vistos desde la Plaza

El anillo principal de circulación, da lugar a los ámbitos internos.

Las_flores_15_large

Vista noroeste de la Escuela

La vaguada central diagonal es paso peatonal alternativo interior, íntimo, para conocedores. Una visita al interior de las manzanas. Para no rodear, sino atravesar.

Las_flores_16_large

Alzado norte de la Escuela

La vegetación más alta y superpuesta a la trama regular nos recuerda que existe un mundo paralelo que es soporte y cobertura de todo

Las_flores_17_large

Vista sureste de la Escuela

El arbolado genera orden y particularidad, base y sorpresa… (mi casa está donde está el árbol…al final del…), además protege del sol, es el cielo protector cercano y transparente que ofrece fruta y leña.

Las_flores_18_large

Fachada oriental de la Escuela

Se ha previsto un pequeño vivero de especies arbóreas de crecimiento rápido, idóneas para el suministro de la leña, utilizada habitual y masivamente para cocinar, de manera que puedan prosperar sin peligro de talas clandestinas las plantaciones de especies de sombra necesarias para la urbanización del conjunto.

Las_flores_19_large

La Escuela

El pavimento liso y simple de las calles (hormigón) con la dulce sombra de los árboles… y bajo los árboles hay casas, personas.

Las_flores_20_large

La Escuela

Es la construcción de un espacio interior. La vivienda es la célula. Su repetición por sí sola no crea lo urbano, el lugar de orden en el que vivir. Su especialización (posición en relación con el terreno, orientación, individualidad sus vistas respecto a las otras) las hace diversas y capaces de crear un organismo más complejo.

Las_flores_21_large

Galería exterior de la Escuela

Después de mucho tiempo, nace una ciudad española en El Salvador, ... no un simple asentamiento…. Una comunidad humana ordenada, con un sentido para llegar a ser…

Las_flores_22_large

Interior de la Escuela

Las reuniones con los vecinos, los modelos iniciales de viviendas… quieren una “casa” no un invento visto desde la interpretación que nosotros hacemos de sus vidas…. No regales o des nada que no aprecies tú.

Las_flores_23_large

Vista occidental del Centro de Actividades Escolares

Los materiales, aceptar lo disponible, materiales de la industria, para todos, pero darles un valor- hacer una casa- no un mecano, un caja o algo provisional –semipermanente, permanente, desarrollable…..-

Las_flores_24_large

Vista sureste del Centro de Actividades Escolares

La visión primera de las personas allí instaladas, la posición de las viviendas en el terreno, influyó. También la forma de realizar el proyecto y las fases, a partir de …los anteriores, la distancia, el hecho de no controlar tanto.

Las_flores_25_large

Vista noreste del centro de Actividades Escolares

El proyecto, no dar nada por visto o sabido, ver los que se hacía, ver cómo era, profundizar y llevar a su máxima tensión en el momento.

Las_flores_26_large

Vista occidental del Centro de Actividades Escolares

Las_flores_27_large

Interior del Centro de Actividades Escolares

Las_flores_28_large

Interior del Centro de Actividades Escolares

Format creperia - Elvira Renella

$
0
0

Bombocrep è un concetto nuovo di creperia in cui sono coniugati e strettamente connessi tradizione, velocità, qualità ed innovazione. L’attrazione principale risiede nella preparazione di pasti, quali crêpes salate e dolci, piadine salate, waffle e bomboloni che vengono cotti rapidamente e farciti davanti al cliente creando un notevole effetto scenico, un momento di show coking che è anche motivo d’attrazione, ed il tutto avviene in un ambiente pulito ed incontaminato. I prodotti utilizzati per la preparazione della pastella sono alimenti sani quali uova, latte e farina. La varietà di gusti proposta da Bombocrep™ lo rende il punto di riferimento di un sano fast food nell’arco di tutta la giornata, dalla colazione al pranzo, cena, spuntino o dessert con la possibilità di consumazione in loco o take away. Bombocrep soddisfa i palati più raffinati in modo sano, genuino e ad un prezzo accessibilissimo.Si inserisce nel segmento della ristorazione veloce e da asporto. Il punto di forza del format è la vendita di prodotti che permettono l’ottimizzazione nonché la pianificazione dell’organizzazione del punto vendita, con una diminuzione dei costi di gestione e del personale. Ben poco può essere definito nuovo nel mercato alimentare, ma Bombocrep™è un’eccezione.

