Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Recupero della masseria "Li Cacari" - Antonio Sergio

$
0
0

Masseria fortificata Li Cacari (XVI sec.)

Dsc_4310_large

Dsc_4244_large

Dsc_4250_large

Dsc_4256_large

Dsc_4281_large

Dsc_4285_large

Dsc_4293_large

Dsc_4299_large

Img_3959_large

Img_3972_large

Img_3980_large

Img_3981_large

Img_3993_large

Img_3998_large

Passaggio_large


Residenza Privata - EcasA+

$
0
0

Il Progetto prevede la realizzazione di un unico corpo di fabbrica diviso in due UI perfettamente identiche e con una architettura in stile con i fabbricati circostanti. La sagoma in pianta è di forma quasi rettangolare e il volume si sviluppa per totali 2 elevazioni fuori terra e un piano seminterrato. La posizione sul terreno del fabbricato è stata orientata per offrire una migliore esposizione al sud, cosi da permettere una favorevole e adeguata distribuzione interna e un corretto sviluppo delle volumetrie in funzione del miglior confort ambientale e uso delle risorse. Le facciate sono realizzate con degli scostamenti dall’allineamento al rettangolo di base,che ne sottolineano attraverso zone d’ombra e luce la profondità e la consistenza volumetrica e definiscono la gerarchia interna alla composizione. La copertura è a falde inclinate con tipologia a padiglione con una falda sfalsata sul lato lungo. Le pendenze del tetto sono tipiche del luogo e gli sporti del tetto, i balconi, gli aggetti della copertura e le velette che circondano per intero l’edificio sono dimensionati in lunghezza per ombreggiare nel periodo estivo adeguatamente le pareti esposte alla radiazione solare diretta e permettere al contempo la captazione nel periodo invernale. I prospetti accolgono lungo tutto il loro sviluppo le aperture, di dimensioni adeguate e sufficienti alle esigenze igienico-ambientali dei vari ambienti, e in particolar modo si è privilegiato il fronte sud per le aperture di maggiori dimensioni poiché su tale fronte vi è la vista privilegiata dal soggiorno e dalla sala da pranzo verso il giardino e la campagna. Sui fronti est e ovest si è limitato al minimo lo sviluppo delle aperture così come sul fronte nord le finestre sono state dimensionate per garantire adeguata illuminazione agli ambienti senza però pregiudicare con eccessive dimensioni il corretto funzionamento energetico dell’edificio. La disposizione interna prevede per entrambe le UI la differenziazione in zona giorno al piano terra e zona notte al primo piano con i seguenti ambienti, al piano terra cucina, soggiorno-pranzo, ingresso e bagno di servizio, al piano primo una stanza da letto matrimoniale, una camera da letto doppia e bagno padronale. Il primo piano è raggiunto attraverso una scala interna a vista sulla zona soggiorno-pranzo articolata in doppia altezza su un soppalco di distribuzione della zona notte. Il piano seminterrato è destinato ad accogliere il locale cantina e il garage dimensionato per accogliere 2 autovetture, tale piano è raggiungibile attraverso una rampa inclinata di dimensioni e pendenze adeguate che permette inoltre di raccordare i due lati est e ovest del fabbricato sia a piedi che in macchina. Le sistemazioni esterne prevedono la realizzazione su quasi tutta la superficie del lotto di un giardino con alberature ad alto e medio fusto sul limite del lotto con funzione di ombreggiamento estivo, una siepe di leccio per recinzione e il resto della superficie a prato.

Dscn1704_large

Scala in legno e acciaio

Dscn1698_large

Dscn1701_large

Scrittoio su soppalco

Dscn1407_large

Piano_terra_large

Piano Terra

Piano_primo_large

Piano Primo

Sezione_1_large

Sezione

Arredamento_large

Arredamento

Dscn1716_large

Interno

37_large

38_large

Dscn1726_large

Dscn1712_large

Parete Atrezzata

Dscn1715_large

Hilton Lobby Bar - Pascal Arquitectos

$
0
0

Due to the new circumstances ,and the fact that the controlled obsolescence cycles were reaching its own terms ( fact that allows to recycle ourselves at the same tame) we are changing the actual bar to fit the new conditions. Following the previous experiences after 8 years from the Hotel inauguration and after a deep reflection about the impermanency, we decided to design this new bar with a system much closer to stage building ,by assembling prefabricated modules which allow an easier installation (just in time), as well as its own un-installation and reconfiguration. We were asked to do an “english” bar, this is our contemporary interpretation of it.

3baja_large

Guria Polanco - Pascal Arquitectos

$
0
0

Five years ago emerged the concept of the new restaurant Guria Santa Fe, after being located for over thirty years at the Roma neighborhood in Mexico City. Today we present Guria Polanco, in the access floor of a new and elegant office building, a more intimate space than its ancestor in Santa Fe. We are welcome by a lobby completely surrounded by wine cellars made with black iron, recesed light and a cozy reception area. Through it we access the main room, a big window lights up from the North, stoned walls illuminated indirectly by a mirror lamp allow the diners to really appreciate the space. The furniture, specifically designed for this place, defines it as timeless and elegant, the bone coloured leather in the chairs helps to keep the visual calm. Soffits, walls, and wooden floors, black metal columns and beams everything accentuated by the light coming out from the sculptured lamps creates a warm environment. The bar, in the middle of this space presents an impressive image of the San Sebastian coast. It also has a private room and a smoking room, which simulates a library with two fireplaces, above them there are TV screens showing images of the Basque Country. Old books and hanging red lamps accentuate the drama in this room.