4_large

1_large

2_large

3_large

5_large

6_large

7_large

8_large

9_large

10_large

11_large

12_large

13_large

Ristorante slow food - Elvira Renella

$
0
0

Ambientazione sala ristorante slow food e progetto parete espositiva vini.

3_large

1_large

2_large

4_large

6_large

7_large

8_large

9_large

10_large

11_large

12_large

13_large

14_large

15_large

16_large

17_large

18_large

20_large

21_large

22_large

23_large

24_large

25_large

26_large

UN NUOVO AEROPORTO PER L'OGLIASTRA - fatima melis

$
0
0

Il progetto si basa sulla riprogettazione di un nuovo terminal per l’aeroporto di Tortolì che attualmente riversa in stato di abbandono e risulta essere in disuso per il terzo anno. E’ stato elaborato uno studio sulle distanze dagli altri aeroporti, porti e stazioni ferroviare e l’ubicazione risulta punto strategico per lo sviluppo del turismo (attualmente in crescita, la provincia ci fornisce un dato di oltre 750’000 presenze annue) e per il miglioramento dei servizi dei residenti (58.389 residenti nella provincia di Ogliastra). L’orografia del territorio suggerisce una spirale che con il suo movimento centrifugo proietta chi viene dal mare verso l’interno del territorio, pertanto la scelta del frattale più idoneo che va a porsi come step intermedio tra la catena montuosa e il golfo di porto Frailis. Da qui, la scelta di un frattale spiraliforme. Ma ciò che ha portato a tale scelta è l’analogia tra la funzionalità della struttura aeroportuale(che si basa sulla successione di parti consecutive e propedeutiche) e la ripetizione modulare della geometria frattale. La forma che meglio rispondeva alla necessità di spazi che si susseguono e che invitano ad un moto sequenziale è proprio il frattale in esame di cui si è fatto uno studio geometrico. Per cui gli arrivi sfociano un una hall che si proietta a cono verso l’esterno (interno < esterno) mentre le partenze vengono indirizzate verso l’interno del terminal (interno > esterno) Il discorso del frattale in pianta è stato ribaltato anche in tridimensionale attraverso la costruzione di un origami che per la sua modularità, geometria e ripetizione può essere considerato un frattale tridimensionale di cui si è costruito anche un modello. Per la sua proprietà di struttura resistente per forma viene scelto come forma caratterizzante per la struttura portante del terminal per mutua spinta degli elementi contente la realizzazione di luci molto ampie necessarie all’interno di un aeroporto. I riferimenti sono il cultural center di Zaha Hadid, Russia per il guscio di copertura, la stazione di Santiago Calatrava, Manhattan per la struttura portante e le sculture di Pinuccio Sciola, artista locale che utilizza la pietra locale per realizzare sculture sonore intese come volontà di dar voce alla natura(le sue sculture sono state installate anche presso l’aeroporto di Fiumicino). La scelta dei materiali quindi è legno lamellare per la struttura portante e pietra di granito per pavimentazione e rivestimenti delle pareti verticali( tali materiali sono locali) mentre il guscio è realizzato in laminato di alluminio per alludere alla leggerezza degli aerei, mentre le vetrate elettrocromiche sono state scelte per garantire una schermatura durante i mesi più caldi in quanto le ampie vetrate potrebbero creare surriscaldamento degli ambienti interni.

004_large

003_large

009_mod_large

1058485_10201731359390823_837502592_n_large

Interno2_large

Vista_1_large

Vista_3_large

Tavola_5_settore_1_large

Tavola_4_coperture_e_prospetti_large

Tavola_3_masterplan_large

Tavola_2_geometria_large

Tavola_1_analisi_large

Tavola_6_settore_2_e_3_large

Stocksund - General Architecture

$
0
0

This unusual roof addition sits atop a private villa in Stocksund, Stockholm, Sweden. The structure is formed by three equal-sized square rooms, that substitute the previous existing pitched. Each room contains big window panes and skylights opening the spaces to the nature outside.

04-general-architecture-sweden-stocksund-photo-credits-©-mikael-olsson_large

The separate volumes house a living room, a walk in closet with a bathroom and a bedroom. the application of a dark copper material to the addition is visually contrasting to the rest of the exterior – firmly anchoring the renovation onto the old building’s rooftop.

01-general-architecture-sweden-stocksund-photo-credits-©-mikael-olsson_large

02-general-architecture-sweden-stocksund-photo-credits-©-mikael-olsson_large

03-general-architecture-sweden-stocksund-photo-credits-©-mikael-olsson_large

06-general-architecture-sweden-stocksund-photo-credits-©-mikael-olsson_large

07-general-architecture-sweden-stocksund-photo-credits-©-mikael-olsson_large

08-general-architecture-sweden-stocksund_large

Gammel Hellerup Gymnasium - BIG - Bjarke Ingels Group

$
0
0

BIG with CG Jensen + EKJ + Grontmij have completed a new multi-purpose hall for the Bjarke Ingels’ former highschool Gammel Hellerup Gymnasium, north of Copenhagen, turning a courtyard into a new social meeting point and sports facility combined.

Ghg_image_by_jens_lindhe_01_large

BIG conceived a large multifunctional space that could be used for sports, graduation ceremonies and social events.The new hall comprises a sunken 1,100 m2 space, placed five meters (16.5 feet) below the ground in the center of the school’s courtyard, ensuring a good indoor climate, low environmental impact and high architectural quality. The hall, formed by bevelled concrete walls, is covered by a soft vaulted wooden roof formed by a series of uniquely curved glued laminated timber beams. The roof, serving two functions as an interior and exterior skin, is a welcome addition to the existing 1950’s campus of yellow brick buildings. The hilly courtyard creates an informal meeting place that can host numerous activities from group work to larger gatherings.

Ghg_image_by_jens_lindhe_02_large

The exterior wooden decked surface consists of untreated oak wood and white enamel coated steel benches, also designed by BIG. The only light sources at night are the benches and BIG designed seating which are outfitted with tiny LED lights beneath lighting up the entire courtyard. The edge of the roof is designed as a long social bench, its lattice design ensures the penetration of daylight below. Solar panels placed strategically around the existing buildings provide heat for the hall.

Ghg_image_by_jens_lindhe_03_large

Bjarke Ingels: “Rather than placing the hall outside the school – and spread the social life further – we have created a new focal point and link between the school’s existing facilities. The roof forms a molehill that serves as a giant piece of informal furniture engaging and supporting student life. The main architectural idea emerged from the rules of handball as the soft curved roof takes its form from the mathematical equation of the trajectory of a thrown ball – Form follows Function. In an homage to my old math teacher, we used the mathematical formula for a ballistic arc to shape the geometry of the roof.”

Ghg_image_by_jens_lindhe_04_large

During the construction of the sports hall, BIG was further commissioned in a second phase to design another building on the campus that sits adjacent to the multi-purpose hall. The next phase will connect the courtyard and hall with the sports fields and parking areas located on the west side of the school. With a gross floor area of 1.400m2 (15.000 ft2), the future building consists of two levels of education facilities and classrooms for art and cultural activities – arts, music, drama, and student counseling. The design places the classrooms next to the facade to ensure abundant natural light and views out, while the secondary functions are all located to the rear and partially below ground level. The building will be constructed with a supporting column / beam system and stabilizing concrete walls. The selection of materials seeks to create a new visual unity for the school, taking its cues from the sports hall entrance by incorporating glass facades, a single sided sloped green roof and concrete paving. The next phase will be completed in Summer 2014.

Ghg_image_by_jens_lindhe_05_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_09_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_10_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_12_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_13_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_14_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_15_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_16_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_18_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_21_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_24_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_26_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_25_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_29_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_06_large

Ghg_image_by_jens_lindhe_11_large

Progetto Impianto Elettrico e Cablaggio Strutturato a Servizio della Nuova Sede Uffici di Amnesty International - Roma - Pietro Sturniolo

$
0
0

Progetto Impianto Elettrico e Cablaggio Strutturato a Servizio della Nuova Sede Uffici di Amnesty International – Roma