1_large

2_large

3_large

5_large

Agriturismo - Elvira Renella

$
0
0

Agriturismo siciliano

Pianta_large

Vista_01_large

Vista_01_01_large

Vista_02_large

Vista_03_01_large

Vista_04_large

Vista_05_large

Vista_06_large

Vista_07_large

Vista_08_large

Vista_09_large

Vista_10_large

Vista_11_large

Vista_12_large

Vista_13_large

Vista_14_large

Vista_15_large

Vista_16_large

Vista_17_large

Giovani spazi: progetta l'InarCassa che ti somiglia - Luigi Arrotta, Alessandro Cintolo, Luigi Baffa, stella battaglia

$
0
0

Da questi versi del filosofo tedesco Hegel si capisce quale sia l’intenzione di questo progetto, che è stata quella di collegare in maniera forte e decisa, sia nella forma che nel materiale i due palazzi pubblici. La connessione è avvenuta con un segno distintivo, che facesse notare l’intervento contemporaneo senza però danneggiare l’esistente, ma anzi collegandolo in maniera sapiente e funzionale, le particolari bucature della facciata richiamano quasi un organismo cellulare, queste bucature sono state pensate per far filtrare la luce in maniera graduale evitando un eccessivo surriscaldamento dell’ambiante interno e per creare un effetto artistico di particolare interesse, per fare ciò ci siamo affidati ad un gruppo di artisti locali, che hanno estrapolato dalle “campagne romane” questo particolare disegno grafico. Il su detto corpo è in fine rivestito da una pelle in rame ossidato, che con il passar del tempo darà vita a continui cambiamenti. L’ingresso segnalato da un unica bucatura, evidenzia il sistema di accesso dei tornelli, e da cui si può notare subito la reception con la progettazione del bancone, che attrae subito il visitatore verso di se. Successivamente è stato riprogettato il piano terra della palazzina B, seguendo una logica di interior design contemporanea dove trovano spazio gli ambienti che il bando richiedeva, oltre alla parete vegetale che spunta nella sala di attesa, creando una similitudine con quella già esistente, sempre sullo stesso piano, inoltre verrà realizzata una rampa che porta a quota 0,98, così che, anche le persone diversamente abili non abbiano problemi nell’accesso ai piani superiori. Abbiamo progettato sempre rimanendo all’interno del badget una passerella al secondo piano che collegasse i due edifici senza andare ad ostacolare la fruibilità esistente, questa verrà utilizzata solo dai dipendenti dei rispettivi palazzi, il rivestimento esterno è stato pensato sempre con la stessa artisticità del blocco di ingresso, quindi in rame. Di grande fascino è l’effetto notturno, generato dalla luce che si sprigiona dalle varie fessure di forma ovale dando vita ad un insieme di corpi celesti (qui il riferimento è hai pianeti del nostro sistema solare), che si ha guardando i due nuovi corpi, che sicuramente ristabiliscono un rapporto gerarchico. Abbiamo anche pensato di riprogettare la corte che si è venuta a formare nell’inserimento del blocco di ingresso, infatti l’idea era quella di inserire uno specchio d’acqua nell’intenzione di ristabilire un microclima interno, ed avere un effetto estetico non indifferente perché tutto ciòè accompagnato da zampilli d’acqua e vegetazione.

1_large

2_large

3_large

6_large

4_large

7_large

Revival of the silo - Luigi Arrotta, Alessandro Cintolo, Luigi Baffa, stella battaglia

$
0
0

Il progetto consiste nel rilancio ed il riutilizzo dell’ ex complesso industriale di confezionamento di Redtory, Guangzhou, Cina. L’obiettivo è di intervenire in modo uniforme rispetto il contesto circostante, mantenendo un’ omogeneità volumetrica con gli edifici esistenti adiacenti. Sono stati mantenuti sia i muri perimetrali del lotto d’ intervento, sia l’ ingresso originario, delimitato da 2 edifici preesistenti. Entrambi gli edifici sono stati riqualificati, pur mantenendo le dimensioni e le caratteristiche originarie. Essi saranno adibiti a diverse attività polifunzionali, al piano terra avranno sede vari uffici, mentre i piani superiori saranno destinati a spazi creativi e studi di design per artisti e professionisti. Varcata quest’ area, si apre un’ ampia quinta scenica, determinata da una grande rampa che conduce verso l’ ingresso principale del silos esistente, posto ad una quota altimetrica di -2,10m. Sono inoltre presenti 3 ulteriori rampe di accesso che conducono ad ingressi secondari. Per quel che riguarda il silos, rivestito in corten, l’ obiettivo prefissato era di realizzare un luogo in cui si dislocassero differenti attività in modo separato, ma allo stesso tempo si amalgamassero l’ una con l’ altra per generare un ambiente unificato. Lo spazio interno è caratterizzato dalla presenza di numerosi pilotis che definiscono l’ ambiente e da grandi open space interrotti da blocchi che saranno adibiti a laboratori, spazi creativi, studi di design, gallerie, scuole di design, locali macchine per le arti industriali. Tali blocchi che si ergono per tutta l’ altezza del silos sono trasparenti al piano terra ed al piano primo, mentre diventano opachi in copertura.