Img_2429_large


REDESIGNERS interior design - Luigi Colella

$
0
0

Progetti con Lago

D_amico_large

cucina con moduli 36e8, air e weightless

Eppe_large

zona giorno/studio con moduli 36e8, 30mm, weightless, air e air sofa

Mediocase_large

zona giorno con moduli 36e8 e slide

Palmieri_large

cucina soggiorno con muduli 36e8, 30mm ed air sofa

Pulido_large

parete attrezzata con moduli 36e8 e 30mm

Signorelli_large

cucina con moduli 36e8

Simone_large

parete attrezzata con moduli 36e8 e 30mm

Statica_large

libreria "statica"

Studio_29_large

libreria con moduli 30mm

Restauro di un palazzo - Marzio Piaser (Vesentini Associati)

$
0
0

Restauro di un palazzetto storico L’edificio è restaurato sia nell’impianto tipologico, attraverso la conservazione di tutti gli elementi spaziali (androne, salone ecc.), oltre al recupero di tutte le strutture compositive e strutturali (murature e solai). Le due facciate organizzate in una rigida simmetria sono confermate attraverso il ridimensionamento dei fori aperti o ampliati in epoche successive o la ricomposizione dove i fori esistenti sono stati occultati da volumi edilizi ora rimossi. In tale atteggiamento di tutela dell’impianto storico e dell’intera facciata storica su Via Garibaldi, composta di altri edifici contigui con analoghe caratteristiche (vedi Palazzo Muletti di Porcia e Brugnera), diventa fondamentale il “recupero” del foro “passante” dell’attuale androne storico. Sarà ripristinato nella sua dimensione originale e leggibile con l’installazione di un portone in legno con disegno a tavole poste in diagonale comune ad altre forme storiche presenti in ambito locale e territoriale. Il restauro conservativo. Cantiere L’ipotesi progettuale parte dalla volontà di salvaguardare l’immagine architettonica dell’edificio storico, attraverso un recupero puntuale di tutti gli elementi che né caratterizzano l’appartenenza tipologica. Proprio per non introdurre elementi di turbativa alla spazialità delle stanze che compongono l’edificio si prevedono solo opere di consolidamento e restauro conservativo degli elementi strutturali ed architettonici esistenti come le murature, gli elementi di decoro, le cornici e le modanature così come tutte le opere in legno. Le nuove e poche pareti per organizzare gli ambienti abitativi di servizio (bagni e lavanderia) sono realizzati in cartongesso e al loro interno sono concentrati e contenute le canalizzazioni degli impianti tecnologici, lasciando la maggior parte delle pareti storiche libere e visibili. Il restauro delle murature originali Sia all’esterno, nella facciata in fregio alla Via Garibaldi e in quelle interne si provvede a consolidare gli intonaci originali alle pareti ove presenti, sostituendo quelli danneggiati con tecniche compatibili e ripristinando le colorazioni originali dove riconoscibili (in particolare all’esterno). Nell’ambiente, oggi in uso alla cucina, posto in fregio alla via principale, si è ritrovato al di sotto di un leggero strato di intonaco, un interessante fregio affrescato, che dai sondaggi eseguiti, seguiva il perimetro di tutte le murature del piano. Si è scelto di recuperare solo quello leggibile e ricomponibile nell’ambiente cucina, le altre tracce erano di modesta entità non più leggibili e quindi non riconducibili ad un disegno unitario. Il restauro innovativo Il progetto ha sempre avuto verifiche e risconto con i “ritrovamenti” o limiti imposti dal cantiere, diverse scelte estetiche e formali hanno trovato soluzione in itinere, ora con atteggiamento conservativo, come descritto in precedenza, molte con un linguaggio innovativo e moderno. I due varchi ad arco ribassato, sul fronte principale e quello a nord sulla facciata interna, vengono ripristinati, riportandoli alla loro forma e dimensione originale e installato un portone in legno, comune a tutti gli edifici storici contigui, e sul retro una cancellata in acciaio e vetro per lasciare la “lettura” dell’elemento architettonico, androne passante. La scala originale era per il primo livello in muratura e dal piano primo al sottotetto in legno al quanto pericolante. La prima rampa è stata rifatta in calcestruzzo, agganciata alle murature perimetrali per consolidarle dal momento che si elevano per sei metri fino al secondo solaio ligneo, eseguita con la stessa sagoma a piè d’oca e con rivestimento in lastre di Pietra d’Istria bocciardata e spazzolata. Lo stesso materiale lapideo è utilizzato per la finitura del piano terra, pietra proveniente dalla vicina Istria e storicamente utilizzata in tutte le costruzioni e decorazioni della Repubblica Veneta. La seconda rampa di nuova concezione e forma viene dissociata dalle murature esistenti, semplicemente appoggiata su punti al solaio e al muro di fondo, realizzata in carpenteria metallica tramite il taglio al laser, su disegno, di lastre d’acciaio dello spessore di 12 mm assieme ai parapetti. La struttura e stata poi rivestita sul piano di calpestio e al di sotto, con tavole di legno di carpino con finitura trasparente all’acqua. L’immagine è quella di ricondurre lo spazio dell’abitare a pochi elementi di innovazione e forma contemporanea, contenuti e accostati ai materiali storici recuperati per un nuovo uso. I materiali e le tecniche utilizzate per le pavimentazioni dell’androne e del cortile privato, hanno come riferimento gli stessi spazi storici che nel passato venivano composti e disegnati con materie semplici come l’acciottolato che utilizzava, oggi come allora, i sassi raccolti sul Piave e lastre a spacco di Pietra di Cugnan. Il percorso pedonale pubblico è stato realizzato in opera incerta di porfido del trentino per continuità con le finiture dei marciapiedi e percorsi pubblici dei quali e naturale collegamento.