7_large

Planivolumetrico_large

Pianta_large

2_large

3_large

Sezione_large

Render_interni_large

Render_notturno_large

Pista ciclopedonale tra via Pedron e i laghetti di Rorai a Pordenone - Stefano Tavella, Ing. Cadelli Giorgio

$
0
0

I lavori per la realizzazione di un percorso ciclopedonale tra via del Pedron e i laghetti di Rorai nascevano per la sentita esigenza di un collegamento con quella parte del quartiere di Rorai che dopo la chiusura del passaggio al livello su via del Pedron in corrispondenza della linea ferroviaria, si trovava in condizioni di disagio dal punto di vista della viabilità. E’ stato realizzato un collegamento ad uso esclusivo di tipo ciclopedonale. Il tracciato ha una larghezza di m 4,00, con ambiti non distinti tra il percorso pedonale, m 1,50, e quello ciclabile di m 2,50. Sono presenti margini di raccordo laterali alla sede pavimentata, variabili lungo il percorso, da cm 20 a circa cm 80, realizzati con movimenti e/o riporti di terra, ad esclusione del tratto lungo in muro del vivaio (vicino via del Pedron) dove sono stati collocati degli elementi di raccordo a scivolo in cls. Tutta la pista è illuminata con pali ed armature conformi ad un utilizzo ciclabile ed in particolare con l’utilizzo di luci a LED ad alto guadagno energetico e bassa manutenzione. È stata realizzata una recinzione con il doppio scopo di difesa della pista e dei suoi utilizzatori, dove questa confini con campi coltivati, e di protezione dalle cadute nel tatto limitrofo ad un fosso particolarmente profondo. Visto le peculiarità del percorso e alla sua posizione in un contesto rurale e limitrofo ad acque si è optato per delle finiture che mantengano queste caratteristiche. D’altra parte, fatte salve le ovvie caratteristiche di resistenza e durabilità del cassonetto di fondazione, la necessità di assicurare la possibilità di passaggio, seppur limitato e normato, di mezzi agricoli o di mezzi per la manutenzione del verde pubblico, e l’opportunità di prevedere un materiale di finitura che garantisse nel tempo durabilità e bassa manutenzione, ha portato all’impiego di uno strato di finitura di caratteristiche superiori rispetto a quanto previsto in sede di progetto preliminare. Questo è costituito da inerti naturali e da un legante neutro che permette di mantenere l’aspetto e le colorazioni naturali degli aggregati.

Ingresso_laghetti_large

Ingresso "Laghetti Rorai"

4b_large

Piazzola di sosta

Ingresso_large

Ingresso via del Pedron


Maiden Tower - Marte.Marte Architekten

$
0
0

What could match the massive presence of Marte‘s concrete home, this raw, stony material, this self-contained unit? Oxidizing steel: just as raw, just as authentic in its expression and its properties. The interior impression remains the same – wood surfaces, warm colors, fine pores. The new exterior structure, on the other hand, is masculine, striving skywards, rising up from the surrounding landscape like the neighboring pear tree. That behind the massive exterior lies a building of lightweight materials may be inspired by the tale of the Trojan horse. A new space opens up between the two buildings, complemented by an in-ground pool – uncompromising, hard, less sensible, but therefore all the more magical, idiosyncratic, and sensuous. Oxidizing steel on the walls and bottom, encased like in a suit of armor. The tower also appears this way with its steel ventilation flaps to the north and south and fixed glazing to the east. Rapunzel, Rapunzel…. Through the library, down a few steps into the separate kitchen, and then through the dining room, facing the pool, the little princesses can climb the newel stairs to their bedrooms. There, they are presented with a view, on the one hand, of their parents’ protective house and, on the other, the nearby scenic forest. The spatial perspective mirrors this interplay of freedom and guidance, becoming a symbol of their possibilities for development within the family.

Maedchenturm-11--50_-¸-marc-lins_large

The whole structure seems so sealed off, but in terms of use, it not only offers an astonishing amount of free space, but also conveys respect and draws boundaries. This makes it possible to live together in a relatively small space and at the same time provides each person with opportunities for participation and private space. What an unparalleled atmosphere for the girls. If it is true that the first few years of life shape our future spatial desires, then these girls will have had a very valuable personal experience that their future Prince Charmings will probably not have had: a life in manifest appreciation.
(Marina Hämmerle)

Maedchenturm-12--50_-¸-marc-lins_large

Maedchenturm-10--50_-¸-marc-lins_large

Maedchenturm-14-closed--50_-¸-marc-lins_large

Maedchenturm-14-open--50_-¸-marc-lins_large

Maedchenturm-16-closed--50_-¸-marc-lins_large

Maedchenturm-17-closed--50_-¸-marc-lins_large

Maedchenturm-06--50_-¸-marc-lins_large

Maedchenturm-07--50_-¸-marc-lins_large

Maiden-tower---plans_section_elevations-1_large

Maiden-tower---plans_section_elevations-2_large

Architecture & Wine: New Territorial Experiences - Francesco Giuseppe Tullio

$
0
0

02: Status Quo (I): Evolution of the Territory (I)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00001_large

01: Territory Employee / Objectives of the Project Proposal

03: Status Quo (II): Evolution of the Territory (II)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00002_large

02: Status Quo (I): Evolution of the Territory (I)

04: Table of Interventions Assumptions: Analysis of Perceptual

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00003_large

03: Status Quo (II): Evolution of the Territory (II)

05: Project Actions / Genesis Project Idea Of Waterfront / Functional Diagram

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00004_large

04: Interventions Assumptions: Analysis of Perceptual

06: Morphological Research (I): Strategies – Tactics – Techniques

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00005_large

05: Project Actions / Genesis Project Idea Of Waterfront / Functional Diagram

07: Morphological Research (II): Strategies – Tactics – Techniques

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00006_large

06: Morphological Research (I): Strategies - Tactics - Techniques

08: Wine Production: Mechanical and Gravity / Functional Diagram

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00007_large

07: Morphological Research (II): Strategies - Tactics - Techniques

09: Technical Drawings of Cultural Wine Center

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00008_copia_large

08: Wine Production: Mechanical and Gravity / Functional Diagram

10: Functional Spaces of Wine Citadel / Built Morphology / Functional Diagram

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00009_large

09: Technical Drawings of Cultural Wine Center

11: Technical Drawings of the Wine Citadel (I)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00010_large

10: Functional Spaces of Wine Citadel / Built Morphology / Functional Diagram

12: Technical Drawings of the Wine Citadel (II)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00011_large

11: Technical Drawings of the Wine Citadel (I)

13: Technical Drawings of the Wine Citadel (III)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00012_large

12: Technical Drawings of the Wine Citadel (II)

14: Technical Drawings of the Wine Citadel (IV)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00013_large

13: Technical Drawings of the Wine Citadel (III)

15: Technical Drawings of the Wine Citadel (V)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00014_large

14: Technical Drawings of the Wine Citadel (IV)

16: Technical Drawings of the Wine Citadel (VI)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00015_large

15: Technical Drawings of the Wine Citadel (V)

17: Technical Drawings of the Wine Citadel (VII)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00016_large

16: Technical Drawings of the Wine Citadel (VI)

Francesco_giuseppe_tullio_-_tesi_di_laurea_sperimentale__jpg__-_00017_large

17: Technical Drawings of the Wine Citadel (VII)

The "new imperial" - GC architecs

$
0
0

Il progetto “New imperial” prevede la realizzazione di una serie di alloggi e un centro studi in un sito archeologico presso Piazza Armerina(EN), a pochi metri da una villa romana del IV secolo, villa romana del ” Casale” appunto, celebre per il suo ricco apparato musivo.

Y_large

1

Il sito è caratterizzato dalla presenza di una fitta vegetazione costituita da boschi di eucaliptus che si estendono per tutta la valle.

L_large

L’idea nasce con l’intento di mettere in relazione l’edificio con il luogo, in quanto quest’ultimo non costituisce un vuoto contenitore di forme, ma diviene elemento stesso del progetto architettonico.

D_large

Due volumi disposti ortogonalmente fra di loro generano un impianto planimetrico a “L”, memoria di un vecchio edificio preesistente ad esso. Il primo volume contiene tutti gli spazi comuni quali un ristorante, una hall e centro studi con annessa biblioteca. Quest’ultimo è formato da un ampio portico che ruota attorno ad esso, il quale, è un richiamo all’architettura del passato e al tempo stesso elemento di transizione tra lo spazio esterno e quello interno. I pilastri di cui è costituito sono ruotati di 45 gradi, in modo da conferire un esclusivo effetto luminoso agli ambienti interni, riparando dalla luce solare come dei veri e propri brise soleil.

Z_1_large

Vi è un continuo rimando,in chiave contemporanea, all’idea del trilite, dell’architrave su colonne, un continuo riferimento a una tradizione di cui l’architettura moderna, almeno concettualmente,non può non tener conto. La memoria è il fulcro e l’essenza dell’intero progetto.

Da qui l’intenzione di utilizzare la pietra locale, che diviene materia e tecnica costruttiva al tempo stesso. Il secondo volume è infatti costituito da blocchi di pietra disposti a secco che garantiscono un’eccellente coibentazione termica, permettendo di ottenere una notevole riduzione ,dal punto di vista energetico, sull’impatto ambientale; un’architettura low tech e low cost.

Gli alloggi sono distribuiti su due livelli e sono illuminati da delle strette aperture come delle feritoie; non semplici bucature, ma veri e propri tagli nella massa muraria, una sottrazione materica e formale che consente alla luce di penetrare lo spazio senza invaderlo.