Androne_large

Facciata_via_garibaldi_large

Arco_recuperato_large

Muro_storico_large

2_large

Nuova_scala_in_acciaio-legno_large

Bifora_recuperata_large

Imgp0281_large

Faculdade de Medicina e Nutrição - Clodualdo Pinheiro Jr

$
0
0

Iniciamos o pensamento arquitectónico deste projecto supondo que as necessidades pragmáticas, o possível carácter das edificações e as disposições de massas do entorno, poderiam gerar um arranjo qualitativo à responder todas as questões envolvidas no programa. Nas ciências, analogias desempenham dois papéis: fornecer explicações e controlar a realidade. O uso arquitectónico de analogias tem alguma relação com seu uso cientifico, pois se dirige à significação e geração de formas. Com auxilio de analogias geramos as partes arquitectónicas deste projecto de duas maneiras: 1. Através do cruzamento de contextos, isto é, traçando-se uma analogia positiva entre uma situação no campo da arquitectura e outra fora dela. 2. Através de um processo de inversão da maneira estabelecida de resolver um problema arquitectónico- neste caso, tratando-se de uma analogia negativa. No primeiro caso, cruzamento de contextos, pode-se gerar partes arquitectónicas de três maneiras, cada uma baseada em um tipo de analogia: Analogias visuais: – Com a aparência o aspecto externo- das formas humanas e naturais e com artefactos não arquitectónicos. Analogias estruturais: Como a organização do corpo humano, seja do sistema ósseo, circulatório ou neuro motor. -Analogias filosóficas: – Utilizamos desta analogia para empregar desenvolvimento de teorias que informam a geração formal das partes arquitectónicas e como se relacionam entre si. No segundo caso, ao traçar analogias negativas, subvertemos maneiras estabelecidas de resolver certos problemas formais, alcançando soluções inéditas nas disposições. Chegamos a conclusão que foi possível neste projecto alcançar uma mistura equilibrada entre continuidade e mudança que é uma típica característica da evolução. As possíveis interacções sujeito-objeto, são tipicamente colocadas como pratica, teórica, simbólica e estética, artefactos que para ciências de medicina e nutrição são atribuições mais que necessárias.