Al 64 - Elvira Renella

$
0
0

Lounge Bar

Img_0577_large

Img_0578_large

Img_0576_large

Img_0575_large

Img_0571_large

Img_0572_large

Img_0570_large

Img_0569_large

Img_0568_large

Img_0565_large

Cittadella della salute San Pier Giuliano - MassimilianoGambaArchitects

$
0
0

L’Amministrazione comunale di Ponteranica ha identificato nella necessità di comprendere ed affrontare le problematiche della terza età emerse sul proprio territorio, l’elemento cardine della propria politica sociale. La progettazione di uno spazio residenziale multifunzionale vuole cercare una profonda integrazione con il territorio, a partire da una volontà, che ha meditate radici culturali, di non ghettizzare ed isolare gli anziani. Fin dalla sua concezione ideativa e progettuale la nuova struttura intende anticipare anche sul piano operativo gli insediamenti socio-sanitari del futuro, chiamati ad essere veri e propri poli di servizio e protezione territoriale aperti all’intera popolazione. La spiccata polifunzionalità della nuova struttura, articolata in spazi “aperti” a destinazione sociale, sanitaria e culturale, profondamente integrati con le aree residenziali, dovrà fare della nuova Cittadella della salute una realtà importante nel suo genere per la diversificazione ed ampiezza della gamma dei servizi messi a disposizione della popolazione anziana nelle sue più diversificate esigenze. Collocata nel centro cittadino, la nuova struttura viene progettata per una naturale interazione col territorio, offrendo servizi di protezione socio-sanitaria all’esterno ed aprendo i propri spazi interni all’utenza territoriale, in un continuo interscambio tra aree sociali e residenziali. La struttura offrirà una residenza per gli anziani, un centro diurno anziani, servizi medici ed infermieristici di base, un poliambulatorio specialistico ed un settore riabilitativo fisiokinesiterapico, aperti quotidianamente all’utenza territoriale. Le trasformazioni avvenute, in particolare negli ultimi anni, del contesto sociale e delle strutture familiari, non hanno risparmiato la condizione dell’“individuo anziano”, quale nuova identità portatrice di risorse e non solo di bisogni. Non essere più autosufficienti non sempre coincide con la non autonomia intesa come incapacità di autodeterminarsi, decidere per sé, condurre la propria esistenza, che siano presenti o no problemi anche di natura sanitaria. Benché le Residenze Sanitarie Assistenziali siano strutture oggi indispensabili e soluzione dignitosa per persone molto compromesse, possono non rappresentare l’unica risposta residenziale ai problemi correlati all’invecchiamento e non solo per problemi economici e di ricettività, bensì anche logistici e di scelta di vita. È in aumento infatti una fascia di popolazione anziana che, pur non potendo o volendo più vivere da sola, può beneficiare positivamente di un progetto assistenziale, ancora coinvolgente la sua volontà, capacità di pensiero, vita emozionale, desideri, anziché di un progetto in struttura protetta. La condizione di anziano si caratterizza per rapidità di evoluzione e trasformazione del quadro complessivo della persona, richiedendo una grande flessibilità nelle opzioni di risposta ai bisogni. I dati disponibili confermano: un quadro complesso e variegato di livelli di autonomia e corrispondenti bisogni; l’evoluzione della domanda rispetto ai processi di invecchiamento; una crescente capacità di protezione domiciliare, che può trasferirsi anche in altri luoghi abitativi; l’insufficienza delle Residenze Sanitarie Assistenziali come unica tipologia residenziale. Principio generale che ha indirizzato il disegno della nuova struttura residenziale è quello secondo cui precipuo compito delle istituzioni è garantire a tutti i cittadini il benessere, tenuto conto delle loro condizioni economiche, sociali e sanitarie. È questo un obiettivo che va perseguito collocandolo nella scena demografica, socio-epidemiologica e culturale di riferimento. La nuova struttura è stata ideata affinché essa diventi realmente una residenza: luogo, quindi, piacevole e sereno di vita oltre che sede di cure sanitarie. Essa perciò deve garantire all’ospite sia il diritto di vivere che il diritto di essere curato. Pertanto occorre evitare che la struttura sia trascinata verso un modello ospedaliero, quasi fosse un “piccolo ospedale”. Il modello che si propone persegue quindi l’obiettivo della promozione del benessere della persona (migliore livello funzionale in assenza di stress) e permette di confrontarsi con la irreversibilità della perdita psico-fisica senza rinunciare a porsi obiettivi, ma anche senza porsi prestazioni impossibili, all’infinito. Il modello che qui si definisce “coadiuvante” intende i disturbi non come un sintomo della malattia, ma come segno di uno stress, che trova la sua causa nel divario tra ciò che la persona può dare e ciò che l’ambiente continuamente richiede. Obiettivi sono, quindi, ridurre i disturbi che causano disagio personale e sociale e aumentare il benessere dell’ospite, dei familiari e degli operatori professionali. Ecco allora che lo spazio fisico, se vuol essere “coadiuvante”, deve garantire sicurezza, e ogni elemento di sicurezza deve: tradursi in spazio di libertà per l’ospite; favorire una minore sorveglianza e contenimento; garantire familiarità, flessibilità e chiarezza dei messaggi d’uso dello spazio; contribuire a un ambiente domestico e non solo hi-tech; usare la low tecnology. La nuova residenza diviene così luogo di vita, spazio di relazionalità, “casa”, e non luogo di cura (ospedale). La proposta progettuale consiste nella realizzazione di una nuova Cittadella della salute, costituita principalmente da una struttura residenziale, un centro diurno anziani ed una palestra, una dotazione di poliambulatori specialistici, una nuova piazza ed una autorimessa interrata. La residenza è una struttura destinata ad anziani con livelli diversi di autonomia, ma con un quadro clinico stabilizzato e bisogni diversificati, di ordine non solo abitativo, ma anche psicologico, relazionale, assistenziale, sanitario e sociale. L’obiettivo è di valorizzare il ruolo della famiglia e delle reti territoriali di solidarietà, diversificando le risposte nel rispetto dei bisogni dell’anziano, senza ricorrere a ricoveri impropri, offrendo anche soluzioni temporanee di sollievo alle famiglie. Nel caso in esame, in considerazione del delicato contesto ambientale, in attuazione degli obiettivi generali e del programma funzionale, è stato redatto un progetto architettonico adottando una scala di progettazione sufficiente ed utile ad accertare gli effetti indotti dall’intervento proposto e per dimostrarne la compatibilità con il contesto. La migliore e più corretta operatività potrà essere raggiunta attuando un rapporto tra pubblico e privato in un quadro di progettazione concordata e partecipata, con interventi idonei ed efficaci al fine di promuovere la nuova Cittadella della salute. Il percorso progettuale si è posto come obiettivi primari il rispetto dei caratteri strutturali del contesto e l’assonanza con le peculiarità morfologiche del luogo. L’esistente fisico ha rappresentato la condizione oggettiva della progettazione. Pertanto il progetto tiene conto degli elementi paesaggistici presenti in loco e li fa propri. Questo aspetto caratterizza tutto quello che è stato l’iter di studio e caratterizzerà anche le fasi successive, riferite agli approfondimenti di dettaglio. Dal punto di vista morfologico e compositivo la nuova architettura è chiaramente contemporanea. Rivendicando una propria poetica progettuale ed in coerenza con un continuo percorso di ricerca e sperimentazione, l’architettura proposta attinge da un personale repertorio formale e figurativo, che discerne autonomamente dalla griglia dei caratteri distintivi del contesto il materiale compositivo per la progettazione. Lo studio progettuale presta attenzione sia agli aspetti ecologico-strutturali del paesaggio, sia agli aspetti della citazione e del disegno degli spazi e dei luoghi tipici. La topografia del terreno ha rappresentato il vincolo e l’opportunità più forti per giungere ad una soluzione compositiva di spazi aperti, percorsi ed edifici fortemente relazionati tra loro. L’analisi dello stato dei luoghi e gli obiettivi del progetto hanno condotto alla dislocazione di un edificio articolato secondo una tipologia a corte aperta con sviluppo verticale su quattro livelli secondo il programma funzionale condiviso dall’Amministrazione comunale. I livelli sono serviti da tre corpi scala muniti di montalettighe. L’architettura della nuova residenza, del centro diurno anziani e della palestra si compone in un unico organismo edilizio, benché il centro diurno anziani e la palestra costituiscono un volume autonomo. Nell’impianto complessivo della composizione, questo corpo, leggermente ruotato rispetto agli assi ortogonali della residenza, orienta il disegno degli spazi esterni e risolve il raccordo con l’asse di via Libertà. Questa “spaccatura” dell’edificio rompe la conformazione regolare della corte aperta, negando un assetto architettonico classico e banale a favore di una “complessità” compositiva. Questo corpo edilizio ospita il centro diurno anziani al piano terra, costituito da un ambiente aperto e flessibile, organizzato per accogliere angoli di conversazione e lettura, spazi per attività socializzanti di vario tipo, uno spazio cosiddetto “calmo” per appartarsi e godere di un ambiente tranquillo e riservato. Tutti gli spazi al piano terra sono aperti e comunicanti, cosicché il centro diurno anziani è direttamente collegato alla residenza al fine di una completa socializzazione e integrazione funzionale. Al piano primo è collocata la palestra destinata ad attività di tipo riabilitativo fisiokinesiterapico. L’edificio è“aperto” verso la nuova piazza, grazie alla grande facciata vetrata a tutt’altezza che caratterizza il fronte rivolto a valle, instaurando così tra l’interno e l’esterno un rapporto di trasparenza e di comunicazione non solo visiva. L’architettura proposta vuole dialogare con il luogo e coglierne il genius loci; dunque l’uso di volumi semplici, trasparenti, le coperture trattate con verde pensile, inseriscono adeguatamente i nuovi edifici nel contesto. La scelta dei materiali per la caratterizzazione delle facciate dei nuovi edifici e degli spazi esterni risponde ad una regola di sottrazione e semplificazione. Essi sono pertanto solo sei: pietra, calcestruzzo a vista, legno, bronzo, acciaio corten, vetro. I materiali da impiegare per l’allestimento degli ambienti interni verranno definiti in fase di progettazione esecutiva secondo una logica che risponde al medesimo, unico e chiaro concetto di design. Le parti opache delle facciate sono costituite da pareti ventilate, con rivestimento esterno in pietra. Sono previste grandi superfici a vetri con struttura in bronzo. Le camere sono dotate di loggia. Questo elemento configura una serie di aggetti sui vari fronti. Il disegno dell’insieme di logge, costituente il corpo aggettante, è razionale. I materiali impiegati caratterizzano questi elementi, trattati diversamente rispetto alle altre porzioni di facciata. L’involucro interno che definisce la loggia è rivestito da pannelli in legno e con pavimento in legno, a voler evidenziare nettamente, con colori e materiali diversi le superfici interne rispetto alle esterne. Il telaio strutturale degli aggetti è in calcestruzzo armato a vista. Il parapetto della loggia è costituito da tre lastre di vetro. Le logge sono inoltre provviste di elementi scorrevoli frangisole in bronzo che possono essere disposti liberamente e autonomamente dall’utente nella posizione desiderata, creando così un interessante alternanza mutevole di vuoti e pieni sulla facciata esterna, che si sovrappone alla regolare composizione del loggiato. La configurazione spaziale degli edifici nasce da esigenze di semplicità e di razionalità, oltre che da una poetica progettuale in cui la luce naturale e artificiale, variamente modulata, viene utilizzata come l’elemento costitutivo dello spazio. Il progetto tende così a definire un ambiente aperto, luminoso, trasparente e flessibile. Uno spazio confortevole, caratterizzato da un accurato studio dei colori e dei materiali, con un rapporto tra vuoti e pieni variabile nelle diverse ore della giornata. Il carattere identificativo dello spazio è infatti fondato sul rapporto mutevole tra trasparenza e materia. Qui la luce, naturale e artificiale, la trasparenza e la permeabilità visiva dello spazio assumono un ruolo primario, valorizzati dall’impiego del vetro. Di particolare qualitàè la soluzione adottata in corrispondenza dell’ingresso alla nuova residenza al piano terra, dove l’uso del vetro per la facciata esterna, per le pareti divisorie degli uffici posti dietro la reception e, di nuovo, per la facciata esterna retrostante, consente una fantastica trasparenza e permeabilità visiva verso lo scenografico paesaggio naturale a Sud. Qui il paesaggio esterno diviene elemento caratterizzante dell’interior design. Lo spirito della proposta progettuale mira a consentire ai pazienti di usufruire di uno straordinario spazio di relazione per migliorare la propria condizione di permanenza alla nuova residenza. Un sistema articolato di rampe, scalinate e piani inclinati, costituisce il basamento su cui poggia l’edificio e rappresenta una sorta di “soglia” che separa lo spazio interno da quello esterno. L’articolazione dei nuovi volumi definisce i percorsi esterni creando una nuova e qualificante successione di spazi aperti disposti su quattro livelli lungo la via Libertà. La nuova piazza si costituisce così come la corte dell’edificio, aperta verso la via Libertà ed il Municipio, e come spazio pubblico articolato su spalti a quote diverse raccordati da rampe di scale e dal nuovo marciapiede lungo via Libertà. Il raccordo tra la via Libertà e la nuova piazza è risolto grazie ad un margine verde, modellato secondo un andamento a geometria variabile di porzioni planari inclinate e tra loro connesse a comporre un’efficace origami erboso. Tutto questo inserisce l’architettura nel paesaggio in modo adeguato e integrato.