Fmporto1_large

Disposições de massa/ entorno/ equipamentos existentes

Fmporto2_large

Analisando os edifícios consolidados chegamos a conclusão que o campus apresenta uma distinta qualificação entre seus edifícios: São volumes historicistas convivendo perfeitamente com construções contemporâneas, Hospital São João e escola de Engenharia e ou ed.fisica por exemplo. Vemos claramente aqui uma reverberação de acontecimentos típicos da cidade do Porto. A visibilidade do novo e antigo integrados em escala, proporção e convívio harmónicos. Pensamos que a própria articulação sugerida pelas partes dos novos edifícios que sugerimos, reforcem a ideia da diversidade de tipos arquitectónicos implantados em todo campus, mantendo evidentemente a mesma linguagem arquitectónica a todos eles. O invólucro sugerido em torno do edifício da cantina busca gerar uma grande área de convivência. Logo a integração desta proposta busca uma ideal inserção das novas massas, bem como uma total harmonia entre os edifícios propostos e os existentes. Integração urbanística Com a variação de formas e definição das diferentes colocações dos edifícios ao longo do alinhamento predial, alcançamos uma privilegiada colocação dentro do campus. Alem evidentemente de relacionar e rapidamente identificar estes edifícios com seu tema, a articulação dos recuos frontais foi definitiva para o resultado de mobilidade que os edifícios apresentam. O gabarito das demais edificações do campus foi mantido, porem interceptamos suas relações de dualidade rua (publico) edificação (privado), gerando um novo percurso de convívio. Ao suspendermos o edifício da biblioteca e auditório da escola de medicina, geramos uma espécie de acesso ao novo complexo, sugerindo uma nova interface e organização urbanística as demais edificações. Pensamos nos diversos edificios, exigidos no programa, formatados individualmente, mas plenamente relacionados entre si, através de praças cobertas em vidro e diversas áreas de convívio. Acreditamos que a escola de medicina e nutrição possa ser um centralizador de convívio de todo o campus, já que suas partes comuns propostas são generosas, amplamente convidativas e próximas a cantina SASUP. Os edifícios são apresentados em formas aparentemente flexíveis, sobrepostas e até fagocíticas. Os que estão voltados para a rua Plácido da Costa, apresentam ainda no seu revestimento uma espécie de membrana celular. Trata-se de um revestimento em chapas de zinco ou cobre com perfurações longitudinais, que intentam lembrar um sistema celular. Esta grande massa poderá ser vista ao longo das ruas que tem esta visibilidade, identificando claramente o carácter e o uso destes edifícios. A variabilidade das formas, segue estritamente um plano directivo de funções, onde circulações, salas e laboratórios integram-se de maneira inusitada.

Fm3porto_large

Articulação com os programas preliminares:

Fm4porto_large

Faculdade de Medicina: Setorizamos o projecto de acordo com todas as relações propostas pelo programa. No edifício de esquina, (r. Plácido da Costa x r. Dr. Roberto Frias), fizemos um grande átrio de acesso ao complexo, e nos andares superiores localizamos o auditório, salas de seminário e biblioteca. Entendemos que este edifício nesta localização, poderá ter seu funcionamento independente das demais funções, possibilitando uma maior articulação do seu uso. No edifício voltado para a r. Plácido da Costa, localizamos a cirurgia experimental, histologia e embriologia, farmacologia e terapêutica e bioquímica, distribuídos em quatro pavimentos e relacionados com os demais edifícios e ao biotério quando se faz necessário. O biotério, edifício anexo foi localizado de maneira a ter um serviço independente pelo acesso posterior ao complexo e interligado e próximo aos serviços que dele dependem. Ao lado dele um edifício perpendicular ao alinhamento predial, onde se localiza as biologia celular e molecular, higiene e epidemologia e fisiologia. Imediatamente ao lado e articulado, um edifico mais alto com rampas envidraçadas que tiram partido da grande área de convívio e da cantina SASUP. Nele funcionarão a bioética, clinica geral, e centro de informática. Liberamos o térreo deste edifício, para que nele possam ser instalados um centro de informações, ligados ao centro de informática (imediatamente acima), para uso comunitário, não somente académico. Informações gerais sobre diversas patologias, sobre o campus, sobre novas descobertas, etc. Entendemos o funcionamento deste edifício, independente dos demais, e poderá, alem dos atendimentos na clinica, ser um grande centro de informações médicas e patológicas do País. As decisões arquitectónicas que tomamos ao locar a proximidade ou não de determinado serviço, alem das próprias necessidades pragmáticas, levamos em conta a dimensão que cada ambiente exigia, mantendo porem o programa e todas as exigências do edital quanto a localização e dimensionamento.