02_large

03_large

04_large

05_large

06_large

07_large

08_large

09_large

10_large

11_large

12_large

13_large

14_large

15_large

16_large

01_large

14_large

GOLD 214 - Pascal Arquitectos

$
0
0

These are some preview images of a building located in Polanco, in a “L” shaped lot. Due to special circumstances there is almost no façade towards the street, it was decided to have the life and views developed to the inside.

Gold-artis-04-180810_large

An irregular geometric pattern was created, with a random use of different materials such as cumarú wood, brass, transparent crystal, white ceramic crystal and limestone.

Gold-artis-05-040810_large

The first idea was to generate a “vertical forest” , that later ended up being more like an “orangerie”, this was a result of putting mandarin orange trees inside window boxes in order to incorporate, through this façade, the sense of smell to the senses that were addressed to.

Gold-artis-06-040810_large

At the same time it integrates a vast range of elements like the water in the fountain and the fire pit that becomes the reunion center of this place.

Gold-artis-07-040810_large

Mikve - Pascal Arquitectos

$
0
0

The Mikveh is the ritual bath of purification in the Jewish religion. It is possible diving in fresh spring water, or in a place specially dedicated to it, fed by rainwater that must be collected, stored and communicated to the vessel that is called a Mikve. All this must be made under a very strict set of rules related to the degree of water purity. These rules also include the use of materials, architectural measures and water treatment. The Mikveh is mostly used by women once a month, and for the brides to be, for conversions and certain holidays. It is known to represent the womb, so when a person enters the pool it’s like to return to it, emberging as if reborn. In this way, you get a totally new and purified condition. This project has a special meaning for us. Twenty years ago we designed the Rajel Mikveh. It was the first “designed” Mikveh, there were other such places but not very fortunate; they were dirty and neglected, and community members were not going any longer. The ritual was dissapearing, which according to the Jewish religion is the most important. Our design was so successful that all the communities began to make their own Mikvehs, but more than mystical spaces they seemed like luxury spas. Today, 20 years later, we realize that the event for the brides becomes a big celebration, and that there is not room to meet these needs. Plus 20 years of use is also influenced by architectural trends of the moment, putting it out of time. So we have to destroy it to create a new proposal that meets the changing needs, both aesthetic and functional. The reception becomes a big box of white light, suggesting purity., No columns, just delicate natural aluminum vertical beams and white glass, floors in Santo Tomas marble, modern and sleek white sofas. Starting up the wall and turning on the ceiling is a mural by the artist Saul Kaminer. The corridors around the building provide access to the washing bathrooms, and from these in to the Mikveh. There must be separate access and exit, since one enters impure and exits pure; this shift is found by contrasting the dark floor with the white walls and ceilings, enhancing the visual drama with recessed lighting . The bathrooms are lined in Santo Tomás marble, with unpolished and polished white glass, stainless steel furniture and Arabescato marble. From here we enter the Mikve, a tall space with a gable roof of which is collected water to be used in the ritual. Cumaru wood paneling, marble floors and Santo Tomás marble line the pool. The Mikveh’s symbolism also represents a tomb, therefore the ritual can not be performed in a tub; it must be done directly in the ground. That this aligns the Mikveh as much with the woman’s womb as the grave is not a contradiction; both are places where you can breathe, and at the same time are endpoints of the cycle of life.

01_large

03_large

06_large

10_large

11_large

14_large

20_large


Secreto - Pascal Arquitectos

$
0
0

The house has two levels, a ground floor and a first floor with an additional garage, courtyard with reflecting pool, and a garden area. The ground Floor includes a covered entrance hall, an inner hall, a double height library, two guest bathrooms, a double height Interior Patio, a living room with fireplace, dining room, breakfast area, and kitchen with Pantry and utility room. The upper level includes a lobby, TV Room, Master Bedroom with bathroom and dressing room, gym, two secondary bedrooms with bathroom and dressing room in each, and an outdoor terrace garden. Also on this level, there is a guest bedroom and bathroom that is separated from the rest of the bedrooms. As part of the architectonic discourse and for reasons of durability and maintenance very few finishings were used, one being concrete, one of the house’s most notable materials for its durability over time and the fact that it acquires more dignity and history with time. The house was build with structure-based construction of concrete with rebar, apparent concrete walls, red brick and use of structural steel elements. The exterior wall finishes and some interior finishes are Galarza stone while cast with vinyl and enamel paints are used in wet areas. One of the main objectives was to achieve the most natural light and views to the garden, and not to create a series of closed rooms but a series of spaces where the events happen and communicate with one another. It is important to note that the entire house is designed in modules and multiples of feet, generating different sizes of overlapping rectangles, which became the geometric pattern of the house.

4b_large

6b_large

14b_large

17b_large

18b_large

30b_large

Departamento Reforma - Pascal Arquitectos

$
0
0

Due to the bulding facade and structure complexity, the remodeling apartment design proposal was based on a logical existent elements union that, instead of hiding the chaos, creates spacious and illuminated areas with different perspective views in each one. These traces generate angulated views and therefore independent spaces that do not need to be closed by doors or walls.

5_large

9_large

1_large

ACBC Officess - Pascal Arquitectos

$
0
0

The office project was designed for a company that develops shopping centers. The initial concept was based on the idea of creating functional spaces of modern character. The design intent was to create through language and environment, an architecture that is out to the institutional basis of the assumption of office as a second home where he lives most of the time.

2ppt_large

It managed mixture of natural materials like marble and wood, in contrast color tempered glass, stainless steel and iron, creating balanced compositions of color and textures; simultaneously a combination of modern and warm.

4ppt_large

Elevators in the lobby of the contrast between the marble and white Calacata steel plates black patina create an effect somewhat contradictory. This access leads to the reception hall which changes to an elegant and warm tones through enlightenment. For this area was used Rosso Levanto marble, wood trimmings and a black glass parrot that floats showing a liquid crystal display that appears and disappears temporarily.

5ppt_large

From this zone enter the corridor connecting to other areas that make up the set in which managing different levels with different materials that conceal indirect lighting.

7ppt_large

The operational area consists of a large lounge with workstations. Throughout this space was placed a mural alluding to the company’s turnover and floor carpet for acoustic damping. It also has cancelería glass allows light to enter through the private.

9ppt_large

At the end of the reception hall is located executive secretarial area, which is enclosed by glass doors etched with geometric shapes, decorated with a painting of Jose Villalobos and engravings Piranessi. This part of the project comprises two executive offices, meeting rooms and a lounge, all with contemporary furnishings, wood trimmings and panels that are combined with plaster ceilings through good fats are hidden in which injections of air conditioning. The velvet curtain complements the residential environment and giving a touch of elegance.

12ppt_large

In the boardroom were handled the same materials and panels with direct and indirect light through the plates of onyx.

Finally it is noteworthy that these offices have no common space: a lounge bar which provides an opportunity for informal talks and meetings in which contained a metal bar with marble slabs Arabescato.

Nisha Bar and Lounge - Pascal Arquitectos

$
0
0

The project comes up from the intention of creating an entertainment space for adults of 30 years old and over. The place houses a lounge and a restaurant-bar area connected by a lobby. The lobby, predominantly in dark tones since it is covered with black metal plates and “terrazo” floor, is illuminated by psychedelic images displayed by eight plasma screens.

1

The lounge walls are completely covered in wood and sourrounded by large windows overlooking to a forest; within this space there are several small sets of living rooms, each one with a plasma screen which recreates images simulating a fireplace, a fishtank or a landscape, etc. The furniture is comfortable and deep, all of them distributed around an exotic palm.

2

The restaurant-bar is surrounded by crystal walls that changes colors in combination with the music and the videos. This section also displays a 15 meter long bar and further up, at the back, a same size by 3 meters height hi-res video screen submerges us into a virtual world: for a moment we can be watching the Earth from outer space, and in other flying through the clouds, exploring a tropical forest or swimming surrounded by sharks; all this liven up by a hi-fi sound equipment.

2

The restrooms were designed as if they were part of the recreational spaces decorating them with a service bar and a cozy sofa. The use and the color mix in every single space of the premises generates visual delight complemented by the music, the videos and the social atmosphere.

3

8

Nativity Church - Pascal Arquitectos

$
0
0

The building is going to be surrounded by a double ventilated façade, in which the exterior cladding reflects the heat, behind there is a vapor barrier which allows the passage of air, so that the incidence of the sun is not direct into de building, and its also creates a meteorological barrier. After devour barrier there is a first layer of durock wall, a second of tyvek, a third off mineral fibre wool, then comes the inner layer that could be sheetrock or the same finish as the façade if the budget allows. With this passive system supported by the orientation of we can save in mechanical ventilation and conditioning equipment and energy, the building is naturally cold in summer and naturally hot in winter. Together with the double ventilated façade, we have a natural ventilation system that functions by using the lower façade openings to let air in, and the mechanical opening the skylight windows to force the hot air out trough the top of the building. Besides the double façade we have an interior metal greed that together with the air conditioning helps to build an air curtain, so we can have the whole perimeter conditioned creating an air barrier. Three-dimensional grid 4ft by 4 ft order, coincidences and possibility of better materials because there is no waste.The main façade is covered in corten pre oxidized steel, this is not a perfect material, perfection can only become imperfect, and imperfect can become ancient. New can become old. Local stone floors. Stained glass. Metal grids. Local stone and wood will be used as finishes and for furniture and accessories. To the Interior -Churches need some reverberation, a controlled echo. The double ventilated façade plus the mineral insulation controls noise from the outside to the inside and vice versa. Natural light does not come directly inside the building it is all filtered or reflected, the only direct light comes filtered through the stained glass facing north that is supported by twelve inch grid that creates shadows when the sun insides on it coming in the morning from the east and in the evening from the west.The lower chapel perimeter is lighted through the perimeter glass roof, this is a fountain in the presbytery so the light comes showing the water patterns; the chapel gets also natural light through its roof that is the main church altar which is in translucent glass. Artificial light does not mimic natural light, on the contrary it adds to the opposite, it scenic and dramatic, at night light comes out form the wall openings and the stained glass presbytery lighted.The inner screen is back lighted form bellow and so that you see it cut from the main façade. Native xerographic plants, so there is no watering need, and to be coherent and pertinent with the location. Ada - Church Access through plaza with stairs, - Church handicapped access form parking, - Crypts access through plaza with stairs, - Crypts handicapped access through parking and - Possible parking access for parking from the west We have experience in furniture design, our furniture is being produced in Italy and it h as been shown at Milan’s International Fair www.casazeta.it We intend to design special and unique pieces for the church and at its moment depending on the budget we will select manufacturers. There is a geometry theme and all the shapes come form de fish shape of the building.

Criptas_large

Cruz_large

Interior_large

Panoramica_de_dia_large

Panoramica_de_noche_large

Vista_frontal_large

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live




Latest Images

<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>
<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596344.js" async> </script>