Fmporto5_large

Faculdade de Nutrição e alimentação: As características plásticas deste edifício obedecem as demais edificações do complexo. Tem um grande maleabilidade espacial, e apresenta uma grande diversidade-qualidade de espaços arquitectónicos. Mesmo com acessos independentes, mantém uma ligação com o eixo monumental. Localizado numa esquina, este edifício articula suas funções em três pavimentos. No térreo, localizamos a biblioteca, anfiteatro, associação dos estudantes, sector de apoios gerais e uma grande praça central, área de convívio. No primeiro pavimento (mezanino), a sala de leitura da biblioteca e a unidade metabólica/ laboratório de gastrotécnia, estes ligados directamente ao átrio principal através de uma rampa. No segundo pavimento as áreas lectivas e os gabinetes. No terceiro pavimento os laboratórios de ensino e investigação e os órgão de gestão. Esta distribuição priorizou uma hierarquia de intenções do programa, atendendo plenamente seus fluxos e dimensionamento.

Fmporto6_large

Coerência da solução programática e funcional.

Fmporto7_large

Evidenciando o carácter das edificações, através de analogias metabólicas (revestimento em membranas, aberturas em formato mitocondrio-biblioteca, variação de volumes em altura e largura, e até mesmo utilizando um eixo monumental que interliga todos os edifícios (espinha dorsal), propomos um complexo de edificações com grandes áreas de convívio e muitas possibilidades de funcionamento. A planta sugerida, relacionada a uma estrutura de grandes vãos permite flexibilidade nos espaços propostos, quando estes se fizerem necessários modificar. A visibilidade dos edifícios, por si, reflecte a diversidade do corpo humano enquanto essência plástica e constitucional e sua alimentação enquanto variação de forma- uma espécie de complexo activado, junção de proteínas e enzimas.

Fmporto8_large

Versatilidade da concepção dos espaços:

Fmporto9_large

Pela necessidade da grande densidade de paredes, sugerimos fora das áreas molhadas, bwcs e copas, que as demais divisórias sejam realizadas em sistema wall sistem, gesso cartonado, para que sua flexibilidade e mesmo dimensionamento de salas seja amplamente valorizado. Isso implicaria numa redução de custo estrutural em aproximadamente 20% em detrimento de alvenarias convencionais. Algumas divisórias em laboratórios sugerimos que sejam em vidro, com intenção de ampliar e integrar espaços. A distribuição do programa seguiu um criterioso estudo de funções, que poderão ser aumentadas e ou diminuídas.

Fmporto10_large

Exequibilidade da solução proposta:

Fmporto11_large

Constituímos um projecto que sugere uma construção em concreto armado convencional com divisórias leves. Entendemos que a compacidade dos edifícios, isonomia estrutural e densidade das paredes pressupõe uma ótima relação custo beneficio, factor que foi definitivo nas decisões arquitectónicas que tomamos. Evidentemente sistemas de iluminação, ventilação e protecção térmica e acústica, serão posteriormente discutidos com o intuito de se obter os melhores índices de aproveitamento. Reiteramos que desenvolvemos para este edifícios um sistema bioclimático natural, realizando aberturas das áreas envidraçadas no verão (ventilação cruzada) e fechamentos no inverno, propiciando diversos micro climas, reduzindo definitivamente as cargas de condicionamento de ar.

Fmporto12_large

Conclusão:

Fmporto13_large

Nos parece que as escolas de medicina e nutrição estão potencializando a estratégia do aprendizado no conjunto, onde o aluno não vê a necessidade de enfrentar individualmente a certos problemas, e sim formar uma equipe e conseguir vencer o individualismo, o isolamento e a rigidez que muitas vezes vemos na formação destas profissões. Deste modo o aluno tem que trabalhar desde sua época de formação com equipes técnicas e humanas que permitam a ele se comunicar de maneira a perceber o futuro próximo. Ë inevitável perceber a formidável extensão dos distintos tipos de redes que em muito pouco tempo vão implicar na aparição de inúmeras formas de trabalhos em medicina e nutrição distintas das atuais. A quantidade de informação que é manipulada por um destes profissionais nos dias de hoje , pouco tem a ver com as que se tinha disponíveis a trinta anos atras e nada tem a ver com as que se manipulará daqui a pouco tempo. As possibilidades que nos oferecem neste campo não vão significar uma simples troca de métodos e meios de trabalho, com seus devidos matizes, mas sim uma real e definitiva variação de conhecimento e entendimento da ciência. Pensamos num projecto que contemplasse essa visão, mesmo com o conteúdo programático actual, mas que sua flexibilização permitisse olhar para o futuro com serenidade. Sabemos que os organismos humanos serão sempre os mesmos, e acreditamos ser dever desta arquitectura representar, propiciar e fundamentar as melhores condições para que o aprendizado destas matérias sejam perpetuadas, renovadas e infinitas.

Fmporto14_large

Universidade_23000m2_porto_pt_large

Residenza per anziani - now( )here office

$
0
0

La percezione del mondo esterno e le relazioni sociali tendono ad affievolirsi gradualmente con l’avanzare dell’età, sino a spegnersi con il ridursi delle capacità motorie e l’impossibilità di uscire. La volontà di bloccare questi processi degenerativi è stata la chiave di volta delle scelte progettuali: tutti gli ambienti sono concepiti in modo da moltiplicare le occasioni di incontro tra gli ospiti e tra questi e i visitatori, potenziando di conseguenza rapporti di convivialità, condivisione e sostegno reciproco. Lo stesso mondo esterno viene introdotto fisicamente all’interno del piano di residenza: la continuità della copertura viene rotta da aperture che segnano da parte a parte l’edificio, permettendo agli alberi esterni, alla luce e all’aria aperta di penetrare nell’ambiente abitativo, creando nuove prospettive, nuovi luoghi di scambio e costanti punti di riferimento. Logge, giardini rialzati da coltivare e patii che introducono natura e luce nell’ambiente quotidiano, diventano riferimenti, arredi e occasioni per momenti di relax. Gli alberi, le piante e i fiori rappresentano un materiale fondamentale di cui è costituito il progetto: utilizzando piantumazioni che garantiscano diverse fioriture durante il corso dell’anno, decorano e colorano gli spazi in maniera mutevole ma costante. Oltre al fondamentale apporto terapeutico della coltivazione per persone di qualsiasi età, il costante mutare delle stagioni si introduce all’interno della vita quotidiana, garantendo un rapporto continuo con la vita dentro e fuori la propria abitazione.

G_soggiorno_40x40corrcorr_flatten_large

Il progetto è concepito come un unico ambiente dotato di un’ampia zona giorno ad uso dei residenti, un’area di condivisione con utenti esterni e dotata di servizi ad uso collettivo, e di una zona privata dedicata alle camere. Lo spazio ad uso comune è pensato come un unico elemento, un sentiero urbano in cui muoversi e sostare, che si snoda dall’ingresso, passando attraverso lo spazio distributivo degli alloggi per concludersi nel living ad uso dei residenti. Lungo questo percorso una serie di spazi scoperti, patii, logge, giardini rialzati, diventano riferimenti spaziali e di orientamento per la mobilità interna: il passaggio degli ospiti, illuminato dalla luce naturale delle aperture sulla copertura, viene scandito da un lato dalle logge alberate delle stanze, dall’altro dai giardini rialzati, irrigati dalla fontana di raccolta delle acque piovane che scende sul lato a formare una superficie d’acqua. A conclusione del percorso, i patii verdi ai due estremi creano un punto di riferimento luminoso a chiusura della prospettiva. L’effetto di omogeneità e fluidità viene amplificato dall’utilizzo di un unico materiale a pavimento: il legno, elemento naturale e rassicurante, lastrica tutto il “sentiero” fino a raggiungere il living, alzandosi a ricoprire le sedute in prossimità delle zone vetrate e a incorniciare i patii verdi.

02_corridoiocorrcorr_flatten_large

A_camera-singola_corr_flatten_large

B_03_orti_aperti_fotomontcorr_flatten_large

E_loggia_fotomontaggiocorr_flatten_large

H_ingresso_1_large

L_05_soggiorno_01-acorr_flatten_large

M_camera-loggia_variante_flatten_large

Aipi_pianta_200__large

Sezioni_montaggio_large

Prospettiva-2-copy_large

Zenitale_def_scontornato_flatten_large

Responsible design and project of a private house - Cintolo Alessandro

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live




Latest Images